SACILE (VE) “ONGARORING” 25.04.2013

1st. Blackdesign Trophy


Prova unica automodelli scoppio off-road 1:8

 

Neri... non per caso!”

 

Reportage:

 

Sulla scia di noti realizzatori di carrozzerie per automodelli e altri articoli di corredo sempre in cui c'entra l'arte della dipintura, anche Daniele Neri “Black Duck” ha deciso di intraprendere un progetto, attraverso il quale si predilige di unire l'utile al dilettevole, cercando di divenire lui stesso piccolo imprenditore nel settore del modellismo. Il suo obiettivo è proprio quello di aprire in futuro una regolare attività di tipo artigianale, che potrebbe poi sfociare in qualcosa di più grosso... ma sono ancora, per il momento, castelli di sabbia!

Daniele da qualche tempo realizza senza lucrare scocche per amici e conoscenti e sperimenta un proprio stile, naturalmente facendo uso dell'indispensabile aerografo.

Dopo aver deciso di impegnarsi seriamente ha pensato di creare un evento a scopo promozionale, con l'intento di farsi conoscere quantomeno a livello locale, ed ecco che nel calendario gare 2013 ha fatto inserire il 1° trofeo “Blackdesign”, chiedendo ospitalità nella prestigiosa pista ''Ongaroring'' di Sacile.

Con l'aiuto del padre Raffaello, che ha contribuito a foraggiare per l'investimento ed anche a promuovere la cosa a livello pubblicitario, Daniele ha cominciato a divulgare sui massimi canali mediatici i propri intenti.

Insieme hanno chiesto appoggio anche a me per dare luce agli accadimenti in programma; ho accettato volentieri di favorirli, come solitamente faccio senza speculare, ma dettato da grande spirito passionale e con l'intento di dar spazio a nuovi indotti di autentico modellismo...

 

Nel 2013 troppo spesso è accaduto di dover saltare qualche gara per via delle cattive condizioni del tempo, invece, per questa circostanza vi era una certa tranquillità, poiché tutti i siti meteo assicuravano per il 25 aprile sole alto nel cielo e temperature gradevoli... così è accaduto!

Le giornate sono ormai diventate lunghe, pertanto, non è necessario fare delle levatacce da paura per arrivare prestissimo nei luoghi dove si svolgono le gare, visto che le stesse cominciano un po' più tardi rispetto ai mesi freddi.

Mi metto alla guida che non sono ancora le otto e riesco in meno di quaranta minuti a giungere nella nota pista di Sacile.

Alessio Zago mi tiene il posto nella zona dei box permanenti e trovo un buchino stretto stretto tra Roberto Dal Fabbro e Francesco Corona.

Per Corona si tratterà di una vera giornata da dimenticare: problemi con tutto... subito con la ricevente che non va e lo costringe a ritornare a casa a Conegliano per sostituirla, ma poi con il resto, macchinino e motore!

L'azione pubblicitaria dei giorni scorsi ha regalato buoni frutti, perchè siamo in ben 48 iscritti! Tra questi anche Abramic dalla slovenia, due americani di base a Vicenza, Mattew Bailey e Jose Santos, poi il bresciano Federico Sala, un bel gruppetto da Rovigo e un paio di piloti da Verona; naturalmente molta gente dalle province limitrofe di Treviso, Venezia, Padova ed anche Gorizia, dove da poco Lorenzo Stabile ha aperto un negozio di automodelli da competizione, lui stesso è a sua volta in gara.

La pista ha avuto delle modifiche recenti in virtù dell'imminente data di campionato europeo che si terrà all'inizio del mese di giugno e, lo devo dire, per quelli che non sono proprio ''bravissimi'' è davvero molto selettiva e difficile.

Anche piloti preparati e della ''vecchia guardia'' come Daniele Terrin o Romeo Bellotto ammettono che non e' ''un gioco da ragazzi'' percorrere questo tracciato senza fare errori o incappando in trabocchetti e insidie disseminati lungo il percorso.

Non importa, si corre lo stesso, si corre come sempre per divertirsi!

