Cimavilla di Codognè (TV) 10 Novembre 2013

Castagnata” - IV° prova Campionato 2013 “Model Nitro Rc”

Buggy 1:8 Scoppio

 

Quando le cose si mettono per il verso ''GIUST''!...”

 

Reportage:

Un 2013 quasi agli sgoccioli per quel che riguarda il nostro impegno agonistico nella disciplina off-road all'aperto, ha annoverato tra gli ultimi appuntamenti la gara di Cimavilla, che si è svolta domenica 10 novembre scorsa.

Con questo evento intitolato dall'organizzazione ''Castagnata'', si è anche concluso il ''sofferto'' campionato del gruppo autore, e specifico sofferto, per via del fatto che durante l'anno si è avuta una drastica decimazione dell'organico di base per problemi interni, dove è venuta a ridursi alle sole persone di Romeo Bellotto e Silvano Rossetto la struttura organizzativa di base; faticosissimo, pertanto, il loro impegno per risolvere adeguatamente un calendario composto solo da quattro date e senza alcuna possibilità di scarto per i partecipanti al campionato in questione.

Come già detto in altre circostanze, la pista permanente di Cimavilla è ormai ridotta a stato di abbandono ed è ancora gestita da altre persone, di cui non se ne prendono la minima cura, pertanto, il tracciato della ''Castagnata'' viene posto adiacente, nella medesima area, sfruttando un pratone verde e con l'erba perfettamente rasata.

Romeo, ufficiale disegnatore del team, replica un circuito già improntato in precedenti manifestazioni analoghe, costituito da un rettilineo di circa una trentina di metri sufficientemente sopportabile anche dai motori meno potenti, un tratto di slalom impegnativo, qualche salto praticamente di corredo, del misto-veloce e, nei pressi della stazione di cronometraggio gestita dall'immancabile e bravoErnesto Tosi, un misto-stretto piuttosto tortuoso da affrontare con andatura lenta.

Sempre citando della pista, terreno davvero eccellente, con erbetta umida ed anche un po' sdrucciolevole, tanto da far patinare leggermente il retrotreno dei modelli, sui quali non è stato difficile intivare copertura idonea.

Assolutamente corposa la partecipazione: 10 teste iscritte in categoria F1, mentre ben 30 nomi hanno figurato nell'altra categoria.

 

Siamo a Novembre, ma quest'anno il freddo non intende farsi sentire; comunque scelgo abiti piuttosto pesanti e, soprattutto, eventualmente adatti per proteggermi anche dalla pioggia.

Il cielo è coperto e nuvoloso, ma, tutto sommato, non sembra essere così brutto da minacciare la discesa di precipitazioni.

Ernesto Tosi è come un orologio svizzero e, prima di iniziare, programma e pianifica sempre la tabella di marcia, per evitare spiacevoli conclusioni con il buio, considerata anche la stagione con le giornate corte; cerco, quindi, di essere solerte nel raggiungere il luogo che ben conosco.

Arrivo e chiedo ospitalità a Lorenzo Stabile, che possiede un grande furgone da cui, sul fianco del portellone scorrevole, stende un telo impermeabile che fa da verandina... gli rubo un po' di spazio, ma Lorenzo sembra contento di avermi come inquilino.

Vicino al nostro insediamento anche altri gazebo con sotto persone che rivedo volentieri: Piero Stefan, di nuovo in gara dopo lunga forzata assenza per malattia, poi un veterano del modellismo locale, la cui fama era molto nota negli anni '90, ovvero il bravo Roberto Casonato, acui è tornata la nostalgia di tribolare con le ruote artigliate...

Appena viene concesso di accendere i motori, i modellisti, come sempre smaniosi ed impazienti, si accalcano sul palco per poter provare e sistemare assetti e carburazioni, non curanti del fatto che i modelli, dopo qualche giro, rientrano belli pesanti e con parecchio fango sui cerchi e sul telaio.

Con rapido breafing, Romeo, severo direttore di gara, espone le note regole in forma succinta e quindi si va a cominciare.

