JESOLO (VE) 07.10.12

trofeo “Model Racing Club”

Buggy 1:8 Scoppio / Brushless

 

 

Mirko Rosin viaggia … in stereo!”

 

Reportage:

 

L'impianto permanente di Jesolo non è sorto con pretese eccessivamente ambiziose, sia per la ridotta ampiezza che è stata concessa, sia per le possibilità economiche degli associati che hanno, con il loro impegno, favorito il nascere e il crescere di questa struttura.

Il ''capitano'' di questa squadra di appassionati è Michele Bison, automodellista a 360°, che nel corso della sua lunga vita di adepto a questo hobby ha fatto la propria comparizione un po' in tutte le specialità e, proprio di recente, ha compiuto il grande salto verso la propulsione elettrica.

Michele ha fatto crescere e migliorato di anno in anno la pista di via Posteselle, migliorando il palco di pilotaggio (seppur ancora molto spartano), trovando fuori una roulottina per ospitare il cronometraggio, trovando fuori avanzi di pezzi di moquette per far rimanere in piedi i salti e altre migliorie varie, ma quello che ha fatto divenire divertente e particolarmente guidabile e tecnico, è proprio il tracciato.

Nonostante la pista di Jesolo sia palesemente inferiore rispetto ad altri noti impianti della zona, sono in molti ad amarla e gradirla particolarmente, compreso il sottoscritto che la predilige in assoluto a tutte le altre.

Adoro questo impianto perchè, seppur di minute dimensioni, ha tutto: salti adeguatamente alti e lunghi, due gruppetti di ''woops'', curve di misto/stretto lento e curvoni veloci, un rettilineo ben visibile sufficientemente lungo da poter dare massima cavalleria ai propulsori con curvone finale da affrontare in drifting... insomma una pista ''mignon'' che però ha davvero tutti i requisiti per far divertire senza stancare, nemmeno dopo ore e ore di uso!

Ma, nel rispetto dell'obiettività, non posso fare a meno di far notare alcune pecche: manca un impianto stabile di irrigazione, per cui, nella stagione calda la polvere fa da padrona; poi, altra carenza, un adeguato impianto di amplificazione audio per quando la pista ospita eventi competitivi.

 

Fatico a giungere a Jesolo perchè di mattina presto c'è un fitto nebbione che oscura il paesaggio. Arrivo prestissimo e riesco a parcheggiare l'automobile vicino alla recinzione, perchè il trasbordo delle cose deve avvenire a mano o con l'ausilio di carrellini, quindi riesco ad accaparrarmi un tavolo proprio vicino all'entrata.

In una ventina minuti si crea un gran ''via-vai'' di piloti che, come formichine, fanno vari viaggi per posizionare la proprie attrezzature.

Fino alle ore nove è imposto il ''silenzio motori'', pertanto, gli unici che possono già imbattersi in un test di assaggio della pista sono i ''Brushless''.

Nel silenzio della campagna, con toni pacati e mattutini, Ernesto Tosi dà il benvenuto e impartisce varie istruzioni.

Quando si può accendere, vengono organizzate prove libere controllate, proprio per evitare caos e congestione, sia in pista, che sul palco di pilotaggio.

I primi assaggi sono gradevolissimi, perchè il terreno è ancora umido e ben compattato.

Tutti, dopo un paio di serbatoi di prova, rientrano ai box soddisfatti e contenti: la giornata si prospetta bene!

Ma con il trascorrere della mattinata presto la nebbia si dirada e si alza un sole che porta a temperatura quasi estiva, per cui, via giubbotto, via la felpa ed eccoci tutti in maniche corte...

Per le qualificazioni i primi ad avere il controllo del cronometro sono i modelli elettrici e tra i conduttori fa subito scalpore la presenza di un neofita, mai visto prima, che viaggia come un proiettile, equiparandosi con i suoi risultati a vecchie volpi... questo signore si chiama Alessandro Gobbo. Guardando questo Gobbo, a tutti torna in mente la timida apparizione di circa un paio di anni fa di Erik Bottosso proprio qui a Jesolo, che, arrivato dal nulla, vinse la categoria f2... oggi Erik è in Sicilia a fare il campionato italiano!

Ma torno a parlare di questa gara e ancora di quelli che al posto di miscela, discutono di li-po; i migliori risultati li ottengono Michele Bison e Mirko Rosin, che, forse favoriti dal fatto di giocare in casa, sono nettamente più rapidi degli altri, a parte quello appena citato, Alessandro Gobbo, che nella classifica parziale si inserisce in ottima terza posizione.

Descrivendo invece dello scoppio, tra gli F1 è ormai conclamata la supremazia di Davide Ongaro, che, da diverso tempo inserito in contesti agonistici di più alta levatura, partecipa a gare amatoriali e trofei più che altro per sviluppare il suo allenamento. E ancora citando delle qualifiche, si destreggia benissimo e, con risultati simili a quelli del dodicenne, anche il pilota locale Roberto Vidotto, ma per lui il pomeriggio sarà ostile e poco proficuo.

