CIMAVILLA di Codognè (TV) – 11.03.2012

Trofeo MODEL RACING CLUB TRIVENETO

 

 

I Vecchi Pollicioni non perdonano!”

 

Reportage:

 

Non si tratta solamente del mio giudizio personale, ma in molti la pensano in questo modo, ovvero che l'impianto permanente di Cimavilla sia uno dei più belli di cui dispone il Nord-est.

Ubicato nella zona industriale di Codognè, quindi in un'area ove non si reca disturbo alcuno, questo impianto è di perfetta dimensione, disegnato su un quadrato che consente massima visibilità in tutti i suoi punti, anche per chi non ha propriamente una vista da lince; il tracciato è sicuramente adatto a chi sa pilotare in velocità, con pochi punti di misto/stretto in cui il motore può comunque rimanere a buon regime di giri, perchè i tornantini si possono eseguire in ''spazzolata''.

Il fondo non è propriamente il massimo, in quanto, nonostante l'irrigazione, già in questa stagione non caldissima, dopo pochi passaggi dei modelli, si corre sullo sdrucciolevole e sull'insidioso e, ai margini delle traiettorie, si forma del terriccio friabile che somiglia al borotalco.

Pertanto, una pista apparentemente facile, ma concretamente molto impegnativa!

La scelta delle gomme è stata determinante, ma non solo quella era sufficiente per far andar bene i modelli; infatti era necessario controllare adeguatamente gli ammortizzatori e fare opportune verifiche sugli assetti.

I più ''cialtroni'', come il sottoscritto per esempio, non avendo fatto attenzione a queste cose, si sono ritrovati con macchinini inguidabili e bizzarri... nelle ore più calde del pomeriggio, durante le finali, sembrava di fare drifting, più che off-road!

Tornando ancora per un attimo alla descrizione della struttura, possiamo dire che è di certo accogliente e ben realizzata, con ampio parcheggio e palco pilotaggio bello alto e comodo per ospitare anche più di dodici conduttori; impianto audio appena sufficiente, sarebbe da migliorare un pochino per favorire anche un buon commento della gara, oltre alle utili indicazioni di regia.

 

La propaganda mediatica aveva dato ampia diffusione dell'evento e, sul forum del Kanae Team già molti giorni prima del fatidico 11 marzo, la lista delle adesioni si arricchiva considerevolmente...

Gli organizzatori Mauro Pol e Giuseppe Baldissin si erano affidati a Massimo Sartorato per la fase promozionale e la cosa sicuramente ha dato i suoi frutti.

La notorietà del simpatico pilota pordenonese ha fatto arrivare il numero degli iscritti a quasi cinquanta teste.

Un bel numero, se si considera che c'erano concomitanti altri due appuntamenti off: uno vicino a Trento, l'altro a Pozzonovo, nel padovano...

In una bella giornata baciata da un ''solettino'' caldo e gradevole, i nostri hanno piazzato le loro cose sul pratone adiacente la pista, dopo che i primi arrivati si sono insiediati nelle zone box permanenti.

La grande famiglia dei ''saltafossi'' era pronta per vivere con intensità la prima “vera domenica” sui campi di gara... con le altre corse effettuate dall'inizio dell'anno 2012, infatti, molti avevano scelto di non mettere il nasino fuori dalla porta, per paura del freddo... con questa gara, invece, ''il letargo'' invernale è stato proprio definitivamente da considerarsi argomento concluso!

Al cronometraggio viene preposto l'ìnfaticabile Alessio Piatel che decreta l'apertura ufficiale della pista alle ore nove esatte.

Per tutta la mattinata, con meticoloso ordine, si snocciolano le batterie di qualificazione, dove si mettono subito in luce i più forti, con qualche eccezione, come per esempio l'emergente campioncino Alberto Menegazzo, che ha continui problemi tecnici, oppure, per citarne un altro Alberto Pasqualetti, che non riesce a inserirsi nella finale ''A'', nonostante il suo sia un potenziale ormai molto alto.

In mezzo alla pista c'è un salto triplo, da eseguire con formula 1 più 2, ma è decisamente un po' vigliacco, perchè sono tantissimi a sbagliarlo... fare ogni gobba singolarmente fa perdere tantissimo tempo, lo stesso vale per quando si e' costretti al recupero, ovvero dopo il rovesciamento del modello, anche lì i secondi se ne scappano che è un piacere...

Così, a fine mattinata in bacheca vengono esposte le composizioni delle tre finali per gli F2, che risultano un po' strane e non proprio adeguate alle capacità note di alcuni concorrenti, che si ritrovano a partire in ''B'', o addirittura in finale ''C''.

Tra gli F1, emerge ovviamente il piccolo Davidino Ongaro, ma si mette in gran luce anche la new entry 2012, Nicola De Angelis, che dopo aver cambiato modello per l'ennesima volta, trova una dimensione ideale con MBX-6R della nota Mugen e viaggia velocissimo, tenendo pericolosamente il fiato sul collo agli espertissimi di questa categoria.

Altro nuovo è Alessandro Affinito, che, tra i mostri del radiocomando, si destreggia onorevolmente con posizioni medie.

Ci sembra dovuto citare anche gli altri superveloci Massimo Sartorato e Romeo Bellotto, quest'anno sponsorizzati dal Team di Michele Bison, che ha fornito ai noti veterani automodelli Hongnor x3 e Motori SH.

Alex Zanchettin al mattino ha fatto solo presenza ai box, pertanto, nella finale del pomeriggio avrebbe avuto sulla fiancata il numero 11 di tabella.

