Sacile (PN) 23.09.2012

Trofeo “Vecchie Glorie”

un'idea targata

Moretti – Bellotto – Sartorato

 

Il risveglio dei dinosauri...”

 

Reportage:

 

Quando si dice ''prendersi per tempo'' si intende fare le cose partendo da lontano, con ampio anticipo, per organizzarle bene e fare in modo che, al momento della data prescelta, tutto sia perfetto, tutto sia in ordine.

La regia di questa gara dedicata ai ''non più giovani del modellismo'' è stata affidata a tre personaggi notissimi nel mondo off-road del triveneto: Stefano Moretti, in arte ''Big-More'', noto per la sua imponente stazza, ma anche per la simpatia e per le battute umoristiche che provocano frequente ilarità, poi Romeo Bellotto, instancabile organizzatore di eventi realizzati in feste paesane, quindi Massimo ''Mamo'' Sartorato, fuoristradista di capacità elevatissime, ma fondamentalmente figura carismatica e spiritosa, dotata di comicità sarcastica ed ironica, un po' all'inglese...

Il lavoro dei tre ''ragazzi di una volta'' era mirato a realizzare un'intera giornata di gara tra adulti, ma adulti soprattutto datati! Over-40... e va benissimo, perchè noi delle macchinette possiamo continuare a divertirci fino a tarda età, a differenza di altri che, venendo abbandonati dalle potenzialità fisiche, sono costretti a mollare e ad attaccare le cose al chiodo... noi, se non ci viene l'artrosi ai pollici, il chiodo lo lasciamo sul muro, senza nulla di appeso!

 

Come sempre di domenica per me la sveglia è puntata abbastanza presto. Carico le mie cose e via in autostrada verso Sacile.

Supero automobili con gente che è diretta verso i monti, hanno i volti di quelli che vanno a camminare, di quelli che vanno a funghi, altri hanno splendide bici caricate all'interno o sopra la vettura... faccio parte anch'io di quelli che alla domenica mattina sono in viaggio presto.

Il tempo non è molto invitante, giornata molto molto grigia, ma non dovrebbe essere a rischio pioggia.

Quando arrivo sul posto non c'è tantissima gente, mancano i soliti che confermano la presenza in preiscrizione e poi all'ultimo minuto non si presentano, come ad esempio Marino Pilon, presentatosi poi al pomeriggio con giustificazione scritta (la sera prima ha dichiarato di aver giocato a ''sesso''!).

Non solo... il fatto che la gara sia riservata a chi ha più di quarant'anni provoca una scrematura naturale.

Per fronteggiare il problema di una prevista poco consistente presenza, circa una settimana fa gli organizzatori hanno dato notizia di aprire anche una categoria ''libera'', senza distinzioni ne di capacità, quindi f1 mischiati agli f2, ne di tipologia di propulsione, mischiando lo scoppio con il brushless.

Ma, forse per la tardiva divulgazione dell'ampliamento delle categorie, il numero dei ''liberi'' è solamente di 7 teste.

Beh... tra i 29 over-40, più i 7 della categoria ''libera'' alla fine abbiamo messo su un numero discretamente cospicuo di partecipanti!

Fin dall'inizio si comincia a sentire l'amica voce di Ernesto Tosi, che accoglie i presenti calcando la mano all'argomento età, spesso provocando citazioni pungenti e ironiche, addirittura citando dell'argomento senilità, con riferimento in particolar modo ai più grandi!

Come riportato nella locandina, il direttore di gara è il giovanissimo, poco più che adolescente, Alex Zanchettin, che entra immediatamente nel suo ruolo (anche troppo!) e impartisce ordini, istruzioni, ammonimenti... durante le finali sarà ''cattivo come la peste''!

Al momento dell'iscrizione, immediatamente viene consegnato un presente graditissimo: bottiglia di vino rosso di buona qualità, più un consistente mezzo salame... oltre allo spirito, teniamo alto anche il colesterolo!

 

La pista di Sacile nelle prime ore del mattino è un gioiello ed è splendido transitarla con i modelli: terra umida, bella aderenza, i salti ancora ben tirati e poco ostili.