Durante le qualificazioni, ben nove concorrenti nella categoria F2 tagliano il traguardo sui cinque minuti con un ottimo accumulo di 10 passaggi; il migliore in assoluto è Fabio Giust, che, dopo aver scelto Mugen, ha rispolverato la grinta e la capacità che un tempo lo facevano distinguere.

Ottima forma per Devid Maschio, che dopo lungo periodo un po' soporifero, si risveglia, mostrando artigli affilati.

Buone le qualifiche anche di Stefano Silvestrin e del rovigotto Daniele Caredda, che scavalcano i bravissimi Trawinsky e Martin.

Tra gli altri, quelli che invece mettono in saccoccia i nove giri sono veramente molti... vanno dal decimo al venticinquesimo posto, si trovano tutti appiccicati tra loro e con divari di lievi manciate di secondo!

Insomma, con questo intendo affermare che, mediamente, il livello di preparazione è piuttosto alto, qui, dalle nostre parti.

Sbirciando tra i ''big'', oggi c'è pure il fuoriclasse Davidino Ongaro, il quale, ed è ovvio, mostra fin dalle prove di qualifica la sua evidente supremazia; nonostante ciò, oggi è fortemente contrastato da un pericolosissimo Gianluca Zecchini, che gli sta alle costole con soli 3 secondi di svantaggio sui 5 minuti! (sto ancora citando delle qualifiche).

Prima del relax che si può gustare durante la pausa pranzo, si provvede ad effettuare la finale F2-C; naturalmente si tratta di una scelta che consentirà di concludere la giornata di gara con piena luce.

 

Finale F2-C

Come per la ''B'', anche i concorrenti capitati in questa finale hanno solamente venti minuti di prova, anziché trenta, che sono invece di diritto solo per quelli della ''A'', ed anche qui sempre per i noti motivi legati alla limitatezza della luce solare.

Sono un po' sconsolato a partire in una ''C'' dopo tanti anni di modellismo, ma poi, se guardo che insieme a me ci sono altri valorosi e, soprattutto, se guardo le lievi differenze di tempi con quelli della ''B'', beh... allora mi rincuoro e mi rinfranco.

Sono a prestito con il meccanico, cedutomi da Giordano Martin: ho sotto il palco a collaborare con me il mitico Walter Bettin, a sua volta coadiuvato dai Barbagallo; il terzetto mi è davvero di grande supporto e durante tutti i venti minuti ricevo utilissime indicazioni e rifornimenti perfetti.

Quando Bellotto solleva la bandiera a scacchi e provoca la partenza riesco a mettermi al comando, ma, in un attimo vengo superato da Bolognini e Casonato, che sono decisamente più performanti.

Un po' più indietro c'è il mio coetaneo Marino Pilon, che se la deve sbrigare con un giovanissimo friulano alla sua seconda gara, che non se la cava assolutamente male: Francesco Zanin di soli quattordici anni.

Intorno alla metà del tempo a disposizione il rovigotto Mirko Bolognini comincia ad avere problemi con la candela, mentre Casonato, seppur vada forte, pasticcia e commette errori; profitto della situazione e con passo costante e preciso mi riprendo la leadership.

La perfetta intesa comunicativa con Bettin mi consente di gestire il mio vantaggio di quasi due giri e chiudo felice e, per una volta tanto, anche vittorioso!

 

  1. Indiano

  2. Roberto Casonato

  3. Francesco Zanin

 

Finale F2-B

Nella mischia di questi dieci concorrenti ci sarebbe anche Lorenzo Stabile, ma il pilota goriziano, che durante la mattinata aveva fatto delle ottime qualifiche, è convinto di essere accorpato nella finale ''A'', pertanto, mentre i suoi compagni sono pronti per partire, lui è bello tranquillo a bighellonare e chiacchierare; Lorenzo salta di correre e si incavola tantissimo con sé stesso... ogni tanto queste cose accadono!

Sul palco, i nove corridori rimasti intraprendono la loro prova e subito Silvano Bravi si scatena con guida pulita e passo costante, sfruttando il propulsore nei tratti rettilinei e senza scodinzolare con il retrotreno.

