Eraclea (Ve) 20 Ottobre 2013

I° Trofeo “Racingarden”

buggy 1:8 scoppio – brushless

 

Barbagallo... o forse meglio ''barba-lepre''!”

 

Reportage:

 

Forse perchè si percepisce l'arrivo della stagione fredda e di conseguenza anche l'arrivo del momento in cui il nostro buggy verrà ricoverato in letargo, o forse anche solo perchè siamo davvero intrisi di voglia di gareggiare, fatto sta che nella domenica di ieri 20 ottobre, sia a destra che a manca, i piloti del Nord-Est erano quasi tutti impegnati in qualche manifestazione. Concomitanti nella stessa data ben tre eventi di rilievo: la “3 Ore a squadre” di Jesolo, una endurance con utilizzo di monomodello che ha visto la presenza di ben 21 concorrenti con 7 squadre iscritte, poi a Torreglia, con una gara gestita e diretta da Paolo Dianin, giunta almeno alla sua ventesima edizione con 24 corridori con iscrizione a ''numero chiuso'', e per finire, sempre citando di adepti del fuoristrada, il più clamoroso successo in quanto a numero di partecipanti lo si è avuto a Eraclea, in provincia di Venezia, con addirittura 41 avventori, che hanno fissato il loro accampamento entro i confini dell'area permanente “Racingarden” gestita da Ivan Tonello in collaborazione con Tanito Bottaro.

L'organizzazione della pista di Eraclea già da qualche tempo mi aveva chiesto un aiuto pubblicitario, pertanto, come solitamente faccio, mi sono impegnato energicamente attraverso l'utilizzo di vari indotti mediatici. come ad esempio il sito che io stesso gestisco ed anche facebook, per far sì che nella data prefissata non avvenisse uno sgradevole ''flop'', bensì ci fosse massiccia adesione; e così è stato!

Per sdebitarsi della mia fruttuosa collaborazione, Ivan e Tanito hanno scelto di avermi come loro ospite, sia in gara, che a pranzo... ho molto gradito questa cosa, che in tanti anni di mio impegno nella promozione modellistica, è accaduta davvero molto, ma molto raramente!

Le organizzazioni più note, purtroppo, danno quasi per scontato che io mi prodighi a gratis, pertanto, ogni volta mi pago tutto, esattamente come qualsiasi altro concorrente... (scusate lo sfogo!).

Voglio tuttavia premettere che la corposa positività con cui nelle prossime righe descriverò quanto è accaduto, è comunque frutto di analisi imparziale e obiettiva (per quanto possa esserlo...) e non tenendo conto della gentilezza offerta nei confronti della mia persona, infatti, si riscontreranno svariati elogi, ma anche qualche piccola critica negativa, che è giusto esista, atta ad un intento propositivo e non denigratorio.

Prima di entrare in merito al dettaglio della giornata di gara, qualche cenno sulla location.

A Eraclea ero stato una sola volta lo scorso anno e già la mia impressione era risultata piuttosto positiva, ma, all'epoca, riscontrai che sarebbero state necessarie alcune migliorie e nuovi allestimenti e, proprio utilizzando lo strumento del reportage, misi in evidenza tali piccole pecche.

Le mie critiche, da intendersi più come suggerimenti, sono state recepite nel modo corretto e, successivamente, quelli di Eraclea hanno fatto un sacco di interventi di abbellimento; oggi, guardando con attenzione anche i particolari più nascosti, ho riscontrato che è stata adoperata cura certosina nella correzione delle lacune, ma soprattutto è stata usata personalizzazione ... insomma, è come se avessero arredato la loro casa, con dedizione e amore.

Per citare qualche esempio: il bar e la sezione ristoro, dove si cela un attento lavoro di falegnameria e, appese alle pareti, delle cose carine, oppure il bagno, pulitissimo e in ordine, la zona meccanici sotto al palco pilotaggio, con divisori e prese di corrente... altro particolare da leggere tra le righe:gli sgabellini numerati per i recuperatori, realizzati in legno e di dimensione comoda, quindi, tavoli e panchine per il pubblico... e ci sarebbe anche altro!