Coadiuva nella direzione di gara Romeo Bellotto, che, con la propria esperienza integra il ruolo di Raffaello Neri.

Insieme, dopo foto di rito prima delle qualifiche, espongono il regolamento e descrivono il sistema scelto che comprende anche il famoso ''balzo in avanti'', conosciuto meglio come ''Bump-up'', nelle fasi conclusive della categoria F2, non nella F1 che è composta da 10 corridori.

Alle dieci in punto si muovono le prime batterie di qualificazione con la F2, suddivisa in quattro gruppi; successivamente, per ultimi, entrano in pista gli F1.

Con i primi passaggi il terreno ha una discreta tenuta, ma poi comincia a sollevarsi ai bordi un leggero strato di fastidiosa polvere, pertanto, è bene stare in esatta traiettoria per non scivolare di retrotreno, ma non tutti ci riescono.

Quelli che poi nel pomeriggio avrebbero fatto meglio, già al mattino si mettono in luce.

Tra quelli della F2 i nomi sono quelli di Bizzotto, Toffolet, Cortese, Abramic, poi alcuni giovanissimi come Devid Gava, i due Bottosso, Giacomo e Nicola, poi altri famosi come Marchetto, Del Zotto, Boscain e Giovanetti...

Per gli F1 il miglior risultato antimeridiano lo intasca Davide Ongaro, mentre i numeri 2 e 3 di tabella nelle finali andranno rispettivamente ad Alex Zanchettin ed Erik Bottosso, entrambi ufficializzati dalla squadra Losi TLR.

Il cronometraggio ben redatto di Alessio Piatel consente di rispettare perfettamente la tabella di marcia ed anzi, con leggero anticipo sul previsto, alle 12.20 viene sentenziato lo ''stop-motori'' per consentire agli avventori di trovar posto per il pranzo sotto all'accogliente capannone già allestito nella prospettiva della gara importante di cui ho parlato sopra.

 

Il pomeriggio con le finali...

 

Si parte dalla lettera ''D'' degli F2, per cui alle 13.40 c'è la prima adunata formale.

L'intento dei Neri è quello di concludere ad un orario tale da consentire un rientro non eccessivamente tardivo verso le località di residenze e comprendendo anche un sostanzioso rinfresco, oltre che alla premiazione di rito.

 

FINALE F2-D

In questi trenta minuti di sfida finisce fuori prematuramente uno dei potenziali in grado di saltare avanti: sto parlando di nuovo proprio di Francesco Corona, che al quindicesimo minuto, sconsolato e ombroso, scende dal palco pilotaggio e chiude definitivamente con questo 25 aprile assolutamente infausto.

Non solo lui, sfortuna anche per il rovigotto Andrea Brizzante, che finisce con il modello dentro ad un fosso pieno d'acqua... a fine giornata verrà premiato come ''Pilota meno fortunato'' proprio per questa curiosa disavventura...

A giocarsi il Bump c'è anche il giovanissimo Denis Bellin, ma il suo propulsore accusa la fatica della giornata con oltre 20° di temperatura e si ferma per ben due volte; amara consolazione di un quarto e poco proficuo posto conclusivo.

Fanno invece una bellissima gara e passano oltre Eugenio Barbagallo, uno smilzo quattordicenne che sta ottenendo splendidi miglioramenti di stagione in stagione e, insieme a lui, anche Luca Stefani e Stefano Rizzi, anche se molto staccati l'uno dall'altro (circa 1 giro...).

 

  1. Eugenio Barbagallo

  2. Luca Stefani

  3. Stefano Rizzi

 

FINALE F2-C

Con l'arrivo dei tre nuovi, si parte in dodici.

Anche se ho il numero uno sulla tabella, ho fin dall'inizio delle difficoltà a tenere in pugno la leadership e dopo poco il comando della cordata lo passo ad altri.

Non corro male, ma vengo in pochi minuto relagato alla quarta posizione, mentre divengono sempre più sfuggenti di giro in giro Dainese, Barbagallo e Stefani... dopo poco più di una decina di minuti mi passa anche Federico Strasiotto.