La sua preoccupazione rimane comunque costante per tutti i venti minuti, perchè dietro a lui c'è davvero un inferno.

In una prima fase dietro al leader hanno beghe e conflitti Maschio, Grassi, Covre e Missio, mentre curano di più il passo Stefan, Cappelletto, Cicuto ed anche Pino Gentile.

Intorno alla metà della finale cominciano i primi grandi sconvolgimenti di classifica e si delinea una cordata di comando che offre emozioni fortissime, in particolar modo per un ''duellone'' che dura svariati minuti tra Andrea Missio e Federico Cicuto, peraltro appartenenti al medesimo team.

La lotta per il secondo posto è davvero ''all'ultimo sangue'' ed anche con qualche colpettino proibito sulle fiancate, ma davvero eccitante e spettacolare da vedere.

Alla fine un errore di Cicuto avvantaggerà di ben 6 secondi il suo acerrimo nemico.

  1. Silvano Bravi

  2. Andrea Missio

  3. Federico Cicuto

 

Finale F2-A

Prima di iniziare a descrivere questa fase, devo fare una piccola premessa.

Ebbene, il pilota Fabio Giust nel 2012 ha avuto risultati poco soddisfacenti, soprattutto per non aver posseduto un modello adeguato alle sue esigenze, pertanto, dopo un'annata demotivante e disastrosa, gli è stato concesso di iscriversi per questo campionato nella categoria F2, ma è cosa ben nota a tutti che Fabio appartiene ai ''big'' già da diversi anni...

Detto questo, vi racconto subito come è andata!

Sul palco, pronti per scattare dopo il sollevamento della bandiera verso il cielo, la crema degli F2 triveneti, molti dei quali verranno promossi con il 2014 verso ambiente a loro più adeguato.

Fabio, che indossa il numero 1 sulla tabella, è aiutato da sotto da Mamo Sartorato; parte bene e provvede immediatamente a far musina di vantaggio, perchè gli inseguitori sono tutti di buona levatura e soprattutto davvero agguerriti e pronti a soffiargli lo scettro del comando.

Nella fase iniziale, nelle prime posizioni, spesso compaiono anche i nomi di Barbagallo e Caredda, ma il primo spacca l'albero motore al diciottesimo minuto, mentre il secondo ha noie meccaniche, che lo relegano ai box per tempi lunghissimi, distruggendogli il buon risultato.

Mentre Giust, contento come una pasqua e con un buffo ghigno sul volto, viaggia in solitaria, ha alle sue spalle grandi conflitti tra Devid Maschio, in ottima forma, e l'intraprendente Stefano Silvestrin, poi ancora punzecchiatine e dispettucci tra i simpatici Martin e Trawinsky.

La gara nel suo complesso è bella da vedere e sufficientemente ordinata e composta, con una chiusura con il ''suspance'' per il duello tra Devid e Stefano, quasi appaiati per svariati giri, che concludono con soli 6 secondi di differenza, ovviamente dietro a Fabio Giust, che trionfa gaudente, sbandierando la sua ''mucca''.

  1. Fabio Giust

  2. Devid Maschio

  3. Stefano Sartore

 

Finale F1

Questa finale è davvero stupenda e non vedo l'ora di farvela un po' rivivere...

Sull'ampio palco di pilotaggio, più o meno nelle posizioni di centro, spuntano i dentini di Davidino Ongaro, che per ovviare alla sua statura contenuta di ragazzino, sale su una cassetta di plastica per bibite, per poter vedere meglio.

Con lui presente in gara, i risultati sono di certo un po' scontati, ma i contendenti più pericolosi, ovvero Zecchini e Sartorato, sono prontissimi ad affrontare la dura sfida.

Sartorato in primavera, durante una gara a Rustignè, si era beccato sul muso dal piccolo prodigio ben 6 giri... qui, oggi, Massimo non ha alcuna intenzione di ripetere l'amara esperienza.

