CIMAVILLA di Codognè (Tv)

5 Agosto 2012

4° Trofeo Jets Off-road 1:8 scoppio

 

By Club Modellismo Cimavilla

 

Più di cinquanta!!!...”

 

Reportage:

 

 

Siamo in piena estate e con il caldo tipico di questo periodo dell'anno, con un 2012 che verrà ricordato tra i più torridi degli ultimi decenni.

Ma la temperatura dell'aria non fa demordere i più irriducibili appassionati delle macchinette a scoppio, che programmano anche la domenica 5 agosto per radunarsi a Cimavilla: troppo importante questo evento, c'è il 4° trofeo “Jets”!

Elpidio, questo è il nome di battesimo del titolare della nota azienda trevigiana che si occupa di produzione di miscela e vendita di componentistica e articoli prettamente di modellismo, ha sempre riposto la sua fiducia nell'organizzazione Club Modellismo Cimavilla, così, anche per questo appuntamento, ha accettato di essere sponsor ufficiale.

La generosità del sopracitato signore è stata certamente elemento trainante nella corsa alla preiscrizione, ma indubbiamente non solo questo fattore ha provocato una concentrazione di ben 52 concorrenti, infatti ha inciso di certo la garanzia di trovare una struttura assolutamente perfetta. E' ormai cosa nota che quando si tratta di buttar giù un bel disegno di pista Romeo Bellotto & Company ci sanno davvero fare!

 

Come ormai di consuetudine mi presento sul luogo di gara che sono da poco passate le otto del mattino. Non sono il primo, anzi, sono già in parecchi quelli che hanno già terminato il proprio allestimento.

I motori sono ancora silenziosi, mentre i modellisti fremono per accendere.

La pista viene stesa proprio in fianco all'impianto permanente che tutti ben conosciamo, che esiste da qualche anno.

Il vantaggio delle piste “ex-tempore” sta proprio nel fatto che cambiano aspetto di volta in volta, in forma quasi camaleontica e, mi pare proprio il caso di dirlo, anche in questa occasione il disegno è assolutamente speciale e particolarissimo.

Ad ospitare i concorrenti per il pilotaggio vi è un ampio e alto cassone di camion, ma di quelli grandi, posto proprio di fronte al rettilineo dove scatenare la cavalleria.

Alla fine del tratto dritto un curva secca a sinistra da affrontare con andatura elevata per poi incontrare subito dopo due impegnativi salti doppi in sequenza.

All'inizio, questa scelta organizzativa aveva destato qualche dubbio in molti, ma dopo un po' quasi tutti, compresi i meno esperti, avevano imparato a gestire l'impegnativa, ma soprattutto spettacolare situazione.

Oltre alle “chicca” del salto multiplo appena menzionato, curvoni veloci, mezzi tronchi tipo “woops”, poi altri tratti tecnici, ma sempre molto briosi... insomma una pista dove chi possiede propulsori con discreta potenza può indubbiamente fruire di vantaggio.

Mi ripeto: pista strepitosamente bella!

 

Ormai uomo fidato del “C.M.C.”, Ernesto Tosi impugna il microfono e offre il benvenuto agli scalpitanti modellisti.

Lui presto concede di entrare in pista e testare modelli e assetti e, come al solito, durante le prove sul palco c'è vera ressa.

La formula di gara scelta è quella derivata dal regolamento AMSCI, pertanto, fin dalle qualifiche tutti tentano di dare il meglio sé stessi perchè sanno che i meno brillanti dovranno intraprendere la scalata fin dai quarti di finale.

Tutto ciò, ovviamente per la F2, perchè nella categoria F1 il numero degli iscritti è di 12 teste, quindi si crea la formazione ideale per realizzare una perfetta finale.

Durante le batterie e i quarti più di qualche personaggio ben pronosticato finisce fuori dai giochi, per rotture o antipatiche ''spente'' provocate dagli oltre trenta gradi dell'aria.

Anche nelle semifinali, che vengono disputate all'inizio del cocente pomeriggio, la dura selezione provoca scrematura e sorprese inaspettate, ma alla fine, la composizione dei dodici finalisti della seconda categoria risulta essere abbastanza coerente.

 

FINALE F2

 

Sulla griglia di partenza con i numeri più bassi di tabella troviamo concorrenti come Marco Pessot, giovane pordenonese nato dalla scuola di Mauro Ongaro, poi il fortissimo Leonardo Pivato, assistito per la fase meccanica dall'eccellente amico Nicola Baggio, quindi lo jesolano Giordano Martin, uno dei più forti del team capitanato da Michele Bison.