L'unica cosa che mi mantiene in posizione relativamente avanzata è il mio stile di guida con pochissimi errori, nonostante un'andatura decisamente lentina rispetto alla media.

Intorno ai venti minuti pure io comincio ad avere problemi alla frizione e ripetutamente spengo, finendo di lì a poco tra i ritirati, dove mi prendo a braccetto con Alessio Zago e Massimo Salvador.

Alla fine Dainese sfreccia sul traguardo con buon vantaggio su Barbagallo, il quale per un'altra volta deve sostituire il pacco batterie (2° bump-up!) per concorrere anche nella finale ''B''.

Non solo Eugenio cambia le batterie, ma anche il terzo, che è ancora Luca Stefani... giornata pesantina per questi due!

 

  1. Simone Dainese

  2. Eugenio Barbagallo

  3. Luca Stefani

 

FINALE F2-B

In questa finale siamo già ad un livello molto alto.

All'inizio della prova ci sono le prime forzate rinuncie: Ferdi Carrer ripone il radiocomando al settimo minuto; lo seguiranno a breve distanza di tempo anche Paolo Covre e Luca Stefani, stanchissimo lui, ma anche il suo automodello.

Rossetto ha problemi e lo stesso accade a Barbagallo che spegne più volte e sbaglia tantissimo, specialmente sulle insidiose woops. Segni di stanchezza anche per il padovano Simone Dainese.

La grande gara la fanno invece ai vertici, dove tutti e tre con gli stessi giri, lottano a muscoli gonfi Mauro Boscain, Stefano Giovanetti e un possente Marco Pessot.
Un po' indietro rispetto a questi corrono bene e duellano Manuel Marchetto con Andrea Trevisan e l'americano Bailey.

 

  1. Mauro Boscain

  2. Stefano Giovanetti

  3. Marco Pessot

 

FINALE F2-A

Vengo incaricato dall'organizzazione di collaborare con Piatel nel commento, pertanto, ho il piacere di assistere a questa finale dall'alto e soprattutto di poterla seguire ''passo-passo'' in tutte i suoi sviluppi grazie al monitor.

Qui non ce n'è uno che non sappia come usare un radiocomando... sono tutti davvero molto molto forti!

Insieme nella stessa finale anche i due ''piccoli'' Bottosso, ma per Nicola, che ha ben battagliato a metà classifica, la discesa dalla scala del palco viene anticipata definitivamente dopo solo venti minuti...

Ancor prima di lui, tra gli uscenti forzati c'è anche il bravissimo Mauro Boscain; tra gli sfortunati a cui sono occorsi problemi e ''spente'' pure il pordenonese Paolo Del Zotto.

Dopo aver parlato di quelli a cui non è andata bene, racconto qualcosa di quelli che sono stati ai vertici nel primo quarto d'ora...

Immediatamente dopo lo start Olgher Bizzotto si pone al comando e comincia un'avanzata con passo pesante, distaccando inseguitori insidiosi come Luca Toffolet, Paolo Bordignon e lo sloveno Abramic.

Pericolosi, ma meno, anche Stefano Giovanetti e Giacomo Bottosso fanno da contorno a mezza classifica.

Di certo non viene in mente al pilota di Tezze sul Brenta che possa procurargli dei fastidi il lontanissimo Marco Pessot, in quanto sulla tabella del suo buggy c'è solamente il numero 12, ma Olgher commette un grave sbaglio a sottovalutare il pordenonese.

Infatti, con una pazzesca rimonta dalle retrovie, piano piano si annida nel gruppetto di testa il ventenne Marco.

A metà gara il vicentino Paolo Bordignon ha una spenta e scala indietro repentinamente lasciando il suo posto nel gruppo di testa ad altri...

Intorno al ventesimo minuto comincia la gioia di papà Ramon Pessot, perchè fa capolino tra i primi il figliolo, sorprendendo vivamente Olgher, che è costretto ad aumentare sul gas perchè il suo inseguitore comincia a fargli ''ciao'' con la manina, addirittura sorpassandolo.