Buone prestazioni anche per ''Mamo'' Sartorato, Mirko Rosin, presente anche con lo scoppio, e Francesco Endrizzi, mentre rimane un po' in ombra Romeo Bellotto.

Tra gli iscritti alla F2, oltre ai ''soliti noti'', anche una graditissima e consistente presenza vicentina, guidata dal caro amico Franco Flavio, che mi ha promesso, per il futuro, di creare una sinergia con noi delle province di Treviso, Pordenone, Udine, Venezia, Padova e Rovigo che da un po' di anni a questa parte cerchiamo di restare amalgamati e compatti nella partecipazione e nella realizzazione di eventi; Flavio è un ''caposaldo'' e rivederlo è stato davvero un piacere grande... sono certissimo che nel 2013 qualche trasferta intorno a Vicenza ce la faremo e loro, i vicentini, verranno a trovarci più spesso!

In qualifica gli F2 hanno dato ad intendere che sono solo un po' più lenti degli esperti cugini F1, e pure i più giovani, come Denis Bellin, Eugenio Barbagallo ed anche il figlio di Franco Flavio, il quattordicenne Matteo, stanno felicemente al passo con i veterani.

I migliori piazzamenti li ottengono Luca Toffolet, bravo e costante, Leonardo Pivato, pure lui un ''osso duro'' da sconfiggere, Giordano Martin, pilota ''vecchio stile'' che non sbaglia un colpo, e, sorprendentemente, un altro che è arrivato da poco nella famiglia... certo Alessandro Cadamuro, forse alla quarta gara, se ben ricordo...

 

Dopo la pausa pranzo, nella quale qualcuno si è organizzato con panini e insalate di riso, oppure qualcuno recandosi nei ristoranti limitrofi, si è concesso di riavviare sui banchetti alle 14.30 in punto.

Le finali sono state aperte dalla Brushless, che, per consentire di ricaricare le li-po ha svolto tre blocchi da 10 minuti cadauno. Per quelli a scoppio si sceglie il divertente metodo ''bump-up'', riservato a ben 3 concorrenti al colpo.

 

Finali ''Brushless''

 

Il terreno è cambiato tantissimo rispetto a quello delle ore mattutine e la polvere è divenuta padrona.

Pilotare è di certo più impegnativo e quindi saltano fuori doti come esperienza e tecnica di guida: Mirko Rosin sfodera tutto il suo sapere e lo stesso il veterano Bison.

Si perde un po' e addirittura si ''impanica'' Alessandro Gobbo, che cede il passo a Fabio Cassarà, nome che nel settore si sta facendo notare già da qualche tempo.

Meno brillanti gli altri, compreso Edoardo Mattana che migliora su sé stesso rispetto alle più recenti apparizioni in gara e piano piano aumenta la propria padronanza di guida.

 

  1. Mirko Rosin

  2. Michele Bison

  3. Fabio Cassarà

 

 

Finale F2-C

Vengono stabiliti venti minuti totali.

Il migliore è indubbiamente Matteo Franco, che fin da subito si appropria del comando e per nulla lo molla, anche se non riesce a staccare considerevolmente i suoi inseguitori, tanto da potersi permettere qualche istante di guida tranquilla e senza ansia.

Infatti, il giovane vicentino è continuamente incalzato da Boris Vallese e da Denis Bellin, che a sua volta deve battersi di continuo con Andrea Missio.

Il piccolino di Martellago fatica molto a restare calmo per non giocarsi la preziosa terza posizione e solo i continui stimoli e suggerimenti del papà Enrico fanno sì che la conclusione sia produttiva. Antonio Braccia, partito con un numero di tabella basso, ha problemi continui e addirittura anticipa la chiusura.

Cattiva gara per Francesco De Felice, con svariati problemi radio che lo relegano nelle posizioni di coda.

Carniel è ancora un po' lento, in più, spesso si ingarbuglia nei salti... Marino Pilon ha difficoltà con le woops e di frequente la mbx6 va con le ruote all'aria; stessa cosa per Pino Gentile, che commette numerosi errori e non trova ritmo costante ed adeguato.

 

  1. Matteo Franco

  2. Boris Vallese

  3. Denis Bellin

 

Finale F2-B

In questa finale c'è un sorta di equilibrio di capacità individuali, ovvero siamo tutti potenzialmente sullo stesso piano.

Non riesco a correre tranquillo, mi tocca tirare il più possibile, perchè, anche se ogni tanto supero qualcuno, perche' in rettilineo il mio propulsore mi fa letteralmente volare di qualche metro più avanti, faccio fatica a scollarmi di dosso gli inseguitori.

Durante i venti minuti di questa finale i più veloci sono Diego Bettin e Ferdi Carrer, che ben gestiscono il loro vantaggio su tutto il gruppone.

