Cimavilla di Codognè (TV) 08.09.2013

 

II° prova “Campionato triveneto clubs affiliati U.I.S.P.”

buggy 1:8 a scoppio

 

Fausto Baù non abbaia, morde!...”

 

Reportage:

 

Dopo la prima prova svoltasi a Gemona del Friuli durante il mese di Luglio, con Settembre eccoci al secondo evento che riguarda questo campionato collegato alla federazione U.I.S.P., nel quale stanno fornendo organizzazione logistica alcuni tra i clubs più titolati del nord-est.

Questo della data di domenica 8 è stato il turno affidato al club “Model Nitro Rc”, che ha posato le proprie attrezzature mobili e modulari nell'accogliente pratone limitrofo al capannone della pro-loco di Cimavilla.

Neppure dubitare sull'efficienza di questa consolidata associazione che ha steso, con progetto firmato Romeo Bellotto, un pista davvero ben redatta e soprattutto assai divertente.

A manovrare la stazione del cronometraggio il solito espertissimo Ernesto Tosi, che, oltre a fornire servizio preciso e pignolo dedicato ai tempi, risulta essere anche perfetto speaker e commentatore dal linguaggio forbito.

Il tracciato si è rivelato di tipo “con andamento piuttosto allegro”, a parte in qualche limitato tratto, in uno dei quali sono state posizionate delle tavole di legno l'una opposta all'altra, atte a provocare una serie di curve a slalom, che i più esperti riuscivano ad eseguire in rapida sequenza, con scioltezza e con leggero scodinzolo del retrotreno, andando praticamente dritti.

I salti, disseminati in un paio di punti, si sono rivelati non particolarmente difficili e soprattutto non di spettacolare effetto, ma comunque utili a corredare una situazione mista, comprensiva di tutto ciò che risulta necessario per fare una corsa di degno livello.

In merito al ruolo della direzione di gara, Romeo ha lamentato spesso durante la giornata la difficoltà di far rispettare le ferree regole che si presuppone siano obbligatorie da seguire, trattandosi peraltro di una manifestazione rilevante e soprattutto di evento patrocinato da federazione riconosciuta e titolata.

Addirittura, in momenti diversi, i toni si sono accesi, ed anche pesantemente, per sporadici episodi provocati indubbiamente dalla tensione che può venire a generarsi quando di mezzo ci sono obiettivi e risultati tanto preziosi; siamo certi che tali accadimenti rappresentino solo piccole risolvibili abrasioni e non rilevanti ferite per il mondo del modellismo, che, ci teniamo a sottolinearlo, tra la maggior parte dei suoi frequentatori mantiene pur sempre una natura ludica e non professionale.

 

Per arrivare a Cimavilla non necessito del navigatore, perchè conosco molto bene questa località.

Come al solito, in questa locazione l'abbondante spazio consente agevole parcheggio per l'automobile e comoda collocazione per i gazebo, ma, nonostante ciò, l'assembramento sotto alla zona disseminata da rigogliosi alberi risulta essere affollata e con spazi e passaggi stretti.

Insomma, questi posti sono andati subito ''a ruba'', anche se la temperatura si è notevolmente mitizzata rispetto a quella cocentissima che abbiamo vissuto all'inizio di Agosto, quando, nel medesimo luogo, si è disputato il trofeo “Jet's”.

Pianto la mia base vicino a Riccardo Zanella, persona riservata ed educatissima, poi anche modellista della ''vecchia guardia'', pertanto, ottima fonte per preziosi consigli... in più Riccardo è anche dotato di vivace simpatia e umorismo, così scappa spontanea qualche risata e qualche battuta.

Di lì a poco giungono i Franzolini (papà e ragazzino) che si insediano da me; la zona che ho scelto in breve si arricchisce anche con i box di Pezzarini e Barbagallo.

Durante il breafing il direttore di gara offre il buongiorno, ribadisce e sottolinea l'importanza del rispetto delle regole, quindi, dopo di ciò, noi piloti ci si butta a capofitto per le qualifiche.