Ma il sogno presto svanisce e comincia il fastidioso sollevarsi della polvere che si annida ai bordi delle traiettorie, per cui chi non va dritto, sbanda vistosamente di retrotreno.

Questo accade già dopo le prove libere e le prime qualifiche.

I primi a battezzare la gara sono i componenti della categoria ''libera'', poi a seguire le tre batterie di ''Over-40''.

Pur essendo quasi cinquantenne, non c'è tra gli over-40 Michele Bison, il quale ha da poco abbandonato lo scoppio per dedicarsi alla propulsione ecologica, pertanto, lo jesolano concorre nella gara alternativa.

Qui si comporta molto bene e copre il percorso con 7 giri sui cinque minuti.

Insieme a lui a fare questo risultato sono anche Daniele Neri, Marco Pessot e Andrea Zini.

Tra gli iscritti c'è anche il nome del padroncino di casa, Davide Ongaro, ma non fa neppure una batteria, scegliendo di non correre.

Sempre parlando di questa fascia, bene per Eugenio Barbagallo, che migliora di anno in anno, affinando le sue competenze di pilotaggio.

Ultimo nome, ma in chiave brushless e decisamente un po' lentino è Edoardo Mattana, che probabilmente non riesce a brillare poiché possiede un modello che non offre grande prestazione ed in più è male assettato, sbandando abbondantemente all'uscita di ogni curva.

Più interessante è invece la mattinata di qualificazione degli altri concorrenti, dove primeggia il solito ''Ravex'', ben contrastato da un altro buon corridore della vecchia guardia: Riccardo Zanella.

Altri giurassici modellistici che vanno bene in qualifica sono Moretti, Bellotto e Terrin, con lieve vantaggio su altri buoni conduttori come Corona, Leali, Giust e Martin; tutti i nomi appena citati scavalcano la soglia dei 7 giri di percorso nei cinque minuti a disposizione.

 

Alle 12.30 in punto, dall'alto della sua ospitale postazione di cronometraggio, Ernesto provoca lo ''stop-motori'', che consente a tutti di approcciarsi sotto il tendone gastronomico.

Quelli con i piedi sotto alla tavola sono tutti ''vecchi'' amici, per cui ci si prende in giro l'un l'altro, come si è abituati a fare ogni volta... nessuno di noi è permaloso e si ride lo stesso anche si è il bersaglio degli scherzi.

Al termine del gustosissimo pasto, Daniele Terrin, che di mestiere fa il pane e i dolci, ha offerto una torta gigante dai mille sapori, con tanto di targa intitolata ''Over-40''... ma anche la targa è buonissima e commestibile e ce la divoriamo per prima.

Un po' di relax dopo un buon caffè, perchè la tabella di marcia ci vuole tutti in pista alle due e mezza in punto...

 

POMERIGGIO

Oltre alla over-40 l'organizzazione decide di creare una sottocategoria: la ''Over-50''; ad aver passato i cinquant'anni siamo solo in sei, ma siamo agguerriti quanto e più di quelli più giovani di noi.

Ci sono anche io, che di anni ne ho 55, ma non sono il più vecchio, perchè di anni ne ha ben 59 Silvano Rossetto.

Per l'evento ha rispolverato un vecchio macchinino uno che era sempre presente nelle cronache modellistiche degli anni '90 e i primi dopo il 2000, ma che da lungo tempo non si vede nei nostri scenari: Lorenzo Feltrin... Bentornato!

Tra i nomi dei sei iscritti alla categoria ''dinosauri'' anche Francesco Corona e Roberto Dal Fabbro.

Ci viene riservata una finale in versione breve, solo 20 minuti.

 

FINALE ''OVER-50''

La partenza e confusa e disordinata, nonostante si sia in pochi... immediatamente dopo il via un grumo di tre modelli, ma ben ingarbugliati.

Tra questi il macchinino di Francesco Corona, che viene raddrizzato per ultimo e parte con grande svantaggio, mentre gli altri se la danno subito a gambe levate.

Nelle prime battute di gara sono addirittura terzo, ma presto Corona mi riacciuffa e va a battagliare con Martin e Rossetto.

