TSUNAMI PARK Mortegliano (UD)

7 Luglio 2013

Trofeo Monogomma “SP” Off-road 1:8

by Ricky ''Buggy Saltafossi''

 

Tutti con gli stessi artigli, ma De Angelis graffia di più...”

 

 

Reportage:

Le previsioni di successo di questo evento lasciavano qualche dubbio, in quanto, nello stesso fine settimana, erano state programmate anche altre due gare, una il sabato a Due Carrare presso IBR e l'altra in provincia di Venezia a Eraclea sulla pista Racing Garden, e quest'ultma proprio nello stesso giorno, ovvero domenica 7 luglio; ma la buona impressione regalata con il battesimo del circuito “Tsunami”, il passaparola positivo, l'intensa pubblicità sui canali mediatici più diffusi, hanno fatto sì che il cospicuo numero di preiscritti marcasse il cartellino puntuale alle otto del mattino: 50 concorrenti!

L'inventore di “Tsunami”, Marco Bertuzzi, ha lavorato sodo per costruire un percorso adeguato alle esigenze di tutti gli appassionati, sia esperti che neofiti.

Marco, sensibile a qualsiasi genere di critica e in più, lui stesso abituale frequentatore degli ambienti agonistici, ha creato un vero e proprio gioiellino dell'off-road ''tipico'', aiutato anche da un terreno generoso costituito da erba morbida, ma soprattutto da zolle friabili e con pochi elementi di abrasione... i telai degli automodelli dopo estenuanti utilizzi escono perfettamente integri, davvero con pochissimi strisci.

Il tracciato, originariamente nato con una forma molto particolare, ha già cambiato facciata più volte e, con l'ultima modifica, è stato eliminato uno spettacolare ponte che faceva intersecare i passaggi dei macchinini, ma pericoloso per eventuali recuperi.

Questa pista ha un tempo medio di percorrenza piuttosto alto, ma lo sfruttamento quasi totale dello spazio a disposizione, consente, in caso di ''spenta'' o avaria, di poter consegnare il buggy ai meccanici in tempi ridotti ed è questa con certezza una bella cosa, perchè non vengono compromessi irreparabilmente i risultati.

A sostituire il ponte eliminato è stato inserito uno splendido panettone dove i ''saltatori'' hanno potuto sbizzarrirsi in evoluzioni aeree davvero spettacolari e di effetto scenico.

Come ho già scritto su precedenti reportage, oltre all'appena citato ''panettone'', il percorso ha tratti molto veloci, salti doppi (tutti effettuabili con unico balzo), salti singoli piccolini e micro-woops; ci sono anche fasi molto tecniche e lente e, sulla riga del rilevatore cronometrico, un tappeto sdrucciolevole da affrontare con delicatezza.

In conclusione, posso affermare che questa pista è davvero ben fatta, gradevole e soprattutto alla portata di qualsiasi ''pollice'', dove vengono mischiati più stili realizzativi che abbracciano sia la vecchia che la nuova tendenza; una pista dove posso perfettamente adattarsi modelli con passo veloce come le ultime Losi o le ''pianta larga'' come le Mbx5 e altre...

 

Mentre sono in autostrada all'altezza dell'uscita per Lignano c'è già abbastanza movimento, nonostante siano le 7.40... in questa stagione tutti si buttano verso il mare.

I modellisti al mare non ci vanno, preferendo la polvere e l'odore acre del nitrometano...

Questa è già la terza volta che approdo allo “Tsunami”, ma negli ultimi chilometri, nonostante l'ausilio del navigatore, tendo a farmi confusione.

Trovo l'ingresso dell'area e, seppur sia presto, c'è già un po' di ingorgo di autovetture.

Accedo alla zona della tendopoli e saluto con allegria i volti amici... c'è anche al completo la tribù degli Zecchini, reduci tra l'altro della gara ''Ibr'', la ''Grill-race'', tra loro l'allegria non manca mai e sono lì a scherzare e ridere come matti con l'umorismo inglese di Max Leali e le spiritose battute di Stefano ''Big-more'' Moretti.

