SACILE (PN) 01.04.2012

Trofeo ''RcAllStickers''

 

Il ruggito delle tigri, le zampate dei leoni!”

 

Reportage:

 

Le presenze professionali o semi-professionali di solito giungono sul posto con anticipo per testare il terreno.

Già addirittura da giovedì sera, alcuni camper occupavano appezzamenti di terra nell'ampia area verde, case mobili acquistate appositamente per le gare in trasferta distante.

I “veri”, in certe occasioni blasonate, si spostano e macinano valanghe di chilometri per andare a combattere battaglie impegnative e cruente.

Di certo questo appuntamento ha provocato attrazione e risonanza, pertanto, molti hanno fatto meta nel paese di Sacile, nell' “Ongaroring”, la pista permanente partorita da un'idea di Mauro Ongaro, oltre che noto rappresentante AMSCI, anche appassionato di razza pura del modellismo da più di vent'anni.

L'evento di cui sto parlando è il trofeo “RcAllStickers”, sponsorizzato dall'omonima azienda del settore.

Quelli della zona si sono fatti vedere in pista nella giornata di sabato, ma la effettiva presenza massiccia la si è avuta naturalmente nel giorno della gara vera e propria, cioè domenica.

Non sono neppure le otto del mattino, che dal cavalcavia poco distante vedo la pista e il suo parcheggio già gremito di automobili... mi sbrigo per arrivare e sistemare le mie cose vicino a volti amici.

Quelli vicino a me sono personaggi poco noti ad “alto livello”, Francesco De Felice, Alberto Menegazzo... Eugenio Barbagallo... altri; noi siamo meno sponsorizzati, con attrezzature più contenute... noi siamo quelli delle gare di sagra, quelli che si divertono sempre, anche con le abituali sconfitte... siamo quelli orgogliosi di sapere in anticipo di perdere, ma contenti qui a Sacile di combattere contro i “leoni” del radiocomando... e qui di leoni ce ne sono un sacco!

Quasi timidamente, ci aggiriamo a curiosare tra i box di Bianchi, di Rabitti... riconosciamo Perin, Teghesi, Floris e altri di cui sempre scrivono i giornali specializzati di settore.

L'intrecciarsi di cadenze e dialetti, addirittura di lingue diverse, rende piacevole lo scambio; l'amico Erik Klanjstec arriva dalla slovenja, accompagnato da altri simpatici suoi compatrioti, poi c'e' qualche austriaco, nel parcheggio noto una Bmw con targa tedesca... al bar si beve il caffè con persone che hanno parlate meridionali o del nord-ovest... insomma, si tratta di una gara davvero importante!

 

Il tracciato è lungo ma soprattutto molto molto impegnativo. Non si tratta di certo di un percorso facile, ma è comunque un impianto davvero bello e curato nei minimi particolari: con i recenti lavori effettuati dal gestore, ritengo che questa pista si possa considerare una vera perla!

 

 

Alle nove in punto si ode il richiamo del direttore di gara, Sandro Jacopini, che interrompe l'affollamento sul palco di piloti in prova, per promuovere il tradizionale breafing.

Per questa gara viene adottato il sistema “Bump-up”, ovvero con l'avanzata automatica verso la finale successiva dei primi 4 concorrenti partendo dalla finale ultima. In pratica, se un concorrente ha fatto male le qualifiche, può comunque potenzialmente arrivare a correre la finale più eccelsa.

Le prime fasi sono rappresentate dalle qualifiche e, dopo tre prove consentite per tutti, si stilano ben sette finali;

si parte quindi dalla ''G'', composta da una dozzina di concorrenti, mentre quelle dopo hanno solo otto teste cadauna, proprio in funzione della tipologia di gara sopra descritta.

 

La pausa pranzo è ridotta a tempi strettissimi, ma lo staff del settore gastronomico riesce ugualmente a recar soddisfazione a tutti con tipiche pietanze della cucina locale.

 

Ore 13.30 in punto! Comincia il bello...

Scendono in pista quelli meno bravi.

Sacile”, come dicevo sopra, ha un tracciato velocissimo, con un terreno

''divora-gomme'', dove basta uscire un pelino dalla traiettoria e il modello scodinzola o addirittura si pone in testacoda;

per non parlare dei salti ravvicinati, dove è facilissimo vedere i buggy con le zampette all'aria...

I meno bravi sono lenti, insicuri, affrontano le curve larghe, senza fare la barba ai cordoli, con andamenti instabili e poco ritmici.

Nelle finali ''G'', ''F'' ed ''E'' non si vedono grandi cose, c'è comunque chi pianino avanza e sogna di potersi trovare fianco a fianco con quelli che contano.

La prime cose interessanti si vedono nella ''D'', dove l'attenzione viene polarizzata dal bel duello tra Pessot e Bison... contrastati entrambi da Daniele Neri e dallo straniero Kobe.

Dalla finale ''C'' in poi verrà aumentata anche la durata, portata da 20 a 30 minuti.

 

ULTIME FASI

L'atmosfera diventa più interessante con l'inizio della finale ''C'', dove la scrematura ha dato i suoi effetti portando in vetta al palco di pilotaggio concorrenti di degna nota.

In questa prova si dà immediatamente alla macchia e prende il largo in solitaria Matteo D'Apporto, il quale sembra avere una marcia in più rispetto a tutti gli altri.

Uno dei fratelli Rabitti, parliamo di Davide, all'inizio ha qualche incertezza, ma in tempi brevi si colloca in ben salda seconda posizione.

Nelle retrovie, invece, ci sono delle belle lotte e tutte davvero combattute e tirate.

