MILLEPERTICHE di Musile di Piave (VE) 22 Luglio 2012

IV° prova “Campionato Sagre” Club Modellismo Cimavilla

 

“Baggio-Endrizzi: ''Vogliamo stare “vicini-vicini''...”

 

Reportage:

 

 

Il calendario gare del Club Modellismo Cimavilla è copioso di eventi, programmati soprattutto per il periodo estivo.

Ma anche d'estate non si va sul sicuro se si fa riferimento alle condizioni meteo e, se c'è la sfortuna, si rischia ugualmente che le gare possano saltare.

Invece, la fortuna è stata dalla nostra parte, nonostante i diffusi temporali nella mattinata del sabato antecedente il giorno 22 luglio, fissato per la manifestazione di Millepertiche, piccolo borgo rurale poco distante da Musile e San Donà di Piave.

Già in fase di preiscrizione gli organizzatori avevano avuto il sentore di massiccia presenza ed effettivamente così è avvenuto: quasi 50 teste, di cui una corposa categoria F1, con addirittura 14 concorrenti, che avrebbero in seguito dovuto giocarsi la gara con una semifinale di selezione.

I rimanenti F2 erano di varia estrazione, infatti la schiera degli appassionati è stata arricchita da gradite “new-entry” come il piccolo dai capelli rossi Fabio Di Lenardo, proveniente da Udine, poi tal Riccardo Carrara e, da Montebelluna un vero autentico neofita, Roberto Marin, che ho convinto a cimentarsi subito in una competizione, anziché provare nei piazzali, nonostante sia in possesso di un modello “rtr” da poco più di una settimana.

Questi tre appena menzionati hanno vagato a destra e sinistra per il percorso, con andature bizzarre ed incostanti, illogici colpi di acceleratore e qualche invasione di corsia... ma si sono divertiti tantissimo!

 

Come al solito alle otto del mattino l'area di gara brulica di variopinti appassionati, tutti rigorosamente vestiti “racing”, con magliette sgargianti e sponsorizzazioni ben in vista...

Molto gentilmente, la pro-loco ha allestito un mega-tendone per ospitare i primi fortunati avventori, che hanno così risparmiato la fatica di montare i gazebo personali.

Mentre stendo le mie cose sul prato in agiata posizione vicino al palco pilotaggio, osservo lo strano tracciato, particolarmente tortuoso e assolutamente non semplice, con un lungo rettilineo proprio davanti al cronometraggio di Ernesto Tosi, collocato sul lato destro rispetto alla nostra postazione di controllo dei modelli; il terreno è un manto erboso ben rasato e apparentemente liscio, ma ben presto, dopo pochi passaggi delle rabbiose buggy, emergono sassi piccoli poco friabili e saldamente impiantati che avrebbero messo a dura prova la consistenza delle gomme, specialmente quelle di mescola morbida.

In fase di prova c'è affollamento, anche perchè, con l'arrivo delle radio in 2.4, non ci sono più problemi con le frequenze, pertanto, tutti si buttano ad assaggiare la pista.

Il tracciatore Romeo Bellotto sceglie anche in questa occasione di stendere un paio di teloni plastificati per provocare l'effetto “ghiaccio”, oltre a buttar giù qualche mezzo-tronco d'albero per creare tratti insidiosi e a rischio ribaltamento.

Girando tra le fila e sentendo le varie opinioni, è risultato questo un disegno di basso gradimento, soprattutto per via di alcune zone dove era davvero difficile interpretare la posizione del modello rispetto ai bordi, e ciò specialmente per chi ha problemi di vista; diciamo pure che in altre volte la pista era molto più entusiasmante...

 

Viene fatto il breafing di rito e si parte solerti con le batterie di qualifica.

La mattinata scorre veloce e i migliori della F2 sono Pezzarini, Martin e Bettin, mentre sono leggermente meno in forma Luca Toffolet e Alby Menegazzo.

Parlando di F1, si distinguono alla grande Mamo Sartorato e Tiziano Ravelli.

Qualche cenno in pillole su Stefano Moretti, che ritrova smalto e splendore dopo esser ritornato a girare con Mbx6, Ilario Marino, ancora un po' arrugginito dalla lunga assenza, viaggia molto forte ma commette frequenti errori grossolani, Fabio Giust che continua ad avere le più svariate disavventure e, avvilito, sta quasi per decidere di cambiare hobby, Dario Vianello, che smonta di continuo differenziali e ammortizzatori, ma alla fine ha come risultato che modello sembra un puledro indomabile...

