IV° Trofeo “BP-RACING” Off-road 1:8

Sacile (Pn) 15 Luglio 2012 – Ongaroring

 

Un alieno con le fattezze di bambino...”

 

 

Reportage

 

Ad ospitare la quarta edizione del trofeo intitolato alla nota casa produttrice di micropropulsori e accessori di modellismo, la ''BP-RACING'', è stato ancora una volta l'impianto permanente di Sacile.

La eco dell'evento ha avuto un discreto effetto, infatti, nonostante il periodo di ferie, nonostante i padovani, i rovigoti e qualche veneziano avessero preferito fare la notturna di Sant'Apollinare di Rovigo del 14 al posto di questa gara diurna, la presenza di una quarantina di iscritti ha reso vivace e gradevole la manifestazione.

Le previsioni del tempo davano premesse non troppo propizie, preventivando rovesci sporadici; ed effettivamente così è andata!

 

Intorno alle otto del mattino sul posto c'è già del movimento. Ernesto Tosi, reduce dal cronometraggio proprio nella sopracitata località nella pianura padana, è assonnato ed affaticato per aver dormito pochissime ore.

La sede di questa pista ha una dotazione di moltissimi box coperti, pertanto, non devo aprire il gazebo e dispongo le mie cose vicino al solito amico “Ciccio” De Felice.

L'aria è limpida e tersa e consente di gustare gli odori della campagna... si sta benissimo!

Dopo un po', claudicante per un intervento al ginocchio, si vede anche Mauro Ongaro, il quale comincia a dare le fondamentali direttive.

Nella lista degli iscritti c'è anche una bella schiera di sloveni, che nel corso della gara darà non poche preoccupazioni agli italiani, in quanto un paio di loro sono davvero fortissimi conduttori.

Prima delle qualifiche tutti testano il percorso, per controllare e capire i lavori di normale manutenzione operati sul tracciato, anche se tutti conoscono bene l'impianto, provano ugualmente.

Come ho già detto in altre occasioni questa struttura è davvero bellissima e curatissima, ma anche molto difficile e impegnativa, piena di piccole insidie e, a causa dell'ampiezza, ostile per chi non è dotato di vista eccellente; fin dalle prove errori e capottamenti sono quasi una prassi, figuriamoci nelle qualifiche e poi ancora nelle finali.

E' davvero difficile, se non quasi impossibile, svolgere una finale senza aver bisogno, anche se per poche volte, dell'intervento dei recuperatori...

 

Le qualifiche cominciano intorno alle dieci e sono moltissimi in entrambi le categorie a percorrere 7 giri nei 5 minuti a disposizione.

Tra gli F1 il migliore è Erik Bottosso, ma altrettanto splendore non riuscirà a provocarlo durante la finale.

Sempre in merito a questa categoria nella mattinata sfavillano anche Ravelli e Sartorato, mentre il piccolo diavoletto “Ongarino” resta in sordina.

Trattando ancora di qualifiche, ma questa volta parlando degli F2, si distingue alla grande Marco Pessot, pure lui praticissimo di questa pista, ed al suo seguito fa benissimo anche lo sloveno Andrej Abramic; lievemente indietro un bel gruppetto di forti: Mauro Boscain, Paolo Bordignon e altri due sloveni, Klanjscek e Stefe.

 

Intorno alle 12.30 viene provocato lo stop motori per la pausa pranzo e dopo qualche istante da un cielo cupo e tempestoso iniziano a scendere gocce gigantesche di pioggia e qualche corposo chicco di grandine. Non tutti fanno in tempo a ripararsi sotto l'ospitale tendone dove si mangia senza aver bagnato gli abiti. Tra costicine grigliate, patatine fritte e del buon vino si trascorrono insieme momenti di relax e soprattutto allegria.

La pioggia dopo una mezz'ora si interrompe e si va a vedere come sono le condizioni della pista: pozzanghere ovunque!

Ma se si guarda in alto, le premesse non sono affatto cattive, anzi, ampi sprazzi di azzurro e sole fanno ben intendere che vale la pena armarsi di scope per eliminare l'acqua dal terreno e svolgere le sospirate finali del pomeriggio.