 

Con l'occasione di questa gara gli organizzatori hanno fatto arrivare sul posto un ristoro ambulante che ha permesso ai presenti di pranzare con pollo arrosto e patatine, oppure fritturine di pesce e, per chi ha voluto mantenersi leggero, ottimi panini ad equo prezzo.

 

Ore 14.00... adesso si fa sul serio!

E' a quest'ora, infatti, che si concede di riavviare i motori e ci si prepara per le tre finali della categoria F2, per poi concludere definitivamente con i bravi F1.

Durante le prime tre finali F2 si hanno clamorosi abbandoni per noie meccaniche; citiamo per esempio Alberto Menegazzo, che si ferma dopo 19 minuti, oppure ancor peggio Daniele Ceschin, che rompe praticamente appena partito, a soli 2 minuti di gara, per poi dire di Francesco Salzano o Manuel Boer... tutta gente che avrebbe potuto insediarsi in buona posizione.

Molti altri hanno avuto disagi, pur completando il tempo disponibile di trenta minuti, come Francesco De Felice, che per un probabile problema di frizione ha spento almeno 6, 7 volte....

Io stesso, con un ammortizzatore posteriore vuoto, mi ritrovavo di continuo il modello in testa-coda...

Il bravissimo Devid Gava, che duellando con i più bravi stoicamente, si è visto sfuggire il successo di mano con una anticipata conclusione al 27° minuto... peccato sul serio!

Ma in questo sunto è bene citare anche i nomi di Eugenio Barbagallo, ragazzino emergente che ha intrapreso quest'hobby da un anno circa, ed ha compiuto una prova degna e soddisfacente; oltre a lui, una nota di merito anche per il piccolo Nicola Bottosso, altro fratello di Erik, che alla sua prima gara ha consolidato il 26° posto su 35 partecipanti: bravissimo!

E per finire, i migliori in pista:

ERIK BOTTOSSO, 37 giri con un tempo più basso di Romeo Bellotto, che in F1 è giunto secondo... Erik è davvero potente!!!

37 giri li ha fatti anche lo sloveno ERIK KLANJSTEK, onore al merito!

In terza posizione l'altro emergente friulano: MARCO PESSOT, pure lui veloce e preciso, si è meritato la terza posizione su un difficile podio, e, pensate che coincidenza, tutti e tre questi concorrenti utilizzano lo stesso tipo di motore (festa grande in casa Bovio!!!)

A seguire, e degni di nota, Daniele Neri, Francesco Corona e Bravi Alessio... hanno corso bene anche Giordano Martin, Massimo Dalla Riva, Pasqualetti, Boscain e Del Zotto.

Nella categoria F2 si sono mischiate le classifiche generandone una unica.

Ecco il podio:

 

  1. ERIK BOTTOSSO

  2. ERIK KLANJSTEK

  3. MARCO PESSOT

 

Per concludere questo reportage, qualche cenno sulla finalissima degli F1.

Solita tensione sotto al palco, dove i meccanici frettolosamente impartiscono le ultime disposizioni ai loro conduttori; si arriva alla bandiera a scacchi sventolata dal direttore di gara Mauro Pol.

Partono come dei caccia, tutti rombanti, tutti con i motori a tavoletta...

Subito si mette davanti il ''zanca'', ma a seguire c'è Max Sartorato e subito dietro Bellotto... Davidino Ongaro nelle prime battute resta incagliato in un groviglio, ma presto inizia la sua strepitosa rimonta.

Nei primi minuti di gara Zanchettin prende grande distacco su tutti, mentre battagliano arduamente gli altri... per lui si prevede il successo, perchè se ne va via in solitaria guadagnando un buon terzo di pista; ma è presto per cantar vittoria, siamo solo all'inizio!

Davidino in tempi brevi raggiunge il gruppo di testa e si caccia in terza posizione, iniziando a lottare con Sartorato.

A breve distanza dai primi tre c'è Nicola De Angelis, pure lui pericoloso...

Ma quel maledetto triplo salto centrale di cui parlavo sopra, fa sbagliare, così i giovani amici figli d'arte, Zanchettin e Ongaro, cominciano a ''pasticciare'' e lasciano il passo a ''Mamo'' Sartorato, che, con la sua esperienza veterana, prende il ritmo e non sbaglia di una virgola... neppure un errore!

Arriva sotto anche Romeo Bellotto, e si appropria saldamente del secondo, facendo da gregario a Max; De Angelis, si ferma al 23° minuto per rottura della ricevente e lascia il varco aperto per altri inseguitori.

Gli ultimi minuti di questa fantastica gara resteranno privi di colpi di scena e con posizioni consolidate e Alex Zanchettin che si deve accontentare di tenersi stretto il terzo posto. Lo stesso vale per ''Ongarino'', che si trova quarto.

Nelle fasi conclusive c'è forse più stimolo di spettacolo nelle posizioni medie, dove lottano Bison contro il suo compagno di squadra Vidotto e Da Lio contro Affinito...

La gara finisce con un risultato a sorpresa e fuori dai pronostici... gran festa per il team ''Bisoncorse'', perchè il podio sarà così composto:

 

  1. MASSIMO SARTORATO

  2. ROMEO BELLOTTO

  3. ALEX ZANCHETTIN

 

Con la premiazione sono stati consegnati copiosi sacchetti di spesa a tutti i partecipanti e per i primi classificati degli stupendi trofei da esporre nella bacheca di casa...

Mauro Pol e Giuseppe Baldissin, soddisfatti per la bella riuscita dell'evento, intorno alle cinque e mezza, regalano l'arrivederci ai partecipanti, ringraziandoli per la presenza.

Il grazie viene contraccambiato, dopo aver vissuto una giornata di gara sicuramente bella e divertente... così bisogna fare!

INDIANO DARIO