 

Pausa pranzo, tutti a tavola sotto al tendone oppure gran scatolette di tonno o carne e insalatone di riso...

 

POMERIGGIO

 

Al di là del canale, proprio vicinissimi a noi, sfrecciano quelli che, con le automobili cariche di attrezzature da spiaggia, scelgono strada alternativa per recarsi nella vicina Jesolo, sicuramente affollatissima di bagnanti.

Noi delle “Macchinette”, invece, di domenica preferiamo sentire lo stridulo canto dei micromotori, che riprendono a farsi udire esattamente alle 14.30.

I primi a muovere sono gli F1 che devono misurarsi in due semifinali da 7 elementi l'una, di cui solamente 5 di loro avanzeranno nella prova conclusiva.

La scrematura procura amarezza a Ravelli, Terrin, Marino e Giust.

Successivamente a questo “step” si può cominciare con le prove da 30 minuti.

 

FINALE F2-C

 

Se poco più sopra ho parlato di Dario Vianello, che di continuo monta e smonta l'amata 1:8, non è da meno Marco Bertuzzi, che, con tabelle di assetto alla mano, pure lui ci dà dentro con i ferri del mestiere, ma i risultati sono sempre abbastanza deludenti.

Bertuzzi infatti dimostra di essere il concorrente potenzialmente più forte, ma qualcosa accade anche oggi a Millepertiche, tanto da far sì che il suo esito conclusivo sia mediocre e deludente.

Gestisce invece una splendida gara Massimo Maschio, che lotta di continuo con un Gianni Grassi in buona forma, inseguito a distanza anche dal padovano Michele Materazzo.

Per “Nicolone” Cavallaro ci sono problemi che spesso lo costringono ai box, ed anche Roberto Dal Fabbro fatica ad inseguire la scia dei migliori.

Il tutto, condito dalla presenza delle “mine vaganti”, ovvero gli emergenti, che creano confusione con repentini scambi di traiettoria e altre inspiegabili scelte...

 

  1. MASSIMO MASCHIO

  2. GIANNI GRASSI

  3. MICHELE MATERAZZO

 

FINALE F2-B

 

In questa prova già si vede maggior preparazione e più ordine, discreta correttezza e, a parte la solita confusione dopo la start, si tratta di gara dinamica e scorrevole.

Rondina e Vanin sono i più veloci, ma anche i più irruenti e gli svariati errori procureranno loro risultati di mezza classifica.

Premiata la costanza di concorrenti più lenti, ma più lineari e precisi, come David Maschio o Stefano Lorenzoni, oppure ancora Cadamuro, Gherbezza e Ceschin.

Io, che mi associo al gruppone che dovrebbe farsi dare una benedizione, senza commettere un solo errore dopo 9 minuti da undicesimo ho già raggiunto la quinta posizione, ma la rottura del servo del gas mi costringe al ritiro forzato e definitivo. Stessa malasorte per Max Leali, che rompe irreparabilmente il piccolo propulsore solamente dopo due minuti.

David Maschio vince alla grande, doppiando di ben 2 giri i suoi più vicini inseguitori.

Splendida crescita agonistica per questo giovane che, seguito dal papà Massimo e dallo zio Leonardo Pivato, sta migliorando di anno in anno... gli auguriamo di approdare presto tra gli F1.

 

  1. DAVID MASCHIO

  2. STEFANO LORENZONI

  3. CRISTIAN CADAMURO

 

FINALE F2-A

 

Di questi tempi di grande splendore per l'off-road sono molti gli appartenenti alla cat.f2 che potrebbero tranquillamente competere con la classe più avanzata.

Infatti, se si comparano i cronologici, i risultati parlano chiaro: praticamente stesso numero di giri!

In questa finale c'è gente che va davvero fortissimo, in particolar modo Daniel Pezzarini, Luca Toffolet e Alberto Menegazzo, ma per gli ultimi due appena citati le cose non andranno benissimo.

Il friulano Pezzarini fin da subito dimostra di avere supremazia su tutti e prende man mano distacco dagli inseguitori, consolidando la leadership con un vantaggio consistente e corposo.

Dei bellissimi duelli accadono invece tra Bettin, un vero veterano del modellimo, Zini e Menegazzo, che chiuderanno “vicini vicini”...

