Caselle di Santa Maria di Sala (VE) 16 Settembre 2012

Trofeo “New Racing Model”

Off-road 1:8

 

Bat-Nik (De Angelis) e Manuel Marchetto: geneticamente predisposti!!!”

 

Reportage:

 

L'evento di cui si parla aveva avuto menzione fin dai primi del 2012, quando si stabiliva il calendario generale gare per il triveneto, ma fino a poco più di una settimana prima della data prestabilita, l'organizzazione di base non aveva ancora reso pubblica la locandina informativa.

Questo ritardo implicava un duro lavoro di promozione da farsi in ''fretta e furia'', pertanto, io stesso, appassionatissimo, mi sono prodigato per una forte spinta pubblicitaria attraverso i vari canali possibili, compreso l'utilizzo del più celebre dei social-network, ovvero Facebook, per far in modo che si potesse ottenere un risultato soddisfacente in merito al discorso presenze.

Così, man mano che passavano i giorni e ci si avvicinava alla data del 16 Settembre, la lista di preiscritti diveniva sempre più corposa e consistente, comprendendo anche un discreto numero di adepti per la categoria “Brushless”, oltre naturalmente alle abituali F1 ed F2 “Scoppio”.

Le previsioni del tempo dei siti più noti di settore davano cose positive e così è poi avvenuto.

Un bel sole fin dal mattino avrebbe fatto da contorno ad una tiepida e vivibile giornata di fine estate da trascorrere in maniche corte, se non addirittura a petto nudo...

Quando arrivo sul luogo c'è gia parecchia gente e mi insedio nella zona dei box permanenti; faccio casetta con De Felice e. vicino, un gruppone di appassionati dei modelli “a propulsione silenziosa”, superattrezzati con potenti batterie li-po e costosi caricatori.

Non li conosco bene, in quanto la categoria non è presente con facilità nelle tradizionali gare che frequento, ma sono persone simpatiche e cordiali; tra loro discutono animatamente parlando di voltaggi, amperaggi, regolatori e altro... un ragazzino molto giovane di cui non conosco il nome, con la voce acerba proprio da adolescente, non sta zitto nemmeno per un secondo, ma il suo verbo è appropriato e divertente, così i suoi compagni di hobby lo assecondano, replicando nel dialogo.

Ma parliamo dello “scoppio”, branca dove sono più ferrato e dove conosco quasi tutti!

Molte presenze note e soprattutto amiche: il modellismo ha il sapore di ''famiglia''!

Tra gli F1 di certo il più pericoloso è Nicola ''Nik'' De Angelis, che, come ben si sa, proviene dal fuoristrada in scala reale , facendo parte della schiera degli appassionati della 1:8 da poco più di due anni... ecco perchè lo si può catalogare come ''geneticamente predisposto'' (vedi titolo reportage); il bresciano trapiantato a Treviso è concorrente sempre corretto e leale, oltre ad essere persona gentile e amata da tutti fin dalle sue prime apparizioni nell'ambiente, soprattutto per il suo carattere generoso, aperto, allegro e disponibile.

Sempre parlando di categoria forte, nella lista iscritti vi è anche un concorrente che sceglie di assaggiare il gusto della terra battuta, provenendo dal settore

on-road, nello specifico della categoria ''Rally-game'' e pilota di casa Radiosistemi: sto citando di Loris Luise.

Il giovane di Spinea, provincia di Venezia, intriso da sempre nel mondo dei motori per via dell'attività del padre Luigino che gestisce una nota autofficina, acquisisce immediatamente confidenza con il tracciato di Caselle e si diverte tantissimo soprattutto con i saltoni, che affronta con decisione, fermezza e disinvoltura, ma anche nella scelta delle traiettorie, cosa che è già abituato a fare per via della sua estrazione ''su asfalto''
Di certo a Loris l'off-road sta iniziando a piacere;

speriamo che lui ritorni presto a misurarsi in gara con i ''saltafossi''!

Meno luminosi di De Angelis, ma pur sempre splendenti anche Paolo Bordignon, che perfeziona e migliora la sua crescita, poi Alex Affinito e Alberto Pasqualetti regaleranno durante la finale una bellissima figura.