La scelta delle gomme non è semplicissima perchè c'e' un'alternanza di punti dove l'erba regala buona tenuta ed altri dove invece è necessaria morbidezza e artiglio.

L'altezzadei modelli da terra può essere mantenuta abbastanza bassa ed anche gli ammortizzatori si possono indurire per via della quasi totale assenza di buche.

Durante le batterie di qualifica il risultato migliore lo offre uno smagliante Andrea Zini, unico degli F2 a copiare nei cinque minuti ben 11 passaggi.

In scia, uno schieramento di ben 17 fortissimi che masticano 10 giri, poi, leggermente inferiori le prestazioni degli altri rimanenti; siamo in totale ben 34 partecipanti in questa categoria.

La categoria F1, invece, ha un numero piuttosto ridotto di partecipanti, solamente 8, pertanto, il brio e lo spettacolo sono limitati; in ogni caso Ravelli, Zanella e Corona si regalano soddisfacenti risultati anche nella fase antimeridiana.

L'inizio delle finali viene stabilito nel primissimo pomeriggio, addirittura alle 14.30.

La formula di gara non consente la possibilità di avanzamenti ulteriori, solo eventuali miglioramenti, ma nell'ambito della finale stessa in cui si è stati inseriti mediante le qualifiche.

 

Finale F2-C

Ovviamente, i primi a battersi sul campo sono quelli della F2-C e, premetto anche che non si tratta affatto di emergenti o scalcinati modellisti da piazzale, bensì tutta gente di buona esperienza e dedita a questo hobby anche da diverso tempo.

A sorprendere per il buon risultato è Alberto Visentin, che, costante e senza rilevanti errori, tiene testa a Pilon ed anche a Della Marna, dopo che Bertuzzi, Bellin e Forgiarini hanno ripetutamente accusato problemi, tali da non consentire loro dei risultati degni di soddisfazione.

In particolare il giovanissimo Denis Belln, decisamente molto veloce sul giro, ha avuto il disagio di una miriade di spegnimenti provocati da una scomoda intrusione di un pulviscolo di plastica sul getto di massima del carburatore del suo nova.

Questa prova, comunque, non si rivela particolarmente stimolante sotto il profilo scenico, a parte un po' di ''battibecchi'' a mezza classifica tra Della Marna, Camerin e Gentile.

 

  1. Alberto Visentin

  2. Marino Pillon

  3. Licio Della Marna

 

Finale F2-B

Un po' più di brio, ma nulla di che, si riscontra nella ''B'' degli F2, dove all'inizio battagliano cruentemente Dalla Riva, Lorenzoni e Zago, con un seguito meno aggressivo ma costante nel passo e soprattutto molto molto vicino costituito da Meneghetti, Franzolini, Indiano, Grassi e Missio.

La malasorte presto posa le unghie sulla spalla di Alessio Zago, che di nuovo non riesce a far brillare e a valorizzare la propria Hong-Nor per problemi all'alimentazione.

Neppure Maschio Massimo è in forma, che si tiene a braccetto nelle sventure con Gianni Grassi ed anche con Indiano, quest'ultimo costretto per lunghi minuti ai box per problemi al servo dello sterzo...

Insomma, le sfortune di alcuni avvantaggiano altri come Tonello, Stabile e Bortoluzzi che si insediano a mezza classifica e ivi rimangono fino al termine.

Rilevanti i duelli tra Dalla Riva e Lorenzoni, che lealmente si contrastano e, a ruota, le beghe di Meneghetti e Franzolini.

  1. Massimo Dalla Riva

  2. Stefano Lorenzoni

  3. Matteo Meneghetti

 

Finale F2-A

Se ''B'' e ''C'' sono state finali poco interessanti, il massimo dello spettacolo è invece scaturito con la scesa in pista dei fortissimi componenti della finale ''A'', di cui ora sto trattando.

