CASELLE di S.M. di Sala (Ve) 29.07.2012

Recupero II° Prova Campionato Triveneto

“Caldo afoso… con rinfresco!”

Reportage:

            Siamo ormai giunti in piena estate e lo si percepisce naturalmente per le temperature, ma anche per l’affluenza più ridotta di partecipanti alle gare.

Pertanto, a Caselle per questa ultima prova di campionato triveneto AMSCI, gara di recupero di una data primaverile sospesa per maltempo, la presenza non è stata proprio per nulla massiccia; addirittura, nella categoria più popolosa, la F2, i soli 14 concorrenti che marcavano il cartellino, hanno potuto effettuare lo svolgimento della finale diretta e unica, vista anche l’ampiezza dell’accogliente palco di pilotaggio.

            Al mattino presto l’aria è fresca e gradevole e, quando arrivo nel noto luogo dove è insediato l’impianto permanente, ancora i motori non fanno echeggiare il loro canto. E’ quasi un piacere gustarsi i rumori tenui e la natura che in questa stagioneè nel pieno dell’intensità del colore.

E’ facile mettere le cose in luogo comodo e agevole, perché sotto al tendone box c’è spazio a volontà. Anche i posti più freschi, quelli sotto agli alberi, sono liberi, per cui tutto viene posizionato con cura per prepararsi a vivere l’atteso evento.

            Alla “macchina del tempo” presiede Alessio Piatel, mentre per la direzione di gara c’è il carismatico Sandro Jacopini.

Alle otto e mezza in punto viene concessa l’accensione dei motori e presto si odono le prime sgasate sui banchetti. Di lì a poco scendono sul terreno a scalciare i primi bizzarri 1:8 e il palco si popola di variopinti personaggi.

Questa pista durante i mesi estivi diventa davvero impegnativa, in quanto, soprattutto a causa delle micro-buche, non consente ai modelli di avere andamenti composti e fluidi; basta sbagliare lievemente la traiettoria e incappare nel leggero strato di polvere che si trova ai margini, per ritrovarsi con il retrotreno in sbandata, anche se ci si è muniti di coperture adeguate.

Le differenze le fanno varie fattori: innanzi tutto la capacità individuale di pilotaggio, ma anche sicuramente i propulsori e gli assetti. Per ciò che concerne i motori, in particolare nel rettilineo opposto alla postazione di pilotaggio, soffrono da morire i tre porte, costretti ad avere il “collo tirato” e, per non far rischiare loro il collasso, gli stick del gas ogni tanto, a metà del lunghissimo tratto dritto, vengono mollati per dare un po’ di respiro; sicuramente agevolati, pertanto, sono i motori di grande potenza e con 5 o 7 luci.

Anche gli ammortizzatori devono essere tenuti sotto controllo, perché sono molti i salti dove i modelli si elevano per discreta altezza e soprattutto in lunghezza, mediamente con atterraggi abbastanza morbidi. A proposito di salti, non basta saperli affrontare con maestria, ma bisogna anche calibrarli con massima cura, per non arrivare troppo lunghi e incappare in sconvenienti perdite di secondi preziosi.

 

            Sandro Jacopini alle 09.30 riunisce tutti per il tradizionale breafing e dopo poco si cominciano le batterie di qualificazione.

La temperatura dell’aria non si è ancora alzata e i motori cantano bene; ci si può permettere di viaggiare “magri”, ma ben presto tutti avrebbero dovuto dare qualche colpetto di cacciavite a taglio sui carburatori… in arrivo le prime “spente”.

Nella categoria “promo” le cose migliori le fa il quattordicenne Giacomo Bottosso, che, sulle orme del già noto fratello Erik, si sta a sua volta mettendo in luce in tempi molto brevi. Sempre citando di questo gruppo anche Mazzucato e Simionato riescono a far bene, mentre non trova il ritmo e gira incostante il militare di Tolmezzo: Francesco De Felice.

Parlando degli F2 e sempre in tema di qualifiche, fin dal mattino dimostra la propria elevata supremazia il giovane di Eraclea, coadiuvato dall’intera sua famiglia, Erik Bottosso. In coda a lui un altro bel pilota della “new-generation”, Mauro Boscain, e, ancora una volta un giovane, anche Daniele Neri fa vedere i propri muscoli.

Non tanto bene invece per il friulano Marco Pessot, che in griglia di partenza nella finale del pomeriggio riuscirà a guadagnarsi il numero 9 solamente. Lo stesso anche per Nicola De Angelis, per così dire “nuovo del mestiere”, ma non di certo di età anagrafica… il quasi cinquantenne con le ali dorate non riesce a volare durante le prove del mattino per via di tutta una serie di piccoli e fastidiosi problemini.

