Pianiga (Ve) - “All Motors Day”

30 Settembre 2012

1:8 “On-road” - “Off-road”

By Luise Motor Sport

 

Spettacolo grande... anche se in scala 1:8!”

 

Reportage:

 

Ero stato contattato molti mesi fa dai fratelli Luise in merito all'idea di realizzare una gara dove i modelli buggy potessero percorrere un tracciato ''ibrido'', ovvero costituito da asfalto e terra e, per questa ragione, mi erano stati chiesti consigli ed opinioni, dal momento che sono assiduo frequentatore delle gare di fuoristrada di tutti i generi, sia amatoriali, che omologate da federazione.

Mi era stato detto che, appunto nel mese di settembre, in un contesto di grandi esposizioni e di svariate dimostrazioni motoristiche, avrebbe trovato idonea collocazione anche una gara di automodelli radiocomandati a scoppio.

I Luise, da molti anni ben inseriti nel settore on-road, a cui è stata affidata la responsabilità di realizzare il tutto, hanno pensato di offrire un qualcosa in più, supponendo che non sarebbe stata un'iniziativa sciocca quella di portare in pista anche la versione ''buggy'', sia per vivacizzare, ma anche per promuovere il modellismo, considerata la prevista corposa presenza di pubblico.

Con questo intento, mi è stata chiesta una collaborazione a livello pubblicitario; ho accettato e mi sono messo in moto per rendere copiosa e consistente la formazione dei ''saltafossi'' da rendere presenti.

Ho intrapreso, pertanto, un pressante lavoro di comunicazione, battendo forte con e-mail, con il mio portale e con facebook: più che soddisfacente il risultato finale che ha visto circa una ventina di adepti, presenti con le macchinine dalle ''ruote scoperte''!

E' stato davvero carino mischiarsi per un giorno con i “cugini” dell'asfalto e, devo dire, siamo andati anche parecchio d'accordo.

 

La passione che invade il modellista convinto è uno stimolo davvero forte. Per molti ''il macchinino'' è quasi una droga, una dipendenza, ed anche le poco promettenti previsioni del tempo non fanno demordere.

A volte si rischia davvero di fare chilometri a vuoto, oltre al disagio di caricare e scaricare l'autovettura di mille cose di attrezzatura; si arriva sul posto della gara e inizia a piovere incessantemente... in quanti casi è successo!

Anche per la gara di cui sto descrivendo le previsioni erano state tutt'altro che positive, ma, unica attenuante letta sui sito meteo, la presenza in alcune ore diurne di ''piogge deboli''.

Siamo stati in parecchi a decidere di rischiare: per la categoria ''Rally-cross'' hanno versato quota di iscrizione 18 piloti, mentre gli amanti dell'asfalto erano inglobati nella categoria 1:8 ''GT'', suddivisa in F1 ed F2, che ha segnato complessivamente 20 teste (7 e 13).

 

La manifestazione che ospita la nostra gara è davvero ricchissima di situazioni motoristiche, pertanto, anche l'area prescelta per l' “All Motors Day” è davvero vasta.

Quando arrivo faccio fatica a trovare il posto a noi predestinato e, insieme a qualcun altro, comincio a girovagare per il territorio, finchè finalmente scorgo volti amici...

I gazebo sono misti, ovvero non divisi per ''tribù'', ma gli ''off'' socializzano tranquillamente con gli ''on''.

Quelli dell'asfalto arrivano anche da distante, tipo Lombardia, Emilia e qualche presenza dal centro Italia, mentre i possessori dei buggy sono tutti locali.

La pista redatta è un po' limitata in quanto a dimensione, soprattutto per gli stradisti che, non avendo un adeguato rettilineo dove scatenare tutta la cavalleria dei modelli, devono limitarsi nella gestione del gas. Anche quelli della ''terra'' si devono accontentare di un percorsino corto di sconnesso, con un paio di saltini non impegnativi e neppure dimostrativi; per la categoria

''Rally-cross'' viene aperta una variante che porta appunto nella zona erbosa e complessivamente si ha un ibrido suddiviso in queste percentuali approssimative: 30% off / 70% on.

Il percorso è delimitato da tavole e non da tubo corrugato, pertanto, chi ha le ruote scoperte usa particolare attenzione nel non battere con l'avantreno per non danneggiarlo, quindi, anche i piloti più esperti tendono a correre in centro alla corsia, senza fare il pelo al cordolo nelle curve. Possono azzardare di più i modelli con carrozzeria avvolgente e consistente protezione sull'avantreno, ovvero le macchine ''GT''.

Il cielo è davvero coperto e poco invitante, grigio e noioso, si ha da temere la pioggia, per cui si provvede a rispettare la tabella di marcia, provocando l'inizio ufficiale della gara esattamente alle 9, dopo aver fatto qualche modifica al tracciato, con unanime votazione di tutti i concorrenti riunitosi in breve breafing.