Nella mischia degli F1 da menzionare anche il coreografico e umoristico Pinuccio Auletta, che ha una giornata decisamente ''ok'', mentre Ilario Marino, ricomparso da poco tempo dopo lunga assenza, deve ancora ritrovare completamente lo smalto dei tempi trascorsi.

Maury Boscain, anche lui fa parte dei giovani, approdato da poco tra i ''bravi'', è ormai all'altezza dei più forti e bene si amalgama con i colleghi F1.

Fin dall'inizio dell'anno con sempre maggiore frequenza si iscrive nella zona esperta anche Francesco Corona, concorrente dalle consolidate capacità e preparazione.

Oltre a questi a Santa Maria presente anche Marco Zanchi, corridore di

media-levatura, che abitualmente viene assistito dal papà in veste di meccanico.

Per la categoria F2 puntiamo il riflettore su un altro pilota venuto dall'oscurità, apparso sulle scene del modellismo triveneto dal 2011; anche lui può essere considerato un ''predisposto naturale''... si chiama Manuel Marchetto, sorprendente rivelazione che nel corso degli appuntamenti corsaioli a cui ha partecipato ha collezionato diverse soddisfazioni e ha aumentato in modo esponenziale le proprie capacità nel pilotare.

Manuel umilmente dichiara che il merito è tutto del proprio automodello, ma sappiamo bene che molto dipende soprattutto dai buonissimi ''pollicioni'' di cui lui stesso dispone.

Un altro della ''New-generation'' che si fa notare è Francesco ''Ciccio'' De Felice, che però spesso deve fare i conti con giornate nere e sfortune.

Ogni tanto diserta il mondo delle gare il vicentino Luca Toffolet, ma quando riappare lascia il segno, provocando risultati degni di menzione.

Dalla provincia di Rovigo mettono la firma a Caselle anche ''Nicolone'' Cavallaro e, in giornata positiva l'irruento Ricky ''off-road'' Rondina.

Ancora un nome: Nicolino Bottosso, il più piccolo dei tre fratelli noti nel mondo ''fuoristrada'', ha solo 11 anni, è ancora molto impulsivo e irruento, ma è pure lui dotato e sicuramente ha ancora molto tempo a disposizione per migliorare sulle orme di Giacomo ed Erik.

 

Un reportage fino ad ora che ha fatto il punto più sulle persone, che sull'evento vero e proprio, per cui vedo di mettere un po' insieme gli elementi che hanno caratterizzato questa giornata di competizione, anche sotto il profilo della cronologia dei fatti e sulla tecnicità.

La pista è stata restaurata all'inizio dell'anno e rimane sempre uno degli impianti più belli del nord-Italia, nonostante sia carente di un aspetto fondamentale: l'irrigazione fissa.

Al mattino presto la terra è ancora umida e permette agli automodelli di correre stabili e senza scomode derapate del retrotreno, ma ben presto comincia a sollevarsi la polvere e, nelle ore pomeridiane, nei punti estremi di destra e sinistra diverrà decisamente difficoltoso riuscire a pilotare con visibilità.

Per tutta la mattinata si disputano le qualificazioni.

I primi a testare il terreno di gara sono i silenziosi ''Brushless'', velocissimi quanto e forse più di quelli che di rumore ne fanno molto... i modelli hanno una potenza violenta e certamente meno progressiva rispetto a quella dei mezzi alimentati a carburante.

Tra loro si mettono subito in mostra Schievano, Schiavon, Cassarà e Sbrogiò, che coprono i 5 minuti a disposizione tutti quanti con ben 7 giri!

Sempre nel corso delle ore antimeridiane, stabiliscono la griglia di partenza quelli della F1, che non devono fare altre prove selettive in quanto il numero dei presenti è di 10 teste.

I migliori De Angelis, Bordignon e Mauro Boscain.

Per gli F2, invece, i giochi non terminano prima della pausa pranzo perchè all'inizio del pomeriggio dovranno eseguire 2 turni di semifinali per provocare una piccola scrematura; al mattino vengono comunque messe in luce le qualità dei più efficienti: 7 giri di percorso solo per Giacomo Doria e Manuel Marchetto, poi, ma con 6 giri nella saccoccia, segue Ferdi Carrer.

 

Si va a mangiare a turno e, presso l'ambulante che abitualmente si presenta ai limiti della pista per rifocillarci, c'è ressa e confusione. Si scherza, si mangia qualche paninone superfarcito, si beve una birra o altro... si sta insieme allegramente come al solito.