Giordano prende il ritmo e si allontana viaggiando rapido su un percorso che gli calza bene. La pista di Sacile è grande e in alcuni punti chi non vede bene deve andare un po' a memoria, per cui è difficile per Francesco fare buoni risultati su questo impianto e, nonostante i confronti e gli scambi con Rossetto siano frequenti, Corona deve accontentarsi di degna terza posizione.

Dopo una decina di minuti mi si scolla la copertura anteriore destra, provocando per il mio modello andamento scomposto e bizzarro, pertanto, ho da temere gli attacchi dei miei inseguitori, Feltrin e Dal Fabbro, ma riesco a tener duro fino alla fine, dove chiudo 4°.

 

  1. Giordano Martin

  2. Silvano Rossetto

  3. Francesco Corona

 

FINALE CAT. ''LIBERA''

Per via della presenza dei modelli ''brushless'', che hanno delle problematiche consistenti nella sostituzione delle batterie li-po, viene deciso di sviluppare in tre prove cadauna da dieci minuti, la finale riservata alla categoria definita ''libera''.

Bison ha un modello elettrico che va molto molto forte, in più non è da sottovalutare il fatto che lui stesso è una ''vecchia volpe'' del modellismo triveneto, pertanto, la prima delle tre finaline se la intasca, dinnanzi ad Andrea Zini e Daniele Neri, quest'ultimo leggermente incerto rispetto agli altri due.

Ma nella seconda finalina il modello dello jesolano, dopo poco più di tre minuti ha un problema sul regolatore, che, fortunatamente nei pressi della zona box, si surriscalda e si incendia... Mauro Ongaro interviene celermente e, staccando i cavi delle batterie, salva il modello da sicura irreparabile fine nefasta.

Gli altri in gara sono rimasti in pochi, solo 4 macchine, e la conclusione della seconda finalina vede vincitore Daniele Neri,

Nella terza ed ultima finalina Bison riesce a ripresentarsi, ma corre solo per un minuto e poi si ferma.

Invece, perde le incertezze emotive Eugenio Barbagallo, che gira deciso e con fermezza sul terreno di Sacile, realizzando uno splendido secondo posto.

Al termine e con la somma dei tre risultati Barbagallo, lui stesso sorpreso, scopre di essere destinato ben al 2° gradino sul podio: ...e bravo Eugenio!

 

  1. Daniele Neri

  2. Eugenio Barbagallo

  3. Andrea Zini

 

FINALE ''C'' OVER-40

Dalla classifica generale partorita alla conclusione delle qualifiche mattutine, vengono stilate tre finali da trenta minuti cadauna.

Con una sorta di regolamento somigliante al noto sistema ''bump-up'', si decide che il vincitore della finale ''C'', insieme al vincitore della ''B'', hanno diritto a concorrere nella rimanente e prestigiosa finale ''A''.

Il mio poco sfavillante risultato del mattino mi colloca in questa prova, ma ho comunque la piccola soddisfazione di partire con il numero 1 sulla fiancata.

Viene dato il via e subito perdo il vantaggio della prima posizione in griglia; in questa prova è presente uno squalo dai denti aguzzi e pungenti, una ''vecchia gloria'' che ultimamente si vede poco perchè preferisce correre in sella ad una Harley cromata, ma che non ha dimenticato come si fa con i macchinini: Otello Menegaz. Per fortuna che Mauro Ongaro ha deciso di non partire, perchè sarebbe stata sicuramente una gran rogna competere anche con lui.

All'inizio è proprio Otello a prendere il largo arrangiandosi subito nel destreggiarsi sulle woops insidiose al centro pista e sui salti... ma la ''giostra'' finisce presto a causa di una rottura e il ritiro al quinto minuto riempie di amarezza la nota ''re-entry''.

La leadership viene presa immediatamente in pugno dall'udinese Stefano Lorenzoni, che acquisisce ritmo e padronanza, allungando di giro in giro il suo vantaggio su tutti gli altri.

