JESOLO 07.04.2013


Gara off-road scoppio & brushless 1:8


by “Model Racing Club Jesolo”

 

Dal trentino con furore... ritorna Di Cecco!!!”

 

Reportage:

 

Decisamente bizzarro il 2013 sotto il profilo del tempo. Perturbazioni continue hanno alternato delle belle giornate (a dire il vero poche...) ad altre con freddo e pioggia.

Alle fine, per molti piloti del triveneto c'è stata la costrizione di tener fermi i modelli per praticamente cinque mesi, quindi un lunghissimo letargo invernale che ha davvero scaturito vere e proprie crisi di astinenza da radiocomando!

L'organizzazione di Jesolo, dopo la cancellazione definitiva della “3h. Endurance”, ha in tempi rapidi organizzato una data presso il proprio impianto permanente per regalare un po' di sfogo agli scalpitanti ed impazienti modellisti, tanto da riuscire in tempi altrettanto brevi a raccogliere un discreto numero di adesioni.

Adesioni non solamente tra i soliti frequentatori degli ambienti corsaioli, ma anche tra neofiti ed emergenti, alcuni davvero giovanissimi, che attratti dal modellismo dinamico, hanno timidamente messo la zampina su un vero terreno di gara per la prima volta.

 

Come ben è noto, la pista di Jesolo non consente di poter portare l'automobile all'interno dell'impianto, per cui è necessario fare una serie di spole per trasferire le proprie cose il più possibile vicino al palco pilotaggio.

Per questo motivo mi metto in viaggio molto presto, per accaparrarmi il tavolino fisso vicinissimo all'entrata e non solo, per tenere il posto anche due ''nuovissimi'', Francesco Salvador e Alberto Pizzolato, che ho piacere di seguire un po' prima che imparino a camminare con le loro gambe...

Nel cielo neppure una nuvola, pertanto, si prospetta una bella giornata, ma già alle 07.30, ora in cui arrivo sul posto, il vento è insistente e fastidioso. Per tutto il resto della giornata il vento non smetterà di soffiare.

Arrivano anche i primi altri concorrenti e nel giro di pochissimo tempo il “via-vai” con le borse in braccio e i carrellini è continuo.

Ancora è presto e il silenzio trionfa; è piacevole ascoltare i suoni della campagna e odorare il profumo del mattino.

Anche Ernesto Tosi, il cronometrista, spunta con la sua Mercedes dal ponticello che anticipa il parcheggio delle macchine... Si comincia!

Michele Bison, il punto di riferimento per questo club, comincia ad impartire istruzioni e a suggerire la tabella di marcia... ci si iscrive, si chiacchiera, si controlla, si avvita... alle 8.30 in punto tutti i motori si accendono!

Senza far rumore, come zanzarine, testano la pista con le prime qualifiche i “brushless”, poi tutti gli altri, quelli che rombano.

Nelle batterie di qualifica c'è un po' di confusione, specialmente nella prima F2, dove casualmente sono finiti molti dei ''nuovi'', che aprono il gas a tutto spiano e sono continuamente rovesciati o a punzecchiarsi “l'un contro l'altro”... da sotto il palco fatico a tener calmo Salvador, che, emozionatissimo, fa cose pazze, poco sensate, ma non si sa come, riesce a saltare stupendamente bene!

Si lamenta Denis Bellin, che viene di continuo colpito da mine vaganti e fatica a prendere il passo con la sua X-ray.

Tra quelli ''noti'' invece ha una giornata eccellente il polacco Radek Trawinsky, che assimila immediatamente il percorso e intiva fin da subito l'esatta copertura.

Sempre in qualifica e, sempre trattando degli F2, buone cose per Massimo Dalla Riva ed anche per Edoardo Marcon.

Corona ha ancora difficoltà a capire la sua nuova Losi e, decisamente, con la vecchia Mbx6 splendeva di più.

A mezza classifica e con 8 giri in tasca ci sono molte teste e io stesso devo fare i conti con Alessio Zago, Claudio Costa, Silvestrin e Camerin...

Le 1:8 elettriche vedono durante la mattinata la supremazia di Cassarà, Ciotti, Sbrogiò ed anche di Segat, che è solamente alla sua terza gara... bravo!

In F1, dopo lunga assenza, scende fino al mare il trentino Andrea Di Cecco, che anche in qualifica ha fatto vedere a tutti come si fa a pilotare una Mugen... Gianluca Zecchini è in “formissima” e tiene testa pure all'eccellente Sartorato.

Un pelino sottotono rispetto a quelli appena menzionati Romeo Bellotto, Alex Affinito, Valter Bettin e l'altro compagno di viaggio di Di Cecco, Nicola Gottardi.

In difficoltà, invece, quelli appena arrivati in F1 da quest'anno, come lo sloveno Erik Klanjscek ed il friulano Daniel Pezzarini.