Nelle qualifiche si sono rivelati esperti e spettacolari i corridori della categoria f1-gt, in particolar modo Davide Seregni che ha compiuto il maggior numero di giri, ovvero 17, dimostrandosi assolutamente il più preparato; pilota dalla guida precisissima e ponderata, questo forse a scapito della spettacolarità, ma indubbiamente efficace ai fini del risultato.

Sempre con provenienza foresta, oltre a Davide Seregni, si è messo in buona mostra anche il giovanissimo pilota di casa ''radiosistemi'' Filippo Beretta, che ha dato motivo di interesse al pubblico curioso, attento e basito di fronte a tanta irruenza e precisione al tempo stesso. Filippo va davvero forte, pilotando un modello splendido anche nella sua parte estetica, che guizza come una ballerina tra le curve strette, senza errori e rifilando di pochi centimetri la recinzione di percorso.

Per citare altri oltre a Beretta, compagno di squadra per la stessa marca di automodelli, si fa notare anche Loris Luise, che però, essendo organizzatore, può dedicare meno tempo e concentrazione alla gara vera e propria (non fa tutte le prove a sua disposizione).

Rimanendo ancora in tema ''asfalto'', nella F2, meno appariscente, destano sguardi di interesse altri piloti di buona levatura e questi sono Filippo Biancardi e Marco Biassoni.

Anche questi nomi danno dimostrazione di buonissima capacità di guida e consolidata esperienza, requisiti indispensabili per governare su un tracciato ristretto e quindi particolarmente impegnativo, nonché selettivo.

La selezione delle qualifiche vede per questa categoria aggiudicarsi la soddisfazione dei posti a seguire nella griglia di partenza per le finali Fabio Valente, Niccolò Selenatti, Mauro Cardillo, questi unico a scendere in pista con un modello a trazione cardanica e per chiudere il gruppetto di testa, l'altro dei Luise, il fratello maggiore Andrea.

Siamo ancora nella fascia mattutina e si sfidano i modelli buggy.

Lo spettacolo provocato è assolutamente inferiore rispetto a quello che genera l'altra specialità, ma i frequenti rovesciamenti, i macchinini intraversati, i rapporti corti che fanno urlare i rombanti 3.5, sono tutti fattori che comunque attizzano l'attenzione, quindi il pubblico continua a rimanere accalcato al di là delle transenne e osserva...

Vengono stretti i grani che pressano sui braccetti per abbassare un po' e limitare i voli a ''zampe all'aria'', si montano coperture piuttosto dure, per non farsi divorare il pneumatico dall'asfalto in tempi troppo brevi... anche noi della ''Rally-cross'' cominciamo la battaglia.

Finalmente torna a brillare Ilario Marino: viaggia molto molto forte, rischiando parecchio con curve strettissime, al limite della collisione con la pericolosa delimitazione di percorso fatta di tavole di legno.

Non è l'unico a dare dimostrazione di grande abilità nel pilotaggio: anche il padovano Daniele Terrin, immancabile sui terreni di gara da anni, picchia duro e, in giornata davvero ''ok'' c'è anche il trevigiano Francesco Corona, coadiuvato dalla moglie Elena in veste di ''meccanico''.

Questi tre nomi danno ad intendere palesemente di avere una marcia in più rispetto a tutti gli altri conduttori, che in ogni caso, governano egregiamente, anche se un po' più lentini... chi più, chi meno.

Quando il tempo me lo concede, ricordo infatti che pure io partecipo alla competizione, mi occupo del commento microfonico.

L'impianto di amplificazione e possente e la mia voce si sente con chiarezza.

L'impegno nella promozione del nostro hobby è da me particolarmente sentito, poiché un'occasione tanto favorevole come l' ''All Motors Day'' non è da sprecare, quindi ce la metto tutta per interessare il folto pubblico, suggerendo particolari tecnici, informazioni generiche, aspetti, ma soprattutto dando smalto alla gara nei suoi dettagli, ovvero facendo comprendere minuto per minuto quanto sta accadendo.

Per via del tempo atmosferico si decide di eliminare la pausa pranzo... peccato, mi sarebbe piaciuto andare a vedere qualcosa in giro, invece nulla!

Le prime finali che si disputano riguardano la categoria F2.

Per loro, due finali cadauna da 20 minuti.

 

Finale ''F2-B'' G.T.

 

In questa prova la velocità dei modelli è piuttosto contenuta, anche se, danno dimostrazione di avere un passo più veloce rispetto agli altri Massimo Marangi, Alex Cescatti e Alfonso Gargiullo.

Durante i venti minuti però Cescatti ha dei problemi, pertanto non riesce a giocarsela in zona leadership.