Alcuni volenterosi nel giro di brevissimo tempo ripuliscono e poi, con la segatura, asciugano ulteriormente.

Sono le tre... si può ricominciare!

 

Finale F2-C

 

Con la mia solita fortuna al mattino tribolo tantissimo per via di un servo che non gira più e, non solo, ho problemi anche con il mio propulsore, messo “K.O.” da infiltrazioni di terra, pertanto sono costretto a buttar su un motore di riserva che non accendevo da un paio di anni.

Apparentemente pareva che questo motore funzionasse, ma poi, al momento di partire non arrivava benzina in camera di scoppio, quindi il primo giro di finale l'ho transitato a quasi 8 minuti dal via!

Oltre a me, minuti interminabili di fermo-box anche per l'udinese Luca Coppola, concorrente di discreto spessore, pure lui, per via dei disagi, lontano da ogni speranza di successo.

A parte le mie disavventure, la “C” non è stata una gran prova, tranne che per i diversi conflitti tra Patrizio Gallino e il più piccolo dei Bottosso, ovvero Nicola, giunti al termine rispettivamente primo e secondo.

  1. Patrizio Gallino

  2. Nicola Bottosso

  3. Kropivnic Alijaz

 

Finale F2-B

 

Tra le finali della categoria f2, questa è stata di sicuro la più bella ed avvincente, soprattutto per merito di una supersfida con continui colpi di scena e scambi di posizione tra Alberto Pasqualetti e un soprendente e tenace inseguitore: Giordano Martin.

Fin da subito l'ingegnere trevigiano Pasqualetti comincia a ritmare con cadenza precisa il lungo tracciato e domina incontrastato per almeno una ventina di minuti, senza alcun problema e con gli inseguitori tenuti a debita distanza; ma alle sue spalle qualcosa sta succedendo, oltre a dei bei duelli tra Alessio Bravi, Paolo Del Zotto, Zanotto e Marchetto, piano piano si avvicina pericolosamente lo jesolano Martin.

Martin ad ogni giro rosicchia preziosi secondi sul leader e quando manca pochissimo al termine, circa 5 minuti, sferra i primi attacchi.

Alberto capisce che non può più permettersi di amministrare con pacatezza il proprio vantaggio, ma deve darci dentro con il gas... gli ultimi tre minuti sono di fuoco!

Continui sorpassi, prima dell'uno, poi dell'altro; la tensione è altissima e l'emozione tira brutti scherzi.

Alla fine Pasqualetti cede con i nervi e a pochissimi metri dal traguardo si rovescia e si fa strappare dalle mani l'ambita vittoria!

Pazzesco e coinvolgente assistere... ribadisco: è stata la più spettacolare delle finali di questa giornata, forse anche più bella della finale degli F1.

 

  1. Giordano Martin

  2. Alberto Pasqualetti

  3. Alessio Bravi

 

Finale F2-A

 

L'ampiezza della pista consente ai 10 concorrenti di poter correre tranquilli e senza problemi di traffico come può invece accadere nella “gare di sagra”, in più, trattandosi di piloti esperti, si assiste ad una gara pulita e priva di colpi bassi e scorrettezze.

A provocare mutamenti di classifica sono gli errori, le traiettorie sbagliate, qualche recupero tardivo e lento, le terribili fastidiosissime spente, che in questa giornata non particolarmente calda non sono state poi tante.

Parlando della finale “A” degli f2 si nota il costante dominio di Abramic, che, praticamente fin dall'inizio si è messo al comando e non ha più lasciato questo ruolo, poi la perfetta prova di Mauro Boscain il quale, pure lui in solitaria, si è tenuto ben distante di ben due giri da pericolosi inseguitori come Klavjscek e Zini, gli unici che hanno fatto un po' di spettacolo.

Qualche cenno su Francesco Corona che, partito dalle ultime posizione ha faticato non poco per risalire la china e concludere con un degno 5° posto.

Il pronosticato Marco Pessot ha invece avuto continui disagi per via di una carburazione poco ortodossa che ha fermato più volte il suo propulsore, terminando male: solamente in settimo posto.

