Eraclea (VE) – 3 Marzo 2013 – Pista “Racingarden”

I° prova “Campionato 3 Piste” buggy 1:8

 

Battezziamo la ''neonata''!”

 

Reportage:

 

Questa pista, di cui i primi embrioni dovrebbero risalire alla fine del 2011 (si parla quantomeno di idee e progetti...), ha finalmente avuto il suo battesimo ufficiale, la sua omologazione e il test definito “la prova del fuoco” proprio con il primo evento corsaiolo che si è disputato in data 3 marzo 2013.

Attraverso qualche pubblicazione e qualche foto, quasi contrabbandate sui più noti social-network, si era capito bene che si sarebbe trattato di una struttura adeguata e ben redatta.

Ubicata in aperta campagna, nella piatta pianura antistante l'alto adriatico delle nostre parti, questa location è oltretutto rilassante e, non ha caso, è stata definita ''Racingarden'' proprio perchè dà l'idea di essere in un giardino.

La gestione, in particolar modo identificata nelle figure di Tanito Bottaro ed Ivan Tonello, ha regalato una struttura assolutamente completa dove non manca proprio nulla, riferendoci agli indispensabili servizi di contorno, come il bagno, l'area ristoro, acqua e aria per la manutenzione rapida dei modelli, sistema di irrigazione permanente del terreno e l'ampio parcheggio.

Per concludere, prima di cominciare a descrivere l'evento di gara, qualche cenno sul tracciato: dimensione media abbondante, terra mista sabbia per il fondo ben tirato e adeguatamente inumidito; fuoristrada di tipologia ibrida, ovvero questa pista consente un off in alcuni punti ''all'americana'', quindi veloce e con salti armonici, e in altri punti un off ''tipico'' vecchia maniera con misto stretto, sconnesso e buche, dove i modellisti della

old-generation” possono mettere a frutto la loro esperienza e la loro capacità nella guida prettamente tecnica. Ci sono poi salti e woops disseminati per tutto il percorso, divertentissimi e ben costruiti, poi uno spettacolare ponte-trampolino da cui si lanciano i modelli in discesa.

La ciliegina sul dolce è rappresentata da svariate curve in parabolica, ulteriore presupposto di spettacolarità ed effetto scenico.

Palco pilotaggio, area meccanici, zona box sono accoglienti ed ospitali.

Tutti i partecipanti che in questa gara hanno testato la nuova struttura hanno alzato il pollice verso l'alto a favore di questa pista permanente che in futuro sicuramente verrà rivisitata con piacere.

 

L'inverno è stato lungo senza i macchinini e questa per me è praticamente la prima gara del 2013, visto che alla Guizza, per problemi con la radio, non ero riuscito a fare neppure un giro.

Molti miei “compagni di hobby” durante i mesi freddi hanno frequentato assiduamente la pista dell' IBR, vicino a Padova, per cui sono superallenati, mentre molti altri sono ancora arrugginiti e non vedono l'ora di riprendere confidenza con gli scalpitanti mostricciattoli.

Le previsioni meteo dei giorni scorsi offrivano massima garanzia sulla giornata, per cui mi metto in viaggio munito di tutto ciò che serve per stare all'aria aperta, ma soprattutto con sopra alla testa il sole.

Il posto è un po' imboscato, ma grazie alla tecnologia offerta dal navigatore, arrivo a colpo sicuro in via Paluda 1, a Eraclea.

Alle 8,20 è ancora freddino, ma l'accoglienza degli amici è calda e spontanea... Lorenzo Stabile e Paolo Benedet con il loro furgone si sono messi al di fuori della recinzione e, non sembrandomi male l'idea, mi affianco a loro. Di lì a poco avrebbero seguito queste orme anche Francesco De Felice, ''Nicolone'' Cavallaro, gli Zago, Barbagallo, Cargnel e altri...

Fino alle nove non si può accendere, anche se le prime case sono distanti almeno un paio di chilometri, pertanto, si completano le operazioni di iscrizione, si danno gli ultimi ritocchi agli assetti, si chiacchiera...

Facendo le prove a casa con la radio, dopo un sacco di controlli, mi pareva tutto andasse bene dopo la spiacevole esperienza ''Guizza'', invece, appena accendo mi accorgo di una serie svariata di bizze incresciose... sono di nuovo nei guai! Provo a cambiare ricevente, sembra tutto o.k., ma appena entro in pista per le qualifiche, la mugen parte all'impazzata e a ''tutta birra''.

Sono disperato e, dopo aver elemosinato una radio in prestito, ricevo un ''volantino'' da Barbagallo, quindi pure io posso in qualche modo gareggiare, anche se faccio davvero fatica a pilotare, abituato da tanti anni ai tradizionali stick.