Prima di concludere la mattinata con il fatidico “Stop-motori”, si celebra la prima delle tre prove da dieci minuti cadauna per i modelli elettrici, poi la pausa pranzo.

 

 

 

Pomeriggio di finali

 

La tabella di marcia viene rispettata alla lettera e alle 14.30 esatte Tosi, di concerto con il direttore di gara Bison, fa schierare sulla griglia di partenza gli adepti dell'elettrico, che devono terminare le prove conclusive a loro disposizione.

 

FINALI “BRUSHLESS”

Viaggiano con una marcia in più i soliti Cassarà, Sbrogiò e Segat, ma nella seconda prova spunta anche il nasino di Ciotti. Hanno modelli con grande spunto, ma non solo questo è sufficiente per ottenere il risultato, infatti c'entra molto anche la capacità di governare modelli così aggressivi, quindi parlo di stile di guida.

Migliora Mattana, anche se è ancora un attimo acerbo, il quale riesce ad intrufolarsi nel gruppetto di mezzo costituito da Scattareggia, Delicato e Bortot, e, in nella seconda prova ha un po' di luce anche Braccia.

Pastorino e Bortoluzzi hanno invece andature leggermente scomposte e fanno diversi errori e questo li relega nelle ultime posizioni praticamente un tutte e tre le prove di finale.

 

  1. Paolo Sbrogiò

  2. Fabio Cassarà

  3. Stefano Segat

 

FINALE F2-C

Ci sono molti ''nuovi'' in griglia di partenza e fin dalle prime battute proprio questi creano gran confusione.

Il comando viene immediatamente preso in pugno da Matteo Meneghetti che, dopo lunga assenza, si scrolla di dosso la ruggine e dà ad intendere che con lo stick lui ci sa ancora fare.

Matteo intraprende subito in modo regolare e tiene bene il passo. Anche Denis Bellin, giovanissimo pilota di Martellago, si accoda con non poca fatica al leader, dovendo però fare i conti con una macchina che da un momento all'altro potrebbe fermarsi per via di una rottura occorsagli ancora nella mattinata.

Nella prima metà della finale si aggrega al duo appena citato anche Alberto Passarella, concorrente caratterizzato da guida pulita, seppur non eccessivamente veloce.

Alle spalle di questi tre, molto incostanti e alcuni di loro davvero irruenti, battagliano con cruenza Alberto Gobbo, in continua bega con un aggressivo Francesco Salvador, e un disordinato Alberto Pizzolato, che fatica a governare una Mbx6 con assetto non adatto ad un pilota alle prime armi. Tonello esce di scena per rottura al diciottesimo e Coghetto fa soste corpose ai box, terminando in modo mediocre.

La situazione nelle ultime fasi assume dettagli costanti, ma Bellin perde irreparabilmente il secondo posto per problemi meccanici e, con la tristezza negli occhi, conclude solo quinto. Negli ultimi minuti i distacchi sono abbondanti, pertanto, tra i primi non c'è brio e neppure beghe o lotte interessanti.

 

  1. Matteo Meneghetti

  2. Alberto Passarella

  3. Alberto Gobbo

 

FINALE F2-B

Michele Bison solleva la bandiera a scacchi e ci fa muovere. Stefano Camerin parte dando massima potenza al motore per tentare di acquisire vantaggio su temibili inseguitori.

Ma il sogno per lui finisce presto, poiché immediatamente si fa prendere da un gruppetto tenace e insidioso in cui, arrivato da in fondo, c'è anche uno smagliante Stefano Silvestrin che si mette davanti e piano piano guadagna terreno su tutto il resto dei piloti.

Per circa un quarto d'ora il secondo posto è conteso da tre concorrenti che si alternano e battagliano con correttezza: io stesso, Alessio Zago e Cristian Cappelletto.

Mi diverto un sacco, specialmente con Zago, con cui in diverse fasi mi ritrovo ad andarci a braccetto...

Un po' arretrati, ma tutti pericolosi Celesti, Pascon, Camerin e Costa.

A circa due terzi di gara il mio modello reagisce male ai comandi, pertanto, sono costretto ai box per ben quattro minuti e mezzo per sostituire il pacco batterie e mi rassegno un'altra volta a non volare alto in mezzo agli eletti.

Anche se doppiato ritorno a combattere e proprio con Zago viaggio spesso con le ruote che si sfiorano sui lati, ma nessuno dei due eccede con comportamenti sleali e il pubblico si diverte molto a guardarci.

Il comando della gara intanto termina con Silvestrin che diviene sempre più incontrastato dominatore mentre si giocano il posto numero 2, Cristian e Alessio, con inseguimenti all'ultimo sangue.

 

 

  1. Stefano Silvestrin

  2. Cristian Cappelletto

  3. Alessio Zago

 

FINALE F2-A

Anche nella F2 ci sono corridori che hanno elevatissime capacità e, bisogna dirlo, alcuni di loro sono sul limite per il passaggio alla categoria più esperta.

