VILLORBA (TV) – 22 Dicembre 2013

 

Gara del Panettone”

 

By INDOORKART

 

Rallycardans – Rally-Gt – Rallycross 1:8

 

Enrico Rampado e Matteo Franco, vittoria decisa al tavolino...

ma splendidi esempi di sportività!”

 

Reportage:

 

L'eco di questo evento aveva fatto il giro tra le schiere dei modellisti appartenenti sia alla categoria off, che quella on-road, già da diverse settimane; infatti, oltre ai modelli predestinati per l'asfalto, durante i mesi freddi si offre l'opportunità di correre anche ai fuoristradisti nella sezione ''Rallycross'', naturalmente con i buggy 1:8, magari assettati diversamente per l'utilizzo su terreni lisci, magari facendo uso di coperture vecchie, pronte per essere dismesse.

Oltre alla facoltà di ricoverare il più tardi possibile i macchinini per il forzato letargo invernale, con questa manifestazione è stato messo in palio, con estrazione, pure un montepremi davvero ricchissimo, cosa praticamente mai accaduta per una singola gara e, quasi quasi, neppure per la premiazione di un intero campionato.

La scelta di Giovanni Marcon è stata motivata dalla voglia di riportare in auge un impianto permanente che di certo merita di essere apprezzato per le sue caratteristiche e le sue attrezzature, un impianto che negli ultimi anni è stato un po' trascurato probabilmente anche per la crisi che ha colpito il settore “On”; effettivamente, la crisi la si è percepita ed anche si è percepito chea dar brio e vigore al cospicuo numero di preiscritti sia stata proprio la massiccia presenza degli “irrequieti” fuoristradisti, i quali proprio non ce la fanno a tenere i motori spenti...

E' stato un caso rarissimo che la fase della pre-adesione abbia chiuso i battenti addirittura con due giorni di anticipo rispetto al previsto consentito, infatti, già mercoledì 18 dicembre si era raggiunto il numero massimo tollerabile di 50 concorrenti (in questa stagione la luce cala presto...) ed è stata aperta una ''lista di riserva'' ove, in pre-gara, hanno dato assenso altri 14 potenziali iscritti; totale 64!

Ma il meteo birbone, proprio all'ultimo minuto ha fatto un brutto scherzo e al mattino presto su varie province del nord-est ha iniziato a cadere una pioggia battente ed intensa, mischiata pure a nebbia.

Moltissimi, a questo punto, hanno rinunciato, ma non sono stati pochi i più coraggiosi, che invece si sono messi in viaggio lo stesso verso la località trevigiana, partendo pure da luoghi lontani come Rovigo, Vicenza e Pordenone...

Alle 8.30 ancora rovesciava acqua sull'asfalto della bella pista permanente e con votazione per alzata di mano si è deciso cosa fare: la maggioranza ha voluto intrepidamente rischiare e pochissimi non hanno scaricato le proprie cose dalle automobili (più tardi se ne sarebbero pentiti...), pertanto, ne è rimasto un soddisfacente gruppo di ben 39 concorrenti pronti a darsi battaglia su terreno viscido e sdrucciolevole.

Forzata, ovviamente, la rinuncia di due concorrenti in possesso di automodello ''pista'' 1:8, che hanno dovuto far dietro-front a casa per insufficiente numero di iscritti per poter omologare questa categoria.

A manovrare cronometri e microfono, ben due addetti del settore: Alessio Piatel e Paolo De Vincentiis; nella figura del direttore di gara, proprio il gestore dell'impianto, ovvero Giovanni Marcon.

 

Erano giorni e giorni che tenevo sotto controllo vari siti di previsione meteo e per oggi era stata prevista una giornata abbastanza buona, con assenza di piogge e nuvolosità variabile, invece, guardando il cielo, mi rendo conto che non è così!

Mentre inizio a percorrere la statale Pontebbana, subito fuori dalle porte di Treviso, sono costretto ad azionare il tergicristallo... Marcon mi telefona e mi chiede cosa fare, perchè a Villorba già piove a rotta di collo; lo invito ad attendere prima di comunicare annullamento ufficiale.

Arrivo sul posto ed effettivamente piove parecchio... un bel gruppetto di persone infagottate si accalca sotto ad un cornicione.