 

Ore 14.30 in punto: fine del relax.

Il signor Gallo, direttore di gara e speaker, esorta i cronometristi della federazione, sezione di Padova, a riprendere posto nella sede a loro dedicata e si ricomincia di nuovo.

Per i modelli alimentati a corrente viene stabilito un criterio con 3 finaline da dieci minuti cadauna, per il problema del cambio batterie che comporta perdite di tempo troppo variabili.

Scendono in pista per primi proprio loro.

A seguire le semifinali degli f2 che provocheranno l'esclusione di pochi elementi.

Tra questi anche Gianluca Mosele, vicentino alla sua prima esperienza di gara, che speriamo ritorni a rimettere in gioco sé stesso anche in altre circostanze.

Oltre a Mosele non passano il turno Murer, si ferma a metà del tempo previsto di venti minuti e soprattutto il velocissimo Giacomo Doria, che solamente dopo quattro minuti e mezzo è costretto ad arrendersi.

Successivamente alle due semifinali, ricompaiono sul terreno di gara per la seconda finalina quelli che sfruttano le batterie li-po e, quando concludono, lasciano spazio ai forti della F1

 

FINALE F1

 

Come sempre accade, dopo la partenza c'è un po' di confusione, ma la pista è larga, oltre che lunga, per cui, dopo poco i concorrenti riescono a sbrogliarsi da grumi e intasamenti.

Nonostante questo Alex Affinito nei primi giri entra in conflitto con più di qualche avversario, cosa che può accadere con facilità soprattutto sui vari salti disseminati lungo il percorso, ed ha la sensazione che le collisioni siano ''volutamente'' provocate, quindi sceglie di non proseguire e riporre il radiocomando... scelta forse un po' azzardata, soprattutto perchè, conoscendo i nomi di questi altri che a dir suo gli andavano addosso, si tratta di concorrenti solitamente corretti e dalla guida ''pulita''.

Ma se per Affinito la gara termina dopo soli 3 minuti e mezzo, per il resto dei piloti la battaglia è solo all'inizio e sarà lunga e cruenta.

De Angelis cammina forte e, già dopo pochi metri, si appropria della leadership, non dimostrando alcuna intenzione di perderla, pilotando precisissimo e rapido.

In scia, non distante, Paolo Bordignon, corridore che spesso assaggia il piacere di salire sul podio, ma che ancora non è riuscito a sconfiggere la supremazia di certi avversari che hanno davvero raggiunto una dimensione ''titanica''.

La gara prende gusto e condimento tra quelli che si trovano un po' più indietro e ''bisticciano'' tra loro proprio l'appena menzionato Bordignon contro Boscain, poi ancora Corona, Auletta e Pasqualetti, con un Luise, leggermente arretrato che dopo i primi dieci minuti intraprende una irrefrenabile scalata.

Zanchi e Marino non girano come gli altri, fanno erroretti e sono un pelino più lentini, hanno qualche difficoltà, ma intorno a metà gara riescono a baciare per qualche attimo posizioni di mezza classifica.

Sia Marco che Ilario però incappano in problemi che li fanno retrocedere: il primo non sente per ben due volte il padre che lo invita al rifornimento, quindi spegne, mentre il secondo ha lo scollamento della gomma anteriore sinistra con conseguente andamento instabilissimo della propria Hyperstar, pertanto l'unico scopo che gli rimane è terminare in qualche modo!

Negli ultimi dieci minuti di gara i vantaggi di De Angelis e Bordignon sono vistosi su tutti e, sempre intorno ai due terzi di gara, Luise comincia a sferrare attacchi frequenti a quelli che lo precedono.

Loris aumenta il ritmo e salta alto, lungo e preciso con armoniche parabole della sua Crono; presto si appropria del terzo posto e fino al termine lo stringe con fermezza.

Ultimi minuti: lotta intensa tra Boscain e Corona, entrambi attentissimi a non sbagliare, perchè vicinissimi; al trentesimo il giovane Mauro taglia il traguardo quattro secondi prima del cinquantenne Francesco, entrambi con ben 36 giri consumati.

Vicini tra loro anche i componenti del quartetto di coda, tutti ''doppiatissimi'': Pasqualetti, Zanchi, Auletta e Marino.