Trovo posto vicino ad un gruppetto che, intorno ad un tavolino da terrazzo modificato, ha allestito una sorta di box rudimentale: si tratta del supporto meccanico per un pilotino nuovo, un adolescente armato di 1:8 rtr a strappino, pieno di entusiasmo ed anche di incertezze, lui si chiama Francesco Zanin ed è la sua prima gara!

Facciamo immediatamente amicizia e offro qualche suggerimento al padre e al nonno di Francesco, che, concitati, cercano di assistere al meglio il nuovo corridore.

I ''nuovi'' non sono molti e, dei 50 piloti, la maggior parte è costituita da vecchie volpi delle gare.

Riccardo Rondina, l'organizzatore, intorno alle nove inizia a raccogliere le iscrizioni e a consegnare i treni di gomme “SP” punzonati, con l'obbligo rigoroso di utilizzarli per qualifiche e finali.

Il cronometraggio e il commento sono compito di Ernesto Tosi, nuovamente in chiave ''texana'' (ha sfoderato questo look qualche settimana fa a Corbolone...), munito di cappello da John Waine e sigaro toscano (l'ha acceso solo dopo il pranzo...).

Cominciamo con le prove libere e si testa il nuovo tracciato... ognuno si sceglie sull'ampio palco di pilotaggio la posizione che più gli si addice.

Tutti assaggiano i salti e, specialmente quelli doppi, vengono provati e riprovati con partenze e atterraggi a destra e a sinistra, per capire meglio dove intraprenderli poi, nelle batterie e nelle finali, quando il cronometro sentenzierà verdetti...

La scelta organizzativa regala una soluzione abbastanza nuova per la nostra regione, ovvero una categoria unica, senza distinzione tra F1 ed F2, come siamo abituati a fare, così, in punto alle 10, muovono le prime qualifiche, dove sono mischiati i bravi con gli scarsi.

A coprire 6 giri in cinque minuti sono ben 27 concorrenti! Il più brillante della mattinata è il trentino Andrea Di Cecco, ma a dargli fastidio ci sono Nicola De Angelis, che, dopo aver riacquistato una Mbx6, è di nuovo in grado di stupire e sorprendere; c'è poi un formidabile Nicola Baggio, anche lui ritornato sui suoi passi con lo stesso modello che usa il De Angelis, e che dopo un inizio goffo della stagione 2013, ha sfoderato un potenziale di pilota eccellente... ancora tra i primi, sempre citando di qualifiche, fa ben intendere e sperare Gianluca Zecchini, che viaggia a braccetto con Tiziano ''Ravex'' Ravelli, da poco possessore di Mugen, ma che non ha ancora trovato assetti ottimali.

Insieme, compreso tra i migliori, si ripropone Federico De Marco, ancora dotato di smalto e abilità nel pilotare.

Nulla di buono per i due Maschio, padre e figlio, che entrambi non hanno concretizzato prove di rilievo e soddisfazione.

 

Prima della pausa pranzo, viene deciso di far partire la finale ''D'', che consentirà ai primi due di balzare oltre con il sistema ''Bump-up'', particolarmente gradito tale metodo per questa organizzazione.

 

Finale ''D''

Non nego che ci rimango un po' male a vedermi inserito nella ''D'', dopo tanti anni di gare ed anche una discreta padronanza del radiocomando... poi però mi accorgo che insieme a me ci sono altri che non sono propriamente delle tartarughe, e allora mi consolo.

Partiamo per i trenta minuti e subito si evidenzia un gruppetto di testa che gira davvero bene. I più veloci sono Enrico Rampado e Massimo Simionato, ma vicini e nello stesso giro combattono Daniele Ceschin, Alessio Zago ed anche Indiano.

E' un piacere gareggiare contro Alessio Zago, perchè è composto, corretto e leale; infatti, percorriamo fianco a fianco lunghi tratti di circuito e per svariati minuti, senza alcuna collisione o contrasto.

I motori con il caldo da oltre 30° soffrono molto e, per evitare incresciosi accadimenti, molti scelgono carburazioni ''grasse'', con ovvii rifornimenti ai 6 minuti, anziché ai sette, sette e mezzo e oltre, consentiti con temperature più fredde.

Nonostante queste carburazioni ottimali, qualcuno ogni tanto spegne, compreso il sottoscritto... e i risultati sfumano!