Mentre si decide qualcosa e in attesa che apra il bar, arrivano di continuo altre automobili con a bordo persone, pronte a correre, ovviamente...

Intanto la pioggia comincia ad essere meno insistente e Riccardo Rondina preme perchè la gara venga fatta.

Ci si reca tutti insieme in pista, per vedere le condizioni del manto asfaltato, per controllare se le pozzanghere sono in qualche modo rimovibili... la decisione di correre è assolutamente impegnativa, pertanto, si ricorre alla votazione per alzata di mano.

La maggioranza è favorevole, pochissimi i contrari, ancor meno gli astenuti: insomma. si rischia!

Raffaello Neri e Marcon cominciano a spazzar via l'acqua dalle piscine, gli altri, con grande brio aprono i gazebo e sistemano le cose sui tavoloni permanenti.

Durante le qualifiche quelli che reggono meglio la precaria aderenza sono proprio gli iscritti con modello ''Rallycross'', che usano gomme da fuoristrada, più morbide e magari con una passatina di additivo.

Attrezzati con gomme da bagnato anche i concorrenti della categoria ''Gt'', mentre i più goffi e costretti a correre usando particolare delicatezza nell'uso del comando del gas sono gli altri rimasti, ovvero i ''Cardans'', tutti quanti impreparati e senza dotazioni di gomme adatte a questo insidioso terreno.

Per ovvi motivi viene deciso di fare solamente due selezioni di qualifica.

Nella Gt è strabiliante la supremazia di Loris Luise, che spadroneggia con ''una marcia in più” dinnanzi ad altri 5 avversari che sono grosso modo sullo stesso livello tra di loro.

Nella rally cardanica la parte del leone la fa Antonio Pucci, che però utilizza un modello brushless, che si impone sulla Mugen prototipo di Daniele Terrin, il migliore degli ''scoppio''; in totale sono 7 iscritti.

Il grande spettacolo e i grandi protagonisti di questo evento sono invece i fuoristradisti, che si danno battaglia suddivisi in ben 3 gruppi e dove ottengono i risultati migliori Pivato, Rampado, Caredda e, sulla loro scia, un bell'assembramento di corridori discretamente forzuti.

 

La pausa pranzo è davvero ristrettissima (tempo a disposizione: circa 20 minuti) ed io vengo invitato a pasteggiare con pane e salsiccia, innaffiati da buon vino rosso corpulento, sotto al tendone del camper a cui fanno riferimento quelli della tribù “Mcargroup.it” di Massimo Simionato, uno squadrone di quasi una quindicina di concorrenti.

 

L'inizio delle finali viene programmato nel primissimo pomeriggio ed ognuna delle quali in programma ha durata di venti minuti.

 

Finale Rallycross “C”

Come già spiegato sopra, i modelli da fuoristrada riescono ad avere buona aderenza anche sul terreno bagnato di questa pista e lo spettacolo è decisamente notevole proprio per l'andamento un po' ballerino degli stessi automodelli, che affrontano i curvoni piegando abbondantemente su un lato o sull'altro e provocando anche ampie derapate del retrotreno, ma andando difficilmente in testacoda.

La prova di cui sto parlando è dominata quasi per intero da Silvio Balello, anche se ad un certo punto, a causa di una ''spenta'', perde vistosamente il suo vantaggio.

Silvio è costretto davvero a sudare sette camicie per staccare un folto gruppetto di inseguitori che non smettono neppure per un attimo di tediarlo: Sergio Angarano, Tommaso Begelle e, agguerrito come non mai, anche il neofita Ivan Bonzagni, per molti giri in seconda posizione e nella conclusione, vola quarto, in seguito ad un gran ribaltone.

Addirittura alla sua prima esperienza di gara Andrea Olivo, del gruppo di quelli da Rovigo, che risulta davvero portato e bravo; Andrea intasca con sua grande soddisfazione un meritato 5 posto.

   1) Silvio Balello

   2)Sergio Angaran

   3)Tommaso Begelle

 

Finale Rallycross “B”

Se piacevole e spettacolare è stata la finale appena disputata, altrettanto brio e interesse lo si ha assistendo a questa prova.