Tra i due comincia una sfida all'ultimo sangue e la posizione di comando si alterna di continuo: un po' l'uno, un po' l'altro... sorpassi, salti, curve strette, rettilinei a velocità impressionante... una miscela di attacchi reciproci!

La conclusione sarà del più giovane, che con ben 7 secondi di vantaggio taglia il traguardo, intascandosi la bella cifra di 38 passaggi sulla linea del finish.

Toffolet incespica più volte e, terminando quarto, favorisce la salita sul podio di Andrej Abramic.

 

  1. Marco Pessot

  2. Olgher Bizzotto

  3. Andrej Abramic

 

FINALE F1

In questi trenta minuti vi è lo scontro diretto tra la nuova e la vecchia generazione del modellismo del nord-est.

Da una parte questi giovanissimi talenti che in tempi brevi hanno bruciato tappe importanti, affinando stili di guida irruenti e precisi, dall'altra i veterani, dotati di esperienza notevole, ma con riflessi leggermente attardati rispetto ai primi.

Non solo... ad affiancare i giovanissimi piloti ci sono i padri ''motoristi'', a loro volta bravi negli assetti, perchè ex corridori di buon spessore.

Quando viene dato il via, e sono proprio io a sollevare la bandiera, è Erik Bottosso a guizzare avanti a tutti e a scatenare tutta la potenza del suo ''Picco 3.5'', con specifica preparazione ufficiale Ibr, ma, nonostante il pilota di Eraclea abbia grandissime carte da giocare, gli altri combattenti sono temibilissimi e davvero aggressivi.

In un attimo il fuggitivo viene agguantato da Davide Ongaro e Alex Zanchettin ed in scia c'è pure l'altro fortissimo: Federico Sala!

I veterani Terrin, Bellotto e Da Lio, accettano di svolgere un ruolo di contorno quasi passivo, mentre un po' di brio lo si ha a mezza classifica dove battagliano cruentemente Affinito, De Marco, Neri...

Bottosso fatica a difendere la terza posizione e si ''bisticcia'' con Sala.

Ma la sfortuna lo coglie all'undicesimo minuto e una rottura importante lo termina definitivamente.

In zona leadership si contrastano vicinissimi e si alternano ripetutamente al comando Davide e Alex, mentre Federico Sala consolida la terza posizione senza aspettarsi nulla di più, perche molto staccato dai due razzi che gli stanno avanti...

Alle spalle del terzetto, continui scambi tra De Marco, Affinito e Neri.

La parte finale è davvero emozionante, perchè i colpi di scena sono continui e svariati.

Quando Ongaro è quasi certo di spuntarla davanti ad Alex, a soli due minuti dal termine, il suo motore si ferma e, oltre a perdere il comando, perde anche il secondo posto, dove si insedia Sala... le gare sono anche questo.

Tra quelli della mezza classifica Neri consolida il suo quarto, poi di seguito a lui De Marco e Affinito.

 

  1. Alex Zanchettin

  2. Federico Sala

  3. Davide Ongaro

 

La conclusione della giornata è davvero bella ed anche divertente.

Ci si reca tutti sotto al tendone per gustare il delizioso rinfresco allestito da questa organizzazione che ha davvero voluto fare tutto a regola d'arte.

Per tutti gli iscritti c'e' in regalo una consistente soppressa nostrana ed una bottiglia di vino pregiato.

Oltre a questo anche premi ad estrazione e premi speciali dedicati (pilota più vecchio, pilota più giovane e pilota meno fortunato)...

Ovviamente, per i gloriosi vincitori che sono montati sul podio, piani di riscontro con dedica personalizzata e firmati naturalmente da ''Black Design''...

Daniele Neri è stanco, ma appagato dalla grande soddisfazione di aver fatto centro... insieme a lui scarica la tensione anche il papà Raffaello.

Tra applausi, atmosfera allegra e amichevole, si chiude l'esperimento dei ''Neri''... è andata bene, e non per caso! Ci siamo divertiti un sacco... Grazie!

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