Per ultimi ad essere citati sono gli F1, dove il ragazzino Davide Ongaro (oramai è giunto il tempo per non definirlo bambino…) fa subito ben intendere che avrebbe dato filo da torcere a tutti. In qualifica brilla anche Carlo Jacopini, mentre è poco luminoso il superpronosticato: Alex “Zanca” Zanchettin.

 

            A mezzogiorno e mezzo si concludono le prove cronometrate e, con la sopraggiunta caldana, è un sollievo poter trovare un riparo all’ombra e magari mettere sotto i denti qualcosina da mangiare. Anche se per la circostanza è stato fatto pervenire sul posto un ristoratore ambulante, sono molti ad avere il pranzo al sacco, così, un po’ spartani, consumiamo tutti il dovuto pasto.

Prime ore pomeridiane e sole a candela nel cielo: temperatura alle stelle… grossi guai in vista per i piccoli 3.5 c.c., ma non solo, anche per i poveri recuperatori, che ad ogni turno da trenta minuti sul campo di gara, avrebbero patito tantissimo, anche se muniti di copricapo con frontino e bottiglie di acqua freschissima.

 

FINALE “PROMO”

La prima finale che viene disputata è quella dei “Promo”.

In griglia sono solamente sette teste, ma ben presto, si toglierà dai giochi Massimo Salvador, interrompendo all’ottavo minuto per rottura.

De Felice, potenziale vincitore del campionato 2012 triveneto, fin dalla partenza accusa problemi: il motore si spegne a rotta di collo e, solo dopo che gli viene ingrassata tantissimo la carburazione e alzata la battuta del minimo, riesce a trovare un po’ di equilibrio e ritmo, ma ormai è tardi, la gara per lui è compromessa.

Michele Dal Ben è un altro che spegne all’impazzata e concluderà con un avvilente risultato.

Fluido e lineare, con il motore poco performante per via della carburazione ricca, ma sicura, non spegne e fa una bella gara il vincitore Samuele Bonetto, inseguito ad ampia distanza da due “litigiosi” avversari, Giacomo Bottosso e Massimo Simionato, i quali si contendono la seconda posizione sul podio, concludendo ad una manciata di secondi l’un dall’altro e con lo stesso numero di giri.

1)    Samuele Bonetto

2)    Giacomo Bottosso

3)    Massimo Simionato

FINALE F-2

Finalmente un po’ di vivacità e convulsione… sul palco sono ben in 14, tutto sommato anche abbastanza comodi, ma con i gomiti che si sfiorano.

Con la finale degli F2 vi è di certo un momento di vero spettacolo.

Sono ultimo nella schiera dei partenti, sulla carrozza della mia Mbx6 c’è il numero 14, ma sono onorato di competere con certi “proiettili” che sono pronti a pilotare.

Jacopini alza la bandiera e si comincia subito a volare tutti insieme. Dopo breve momento di traffico prendono immediatamente il largo i più forti e questi naturalmente sono Bottosso, Boscain, De Angelis, ma anche Affinito, Neri e Pessot; nella compatto gruppone di esperti concorrenti si mettono in luce Devid Gava, pure lui esponente della “nuova generazione”, che sta migliorando moltissimo di gara in gara, poi discrete prestazioni provocate da Alberto Pasqualetti e Pino Auletta. Un po’ in calo il padovano Simone Dainese, ex F1, che neppure qui, nella F2, riesce a trovare soddisfazioni degne.

Dopo pochi minuti di gara Neri rompe e si ferma definitivamente. Stessa sorte dopo una decina di minuti anche per Andrea Rigato e Marco Pessot.

Pure Dainese termina in anticipo, con rientro forzato al 23°.

Anche per questa categoria la temperatura regala problemi… i motori spengono, spengono tutti, di qualsiasi marca; oltre 35 gradi centigradi sono davvero insopportabili!

Ma la gara prosegue lo stesso e lo spettacolo è bello, perché tutti saltano e guizzano, compreso il sottoscritto, che, nonostante sia lento, non fa brutta figura in mezzo a tali velocissimi avversari.

Mentre sto pilotando rido e scherzo con Alex Affinito che ho di fianco, mentre Auletta impreca contro non si sa chi… Zanotto e Pasqualetti mormorano qualcosa che non si capisce, De Angelis batte a intermittenza un occhio; ci si diverte un mondo!

Sul finire della prova, Bottosso si assicura un prepotente vantaggio di ben due giri su tutti, compresi i due concorrenti in lotta per il secondo posto sul podio: Boscain, più smagliante che mai, Nik De Angelis, nervosissimo e aggressivo nella guida, che non gli regala tregua.