Denis Marcon sarebbe destinato ad una posizione media, ma un forte colpo gli crea problemi ad una sospensione...

Il più lento è Thomas Gastaldi, ma la sua guida prudente e attenta, senza alcun errore, alla fine lo fa esultare poiché gli donerà ben la terza posizione.

 

  1. Massimo Marangi

  2. Alfonso Gargiullo

  3. Thomas Gastaldi

 

Finale ''F2-A'' G.T.

 

In questa prova si notano le differenze di questi conduttori, rispetto a quelli che hanno appena corso nella ''b''.

I tempi di percorrenza del giro sono notevolmente più bassi e il più veloce risulta essere Andrea Luise, che però non si aggiudica la vittoria per problemi al modello. Un altro che cammina forte, ma anche lui non fortunato, è Filippo Biancardi che al 15° spacca e rientra ai box definitivamente.

La finale di cui sto parlando ha molto brio e una bella dose di suspance soprattutto nella fase conclusiva, dove c'e' una splendida battaglia tra Alessandro Maccagnani e il chioggioto Mauro Cardillo, che, con modello cardanico contrasta e attacca.

I due si alternano ripetutamente nell'occupare la leadership e la conclusione dei venti minuti è carica di tensione, anche per il pubblico che coinvolgo grazie al microfono.

 

  1. Alessandro Maccagnani

  2. Mauro Cardillo

  3. Marco Biassoni

 

Finale ''F1'' G.T.

 

Sto per descrivere di una finale splendida!

Sono tutti conduttori di grande esperienza; hanno modelli che vanno come il vento e loro, gli F1, li sanno sfruttare anche qui, su un percorso dalle ridotte dimensioni.

Non curvano, ma guizzano... danze armoniose e volteggi leggiadri!

Mi emoziono a guardarli.

Viene dato il via e comincia la cruenta lotta.

Filippo Beretta con irruenza si impossessa del comando immediatamente.

La sua guida è aggressiva, ma controllata. In centro al percorso c'e' un curvone a ''ferro di cavallo'' e la sua macchina lo compie come fosse in ''drifting'', con il muso incollato alle tavole e il retrotreno che patina controllato: stupendo!

Forse meno incisivi e spettacolari, ma altrettanto abili sono Davide Seregni e Loris Luise.

La potenza di questi tre appena citati mette un po' nell'ombra tutti gli altri, anche se gli ''altri'' non vanno per niente piano!

La gara prende dei risvolti strani dopo una decina di minuti dal suo inizio, quando Beretta si accorge che la trazione del posteriore viene a mancare: cinghia rotta, maledizione!

Filippo decide di continuare comunque, anche se il suo modello perde vistosamente terreno.

Ne profittano gli squali che subito intervengono a divorarselo.

Sono Luise e Seregni...

Loris comincia a volare ed impugna il comando, con un inseguitore che non lo molla per un istante.

Con il microfono urlo quanto sta accadendo e il pubblico ha occhi solo per duo di testa, dopo che lo scettro del comando è stato ceduto.

A circa venti minuti altro clamoroso colpo di scena.

Il motore di Loris Luise cominca a fare le bizze e una serie di odiosi spegnimenti compromette in modo irreparabile la prova.

Oramai senza alcun problema e contrasto Davide Seregni si mette tranquillo e comincia a divorare il terreno, macinando giri e giri e poi ancora giri... doppiando tutti gli altri di continuo.

Manca pochissimo al termine e Beretta tenta disperatamente di difendere una sofferta seconda posizione, ma la sua macchina è allo stremo, pertanto il veterano di Padova Daniele Strukul sferra l'attacco per impossessarsi del secondo gradino di podio... e ci riesce! Bravi... tutti bravi davvero!

 

  1. Davide Seregni

  2. Daniele Strukul

  3. Filippo Beretta

 

Finale ''Rally-cross'' B

 

Nel mondo calcistico le giovani promesse si chiamano ''pulcini'', mentre da noi delle macchinette i giovanissimi non hanno un nome specifico.

Oggi il nostro ''pulcino'' con le zampette artigliate è Denis Bellin, non ancora adolescente, ma già molto appassionato di questo hobby; la passione gli è stata trasmessa dal papà Enrico, a sua volta pilota tesserato, che, ovviamente, veste i panni di meccanico.

Denis è di carattere un po' emotivo per cui, con il microfono cerco di dargli brio ma soprattutto sicurezza e determinazione... ci riesco!

Viene dato il via e all'inizio il giovanissimo non è in testa, anzi, si trova arretrato a mezza classifica.