De Felice, altro concorrente degno di citazione soprattutto per via del fatto che corre solo da un anno e mezzo, ha terminato anticipatamente per via della rottura del braccetto anteriore della sua Mp9.

 

  1. Andrej Abramic

  2. Mauro Boscain

  3. Andrea Zini

 

-

 

Finale F1

 

Nei primi minuti tutti puntano gli occhi su Bottosso e su Ongarino, effettivamente i più veloci ed anche i più pronosticati, ma per il primo di questi due ben presto cominciano delle problematiche che lo costringono ai box per minuti lunghissimi, togliendo al pilota di Eraclea le speranze di conseguire brillante risultato finale.

Malasorte anche per Fabio Giust, che da lungo tempo vede gare sempre sfortunate e risultati scadenti.

Lo stesso si può dire per Stefano Moretti “Big-More”, pure lui con il corvo posato sulla spalla da più di un anno...

Niente di buono anche per Romeo Bellotto, che, nonostante la sua veterana esperienza, sceglie coperture sbagliate e non riesce a controllare il modello che ad ogni curva si scompone.

Dopo qualche dettaglio sui concorrenti che hanno terminato con l'amaro in bocca, parliamo di quelli che invece hanno fatto una gara eccezionale.

Davide Ongaro, a cui è stato intitolato questo reportage, vola come il vento sicuro e deciso. Fa urlare a perdifiato il Bp 7 porte che gli fa guadagnare terreno ad ogni giro su tutti, ed anche se Davide di quel terreno conosce ogni minima zolla, visto che la pista è a casa sua, è comunque un “diavoletto” e guizza come un serpente tra le curve, saltando preciso e facendo volteggiare il modello, la Gs presa in prestito da Marco Pessot.

Massimo Sartorato insegue, ma alla fine sarà distante dal piccolino di ben due giri.

Il “Mamo” è un pilota dalle qualità eccelse: guida perfetta tecnicamente, ma soprattutto compostezza e correttezza nei confronti di qualsiasi avversario;

non accade mai che lui possa far sponda su altri modelli o commettere scorrette nefandezze.

Ma oltre alla leadership c'è da far notare la splendida prestazione di Daniele Neri, che ha combattuto di continuo con Nicola De Angelis per almeno 25 minuti: una sfida estrema, estenuante, stressante, ma anche splendida da vivere e pure da vedere, per chi l'ha assistita.

Daniele e Nicola si sono attaccati e rincorsi, alternati nelle posizioni di terzo e quarto, con dietro altri due squali pericolosi come Tiziano Ravelli e Roberto Vidotto, a loro volta che se le davano di brutto per avanzare! Michele Bison, di parecchio arretrato, non brilla ed in più è costretto al ritiro al 26° minuto.

Neri è stato eccezionale, poi alla fine ha ceduto per l'elevato stress, terminando in 5° posizione, dietro al quarto posto di “Ravex” e al terzo di “Supernik”, ma ugualmente soddifattissimo; anche il papà Raffaele gioisce insieme a lui, mentre si asciuga il sudore dalla fronte per l'elevata tensione...

 

  1. Davide Ongaro

  2. Massimo Sartorato

  3. Nicola De Angelis

  4. Tiziano Ravelli

  5. Daniele Neri

 

Dopo aver concesso un po' di tempo per consentire di caricare le attrezzature sulle automobili, Mauro Ongaro ha consegnato i trofei e premiato i migliori.

Successivamente, ad estrazione, sono stati offerti a tutti premi molto belli, tutte cose marchiate ''BP-RACING'', tra cui due motori nuovi fiammanti...

Come al solito a Sacile funziona tutto benissimo. Come al solito a Sacile, quando la gara finisce, le persone si salutano con sorrisi e pacche sulle spalle, con un cordiale “arrivederci”... e il modellismo continua!

                     INDIANISMI SPONTANEI

 

 

 

 

 

 

 

 

CRONOLOGICI SACILE 150712 "TROFEO BP-RACING"
Per scaricare i cronologici completi di questa gara, gentilmente forniti da ERNESTO TOSI, fai qui il download
15.07.2012_BP_Sacile_Ongaroring.pdf.zip
Archivio compresso in formato ZIP 214.6 KB