Tra questi ''altri'', anche Bravi Silvano, che vive difficoltà e malfunzionamento del modello, stessa sorte anche per Luca Vettorello, altro nome noto ricomparso sulle scene del modellismo per questa circostanza, poi ancora menzionando gli ''altri'', Alessandro Cenedese ed io stesso, che devo tribolare e guidare sempre accelerato per colpa di una frizione che mi si incolla alla campana...

Per Lorenzo Feltrin e Roby Dal Fabbro le cose non vanno male e, seppur poco briosi, alla fine questi due si intascano rispettivamente la seconda e la terza posizione.

 

  1. Stefano Lorenzoni

  2. Lorenzo Feltrin

  3. Roberto Dal Fabbro

     

FINALE ''B'' OVER-40

In questa prova sono presenti un paio di nomi di quelli ''grossi''... intendo dire nel senso che si tratta di piloti famosi all'epoca dei miei primi assaggi nel mondo delle gare di macchinette; erano i primi anni dopo l'inizio del nuovo secolo. Erano i miei primi passi, quando ancora timidamente mi presentavo alle gara con un rudimentale banchettino e attrezzatura poco professionale... erano i tempi in cui rubavo con gli occhi da quelli considerati esperti, erano gli anni in cui Zanchettin, Gava e Bettin li avvicinavo come fossero degli oracoli e un loro suggerimento o consiglio significava ''vangelo''!

Sono oggi insieme questi nomi ''grossi'', qui, nella stessa finale a duellare, come una volta, anche se solo due di loro, perchè Valerio Gava non si presenta sulla linea di partenza...

Subito dopo lo start Bettin affronta quelli che sono favoriti da un numero di tabella più basso e cerca di farsi spazio con i gomiti.

Ci riesce e si impossessa dopo pochi giri della leadership.

Valter non ha vita facile, perchè alle sue spalle c'è un nutrito gruppetto di pericolosi inseguitori capitanati da Daniele Ceschin, irruento e aggressivo; a breve distanza c'è un altro sottogruppo dove si bisticciano Rigato, Stefan e Dalla Riva.

Stranamente un po' arretrato e indeciso Adriano Zanchettin. Confuso e poco determinato anche Silvano Rossetto.

Ma intorno al ventesimo minuto le cose cominciano a modificarsi.

Zanca ''senior'' ritrova la padronanza di guida dei tempi che furono e comincia una splendida, accattivante rimonta, viaggiando velocissimo, anche se faticando molto nel compiere azzardati sorpassi e soprattutto evitando imperdonabili errori. Gli errori li fa invece Daniele Ceschin, che si fa soffiare la seconda posizione dal veterano... davvero una finale piena di suspance e colpi di scena.

 

  1. Valter Bettin

  2. Adriano Zanchettin

  3. Daniele Ceschin

 

FINALE ''A'' OVER-40

Nel gruppo dei migliori della giornata, da citare come anziani del modellismo sicuramente Romeo Bellotto, Giordano Martin, Fabio Giust, Stefano Moretti, ma forse quelli che hanno davvero iniziato per primi sono il padovano Daniele Terrin e il trevigiano Riccardo Zanella: se non vado errato questi due dovrebbero aver messo il piedino nel mondo del modellismo addirittura alla fine degli anni '80! Una menzione di spicco e particolare a Riccardo e Daniele, vera e autentica classe modellistica d.o.c.!

Ma parliamo di questa finale, che peraltro ho avuto il piacere di commentare in fianco ad Ernesto Tosi.

Tensione altissima fin da prima dello start. Gli iscritti alla prova sono 12, ma Bettin non riesce neppure a presentarsi per avaria del modello e Lorenzoni avrà problemi per tutto il tempo.

Parte la gara e l' x-ray di Ravelli scatta come un giaguaro.

Se il colore prediletto per Ravex è il verde accompagnato dal bianco, Riccardo Zanella si fa riconoscere perchè da sempre i suoi macchinini sono interamente dipinti di giallo fluorescente e scarni di adesivi e vezzi.

Ad inseguire il ''caccia'' Ravelli è proprio Zanella e i due si dileguano fin da subito verso orizzonti lontani.