Conclusione davvero mozzafiato per questi due appena nominati, con una differenza di soli 2 secondi sulla linea del traguardo!

1)    Erik Bottosso

2)    Mauro Boscain

3)    Nicola De Angelis

FINALE F-1

Un diffuso modo di dire: “pochi, ma buoni!”…

Effettivamente solamente sette piloti in griglia sono davvero pochini, ma vi assicuro che di spettacolo ne hanno regalato proprio tanto.

Certamente di contorno e senza pretese di gloria da parte loro per i due concorrenti Marco Zanchi e Maurizio Esposito, nettamente inferiori, come potenzialità rispetto agli altri in gara per gli F1.

Fin da subito, reduce dei recenti successi internazionali, fa vedere la grande dimestichezza e abilità di guida il rampollo di casa Zanchettin; in coda, con una guida prepotente, quasi arrogante, ma precisa e determinata, il trentino Carlo Jacopini.

Insidiosissimi anche Ongaro , Gallo e Federico Sala…

Insomma, per i primi venti minuti di gara questi cinque hanno gli occhi di tutti puntati addosso.

Specialmente i primi tre sono vicinissimi l’un l’altro e solo i rifornimenti provocano alternanze e scambi di posizione.

Guardo con attenzione: mamma mia se guidano cattivi!!!

Ma quello che accade negli ultimi minuti è davvero sconvolgente: al 23°minuto primo colpo di scena, ritiro di Alex Zanchettin.

Prendono il comando Davide e Carlo, ma quest’ultimo, dopo 3 minuti appena dallo stop definitivo di Zanca, rientra con il modello portato a mano dal recuperatore che si spegne per la rottura della candela, precludendosi definitivamente la speranza di montare sul podio.

La cordata di testa nel frattempo si è modificata e sono subentrati Gallo e Sala… ma non è ancora finita con i colpi di scena!

Davidino Ongaro è quasi certo di avere la vittoria in pugno, ma a un minuto e mezzo circa dal termine, la sua Kyosho improvvisamente comincia a perdere trazione sul posteriore per lo sgabbiamento di un cuscinetto.

Davide entra in ansia, lo stesso il papà Mauro... il motore urla, ma il modello va a “due all’ora”… Eghlis Gallo si avvicina pericolosamente e il gradino più alto sul podio per il giovane di Sacile è seriamente a rischio.

Scocca il fatidico termine con P            iatel che sentenzia il fine gara e, con un sospiro di sollievo, Davide conclude vittorioso, nonostante il modello ha terminato di muoversi a una ventina di metri dalla conclusione…

Vero spettacolo puro!

1)    Davide Ongaro

2)    Eghlis Gallo

3)    Federico Sala

Così si è conclusa l’annata 2012 per quel che riguarda le prove del triveneto per il campionato AMSCI.

Un 2012 non troppo popolato, se si dà un occhio a ciò che accadeva nel passato, ma pur sempre interessante e produttivo.

Si è parlato di “new-generation”, ovvero un piccolo blocco di giovani emergenti, qualcuno figlio d’arte, con il genitore costretto ad aver attaccato il buggy al chiodo per seguire, in veste di meccanico, il proprio figliolo…

Una nuova generazione che sta arrivando a farsi valere anche oltre i confini dell’Italia;

si è parlato di nuovi arrivati, o arrivati da poco, che, anche se non propriamente giovani sotto il punto di vista anagrafico, sono subito saltati in luce per capacità e predisposizione naturale.

Presenti anche i punti fermi del modellismo, quelli che da anni e anni si vedono sempre sui terreni di gara, che mai molleranno il macchinino, anche se i risultati per loro saranno sempre meno soddisfacenti per l’avanzare dell’età.

In definitiva, correre in AMSCI ha sempre il suo fascino, anche se a fine anno, quando ci si presenterà in borghese alla riunione conclusiva per assistere alla premiazione, non si riceverà alcun blasone o trofeo.

Intanto, qui a Caselle si conclude la giornata di gare e ci si mette tutti intorno ad un bel tavolone imbandito con gustosi panini con porchetta veneta, stuzzichini, bibite e birra di marca…

Un graditissimo, sfiziosissimo, generoso rinfresco… con un caldo terribile!

                        DED EMO detto INDIANO

 

CRONOLOGICI CASELLE DI SANTA MARIA DI SALA 29.07.12
Per fare il download dei cronologici di questa gara, gentilmente concessi da ALESSIO PIATEL, clicca qui...
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