Nella gara di cui sto parlando, fin dal mattino ha dimostrato di essere in grande forma il simpaticissimo Radek Trawinsky, che, con il numero 1 sulla tabella, fin dai primi secondi successivi allo start si insedia al comando per trascinare poi per tutto il tempo una degna cordata di inseguitori eccelsi.

Tra questi, che con cruenti contrasti cercano di accaparrarsi i posti migliori, c'è anche Francesco Corona, il quale, come già accennato, non riesce proprio a trovare un assetto adatto alla sua guida per la Losi appena acquistata, in più incappa in frequenti noie meccaniche che la moglie Elena deve risolvere celermente.

Molto pericoloso, ma sfortunato, è Marco Modolo, che ogni tanto fa capolino in terza posizione, ma anche lui di tanto in tanto si ritrova a dover far intervenire il meccanico che lo segue.

Nelle ultime fasi di questa finale la leadership si delinea ma con spessi distacchi tra i vari concorrenti, quindi non c'è elevata suggestione nell'osservare: Radek in fuga e ben avvantaggiato, poi, di seguito Massimo Dalla Riva, che fa volteggiare elegantemente la sua Hong-nor ed infine un brillante Marco Bandiera, correttissimo e preciso, con andatura sostenuta e grintosa.

Aiutato un po' dalla fortuna, subito fuori dal podio c'è un nuovo appassionato che si chiama Paolo Covre, il quale in tempi brevi sta facendo passi da gigante.

 

  1. Radek Trawinsky

  2. Massimo Dalla Riva

  3. Marco Bandiera

 

FINALE F1

L'epilogo della giornata, come ogni volta accade, è rappresentato dalla prova dei migliori: gli F1!

In griglia c'è nervosismo e tensione, perchè il rientro del trentino Andrea Di Cecco, potrebbe rovinare i piani....

E infatti così accade, ma non basta la presenza di Di Cecco, perchè da Trento viene a gareggiare qui da noi anche un altro fortissimo che si chiama Nicola Gottardi.

Di Cecco, come una furia, parte a razzo e nessuno riuscirà mai più a prenderlo e nemmeno a contrastarlo, ma nelle posizioni a seguire succede davvero di tutto!

Nei primi dieci minuti Sartorato, fedelissimo conduttore da più di due anni di Hong-Nor, fa danzare con eleganza e precisione il modello sulla gradevole pista di Jesolo e, ad inseguirlo vicinissimo, c'è il campano Alex Affinito.

Un po' più indietro Gianluca Zecchini, meno irruento del solito, più composto e addirittura con guida raffinata... anche Romeo Bellotto è nella mischia di mezzo, ma non dà più di tanto preoccupazione a quelli davanti; sempre nella zona centrale per tutti i trenta minuti di finale e, curiosamente, la quinta posizione è di assoluta proprietà dello jesolano Valter Bettin.

Intanto Gottardi rimane in sordina, ma si sta preparando a sferrare un attacco micidiale...

Il vento è forte e fastidioso e gli occhi di Affinito cominciano a non vedere più bene, quindi per il concorrente comincia la rapida disfatta.

Fanalini di coda e un po' nell'ombra Pezzarini e Klanjscek ricordano con piacere i tempi in cui in F2 erano delle vere ''star''...

Da metà gara in poi le cose cominciano a cambiare e, con Di Cecco sempre in solitaria, si affrontano Sartorato e Zecchini, con un secondo posto che cambia di minuto in minuto.

Mentre i due litiganti si controllano a vicenda guardandosi in cagnesco, non si accorgono che Gottardi è arrivato ad alitare loro sul collo molto molto da vicino...

Negli ultimissimi minuti Sartorato deve lottare con quest'altro trentino sceso pure lui come Di Cecco dalla montagna verso il mare, e il montanaro di tanto in tanto riesce pure a stargli davanti!

Conclusione da suspance: tutti gli occhi sono puntati sui tre! Solo sui tre, Sartorato, Gottardi, Zecchini, perchè Andrea Di Cecco, formidabile, ha scaraventato sul primo inseguitore un vantaggio di ben 3 giri! Bravo Andrea...

 

  1. Andrea Di Cecco

  2. Massimo Sartorato

  3. Nicola Gottardi

 

 

Alle cinque del pomeriggio viene fatta la premiazione e la soddisfazione è grande. Soddisfazione per gli organizzatori, ma anche per chi ha partecipato, magari con risultati mediocri... non importa, perchè l'importante è esserci ed esserci con spirito amichevole, di divertimento e di passione.

Speriamo che la primavera 2013 riesca finalmente a sfondare il maltempo, perchè il calendario gare è fittissimo di appuntamenti e noi modellisti non vediamo l'ora di tornare a sentire il canto dei nostri piccoli potenti 3.5, non vediamo l'ora che arrivi in fretta domenica prossima, per ritrovarci...

 

                            INDIANISMI ISTINTIVI