Per vedere meglio e memorizzare tutto, mi apposto con Ernesto Tosi in postazione di cronometraggio.

Romeo alza la bandiera e Davide Ongaro spalanca il gas! Fanno altrettano tutti gli altri, ma lui va più forte, molto più forte e in soli due o tre minuti il suo vantaggio è pazzesco: almeno tre quarti di giro sull'avversario più prossimo!

La Hong di Sartorato è l'unica macchina che può recare qualche fastidio, perchè Zecchini ha dei problemi e si trova in penultima posizione, dopo una partenza sfortunata, anzi disastrosa.

Davide si mette tranquillo e quasi si adagia, mollando un po' la presa, rallentando... Sartorato comincia a gonfiare i muscoli e piano piano si avvicina al leader, senza far rumore, come un felino che fa la tira alla propria preda.

Anche dalle retrovie c'è un'implacabile rimonta di Gianluca Zecchini, che ad un certo punto soffia addirittura il terzo posto ad un brillante Francesco Corona, che ha tenuto saldamente in pugno per ben due terzi di gara...

Con la presenza di questi noti personaggi, gli altri F1 rimangono un po' nell'ombra e poco si tende a guardare cosa combinano Pivato, l'altro degli Zecchini, ovvero Gabriele, poi Baù, Modolo, Moretti e Borsoi, i fanalini di coda.

Siamo tutti con il fiato sospeso perchè ''Mamo'' arriva davvero vicinissimo al campioncino, solo sette secondi di svantaggio... pochi, assolutamente pochissimi!

Ma, nonostante Massimo adotti le più sofisticate tecniche di guida e tutte le migliori armi a sua disposizione, purtroppo il suo propulsore è proprio il Vega che ho testato per quattro gare con la collaborazione di Michele Bison, un motore generoso di prestazione, ma ingordo, pertanto il pordenonese deve far rifornimento spesso, deve rientrare non oltre i 5/6 minuti; tutto ciò fa svanire il suo sogno di gloria e, alla fine, termina con un giro in meno rispetto al vincitore.

Gianluca Zecchini, nonostante la grandissima rimonta è troppo indietro per contrastare la supremazia di Ongaro e, con il suo terzo posto sul podio, ha comunque un considerevole svantaggio di ben 3 giri... tanti!

Davidino vince, ma questa volta non ha ''vinto facile''... anzi, a metà gara, quando Sartorato è andato a sussurrargli qualcosa sulle orecchie, sono certo che Davide si sia pure preoccupato davvero parecchio!

  1. Davide Ongaro

  2. Massimo Sartorato

  3. Gianluca Zecchini

 

Una gara intitolata la ''Castagnata'', non può chiaramente concludersi senza che vengano distribuiti copiosi piattini di castagne e, le castagne senza il prosecco, sicuramente si bloccano in gola... quindi: castagne e prosecco dei colli coneglianesi per tutti!

Durante la premiazione l'allegra brigata scherza e si prende in giro.

Fabio Giust ha il volto di bambino paffuto e cresciuto... continua a ridere, non curante delle molte battute scherzose che gli vengono rivolte.

Io, che non vinco mai, mi sento più vicino al cielo, sopra al gradino più alto del podio... con me festeggia pure Bettin, gaudente per avermi aiutato a vincere!

Altrettanto felice Francesco Nalin, emozionato di essere su un podio solamente alla sua seconda gara...

Noi concorrenti, i meccanici, le mogli... tutti insieme festeggiamo come fosse capodanno... ogni domenica per noi è una festa!

Ma quanto ci piacciono queste macchinette... le macchinette, sporche e provate, con il fango sotto al telaio... sono già dentro alle automobili, insieme alle cose del modellismo.

Non vediamo l'ora che scorra la settimana per ritornare a correre con queste macchinette che ci fanno perdere la testa.

                 D.D.D. - INDIANO

 

 

 

Per visualizzare e fare il download dei cronologici di questa gara, gentilmente concessi da Ernesto Tosi, fai click qui..
10.11.2013_4a_ModelNitroRC.pdf.zip
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