Grandi e continue beghe tra Silvano Rossetto e Matteo Flavio... Silvano si innervosisce e comincia a ''sgranare il rosario'', senza tener conto che proprio al suo fianco c'e' il piccolo Denis; ci si auspica, per il futuro, che la direzione di gara intervenga con provvedimenti adeguati in casi come questo.

Al centro della classifica Vanin, Vallese, Bravi e Doria... Bellin mi precede come fanalino di coda, perchè, nonostante ad un certo punto fossi quarto, ad ogni rifornimento spengo per via dei meccanici che, troppo avanzati sulla corsia, non consentono visibilità e quindi ogni volta mi impianto per uscire... li ho ringraziati molto quando alla fine mi sono ritrovato ultimo!

 

  1. Diego Bettin

  2. Ferdinando Carrer

  3. Silvano Rossetto

 

Finale F2-A

Leonardo Pivato, che già nelle qualifiche solitamente riesce a farsi notare anche se a volte non è proprio il migliore, quando si tratta di correre per 30 minuti sfodera le sue capacità di ''tessitore'', girando sempre costante, gestendo le proprie energie e i propri riflessi, evitando uscite di traiettoria, evitando i conflitti, cosa mai produttiva... insomma stiamo parlando di un pilota che sa pianificare la propria gara nei minimi dettagli e con lungimiranza.

Stesse similari caratteristiche si notano in un altro concorrente, Giordano Martin, e, non a caso questi due personaggi hanno marciato a braccetto ma soprattutto senza darsi fastidio reciprocamente.

Il fascio di luce del riflettore colpisce invece gli scambi e i confronti frequenti tra il vicentino Luca Toffolet, che fa una fatica tremenda a montare sul 3° gradino del podio, perchè contrastato da Alessandro Cadamuro, il quale non smette neppure per un secondo di tediarlo.

In centro classifica Rossetto, Bettin, Carrer e il chioggioto Cardillo.

Sarebbe andato bene anche il giovane Barbagallo, ma l'emozione di competere in finale ''A'', lo fa agitare ed Eugenio comincia una serie di sconvenienti ''pasticcetti'' che lo fanno concludere tra gli ultimi, insieme ad un altro ben pronosticato a cui però sono occorse svariate noie meccaniche, parlo del polacco Radek Trawinsky.

 

  1. Leonardo Pivato

  2. Giordano Martin

  3. Luca Toffolet

 

Finale F1

 

In questa finale tutti i concorrenti sanno che ci sono ben poche speranze di vincere montando sul gradino più alto del podio... Davide Ongaro è tra gli iscritti!

Questo aspetto non fa comunque demordere dalla voglia di lottare e fare una bella prova, pertanto, cominciano subito a mettersi in luce forti concorrenti come Massimo Sartorato e Roberto Vidotto, ma non sono gli unici a viaggiare alla grande, perchè nella mischia dei più performanti ci sono quasi tutti gli altri a parte, un pochino più lentini Vivian e Franco.

Ma trenta minuti sono lunghi e intorno a metà gara comincia la spiacevole decimazione: il primo a fermarsi e Gabriele Zecchini, seguito in questa conclusione dal bravissimo Sartorato dopo sette minuti e subito dopo ancora un altro di quelli pericolosi, Romeo Bellotto.

Un po' di noie anche per Roberto Vidotto, che non riesce ad intascare soddisfacente posizione.

Mancano circa dieci minuti alla conclusione e, con Ongaro in solitaria, si giocano la gara ravvicinati Mirko Rosin, oggi in versione ''stereo'' (scoppio e brushless), contro Gianluca Zecchini, poi un Francesco Endrizzi che, innervosito da qualche recupero maldestro, comincia a guidare con meno tecnica e precisione e vede sfumare, anche se di poco, la sua possibilità di montare sul podio.

Gara bella, sotto il profilo della spettacolarità, ma forse meno avvincente della prova degli f2-A, con Luca Toffolet e Alex Cadamuro che hanno coperto il ruolo di attori protagonisti.

 

  1. Davide Ongaro

  2. Mirko Rosin

  3. Gianluca Zecchini

 

Al termine di tutto vengono consegnati i trofei per i vincitori, vengono fatte le foto e tra i concorrenti gira qualche ''muso lungo'', qualcuno per le disavventure meccaniche, qualcun altro per dissapori con altri avversari... presto passeranno anche i piccoli rancori.

I vincitori, invece sorridono ed esultano; Davide Ongaro è felice, ma trattiene la sua gioia, forse per timidezza, mentre l'altro piccolino Denis Bellin non sta nella pelle e per la foto, che certamente mostrerà a scuola, sostiene a fatica la sua x-ray in una mano e nell'altra la fiammante coppa...

I sorrisi di Davide e Denis, fanno da sipario a quest'ennesima giornata di modellismo, lo splendido hobby...

................ LINDY