Anche la pista ha ricevuto modifiche ed è divenuta davvero impegnativa, ma assolutamente gradevole; per capirla bene è necessario provarla ripetutamente e, sarebbe la miglior cosa, analizzarla bene bene, magari facendo un giretto a piedi lungo tutto il tracciato, prima di percorrerla con il macchinino.

Sempre parlando della pista, si ha una zona centrale dove c'è da adottare guida prettamente tecnica, con tratti di misto-stretto divertenti e sinuosi, poi dei tratti di rettilineo davvero spediti con curve paraboliche che si possono sfruttare, e non messe lì solo per un effetto estetico, quindi, di corredo, una serie innumerevole di salti di vario genere, da interpretare in soluzioni e modi diversi.

Il fondo è piuttosto sdrucciolevole per via della composizione della terra che è mischiata a sabbia, peraltro, cosa normalissima per il tipo di conformazione morfologica di queste zone, dove il mare non si trova distante.

 

Trovare il sobborgo di Eraclea denominato “Paluda” è stato per me un problema, poiché ho il navigatore che ultimamente fa le bizze, ma, grazie all'ausilio di un passante che ho fermato, in qualche modo sono riuscito a pervenire nell'area privata ove, dietro all'abitazione di Tonello, risiede l'impianto stabile di Off-road.

Quando entro nel recinto, incontro un garbato giovanotto che mi indirizza verso un parcheggio libero per la mia Ford e, non appena smonto, mi si avvicina una persona che non conosco e questa, molto disponibile, si adopera spontaneamente per darmi una mano a trasbordare le mie cose...

Vicino alla recinzione, trovo parcheggiato un praticissimo e ben trasformato carrettino che suppongo sia stato in precedenza una culla per neonati, pertanto, il trasloco dei miei oggetti diviene facile e rapido.

Mi accampo con l'entusiasta Matteo “Bruce'' Brunetta, che ritorna sulle scene delle gare di macchinette dopo dieci anni di assenza e soprattutto con la specialità ''fuoristrada”... ai tempi correva con il “pista”; si presta a far da meccanico ad entrambi un amico di Matteo, Ivan, il quale ha tratti somatici asiatici e la carnagione olivastra... il suo curioso e simpatico soprannome è appunto “Cinegro”.

Con la sua precisione svizzera, Ernesto Tosi invita gli ultimi ritardatari a perfezionare le iscrizioni, e, in questa fase, ad ogni concorrente viene consegnato uno stupendo portachiavi con inciso un buggy.

Cerco di organizzarmi celermente, per testare il terreno di gara...

Sullo spazioso palco di pilotaggio, solido e ben realizzato, si accalcano in molti a fare prove e provette, mentre in pista alcuni recuperatori volontari raddrizzano di continuo macchinette con le ruote all'aria, tra questi, anche il signore gentile che mi ha aiutato a scaricare l'automobile.

Chiunque può verificare che la pista non è assolutamente semplice, ciò nonostante, fin dai primi assaggi il tracciato appare gradevole e molto variopinto.

Cambio più volte vari posti sopra al palco, per capire quale sia la migliore posizione per pilotare senza far errori e soprattutto per avere profondità visiva in alcuni tratti, dove il mio forte astigmatismo mi crea disagio, facendo ruzzolare la mia ''mucca'' frequentemente o addirittura facendola scomparire nei campi adiacenti.

Oltre all'impegno del cronometraggio, viene scelto di affidare a Tosi anche il ruolo oneroso di ''direttore di gara'', ma, ovviamente, Ernesto riuscirà a fare il suo possibile ed entro gli umani limiti...

Tale figura non può mancare e soprattutto deve essere presente proprio con i piedi in pista, per avere occhio vigile e attento; addirittura, in alcuni casi, sarebbe necessaria una seconda persona con il medesimo ruolo, perchè, come si suol dire, quattro occhi vedono meglio di due... ed ecco qui la prima delle poche critiche che mi permetto di avanzare.