Le qualifiche sono curiose, perchè, specialmente tra gli F1, non brillano più di tanto De Angelis, Mauro Ongaro, Michele Bison, Stefano Missio e anche Francesco Corona, passato di recente a Losi e che forse non ha ancora confidenza e buona conoscenza del nuovo modello; vanno invece decisamente bene Affinito, Vidotto, Neri e i nuovi entrati in questa categoria, Baggio e Pivato.

Tra gli F2, costituita da ben 27 piloti, mostrano unghie affilate il vicentino Luca Toffolet, il pordenonese Marco Pessot e il sorprendente padovano Andrea Brizzante, da poco sulle scene del modellimo di queste zone.

Un cenno di merito anche per Dimitri Trevisiol, che ben si destreggia sull'impianto di ''casa'', dal momento che lui stesso fa parte dell'organico di base per il Racingarden.

Per la ''Brushless'' supremazia dello jesolano Bison, accompagnato dalle buone prestazioni di Sbrogiò e Sartore, ma con una new-entry particolarmente pericolosa che, fin dalle prime battute di gara dimostra elevata capacità: si tratta di Stefano Segat!

 

Dalle 12.30 in punto e fino alle 14.30 c'è ''stop-motori'', per cui ci si reca a turno in una ridotta, ma accogliente area ristoro, dove si consuma un pranzo a menù fisso a prezzo economico e di discreta qualità, ma comprensivo di tutto, inclusi dolce, caffè e liquorino... graditissima la squisita gentilezza delle persone che hanno provveduto a sfamare e a servire al tavolo i cordiali avventori.

 

Si arriva alle fasi pomeridiane e l'apertura delle danze spetta alla silenziosa categoria ecologica.

 

Finale “Brushless”

 

I modelli, costretti a non semplici operazioni di cambio batterie, vengono fatti gareggiare con 3 finaline da 10 minuti cadauna con un risultato che è frutto della somma di queste tre prove.

La oltre trentennale esperienza di Michele Bison lo favorisce, riconoscendogli il primo posto in ben due finaline, ma lo jesolano necessita di controllare sempre le sue spalle per difendersi dalle insidie di inseguitori tutt'altro che con intenzioni bonarie; nella seconda finalina il migliore è Paolo Sbrogiò, che allunga con un distacco su chi lo insegue addirittura di 10 secondi!

Più o meno con similari capacità di guida anche Stefano Sartore e il neofita Stefano Segat, mentre devono ancora maturare un po' i rimanenti Bortot, Mattana, Bortoluzzi e Bighetto.

 

  1. Michele Bison

  2. Paolo Sbrogiò

  3. Stefano Segat

 

Finale F2-C

 

Probabilmente per non attardarsi troppo, viene deciso dall'organizzazione di concedere, sia per questa finale, che per la successiva ''B'', un tempo di 20 minuti; questa scelta è stata fortemente criticata da alcuni concorrenti che hanno lamentato con enfasi il loro diritto a correre per almeno mezzora, evidenziando e sottolineando che la quota di iscrizione è uniformata per tutti gli iscritti.

Viene dato il via e scatta subito Filippo De Odorico che fin dalle prime battute prende il largo per alimentare un abbondante vantaggio su tutti gli altri. Io stesso partepico e fatico a pilotare con questo dannato volantino, pertanto, scelgo di gestire la gara con andatura molto lenta, ma senza errori e ben presto raggiungo la terza posizione, intraprendendo una illimitata bega con Gianni Grassi, concorrente di buona levatura, ma che commette, forse perchè innervosito, una serie di piccoli errori che lo fanno concludere alle mie spalle.

Tutti gli altri concorrenti ''pasticciano'' molto e un paio di loro, Stabile e Dalla Francesca, hanno noie tecniche... Carniel addirittura non parte.

C'è il criterio “Bump-up”, pertanto, ciò che conta è essere tra i primi tre per passare avanti a correre anche la finale ''B'', ed io ci sono dentro!

 

  1. Filippo De Odorico

  2. Indiano

  3. Gianni Grassi

 

Finale F2-B

 

In questa finale già si ragiona diversamente e, nonostante ci sia un po' di traffico in più, i concorrenti riescono a destreggiarsi con correttezza e senza sleali sportellate. La spettacolarità di questa finale viene offerta da Alessio Zago che si contrasta in continuazione con un altro pilota che la pista la conosce bene: Roberto Scantimburgo.

Francesco De Felice all'inizio ha qualche piccolo contrasto proprio con me, ma il suo passo è troppo sicuro e veloce, pertanto, dopo una decina di minuti mi arrendo all'evidenza della supremazia del partenopeo e mi accontento di salvare la dignitosa quarta posizione. Cavallaro, Pillon e uno sfortunato De Odorico, il quale deve aver avuto qualche “spenta”, seguono a distanza. Tutti gli altri rimanenti interrompono prima del tempo per rotture varie.