Il podio:

 

  1. Nicola De Angelis

  2. Paolo Bordignon

  3. Loris Luise

 

Finali “BRUSHLESS”

Successivamente alla prova degli F1, ritornano in pista per la terza e ultima finalina gli appassionati di propulsione ecologica.

Nonostante durante la mattinata non fosse risultato il migliore, Paolo Sbrogiò inizia fin da subito a suonare di ''santa ragione'' i suoi avversari e lotta cruentemente contro piloti che lo contrastano a denti stretti e con le unghie fuori; soprattutto Schievano e Cassarà rappresentano i suoi fastidiosi grattacapi.

Gli altri concorrenti sono tutti più o meno allo stesso livello e le differenze in taluni casi vengono provocate dallo scaricarsi della batterie.

Dopo la somma dei risultati delle tre finaline sono montati sul podio vincitori i seguenti nomi:

 

  1. Paolo Sbrogiò

  2. Alessandro Schievano

  3. Fabio Cassarà

 

FINALE F2

 

Si è tutti quasi pronti a partire, che viene richiesta la sospensione tecnica da Denis Bellin.

Si tratta di un ''pilotino'' giovanissimo, che nel giro di poco tempo è molto molto migliorato, al punto di poter competere con avversari di

spessore medio-alto.

Denis è costretto a sostituire in velocità il motore e, grazie alla maestria e alla efficienza del papà Enrico, al termine dei dieci minuti scende in campo partendo con l'ultima posizione, come previsto da regolamento.

Il posto più avvantaggiato in griglia, invece, ce l'ha Manuel Marchetto.

La ''nuova rivelazione'' veneziana è pronta a scattare non appena la bandiera a scacchi si solleva; lui è bello carico e galvanizzato dal successo mattutino, pertanto parte a razzo, facendo urlare a pieni giri il suo 3.5.

Subito a ruota gli si accoda il vicentino Toffolet, che finalmente comincia a brillare, dopo esser incappato in noie tecniche nelle qualifiche e soprattutto nella semifinale.

Toffolet è un segugio e Marchetto per tutti i trenta minuti deve guardarsi alle spalle, senza neppure un attimo di respiro, senza neppure un attimo per rilassarsi.

Faranno una splendida gara tutti e due e Marchetto, dopo questo ennesimo sorprendente risultato si merita il titolo del reportage insieme al De Angelis.

A debita distanza dal duo di testa, anche Ferdi Carrer e Massimiliano Mazzuccato, che però non riescono a contrastare l'irrefrenabile fuga dei primi due, i quali, soprattutto nell'ultima fase. acquisiscono entrambi un ritmo e un passo davvero veloci!

Dopo il primo quarto d'ora si crea un consolidtato terzetto di centro e viaggiano ''fianco a fianco'' Mazzuccato, Zanotto e il piccolo e frizzante Nicola Bottosso; quest'ultimo, con grandissima soddisfazione anche di mamma Ketty e papà Giuliano, terminerà con una degna sesta posizione...Bravo !

De Felice bega con Rondina e Cavallaro, ma proprio sul finire ha uno spegnimento del motore, pertanto deve cedere il passo ad uno dei guerrieri con cui sta duellando; pertanto, Ricky ''Off-road'', gli soffia la 7* posizione.

Per gli altri concorrenti non ancora menzionati l'accadimento di diversi fastidi e disavventure, con conseguenti risultati deludenti: Andreetta, poi io stesso e il giovane Bellin siamo i fanalini di coda.

  1. Manuel Marchetto

  2. Luca Toffolet

  3. Ferdi Carrer

 

Al termine di tutto e con il sole quasi sull'orlo dell'orizzonte si sono consumati applausi e citazioni per tutti i presenti.

Graditi premi fatti di cose da mangiare, come salami e confezioni di wurstel giganti vengono consegnati ad ogni iscritto; per i migliori coppe sfavillanti.

De Angelis non smette di sorridere, Marchetto ancora non ci crede, Schievano sbandiera con orgoglio il trofeo che tiene in mano... tutti felici, contenti anche gli altri, contenti anche quelli che hanno perso.

Modellisti e contenti!

Cian

................. LINDIANO

 

 

 

 

 

Per avere i cronologici completi di questa gara, clicca qui
Cronologici_Trofeo-GaraLibera_16-09-2012
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