Assolutamente fortissimo, ma anche molto molto sfortunato è Stefano Missio, che trascina a lungo un cordata di insidiosi avversari, pronti a ''fargli la pelle''; tra questi il più agguerrito e pericoloso è Giacomo Bottosso, ma non sono da sottovalutare anche Stefano Silvestrin, Luca De Marchi e Andrea Zini e, all'inizio un po' arretrato l'udinese Gotti.

Non in splendida forma in questa gara lo jesolano Giordano Martin e lo stesso si può dire anche per Devid Maschio;

Barbagallo, Covre e Rampado si stanno ancora facendo le ossa, mentre Nicola Bottosso, ai margini della zona calda, fa da gregario al fratello più grande, viaggiando pure lui come un ''missile''.

Durante i 30 minuti succede di tutto e di più, con spente improvvise, e continui scambi di posizione tra i contendenti. La prima grande rovinosa caduta di posizione è proprio di Missio.

Dopo questo accadimento, ripetuti colpi di scena fanno assaggiare il piacere del comando prima a Giacomo Bottosso, poi a Gotti e pure Zini riesce a gustarsi per un bel po' la goduria del terzo posto.

Alla fine è Gotti, con un risultato eccellente di ben 57 transiti a chiudere vittorioso dinnanzi ai soddisfattissimi fratelli Bottosso che, insieme, andranno a fare da corredo sul podio.

  1. Claudio Gotti

  2. Giacomo Bottosso

  3. Nicola Bottosso

 

Finale F1

Indubbiamente la mancanza di traffico dovuta all'esiguo numero di concorrente avvantaggia l'incedere inesorabile e ritmato come la danza di una ballerina della Mbx7 di Ravelli.

Indisturbato, lui miete giro su giro arrivando alle spalle e trovando varchi di sorpasso su avversari che a loro volta non si muovono per niente in modo pigro, ma anzi, camminano bizzarri e aggressivi, ma impotenti di frotte a cotanta bravura.

Contro Ravex nulla si può fare, ma il divertimento per chi osserva lo regala la bella disputa tra Fausto Baù, Federico De Marco e Riccardo Zanella.

Tra questi ritrova lo smalto ed elimina un po' di ruggine accumulata nei mesi di stand-by il pilota di Gallio, in provincia di Vicenza, noto per la sua correttezza e soprattutto per la sua umiltà, non solo, a contraddistinguerlo anche la buffa parlata con spiccata inflessione delle montagne venete.
Fausto, nonostante siano anni che è dedito al modellismo, nonostante sia dotato di grandissima esperienza anche nell'assemblaggio del proprio modello, spesso si informa e chiede consigli pure ai neofiti, per confrontare le proprie idee e opinioni, le proprie conoscenze, per poi trarne frutto, per poi sperimentare.

Il titolo di questo reportage è tutto per Baù, che, con tale curioso cognome, non abbaia, ma morde e divora ben 56 passaggi al termine dei 30 minuti di questa finale.

  1. Tiziano Ravelli

  2. Fausto Baù

  3. Federico De Marco

 

La premiazione di queste gara è un po' sottotono, sia per gli episodi di nervosismo accaduti a metà giornata, sia per la fuga anticipata di Ravelli e De Marco i quali, per impegni personali, non hanno potuto presentarsi sul podio per la foto di rito e gli applausi; non si sono neppure trovate simpatiche controfigure come Max Leali, che in altre occasioni ha posato per i reporters sostituendosi ad altri in modo ironico e grottesco...

Si chiude il sipario e ci si dà l'arrivederci per la terza prova di questo campionato che sta assumendo sempre più lati di interesse.

Ci si vedrà di nuovo presto, il 22 settembre, per la III° prova a Rustignè di Oderzo, con la regia del Team Opitergina Corse, in un contesto ambientale sicuramente piacevolissimo, con, in fianco alla pista, il verde dei salici piangenti ed i rilassanti laghetti...

                  Indiano

 

 

 

 

Per scaricare o visualizzare i cronologici completi di questa gara, gentilmente concessi da Ernesto Tosi, fai click qui...
08.09.2013_2a_UISP_Cimavilla_.pdf.zip
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