Altri interessanti “fianco a fianco” tra Martin, Borsoi e Toffolet, e, più arretrati anche Trawinsky e Rossetto si fanno le loro “brave” dispute.

Niente di buono per Bravi e soprattutto per Salzano, che, anche in questa occasione, chiude anticipatamente a causa di rottura.

 

  1. DANIEL PEZZARINI

  2. VALTER BETTIN

  3. ANDREA ZINI

 

FINALE F1

 

Fin da subito questa finale risulta essere molto bella.

Sul palco c'è sicuramente una discreta compattezza in merito a capacità ed esperienza, una certa omogeneità tra i dieci concorrenti, che, potenzialmente, sono tutti in grado di ambire al podio.

Poco dopo la partenza in mezzo alla mischia c'è Francesco Corona che combatte a spada tratta, ma dopo soli cinque minuti scende sconsolato la scaletta per non più risalirla a causa di rottura grave.

Vianello ha il modello che guizza incontrollato, quindi lui fatica ad inseguire i colleghi di categoria, che invece prendono il largo distaccandolo ampiamente.

Sartorato mostra subito i canini e si allontana, lasciando che inferociti inseguitori si sbranino tra loro.

Vicini di parentela e anche sul palco girano alla grande i fratelloni Zecchini (sono grandi e grossi), ma in questa finale, quelli che fanno il vero spettacolo sono Francesco Endrizzi e Nicola Baggio.

Baggio non concede al vicentino un solo attimo di respiro, lo insegue, lo innervosisce, ogni tanto lo supera! Endrizzi vola come un caccia, ma non può concedersi neppure un attimo senza massima totale concentrazione, perchè Baggio è un diavolo!

Tutti guardano loro due e Tosi commenta ogni metro della loro bega...

Verso il finire della gara l'inadeguata scelta delle gomme da parte di Sartorato e Bison, fa perdere terreno ad entrambi e soprattutto il primo inizia a preoccuparsi seriamente, poiché il modello con le con le coperture giunte quasi alla tela si scompone facilmente, divenendo inguidabile; Mamo percepisce che Endrizzi e Baggio si stanno avvicinando pericolosamente e tira un sospiro di sollievo allo scoccare della conclusione con un vantaggio che si riduce a poco più di dieci secondi...

Invece Michele Bison perde la posizione proprio con il suo compagno di squadra, il bravissimo Roberto Vidotto, che svolge a sua volta una elegante gara, terminando proprio ai margini del podio.

Moretti “Big More” si accontenta di un epilogo non brillantissimo, ma soprattutto ciò che lo gratifica è aver chiuso un periodo di “nera” che da troppo lo accompagnava...

 

  1. MASSIMO SARTORATO

  2. FRANCESCO ENDRIZZI

  3. NICOLA BAGGIO

 

 

La premiazione, svolta in velocità per l'arrivo di pericolosi nuvoloni neri nel cielo, ha visto la consegna di un graditissimo orologio da polso per tutti gli iscritti, in più, per i migliori delle varie finali, sono state date delle corpulente soppresse venete, consegnate proprio dal presidente Piero Stefan.

Rinnovo a nome di tutti il ringraziamento verso questo club organizzatore, che, con il proprio operato, fa sì che il modellismo sopravviva sfavillante e longevo. Ringrazio, sempre a nome di tutti, oltre a Piero e Romeo, anche Silvano Rossetto e Angelo Silvestrin, che, con mani esperte e laboriose, dopo la conclusione dell'evento provvedono immediatamente allo smontaggio della struttura, velocissimi, seguendo uno schema preciso...

 

Cala il sipario su Millepertiche, ci salutiamo frettolosamente dopo aver caricato le nostre cose sulle automobili e con i “saltafossi” che hanno ancora i numeri di gara incollati alla carrozza, provati e sporchi...

Torniamo tutti a casa, noi del veneto e del friuli, regioni fertli per questo splendido passatempo.

                                 DISTINTI SALUTI - INDIANO

 

MILLEPERTICHE di Musile di Piave (Ve) - 22.07.12 By C.M.C.
Per scaricare i cronologici di questo evento, gentilmente concessi da ERNESTO TOSI, fai il download qui!
22.07.2012_Millepertiche_CMC.pdf.zip
Archivio compresso in formato ZIP 341.1 KB