Un clamoroso abbandono al 18° minuto è quello dello sloveno Klanjstek, che, per colpa della rottura della spinetta di cablaggio batterie/ricevente, rinuncia al suo sogno di gloria.

Grande prestazione del giovane locale Marco Pessot, che battaglia con tutti e per una buona decina di minuti si insedia in terza posizione, contrastando avversari come Nicchio, Marinucci e Valente, ma che alla fine deve rinunciare al balzo in avanti, terminando con un dignitoso 5 posto.

Meno bene per Daniele Neri, in lotta con Valente, Kobe e arretrato un poco brillante Stefano Missio.

Con il bump-up avanzano nella ''B'' i seguenti corridori:

  1. MATTEO D'APPORTO

  2. DAVIDE RABITTI

  3. MANUELE NICCHIO

  4. ALESSANDRO MARINUCCI

 

Finale ''B''

 

Per molti concorrenti entrare nella ''B'', direttamente con le qualifiche, era già stata una grande impresa e in questa prova la qualità dello stile si denota dalle prime battute, fin da subito dopo il levarsi al cielo della bandiera a scacchi.

Partenza regolare, con dei fianco a fianco millimetrici, ma con pochissimi conflitti.

Riccardo Rabitti e Walter Floris fanno immediatamente comprendere a tutti gli altri chi è a dirigere il gioco!

Alle loro spalle c'è l'inferno e un alternarsi pazzesco di posizioni.

Sono tutti velocissimi, quindi un piccolo errore rappresenta poi un faticoso recupero, non parliamo poi delle spente...

Nelle mischia del gruppetto di testa, nel primo quarto d'ora, ci sono anche Bottosso e Bovio; il primo, a causa di un rientro forzato ai box, perde parecchio tempo e, nonostante l'impegno, non riuscirà più a risalire la china, mentre Gabriele Bovio a metà dei trenta minuti inizia a pasticciare e perde il ritmo, dovendosi arrendere di fronte alla supremazia di Bianchi, Ruggeri e Davide Rabitti.

Giunto dalla precedente finale c'è anche Matteo D'apporto, che qui non è leader, ma effettua lo stesso una bella prestazione, regalandosi il quinto posto.

Con il ''bump-up'' avanzeranno:

 

  1. RICCARDO RABITTI

  2. WALTER FLORIS

  3. MIRKO BIANCHI

  4. FEDERICO RUGGERI

 

Finale ''A''

 

La crema... i migliori, i più bravi... non si sa come definirli, ma sono effettivamente i mostri sacri del modellismo attuale!

Dalla lunga e dura selezione iniziata al mattino di questo 1 Aprile, finalmente sul palco i ''leoni''...

Anzi, prima di salire la rampa che li porterà in alto a tre metri da terra, questi signori verranno presentati e applauditi ad uno ad uno, com'è giusto che sia per una gara di tali proporzioni.

Alessio Piatel, il cronometrista, scandisce il conto alla rovescia... al 3 le macchine sono a terra, poi il via e si ode il boato provocato dallo striduolo ruggito delle piccole e indiavolate tigri.

Tutti i piloti sono in possesso di supermodelli, tutti loro vanno come dei proiettili!

La fase iniziale viene gestita da quattro concorrenti, che tra loro si alternano senza scambi scorretti, ma con guida pulita e impetuosa al tempo stesso: In testa Alex Zanchettin che ogni tanto passa indietro lasciando il passo al suo compagno di squadra Davidino Ongaro... di lì a pochi metri le splendide beghe tra Carlo Jacopini e Riccardo Perin: sono davvero meravigliosi da guardare, tutti e quattro magnifici!

Ma, per il quartetto di punta, questo genere di festa non dura a lungo... la sorte gira e le cose iniziano ad andare male per tre di questi concorrenti e l'unico a restare a galla è Riccardo Perin, che diviene subito capocordata incontrastato per tutto la rimanenza della prova.

Riccardo deve comunque faticare non poco e guardarsi continuamente alla spalle dove cercano di ''fargli la pelle'' degni inseguitori: Ale Stocco, Riccardo Rabitti, Mirko Bianchi, Cantoni, Floris, Teghesi e Ruggeri; i recuperatori intervengono pochissimo, perchè questi diavoli del radiocomando, non commettono errori e sono padroni assoluti del percorso.

Ben quattro concorrenti non terminano i trenta minuti a disposizione: Marco Baruffolo, che si ferma al 14°, Carlo Jacopini al minuto 21, poi quasi in conclusione Alex Zanchettin, che rientra definitivamente ai box a 90 secondi dal termine.

Una finale davvero tutta da guardare, una finale dove puntare gli occhi su tuttti, non solo sulla leadership!

Quando tutti i motori vengono resi muti, il verdetto ultimo renderà gloriosi sul podio questi grandi conduttori:

 

  1. RICCARDO PERIN

  2. ALE STOCCO

  3. RICCARDO RABITTI

 

Lo sponsor “Rc All Stickers”, accompagnato dall'organizzatore Mauro Ongaro, in una atmosfera festosa e allegra, consegna targhe ricordo e splendidi trofei a chi ha meritato la vittoria; vengono scattate le foto, tanti applausi... anche se si è trattato di una ''gara seria'', non mancano le battute umoristiche e gli scherzi: il modellismo è divertimento, ma anche uno stile di vita!

La luce inizia a calare, già le prime automobili cariche di attrezzature volgono il muso verso l'uscita... si riavvolgono i tendalini dei camper... ci si regala il cordiale ''arrivederci''... l'emozionante evento di Sacile termina: è stato davvero bello!

DARIO ''INDIANO'' DE DEMO