Durante la prova brillano e staccano il gruppone con grandissimo vantaggio proprio Pessot e Pivato, che combattono tra loro per tutti i trenta minuti e concludono con un monte-giri elevatissimo, entrambi 64, e a soli 8 secondi l'uno dall'altro.

Praticamente in solitaria c'è un altro di Jesolo, ovvero Walter Bettin, che chiude a ben 4 giri di distanza dal duo di testa, ma a sua volta con due giri di vantaggio su tutti gli altri inseguitori.

Fausto Baù, il noto concorrente proveniente da Asiago, nel vicentino, riesce a guadagnarsi un soddisfacente quarto posto, mentre le cose vanno per davvero storte per Daniel Pezzarini che addirittura non parte ed anche per Andrea Zini che a metà gara spacca.

In questa finale si destreggia bene il campano Francesco De Felice, ma il risultato conclusivo viene rovinato dallo scaricarsi della batteria incorporata nel modello, sostituita grossolanamente e in fretta con un'altra di scorta, agganciata in qualche modo usando delle fascette di plastica.

Anche Martin, andato così bene nelle fasi precedenti, incappa nella sfortuna e chiude al 21° minuto.

Per citarli tutti, Stefano Lorenzoni lotta contro Denis Silvestrin, poi ancora Fabio Borsoi fa bega contro Matteo Rubin.

Di seguito il podio:

 

  1. Marco Pessot

  2. Leonardo Pivato

  3. Walter Bettin

 

FINALE F1

 

In questa prova, trattandosi di categoria esperta, troviamo tutti nomi di discreto spessore e con storia nota alle spalle, compreso qualche buon F2 inserito per completare il numero perfetto di 12 teste.

Nelle qualifiche il migliore era risultato lo jesolano Roberto Vidotto, che, a sorpresa, si era guadagnato il numero 1 sulla tabella, rendendosi più veloce di nomi celebri come Bottosso e Ravelli, ma nella finale mantenere lo scettro del comando è per lui impresa assolutamente ardua.

Infatti fin dall'inizio parte come una scheggia Erik e, curva dopo curva affrontate a tutta birra, stacca tutti brutalmente, compreso il suo fortissimo avversario più diretto: Tiziano “Ravex”.

Ma il caldo gioca al pilota di Eraclea l'antipatico e odioso scherzo della spenta del motore, per cui, a causa del forzato rientro ai box per riavviare, la leadership gli viene strappata e se ne appropria saldamente Ravelli che al termine mette nel cassettino dei giri ben 68 passaggi!

Oltre ai due appena citati è d'obbligo fare i complimenti al padovano Daniele Terrin, che consolida saldamente il terzo posto facendo una gara molto serena, elegante e con il ritmo giusto.

Molta sfida tra tre bravi concorrenti: Francesco Corona, Fabio Giust, che finalmente dopo tanto riesce ad avere una giornata positiva, quindi Roberto Vidotto, che si gioca il piazzamento proprio nell'ultimo minuto di gara, fermandosi.

Meno bene per Riccardo Zanella, pure lui rientrato ai box in più di qualche frangente e lo stesso è valso per Stefano Moretti, Dario Vianello e Francesco Salzano.

La rivelazione di un paio di anni fa, ovvero Federico De Marco, anche lui inserito tra questi F1, non brilla più di tanto e addirittura spacca all'undicesimo minuto, concludendo in modo definitivo.

Il podio degli F1:

 

  1. Tiziano Ravelli

  2. Erik Bottosso

  3. Daniele Terrin

 

La premiazione e la conclusione dell'evento sono stati tenuti dal presidente del Club Modellismo Cimavilla, Pietro Stefan, il quale, più che soddisfatto per la bella riuscita della giornata, ha consegnato a tutti una saccoccia che conteneva un litro di miscela più altre cose di modellismo.

Sono state scattate le foto ai migliori che naturalmente sono saliti sul podio, dietro al quale, sullo sfondo è stato srotolato lo striscione della Jets...

Così, al 5 di Agosto, ben 52 modellisti hanno trascorso una splendida giornata di gara...

                     LINDIANO

 

 

 

 

 

CIMAVILLA 05.08.12 TROFEO JETS
Per scaricare i cronologici di questa gara, gentilmente concessi da ERNESTO TOSI, fai qui il download
05.08.2012_Jets_CMC_Cimavilla.pdf.zip
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