Gemona del Friuli (UD) 14 Luglio 2013 Kanae team

Off-road 1:8

I° prova CAMPIONATO TRIVENETO UISP 2013

Clubs affiliati”

 

 

Off-road come ''mosca cieca''...”

 

 

Reportage:

Con un po' di ritardo, visto che la prima prova per questo campionato è stata destinata ben al 14 di luglio, anche i clubs affiliati a Uisp hanno deciso di creare una serie di 4 eventi per costituire un vero e proprio torneo di modelli 1:8 versione buggy per la regione del nord-est.

La prima data è stata affidata alla regia del Kanae-team che, con l'occasione, ha effettuato anche il battesimo della sua pista ed anche un test di assaggio della stessa, una sorta di ''prova del nove''.

Questa iniziativa ha destato davvero tantissimo entusiasmo da parte di molti modellisti di cui il nome è noto, in più, nelle liste dei preiscritti, anche nuovi appassionati provenienti da località dove il nostro hobby è un po' trascurato, ovvero Trieste e Gorizia.

La struttura, non ancora ufficialmente terminata, si è presentata con un aspetto davvero un po' spartano, priva anche del fondamentale palco di pilotaggio, sostituito in forma provvisoria da un ampio cassone di rimorchio, tra l'altro posizionato in maniera decisamente poco ortodossa, a circa 3 metri dalla rampa di rientro e avanzato rispetto alla medesima di altrettanta distanza... scelta molto svantaggiosa sia per meccanici che per conduttori; ci si è domandati del perchè di questo grossolano errore da parte di persone che masticano ''off-road'' da molti anni...

La ridotta altezza del rimorchio non ha consentito di poter guidare agiatamente su un percorso esteso, sia in condizioni di buona visibilità, che in condizioni di visibilità precaria per via del consistente polverone.

Il disegno del tracciato si è rivelato l'unico punto a favore di questa organizzazione, perchè davvero ben redatto e piacevole per la sua dinamicità e scorrevolezza; un salto-doppio molto bello, ma da calibrare con attenzione per non finire fuori, un paio di paraboliche di effetto molto spettacolare, tratti di rettilineo da affrontare veloci (adatti i rapporti lunghi e motori con più di 3 travasi...) delle woops abbastanza staccate tra loro, poi ancora qualche dosso e qualche curva a tornante stretto.

Assolutamente inesistente qualsiasi forma di servizio, a parte un piccolo compressore per dare una spruzzatina d'aria ai motori e ai filtri intrisi e imbiancati.

La grande pecca, decisamente notata da tutti i presenti (continue lamentele hanno serpeggiato tra le fila...), il fondo! Solo terra polverosa e sassi, anche appuntiti, nessun criterio per provocare necessaria irrigazione, visibilità quasi inesistente... a volte è stato davvero difficoltoso riconoscere il proprio modello in mezzo alle mischie o dopo i recuperi.

Disagi notevoli anche per i recuperatori, costretti all'utilizzo di mascherine per il volto, per fortuna elargite gratuitamente dal kanae.

 

Dai notiziari carpisco la notizia che l'autostrada nel tratto Venezia – San Donà di Piave è chiusa per lavori, pertanto, sono costretto a scegliere la direzione di Conegliano per arrivare a Gemona... meno strada, ma con molti tratti urbani, per cui prevedo circa 2 ore di automobile.

Durante il viaggio incrocio, vicino a Sacile, Massimo Dalla Riva e, insieme, raggiungiamo lo splendido paesino friulano intorno alle 9.

La sede dell'impianto è una ex area sassosa, o pietraia, livellata da ruspe, senza neppure un albero, quindi mi attivo immediatamente per aprire l'utile gazebo e mi posiziono vicino a Francesco De Felice e soprattutto vicino ai box di Michele Bison, che, per queste quattro gare, si è impegnato a fornirmi in ''comodato d'uso'' un propulsore “Vega”, da testare e verificare.

Durante le prove libere sembra che tutto vada bene, perchè il fondo, ancora umido dopo la nottata e qualche pioggia, non si rivela particolarmente insidioso e ostile.

Viene promosso il breafing e, con la supervisione di Romeo Bellotto e il cronometraggio che è affidato a Ernesto Tosi, si dà il via alla gara intorno alle ore 10.00.

Nelle qualifiche gli F1 coprono quasi tutti i 7 giri nei 5 minuti, e, davvero velocissimo, Gianluca Zecchini è l'unico ad effettuare ben 8 passaggi.

Molto vivace e brioso nella guida, il veterano Riccardo Zanella dimostra la sua grande esperienza e soprattutto l'abilità nel condurre su piste veloci.

Sono molti anche tra gli F2 quelli che riescono a coprire i 7 giri e, tra questi, i migliori sono il friulano Stefano Missio, poi il ''medio'' dei fratelli Bottosso, ovvero Giacomo, ed anche Radek, il polacco volante, il quale gira con discreta padronanza su questa pista.