Con le qualifiche cominciano per primi i ''brushless'', solamente in sei e, tra loro, il solito Paolo Sbrogiò è costretto a fari i conti con uno smagliante Antonio Braccia, il quale, dopo esser passato a Hong-Nor, sta dimostrando sostanziosi miglioramenti.

In terra F2, brilla il simpatico Andrea Brizzante, migliore assoluto, che mentre agisce sugli stick della propria radio, con la bocca simula il sonoro dei motori delle monoposto della formula-1... stare in fianco a lui sul palco di pilotaggio è proprio uno spasso: credetemi...Andrea fa davvero ridere ed è tutto strambo!

A parte questa ''chicca'', buon risultato anche per Roberto Scantimburgo, pilota locale, che dopo aver sostituto la sua precedente macchina con la attuale Mbx6, ha scoperto una propria nuova dimensione di guida e sta dando risultati eccellenti e dimostrando proficua crescita.

Ancora qualche buon F2: Daniele Caredda, i giovanissimi Rampado, Franzolini e Barbagallo, poi, un po' arretrato Denis Bellin, nuovamente in difficoltà con la carburazione del propulsore.

Gli F1 sono presenti nell'esiguo numero di sette concorrenti e nella fase mattutina conseguono buone soddisfazioni Riccardo Zanella, unico con 9 passaggi nei cinque minuti, poi il trentino Andrea Di Cecco e l'udinese Daniel Pezzarini.

 

Dopo che tutte le qualifiche sono ultimate, ci rechiamo presso la sezione del ristoro e, con le tavole sistemate in un contesto quasi ''familiare'', veniamo serviti con estrema cortesia e graditissima cordialità.

Le pietanze sono semplici, ma dal gusto eccellente, annoverate in un menù completo dove nulla manca; sopratutto la pastasciutta ci viene presentata cotta perfettamente ''al dente'' e molti di noi osano chiedere il bis.

 

La distanza della pista con le case più vicine è notevole, per via dei grandi campi da coltivazione, pertanto, si può cominciare la fase pomeridiana intorno alle quattordici, e la quiete viene ulteriormente rispettata, perche' i primi a posare le ruote a terra sono di nuovo i ''silenziosi'' brushless per la loro seconda finalina (prima del pranzo avevano effettuato i loro primi 10 minuti).

 

Finali ''Brushless”

Questa categoria, per via del cambio delle batterie, deve effettuare tre prove da dieci minuti cadauna, anziché un'unica finale da trenta, come accade per i modelli a scoppio.

In tutte e tre le prove, solite sfide e alternanze nel comando tra Sbrogiò e Braccia e, a far da contorno, fanalino di coda nella triade, Mattia Stocco.

I concorrenti producono complessivamente una gara molto ordinata e con sfide dai toni pacati e composti, forse anche agevolati dalla mancanza di traffico sostenuto. La rapida erogazione dei propulsori di cui sono dotati questi buggy, consente di effettuare i salti con maggior agilità e scaltrezza rispetto ai modelli a scoppio, pertanto, si notano pochissimi errori.

Purtroppo, la mancanza del ''piacevole canto stridulo'', prevarica un pochino sull'interesse di chi assiste... a tal proposito, si dice che all'estero il modellismo ecologico sia molto diffuso e gradito, mentre da noi, qui in Italia, effettivamente questa moda ancora non ha fatto presa.

Nella conclusione per questa categoria, con la somma delle tre sezioni, ecco i risultati di podio:

 

  1. Antonio Braccia

  2. Paolo Sbrogiò

  3. Mattia Stocco

 

Finale F2-C

Pure io sono relegato all'ultima delle finali; infatti al mattino non sono riuscito a gestire bene le qualifiche per via di problemi ad un ''Nova'' ormai poco compresso, che sta ''tirando gli ultimi'' e che presto dovrà andare in pensione...