Per tutta questa finale ci sono piccole variazioni di posizione nella densa leadership, ma sul finire il colpo di scena è provocato dall'inaspettato spegnimento del motore di Rampado, che perde la priorità di poter correre la finale ''C'' e lascia il proprio posto ad Alessio Zago e a Simionato, ovviamente...

 

  1. Massimo Simionato

  2. Alessio Zago

  3. Enrico Rampado

 

''Prima di cominciare con le grandi battaglie del pomeriggio, si va tutti sotto ad un cocente tendone per gustare un calorico piatto fatto di carne alla brace, polenta e patatine... non è molto estiva come pietanza, ma non importa, il sapore è eccellente e l'atmosfera allegrissima, forse per via del buon ''rosso'' friulano che accompagna e fa un po' girar la testa e dire sciocchezze simpatiche... ''

 

Finale ''C''

Con sorpresa mi accorgo che in questa finale ci sono nomi di notevole spessore, alcuni abituali frequentatori della categoria F1, come Fabio Giust, Bertolini o Pezzarini; non solo, forti F2 come Martin, Bosa, Rossetto... pure Devid Maschio, il quale, a causa di avaria, decide di non partire.

Proprio per via del caldo, fin da subito dopo lo start si cominciano a contare ''i morti'': Fabio Giust non riesce a controllare il modello che ha il differenziale centrale che fa le bizze, per cui si innervosisce e solo dopo 5 minuti dalla partenza sfascia quasi volutamente la macchina in modo irreparabile.

Ma la malasorte investe anche moltissimi altri, che, a turno, scendono dalla larga scala di accesso al palco: Rossetto, Barbagallo, Del Zotto, Grassi e Giordano Martin, che pure lui conclude in anticipo...

In questo caos di problemi, trae vantaggio nuovamente Massimo Simionato, che di nuovo vince avanti a Pezzarini e De Marchi.

Per Massimo lo stress è notevole e le povere gomme ''SP'' devono sopportare altri 30 minuti di estenuante utilizzo... riusciranno a resistere? Ebbene sì! Al termine della ''B'' la macchina di Simionato avrà le gomme senza tasselli, ma ancora perfettamente incollate al cerchio; lo sponsor Philip Salemi sarà indubbiamente felice di questo test tanto pesante che ha dato risultati ottimi e assolutamente positivi per le gomme di sua produzione.

 

  1. Massimo Simionato

  2. Daniel Pezzarini

  3. Luca De Marchi

 

Finale “B”

Vi ricordo di nuovo che in questo trofeo si è scelta la formula della categoria unica, ma alla fine, quelli che si sono guadagnati il posto in questa prova ''B'' sarebbero comunque tutti piloti che solitamente appartengono alla crema della categoria F2...

A partire con il numero 1 sulla tabella è il piccolo Gianmarco Franzolini, nuova promessa del modellismo friulano, che, non dimentichiamo, ha preso in mano un radiocomando per la prima volta solamentente a novembre dello scorso 2012... il ''moccioso'' ha grinta da vendere e guida possente, ma ancora non riesce a controllare la propria emotività e a volte commette grossolani errori che gli comportano risultati non adeguati al suo potenziale.

Franzolini, tra una cosa e l'altra al termine si intasca comunque un degno 8° posto... non arriva tra i primi, ma bravo lo stesso!

In questa finale sul palco di pilotaggio non si vedono neppure per un istante scarsi assembramenti di piloti, e questo fa comprendere che non ci sono rotture e ritiri.

Il faro del riflettore è praticamente puntato per tutto il tempo sul veneziano Manuel Marchetto, bravissimo e costante, che però fatica non poco a staccare due avversari davvero insistenti: Fausto Baù e Leonardo Pivato.

Di lì a breve anche la presenza di altri concorrenti di buon livello, come il polacco Trawinsky, l'udinese Pezzarini ed anche un concorrente ''brushless'', Paolo Sbrogiò; le tre macchine elettriche presenti hanno corso con le cugine a scoppio, perchè non è stato raggiunto un numero utile per fare una batteria dedicata (uno strappo alla regola, visto che questi iscritti hanno percorso oltre 100 chilometri per arrivare a Mortegliano...).