  1. Alessio Zago

  2. Roberto Scantimburgo

  3. Francesco De Felice

 

Finale F2-A

 

Alcuni di questi piloti hanno già caratteristiche e capacità degne della categoria superiore, a cui con certezza approderanno nelle prossime stagioni; mi riferisco in particolar modo a Marco Pessot e a Luca Toffolet, che con grande padronanza, disinvoltura ed eleganza, governano il modello facendolo volteggiare sui salti e spremendolo nei tratti veloci a tutto gas!

Questi due per tutta la gara si contrastano, alternandosi al comando della leadership, ma la fortunata conclusione viene messa in mano al vicentino Toffolet.

Degni di nota sicuramente anche Dimitri Trevisiol e Giordano Martin, entrambi velocissimi e precisi, ma leggermente inferiori ai primi due citati.

De Felice è molto regolare e costante, ha davvero una guida molto bella ed anche aggressiva, vivace... per quasi tutta la gara tiene saldamente la quinta posizione, che però perde per colpa dello spegnimento del suo motore a circa cinque minuti dal termine, lasciando il posto ad Andrea Brizzante e Ferdy Carrer.

Per Scantimburgo e Zago rimangono gli avanzi, mentre Bertuolo, Bravi e Colla anticipano la chiusura per rotture.

 

  1. Luca Toffolet

  2. Marco Pessot

  3. Dimitri Trevisiol

 

Finale F1

 

Ed eccoci all'epilogo con la finale degli esperti ed il cronometrista speaker Ernesto Tosi si cimenta per intraprendere una avvincente radiocronaca, atta, come al solito, a tenere aggiornati ''minuto per minuto'' pubblico e gli stessi corridori.

La prima fase di questa finale è tutta in mano al campano Alex Affinito, pure lui da considerarsi munito di predisposizione naturale, dal momento che sono pochi anni che è approdato nel mondo modellistico.

Con certi avversari di alto calibro, non è facile tener salda la prima posizione, infatti, dopo circa una decina di minuti gli assidui attacchi dalle retrovie lo innervosiscono e lo scettro del comando viene ceduto definitivamente. Gli agguerriti inseguitori sono i bravissimi Roberto Vidotto e Daniele Neri, fin dall'inizio nella zona calda.

Ma l'attenzione va evidenziata sulla furiosa e inarrestabile rimonta di De Angelis, che, davvero ultraveloce e soprattutto ogni volta abile nel fare il pelo ai cordoli, si stabilizza come capo cordata e accumula anche cospicuo vantaggio, iniziando questa rimonta dallo scomodo ottavo posto in griglia di partenza.

Nicola Baggio, che alla Guizza non aveva trovato un assetto ideale per la sua nuova Mbx7, questa volta è padrone del suo saltafossi e ben si barcamena con dignità in mezzo ad avversari che si possono definire dei supercampioni.

Bison, come al solito con andatura molto cadenzata, evita i rischi e preferisce non sbagliare, accettando con soddisfazione un risultato di media classifica che condivide con Affinito e Leonardo Pivato, pure lui in ottima forma.

Mauro Ongaro, che sostituisce il giovane Davide che è relegato a casa con l'influenza, è un po' arrugginito, ma nonostante abbia attaccato il modello al chiodo da diverso tempo per seguire il figlioletto ''campione'', dimostra comunque grande stile di guida e veterana esperienza.

Ceschin non brilla e conclude con una prestazione da F2 e lo stesso vale per Corona, che, oltre a conoscere poco la sua nuova Losi, ha anche qualche problema che lo costringe a lunga sospensione forzata presso i box.

Per terminare: un meritatissimo podio per tre grandi piloti che chiudono con gli stessi giri... ben 45, grande risultato!

 

  1. Nicola De Angelis

  2. Roberto Vidotto

  3. Daniele Neri

 

 

La giornata di gare è stata molto bella, divertente e soprattutto ha arricchito di grande entusiasmo gli organizzatori, che hanno positivamente interpretato le espressioni soddisfatte degli intervenuti.

E' stato un ottimo battesimo per il Racingarden e le premesse sono state certamente positive.

Con la premiazione sono scoccati applausi e le macchine fotografiche hanno fatto lampeggiare i flash...

Qualche critica è emersa tra le voci di corridoio in merito alla ristrettezza dei premi che consistevano in ''sacchi-spesa'' elargiti solamente ai primi tre di ogni categoria e nulla per tutti gli altri.

Come in altre circostanze ho fatto, ho voluto inserire, oltre ad apprezzamenti ed elogi, anche le cose meno buone accadute, cogliendo i discorsi tra le fila e riportandoli con obiettività, naturalmente con l'intento che la critica negativa non sia denigratoria, bensì possa servire per correggere e migliorare in una futura gestione.

Complessivamente, comunque, il giudizio è molto molto buono ed anche questo è stato testato e percepito tra i presenti.

Racingarden, auguri per le prossime attività!

                         Lindiano

 

 

 

Per scaricare i cronologici completi di questa gara, gentilmente offerti da E.Tosi, fai click qui...
03.03.2013_1a_3piste_Eraclea.pdf.zip
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