Non solo il problema del motore, ma sinceramente, non riesco ancora ad orientarmi bene su come affrontare tutti quei salti di cui la pista è disseminata.

Non sono l'unico a commettere errori, anche altri onorevoli compagni di finale pasticciano e si rovesciano frequentemente.

Solo uno tra noi riesce ad acquisire un buon passo e sbaglia pochissimo: è Stefano Lorenzoni, che, solo inizialmente, deve un po' duellare contro Gianni Grassi, ma poi, per tutto il resto della gara viaggia in solitario e con grande tranquillità.

Grassi spacca al 20°, pertanto, rimangono a giocarsi le prime posizioni Massimo Maschio e Stefano Contiero, che però, essendo distanti tra loro di circa un paio di giri, non duellano e non hanno beghe.

Riesco a divertirmi molto quando incontro Maschio e condivido con lui ''a braccetto'' almeno 4 o 5 minuti di gara, senza nessun urto o appoggio, dandoci strada reciprocamente più volte in modo assolutamente corretto e sportivo.

In conclusione, questa finale ''C'' risulta piuttosto scialba e poco interessante, soprattutto sotto l'aspetto dello spettacolo visivo.

 

  1. Stefano Lorenzoni

  2. Massimo Maschio

  3. Stefano Contiero

 

Finale F2-B

Come per la precedente, pure in questa finale si percepiscono disordine ed errori.

Tra tutti forse il miglior ''passista'' è Denis Bellin, ma il suo modello si spegne in continuazione e a poco serve al giovane veneziano guidare correttamente e copiare i salti per tentare di ambire ad un buon risultato.
Buona la prova di Devid Maschio, che si difende con ampio vantaggio da sporadici attacchi di Matteo Meneghetti, a sua volta piuttosto regolare e composto.

Matteo Brunetta è molto veloce, ma la sua frequente irruenza sui salti, spesso lo porta a richiedere l'intervento dei recuperatori, pertanto, la sua gara è decisamente poco produttiva.

Male anche per due discreti conduttori: Massimo Simionato ferma definitivamente al 15° minuto, mentre nel minuto prima si arresta anche Alessio Zago per via di un carburatore difettoso.

Con andature piuttosto fiacche, ma con passo abbastanza regolare girano Doria e Pascon, mentre Stabile al 25° si schianta a velocità elevata contro un paletto sotto al ponticello, devastando il braccetto destro anteriore della sua Mp9 e quindi anche Lorenzo si accoda tra i ritirati.

 

  1. Devid Maschio

  2. Matteo Meneghetti

  3. Morgan Doria

 

Finale F2-A

Dopo due finali confuse e trafficate, ecco finalmente una prova degna di menzione positiva, sia per la correttezza da parte di tutti i concorrenti, sia per la spettacolarità.

Fin dallo start, prendono contorni decisi e contrastati gli insediamenti nella leadership.

Velocissimi, composti, davvero belli da guardare i primi tre, Barbagallo, Rampado e Brizzante, inseguiti a breve distanza da Trevisiol, pilota di casa, che però deve sottostare alla supremazia della leadership sopracitata.

Hanno qualche inconveniente Scantimburgo e Franzolini, ed entrambi pasticciano un po' e si innervosiscono, compromettendo la regolarità del passo e provocandosi sconvenienti errori.

Eugenio Barbagallo, costantemente capocordata, nelle ultime fasi è piuttosto carico di tensione e adrenalina, ma il suo vantaggio è copioso sui terribili inseguitori che lo tediano, pertanto, riesce a rimanere abbastanza tranquillo, per quel tanto che basta per non commettere sbagli;

da sotto il palco il papà gli comunica in tempo reale quanto accade, osservando con attenzione di non mutare lo stato d'animo del figlio.

Prima dello scadere dei trenta minuti si ha uno spettacolare ''corpo a corpo'' tra Brizzante e il ''riccioluto'' adolescente Enrico Rampado, attentissimo a non provocare sconvenienti collisioni e impatti.