All'inizio dei venti minuti si mette in luce Massimo Simionato, che comincia immediatamente a macinare vantaggio su tutti, ma, forse per un problema al carburatore, dopo soli 4 minuti il suo macchinino spegne e a nulla serviranno i vani sforzi per riaccendere... per Max, gara terminata!

Dopo l'addio di Simionato, si contendono la prima posizione Luca Sarto e Mirco Bolognini, che per tutto il tempo si punzecchiano e si alternano nell'appropriarsi della leadership; sul traguardo, saranno solamente circa cinque secondi a dividerli...

Meno brillanti, ma belli da vedere poiché compattati tra loro, quelli della mezza classifica: Salvador, Canella, Barbieri ed anche Cavallaro.

  1. Luca Sarto

  2. Mirco Bolognini

  3. Massimo Salvador

 

Finale Rallycross “A”

Quando il direttore di gara Giovanni Marcon solleva la bandiera a scacchi, si scatena fin da subito il vero inferno! Con pignoni certamente scelti con cura, i ''saltafossi'' volano come proiettili e velocissimi sull'asfalto piatto della bella pista di Villorba e, tra questi, viaggiano particolarmente forte Pivato e Rampado, con un fanalino di coda di una triade davvero sorprendente, Matteo Franco.

All'inizio l'esperto Leonardo Pivato si impone come leader, ma deve letteralmente impiccare il suo propulsore per staccare i due giovanissimi che gli posano continuamente il fiato sul collo.

Pivato è costretto a spalancare di continuo e deve stare pure attento a non commettere alcun errore, nemmeno una curva troppo allargata...

Per Leo lo stress è enorme, mentre il taciturno Rampado è freddissimo come un robot e fa il pelo ai cordoli senza mai sbagliare; stesso stile anche per Matteo Franco.

Più indietro, ma velocissimi anche loro, combattono Brunetta, Flavio Franco (padre di Matteo), addirittura in gara la straordinaria partecipazione di Mauro Ongaro, poi ancora Rondina, Caredda ed Eugenio Barbagallo, il quale abbandona prima del nono minuto in seguito ad un violento tamponamento che gli compromette il retrotreno.

Brunetta brucia non una, bensì due candele e resta fermo ai box per oltre 5 minuti, lasciando ogni speranza di ambire ad un buon risultato a metà classifica; gli altri, quelli del terzetto indemoniato, lottano con unghie, denti e muscoli pompati, ma Rampado è imprendibile anche per Matteo Franco, che lo attacca ripetutamente, davanti a Pivato che, affaticatissimo, perde il ritmo e quasi quasi, negli ultimi faticosi minuti, si rassegna ad accontentarsi di un sicuro e onorevole terzo posto.

La conclusione è con vero ''suspance'', infatti, nel tentativo di giocarsi il tutto per tutto, Matteo Franco incappa in un tombino che fa volare con le ruote all'aria il suo modello, facendolo transitare per primo sulla linea di stop, ma passando sopra ad una piccola zona di ''fuoripista''...

per il cronometro, il vincitore sarebbe lui, ma lui stesso, onesto, leale e sportivissimo, ammette di non meritare il primo gradino del podio.

Questo suo gesto spontaneo piace a tutti e tutti noi abbiamo di certo da imparare da questo adolescente... anche noi, veterani appassionati di modellismo da tanti tanti anni!

  1. Enrico Rampado

  2. Matteo Franco

  3. Leonardo Pivato

 

Finale Rallycardans

In questa finale lo spettacolo viene fornito proprio dall'instabilità dei macchinini, che, più di una gara di velocità, sembrano impegnati in una prova di ''Drift''.

Uno dei migliori, Daniele Terrin, decide all'ultimo minuto prima della partenza di sostituire le gomme che aveva utilizzato al mattino, incappando però in un ''treno'' ancor più inefficace. Il padovano non riesce proprio a governare la sua 1:8 che ad ogni curva si gira su sé stessa, intaversandosi...

Io stesso, in gara con una Mbx6 modificata da Enrico Bellin, fatico molto a seguire un andamento lineare; devo accarezzare lo stick del gas e, solo dando poca energia al propulsore, riesco a posizionarmi tra i primi, dove Pucci, Neri e Bellin, a loro volta, faticano ad andare dritti.

Ad un certo punto perdo il transponder, pertanto vengo fatto rientrare ai box per ripristinarne l'uso e qui perdo ben 2 minuti e 40 secondi...