A breve distanza prende il largo anche Romeo Bellotto, che è un altro pilota molto forte, ma, a causa degli impegni organizzativi con il Club Modellismo Cimavilla, può concedersi solo ritagli di tempo da dedicare agli allenamenti, pertanto, non ci prova nemmeno di agguantare i suoi predecessori, ma saldamente si tiene il terzo posto.

Ravelli ad un certo punto doppia tutti... Zanella e Bellotto compresi: strepitoso!

Praticamente il terzetto di testa rimane invariato per tutto il corso dei trenta minuti, mentre in centro classifica succede di tutto e di più.

Nei primi dieci minuti nella mischia c'e' Stefanone Moretti, che affronta duelli con svariati avversari che cercano di scalfire la sua supremazia, turnandosi: in particolare Fabio Giust e Giordano Martin, ma ogni tanto si fanno sotto anche il cognato Max Leali, poi Corona e Terrin, ed anche l'altro che rimane, cioè Paolo Del Zotto.

Nessuna speranza per Stefano Lorenzoni, che staziona ai box a riparare per oltre 10 minuti!

Ravelli intanto saltuariamente si fa notare perchè compie giri di best-lap, abbassando il tempo di percorrenza sempre di più, addirittura arrivando ad intascare uno strepitoso 42.554! Grande Ravelli... numero uno!

Sono trascorsi i venti minuti di gara e si scambiano il 4° posto Moretti, Giust e Martin, mentre tutti gli altri perdono il ritmo.

A Sacile la pista è grande e un errore costa davvero caro, perchè a volte il recuperatore impiega svariati secondi prima di portare a compimento la propria azione. Corrono all'impazzata Valerio Gava e Piero Stefan, che senza tregua devono virare a destra e a manca per raddrizzare modelli con le zampette all'aria.

Alex Zanchettin, come già detto, è cattivo ''come la peste'': sgrida tutti, ammonisce, minaccia di far interrompere la gara a quelli che rumoreggiano... come pilota lui è davvero forte, ma anche come direttore di gara ha di certo una carriera aperta.

La splendida lotta del ''gigante buono'' termina quando la sua mbx6 si ferma definitivamente al 24° minuto; Stefano è costretto a percorrere in discesa la scala del palco, con evidente segno di sconforto dipinto sul facciotto da panda triste.

Manca poco al termine... meno di tre minuti, Martin si è pericolosamente avvicinato a Fabio Giust, che inizia a innervosirsi, a scappare, tediato da un pericoloso jesolano che gli si attacca alla maglietta e lo strattona per sorpassarlo e ogni tanto ci riesce: pochi secondi li dividono, pochissimi!

Conclusione da brivido: Giust passa per primo sulla linea del traguardo, con soli due secondi di vantaggio... quando la gara termina per lui e' un vero sollievo.

Ovviamente questa finale trova la giusta conclusione con un podio dove i posti vengono occupanti meritatamente nella seguente maniera:

 

  1. Tiziano Ravelli

  2. Riccardo Zanella

  3. Romeo Bellotto

 

A chiudere la splendida giornata dove gli acciaccati anziani sono stanchi e provati, c'è la solita, briosa premiazione.

Mara Bellotto, figlia di Romeo, consegna i premi, alcuni di cospicuo valore, che vengono elargiti con estrazione a sorte, mentre per i vincitorì fino al terzo posto delle tre categorie l'omaggio è costituito da splendide targhe ricordo.

L'ora è divenuta tarda... “Forza ''vecchie glorie'', si deve rientrare!”

E mentre carichiamo le nostre autovetture, c'e' un gruppetto di giovani che ci guarda stupito per la nostra vitalità accesa, per il nostro intenso entusiasmo.

Il modellismo ci mantiene giovani, l'aspetto ludico di questo hobby ci rende come fossimo dei ragazzini un po' cresciuti e, sinceramente, a noi che abbiamo passato i quaranta e addirittura i cinquanta anni, questa cosa ci piace... ci piace un sacco!

GERONIMO LINDIANO

 

 

 

 

SACILE ''VECCHIE GLORIE''
Per effettuare il download dei cronologici completi di questa gara, gentilmente forniti da ERNESTO TOSI, clicca qui!
23.09.2012_over40_Sacile.pdf.zip
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