Gli altri si notano di più, come ''Nicolone'' Cavallaro, impetuoso ed energico, con guida ''urlata'', ovvero con il motore sempre a pieni giri... oppure Emanuele Tomasatti, che derapa molto con il retrotreno e fa eccitare il pubblico con vertiginose curve, oppure ancora Denis Marcon, che usa le proprie conoscenze di pilota di asfalto per affrontare il percorso senza scatti intermittenti sullo stick del gas, come si usa in off, ma con accelerate progressive;

Il nostro giovanissimo corridore invece corre più pacato, si nota meno... ma Bellin Junior non sbaglia mai e, intorno a metà del tempo passa al comando ''zitto zitto''.

Da sotto il palco il padre cerca in tutti i modi di tenere calmo il figlio, che sente la pressione del ruolo appena acquisito, nonché la presenza ostile di Tomasatti, che spesso, troppo spesso, gli si avvicina pericolosamente.

Ma Tomasatti fa tanti errori e la conclusione vede il piccolo pilota di Scorzè

terminare vittorioso addirittura con un bel giro di vantaggio!

Chiedo l'applauso del pubblico e il pubblico risponde spontaneo e vivace.

Bravo Denis!

 

  1. Denis Bellin

  2. Emanuele Tomasatti

  3. Nicola Cavallaro

 

Finale ''Rally-cross'' A

Sono circa le quattro e mezza del pomeriggio e dal cielo, per tutto il corso della giornata, neppure una gocciolina di pioggia, anzi, addirittura qualche schiarita.

Al di là delle transenne di recinzione molto pubblico si accalca per vedere noi... noi delle macchinette.

La ''ciliegina sul dolce'' è rappresentata dalla gara di quelli che utilizziamo i Buggy.

Dopo lo start immediatamente mostrano le unghie i più forti, mentre i piloti con meno velleità cercano di non dare intralcio e soprattutto di non battere.

A commentare c'è Loris Luise che fa del suo meglio per notiziarci di quanto accade.

Ogni tanto sento anche il mio nome, ma la mia posizione è sempre una posizione media, mentre la battaglia è accesa ai vertici, dove corrono a braccetto Corona, Marino, Terrin e, a dar fastidio al terzetto, anche l'altro dei fratelli Tomasatti, ovvero Devis.

Poco più indietro ancora un ''cattivo'': Dario Vianello.

A seguire i medi livelli, cioè tutti gli altri rimasti.

Questa finale, dopo 13 minuti dal suo inizio ha una sospensione a causa di un black-out di corrente, ma fortunatamente il computer ha salvato i dati, pertanto, dopo una piccola sosta, ripartiamo per concludere con i rimanenti 17 minuti che avanzano.

Nella prima fase ho qualche problema a causa del freno tirato e di un mancato rifornimento, per cui non brillo per niente.

Nella fase due, invece, riesco a fare abbastanza bene e la mia battaglia personale l'ho con Alessio Zago, che ha andatura simile alla mia.

In una curva Alessio incautamente mi colpisce al fianco, mandandomi con le ruote all'aria; Zago con correttezza e sportività attende fermo su un lato della pista che il mio modello venga raddrizzato, poi aspetta ancora che io possa ripartire prima di rimettersi in moto a sua volta: questo e' un vero esempio da mettere in luce ed ho voluto scriverlo... pochi avrebbero agito così, io che sono un po' ''monello'', non lo avrei fatto... lo ammetto!

Ma torniamo a parlare di questa finale.

Gli ultimi cinque minuti sono tutti dedicati al gruppetto di testa, in particolar modo voglio citare della splendida battaglia tra Corona e Marino, con un errore proprio sul finire per quest'ultimo che l'ha fatto smettere di sperare nella vittoria proprio ad una manciata di secondi dal termine.

Attimi di fiato sospeso nel vedere i due piloti di estrazione ''off'', ben barcamenarsi anche sull'asfalto.

Dopo che i cronometristi hanno cumulato le due fasi di questa finale il risultato ha visto sul podio i seguenti piloti:

 

  1. Francesco Corona

  2. Ilario Marino

  3. Daniele Terrin

 

Come da copione, per concludere l'evento non può esserci altro che la premiazione e gli applausi.

Soddisfatti i Luise, e qui comprendiamo anche papà e mamma, hanno elargito regali di valore, come un viaggio per due persone in terre da sogno, e trofei...

I premi vengono distribuiti con sorteggio, pertanto, anche quelli andati male ricevono qualcosa di prezioso.

L'esperimento di mettere insieme le due branche del modellismo è decisamente piaciuto a tutti, compresi i piloti ''on'' venuti da lontano, che hanno ritenuto una buona scelta consumare tanti chilometri per raggiungere questo paesino posto ai limiti della nota “riviera del fiume Brenta”... il paesino di Pianiga.

A Pianiga ci è piaciuto... ci è piaciuto molto! Speriamo di ritornarci il prossimo anno...

                       DARIO ''INDIANO''