Impiego tutte le mie energie e al termine mi accontento di aver recuperato posizioni su Terrin, Da Ros e Pravato.

La conclusione è divertente soprattutto per il duello tra l'elettrica di Pucci e la vecchia Rallygame di Neri, che tagliano il traguardo con soli 3 secondi di differenza, mentre Denis Bellin, comunque contento per la terza posizione, si trova a oltre 3 giri di svantaggio.

  1. Antonio Pucci

  2. Daniele Neri

  3. Denis Bellin

 

Finale Rally-Gt

A parte il grande spettacolo provocato da Loris Luise, pilota esperto che ha partecipato più volte a gare di altissima levatura, questa è stata la finale meno di effetto; probabilmente anche per il fatto che le scocche utilizzate si somigliano tanto, probabilmente anche perchè questi concorrenti sono più preparati ed hanno portato al loro seguito coperture più idonee all'ostile terreno odierno, insomma, qui manca il colpo d'occhio scenico del ''controsterzo''...

Loris gira come una saetta, ma seriamente!

Il suo modello a cinghia di marca BMT, viaggia come su un binario, corre talmente veloce e preciso, che dà la sensazione che l'asfalto sia asciutto... ma non è vero, l'asfalto è umidissimo.

L'unico a non sfigurare di fronte a tanta bravura è Denis Marcon, che, al termine della finale, si trova comunque molto arretrato di 8 giri rispetto al leader, anche a causa di una forzata sosta di quasi 3 minuti per la bruciatura di una candela.

Tutti gli altri sono piuttosto in difficoltà, compresi Lorenzon e Alessandrini, che da molti anni a questa parte frequentano pochissimo l'ambiente delle gare e sono un po' giù di allenamento.

Un po' di ''allegria'' la si ha a mezza classifica, dove incontriamo, ma ben distanti l'uno dall'altro, i piloti Zuccherini, Cantoni e Vettorello.

  1. Loris Luise

  2. Denis Marcon

  3. Filippo Zuccherini

 

In questi mesi invernali, la luce cala presto e tutto d'un colpo, per cui, al termine delle prove, ci affrettiamo a caricare le nostre cose sulle automobili, per poi recarci all'interno dell' Indoorkart, dove ci aspettano i premi che ci sono stati promessi.

In una saletta apposita, riusciamo ad intravedere attraverso le vetrate la montagna di cose di modellismo accatastate e pronte per essere distribuite con regolare estrazione.

Sui tavoli sono già pronti i panettoni... fantastiche opere d'arte di pasticceria portati per la circostanza dal loro ideatore, Daniele Terrin, che di lavoro fa proprio il fornaio.

A pescare i biglietti dall'urna viene incaricato il più piccolo, Denis Bellin, che, con sciarpone di lana che gli copre interamente il volto, quasi da sembrare un pericoloso terrorista, comincia a introdurre la manina innocente e a pescare i numeri... per dare a tutti la medesima opportunità di vincita, viene deciso di elargire per primi i premi più belli: 3 Hobbytech 1:8 a scoppio, due da off e una da on-road.

Il primo dei grandi fortunati è Massimo Simionato, poi tocca a me, poi ancora a Matteo Brunetta; siamo tutti e tre felici come se ci trovassimo al settimo cielo!

Anche per tutti gli altri partecipanti la sorte regala cose splendide come carrozzerie, servi, treni di gomme e tanto altro... insomma, pare sia davvero passato Babbo Natale!

Giovanni Marcon, che ha in programma un'altra gara per il 12 gennaio, intitolata “Gara della vecia”, dichiara di voler reinvestire per i premi tutto il ricavato odierno per l'imminente prossimo evento ed è davvero soddisfatto, quasi commosso, per la presenza gradevolissima e copiosa di così tante persone simpatiche e cordiali.

Mentre ce ne andiamo con molti oggetti in più nelle tasche, abbiamo addosso anche il compiacimento di aver trascorso una giornata splendida, in piena atmosfera natalizia, ancora una volta con il nostro tanto amato hobby... e questi doni ricevuti, certamente ci faranno essere più buoni! Buone feste!!!

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Per poter controllare o scaricare i cronologici di questa gara, gentilmente concessi da ALESSIO PIATEL, fai click qui...
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