 

Dopo una pausa pranzo, in cui molti hanno scelto di avvicinarsi ad una limitrofa sagra, mentre altri si erano organizzati con panini, o pasta fredda, o ancora la classica ''insalata di riso'', ci si prepara per le conclusioni, costituite da tre finali per la categoria F2, e una unica prova per gli F1.

Il regolamento imposto a questo campionato prevede finali con composizione di 12 teste cadauna, pertanto, nella più arretrata, ovvero la F2-''C'', i corridori pronti a partire rimangono solamente in 6.

 

Finale F2-C

 

Nonostante siano pochissimi i concorrenti in prova, le prime ore pomeridiane provocano caldo e arsura, pertanto, la polvere si alza copiosa e consistente, tanto da infastidire ugualmente la guida delle 1:8.

Finiti per questione di sfortuna in questa prova anche due piloti di buon livello, si tratta dei friulani Vidoni e Gherbezza, ma quest'ultimo incappa spesso in difficoltà e noie, ed anche qui non brilla.

Cappelletto al quattordicesimo minuto ripara definitivamente ai propri box e lascia il gusto del combattimento agli altri cinque avversari rimasti.

Vidoni si appropria della leadership per quasi tutto il tempo, ma fatica molto a scrollarsi di dosso il goriziano Lorenzo Stabile, che trova una sua perfetta dimensione proprio qui a Gemona, dove l'andatura è piuttosto veloce e c'è pure dello ''sconnesso'' imprevedibile.

Il distacco da parte di questi due con il resto del gruppo è notevole e solo il triestino Cicuto, lontano di quasi 3 giri dal primo, sale sul podio nella posizione più bassa.

 

  1. Stefano Vidoni

  2. Lorenzo Stabile

  3. Federico Cicuto

 

Finale F2-B

 

Se solamente sei concorrenti in gara hanno difficoltà visive, quando i concorrenti diventano di più aumenta in proporzione il disagio, anche se due dei dodici scelgono di non partire: Rossetto e Sartore.

Subito dopo la partenza c'e' un grosso ingorgo e molti modelli vanno con le zampe all'aria. Chi è rovesciato, prima di muovere, deve essere ben certo di riconoscere il proprio macchinino, avvolto in una fitta coltrina che non consente di identificare neppure i colori più fluorescenti.

Di prepotenza si inseriscono nella zona di comando Silvestrin e Zanotto, poi arretrati e, più o meno con le stesse potenzialità, tutti gli altri.

In questo gruppo di concorrenti, ci sono pure io e, da buon ''passista'', ad un certo punto recepisco che sono terzo, ma i pochi errori che commetto, mi fanno arretrare... gli stessi recuparatori intervengono con ritardi consisenti perchè non si accorgono degli inghippi che avvengono, sempre per via del solito problema: l'insopportabile polvere.

A due terzi di gara cominciano guai seri per molti partecipanti, con abbandoni e ritiri; tra questi anche i due migliori sopra citati.

Le batterie del mio modello vanno a terra e rimango fermo per la sostituzione per più di 7 minuti, che sono tantissimi per concedermi una risalita della china, nonostante l'ottima efficienza del Vega che sto testando.

La gara, sul suo finale, ha sapori accesi per una splendida sfida che si innesca tra il giovanissimo Alessio Bortoluzzi, pure lui sotto l'ala di Michele Bison (si tratta del nipote...) e Matteo Meneghetti, pilota trevigiano di discreto livello... il passaggio conclusivo è praticamente simultaneo e Alessio riesce a salire sul punto più alto del podio per una differenza addirittura di qualche ''centesimo'' di secondo!

Dietro a questi due tutti gli altri sopravvissuti che, con stenti e difficoltà, si accontentano di concludere.

  1. Alessio Bortoluzzi

  2. Matteo Meneghetti

  3. Alberto Visentin

 

Finale F2-A

In questa finale tutti e dodici sono presenti sulla linea di partenza e pronti a darsi battaglia, tutti concorrenti con potenziale decisamente molto alto, ma anche un palco costituito da persone molto giovani, o addirittura poco più che ragazzini: un'immagine concreta del giusto e logico ricambio ricambio nel modellismo.

Una nota forte per elogiare le qualità dei fratelli Bottosso, sia Giacomo, che Nicola, che in poco più di un anno di allenamenti hanno raggiunto i vertici dei ''capocannonieri'' degli F2; oltre a loro riesce a sorprendere anche l'udinese Gianmarco Franzolini, la nuova mascotte, visto che non ha ancora compiuto dieci anni.

Con questi terribili mocciosi in pista, riscontrano non poche difficoltà per infiltrarsi nella leadership piloti fortissimi come Stefano Missio, Radek Trawinsky, Giordano Martin, Claudio Gotti e Mirko Rosin.

Anche Andrea Zini e Alessio Zago si perdono e vengono doppiati dai temerari conduttori di cui ho parlato sopra.

Martin e Zini spaccano a meno di 20 minuti, mentre Zago e Covre hanno svariate svantaggiosissime ''spente''.