Qualche problema per il pronosticato Francesco Corona ed anche per Luca Sarto, i quali hanno intascato un risultato davvero mediocre.

Stanchissimo e provato Massimo Simionato, protagonista per ben 3 finali una dietro l'altra, questa volta ha ceduto con gli occhi e l'energia: al termine si intasca solo 27 giri... bravissimo ugualmente!

  1. Manuel Marchetto

  2. Fausto Baù

  3. Leonardo Pivato

 

Finale ''A''

Nicola De Angelis non ha ingurgitato la famosa bibita che ''mette le ali'', ma ha volato fin dall'inizio e sempre, costantemente in prima posizione, al comando e ben distante da qualsiasi altro inseguitore.

Partono ordinati e composti, perchè sono tutti in grado di controllare in forma millimetrica il modello, non si toccano e affrontano sparati le prime curve e i primi tratti da percorrere a tutto gas... Ernesto comincia con l'appello... si odono pronunciati i nomi di De Cecco, De Angelis... anche Ravelli!

I recuperatori lavorano pochissimo, perchè in pista c'è ordine, correttezza e velocità, tanta velocità...

All'inizio anche il nome di Gianluca Zecchini echeggia dalle casse acustiche... pure quello di Fede De Marco... qualche citazione anche per ''Big-More''...

Con sorpresa comincia a arretrare Di Cecco e lo stesso accade per Ravelli, che controlla male il retrotreno della sua Mbx7.

Avanzano invece e cominciano a brillare Romeo Bellotto, a lungo in seconda posizione, poi Roberto Vidotto, ma di poco indietro c'è Nicola Baggio che ha memorizzato bene le traiettorie e quindi intraprende una irrefrenabile e precisa scalata.

A due terzi di gara i primi che scendono dal palco per rottura del modello: tutti e due gli Zecchini, Moretti, De Marco...

E proprio a due terzi di gara Baggio è galvanizzato e, seppur distantissimo da Nicola De Angelis, gira alla grande e si insedia al secondo posto.

Un altro noto ''passista'' è lo jesolano Roberto Vidotto, pilota di grande spessore, forse non eccessivamente spettacolare nella guida, ma indubbiamente controllato e preciso, pilota in grado di rispettare le traiettorie con estremo puntiglio (lui è un ex pista...), dicevo, Roberto inizia a tediare Baggio e ne nasce uno scontro diretto che entusiasma il pubblico che assiste con attenzione ai performanti transiti di questi due eccezionali corridori.

Gli ultimi minuti sono davvero emozionanti e, colpo di scena, Nicola Baggio spegne! Non si fa sfuggire l'occasione Vidotto, che al volo gli soffia il secondo posto...

  1. Nicola De Angelis

  2. Roberto Vidotto

  3. Nicola Baggio

 

Un vento caldo e umido accarezza la nostra pelle, sudata e con la polvere che si è appiccicata ai pori, in questa domenica afosa.

Su un tavolo sono esposte delle coppe davvero stupende... quelle destinate ai vincitori più bravi sono sfavillanti, forgiatissime e soprattutto gigantesche!

Anzichè dare un ricordo a tutti, si fa una lotteria dove i ragazzini più piccoli a turno si divertono ad estrarre numeri vincenti... i premi sono mediamente belli.

Tutti vivono il suspance di portarsi a casa un Motore della Novarossi e man mano che i numeri vengono recitati, ne escono battute e scherzi... il fortunato a cui la sorte destina il 3.5 è l'adolescente Eugenio Barbagallo, talmente emozionato che gli si paralizza sul volto un sorrisino compiaciuto... talmente emozionato da non riuscire a dire ''grazie''... sono contenti tutti quanti che sia lui il destinatario di tale bel premio.

I modellisti hanno il cuore che non invecchia mai... ma De Angelis ha gli artigli che si allungano e che graffiano sempre più forte!

                     INDIANISMI COSMICI

 

PER FARE IL DOWNLOAD DEI CRONOLOGICI DI QUESTA GARA, GENTILMENTE CONCESSI DA ERNESTO TOSI, FAI CLICK QUI
07.07.2013_SPracing_Tsunami_park.pdf.zip
Archivio compresso in formato ZIP 272.0 KB