Eugenio taglia il traguardo con abbondante vantaggio e, considerata questa sua grande performance di oggi, più che un ''Barbagallo'', lo potremmo definire simpaticamente un ''barba-lepre''...

  1. Eugenio Barbagallo

  2. Enrico Rampado

  3. Andrea Brizzante

 

Finale F1

La giornata sta quasi per avviarsi al suo termine, ma prima c'è da vedere la ''signora'' delle finali, quella degli F1!

A Eraclea, tra gli iscritti mancano nomi stimolanti che oggi hanno preferito cimentarsi nella 3 ore a squadre di Jesolo, ma lo spettacolo è comunque assicurato anche qui da noi, visto che Di Cecco e Zanella possono indubbiamente regalare momenti magici e fare scuola.

Viene sollevata la bandiera dello start e immediatamente, in modo ordinato, i motori cominciano ad urlare per i primi metri del lungo rettilineo antistante il palco di pilotaggio.

La pista è di ampia dimensione, per cui, nessun problema di traffico e intasamenti per i 7 modelli in gara, tutti pilotati da conduttori esperti.

Fin da subito è impossibile non puntare gli occhi sulla coppia di testa, che già nei primi minuti comincia ad accumulare vantaggio consistente su tutti gli altri, di cui l'unico che si permette di inseguire, seppur a grande distanza, è il bravo Alex Affinito.

Riccardo Zanella, oltre ad essere molto preparato nella guida, è anche espertissimo manutentore, pertanto, la sua Losi è incollata a terra e viaggia come se fosse su un binario; nessun strapazzo per il motore, gestito con massima precisione... lui, quasi quasi potrebbe sembrare lento, poiché non si ode esasperato lo stridulo canto del potente 3.5, invece Zanella è un missile che non fa chiasso e dietro, a pochi metri, c'è a tediarlo il simpatico Di Cecco, altrettanto bravissimo nel muovere, come in una danza, la propria Mbx7.

Andrea punzecchia Riccardo e ogni tanto riesce anche a passarlo... svariate volte i due si scambiano il primo posto!

Per osservare meglio salgo pur io sul palco e, vi assicuro, mi emoziono nel vedere una prova tanto bella e tanto avvincente... per quasi tutto il tempo, tutto questo accade!

Sul finire il trentino sferra l'attacco rivolto al trevigiano, ma, nel giocarsi ''il tutto per tutto'', Andrea commette qualche errore, consentendo così a Zanella di trionfare sul traguardo con ben 48 transiti nei trenta minuti.

Prima di smontare, tra i due intercorre una calorosa, cordiale e spontanea stretta di mano ed un sincero sorriso, tra loro, bravissimi piloti e persone squisite.

 

  1. Riccardo Zanella

  2. Andrea Di Cecco

  3. Alex Affinito

 

Prima della premiazione, vengono estratti a sorte dei gradevoli premi di cose del modellismo, tra cui due taniche da 5 litri di miscela; il sorteggio dà ulteriore dimostrazione della grandissima cordialità dei gestori.

La moglie di Tonello, con bella voce e senza inflessioni dialettali, nomina e cita i vincitori di questo I° Trofeo “Racingarden”, a cui vengono consegnate sfavillanti coppe di bella fattezza.

Per concludere, il secondo appunto: durante la consegna, non viene prodotta alcuna citazione sulla classifica delle finali ''C'' e ''B'' degli f2... ma alla fine posso affermare che, tutto sommato, è questo un particolare abbastanza irrilevante.

Oggi, la gara di Eraclea ha divertito molto.

Questa pista, ma soprattutto questa gestione, hanno incontrato il favore e il gradimento di praticamente tutti i partecipanti, l'accoglienza e l'affettuosità sono state davvero esemplari, quindi: pollice rivolto verso l'alto... decisamente!

                 INDIANO SI NASCE... O SI DIVENTA!

 

 

 

Per visualizzare oppure scaricare i cronologici di questa gara, gentilmente forniti da Ernesto Tosi, fai click qui...
20.10.2013_Eraclea_Racing_Garden.pdf.zip
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