Nel polverone che fa da costante sottofondo begano tra loro Gotti e Dalla Riva, poi il terzetto Rosin, Franzolini e Trawinsky e poi avanti, ma molto avanti Giacomo Bottosso che muove a razzo e, vicino a lui proprio il dolce Nicolino, suo fratello, quindi Missio che spegne a 5 secondi dal termine, perdendo il giro...

  1. Giacomo Bottosso

  2. Nicola Bottosso

  3. Stefano Missio

 

Finale F1

Anche qui, tra gli F1, avviene la diserzione di un paio di piloti. Scelgono di non muovere sulla linea di partenza Federico De Marco e Stefano Moretti, preferendo risparmiare il modello a tanta sofferenza.

Con i filtri nuovi e ben inzuppati di olio si posizionano sulla griglia tutti gli altri.

Quando Ale Cress solleva la bandiera i potenti ''salterini'' furoreggiano a motore pieno verso il fondo del rettilineo... un vero macello di grumi di modelli ovattati nella polvere.

In qualche modo ne escono un po' tutti e di lì a breve si definiscono le posizioni migliori occupate da Ravelli, Bellotto, Zecchini e altri... ma le bestiali sollecitazioni costringono presto al ritiro molti del gruppo e, solamente dopo sei minuti, gettano la spugna proprio Zecchini, risultato tra i più veloci della giornata, poi Francesco Corona e Roberto Vidotto.

Intorno a metà gara, sconfortato, rientra pure Emanuele Bertolini e, dopo soli 5 minuti, fa la stessa fine anche un briosissimo Romeo Bellotto...

L'ultima parte della gara, per quel che si poteva comprendere, è stata avvincente per la sportivissima bega tra De Angelis e Ravelli e Zanella, tre corridori preparati e impetuosi nella guida, ma soprattutto correttissimi e leali, inseguiti a loro volta e a breve distanza da un altro ''pollicione'' di tutto rispetto, lo sloveno Erik Klanjscek.

In un termine davvero mozzafiato, il colpo di scena della ''spenta'' a 15 secondi dallo stop definitivo per Nik, che cede il passo a Ravex, il quale non esita ad intascarsi una meritata vittoria, certamente meritata, in quanto lui stesso aveva avuto poco prima un rientro forzato per il riavvio della mbx-7, quindi una sorta di giusto pareggio con il De Angelis.

A onor di cronaca, e, dopo aver messo a confronto i cronologici, vorrei mettere in risalto che Giacomo Bottosso, con i suoi 37 giri in 30.51.704, sarebbe arrivato secondo assoluto dietro a Ravelli, pure lui con in tasca 37 passaggi in 30.38.828... Giacomo, sei decisamente un grande!

  1. Tiziano Ravelli

  2. Nicola De Angelis

  3. Riccardo Zanella

 

Al termine di tutto, scorgo un amichevole confronto e uno scambio di sorrisi e strette di mano tra Ravelli e De Angelis... tra i box esulta Michele Bison per il successo del nipote Alessio... Mamma Ketty e papà Giuliano festeggiano con equità lo splendido trionfo di Giacomo e Nicola Bottosso... Gianmarco Franzolini ha il broncio, perchè vorrebbe esser lui a vincere, e non si accontenta di esser tanto bravo solamente dopo 7 mesi di modellismo...

Si mangia una fetta di anguria offerta dall'organizzazione, poi c'è la consegna dei trofei con qualche parola di rito pronunciata dall'assessore alle attività sportive.

Scatto le foto... i miei capelli sembrano quelli di un ''rasta'' da tanto sono inzuppati di terra!

Va bene lo stesso, le macchinette sono pur sempre una cosa stupenda, ed anche se le cose non sono andate completamente per il meglio, ripeto, va bene lo stesso!

 

Per giungere alle conclusioni, certamente non si può far passare con un voto positivo il test di prova di questa pista, sottolineando che questo simbolico verdetto l'ho redatto dopo aver sentito svariati pareri dei presenti, che, all'unisono, hanno voltato il pollice verso il basso.

Sicuramente anche gli stessi organizzatori, a cui fa capo Giovanni Forgiarini, si sono resi conto che con dodici modelli in gara la pista di Gemona diviene impraticabile, se non impossibile...

I partecipanti a questa gara faranno ritorno in questo luogo solamente a patto che vengano prodotte consistenti e concrete migliorie, per le quali sarà di certo indispensabile, oltre ad un copioso contributo di energie materiali, anche un pesante investimento economico.

Con stima e considerazione verso i componenti del ''Kanae'', siamo certi che il gruppo si adopererà per non far morire questa creatura appena nata, ottimo bacino per vivacizzare il nostro hobby intorno alle province di Udine, Gorizia e la trascuratissima Trieste.

                       indiano

 

Per fare il download dei cronologici di questa gara, gentilmente concessi da E.Tosi, fai click qui!
GEMONA 14.07.13 - I° prova campionato 2013 club affiliati UISP
14.07.2013_1aUISP_Kanae.pdf.zip
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