VALCASONI di Eraclea (Ve) 14.04.2013


I° prova “CAMPIONATO SAGRE”


by Club Modellismo Cimavilla


Off-road 1:8 scoppio

 

 

I tre Bottosso... dna da campioni!”

 

 

Reportage

 

Quest'anno la ben nota organizzazione di eventi su piazze e sagre, il Club Modellismo Cimavilla, ha scelto di limitare il proprio programma ad un numero di gare più ristretto rispetto alle precedenti stagioni, sia per problemi di organico più limitato, nonché per focalizzare meglio le proprie energie; pertanto, il “Campionato Sagre 2013” vedrà solamente quattro date e, ai fini della premiazione di fine anno, tutti e quattro gli appuntamenti saranno d'obbligo (nessuna gara di scarto).

A Valcasoni, quasi sconosciuta frazione di Eraclea, esiste da qualche anno una festa di paese che riscuote grandissimo successo e, per noi delle macchinette, questo rappresenta il secondo graditissimo invito.

Nella prima circostanza, nel 2012, tutto era favoloso, ma il tempo ''ha rotto le uova nel paniere'', portando pioggia a diluvio, tanto da costringerci nella data prefissata ad una forzata sospensione a metà giornata, tamponata successivamente con una replica durante domenica seguente, ma con un numero di iscritti più esiguo.

Quest'anno, invece, proprio nella data della gara di Valcasoni, la primavera ha confermato ufficialmente il proprio arrivo, regalando sole e temperature finalmente gradevolissime.

 

Il sorprendente il numero dei preiscritti, addirittura si parla di oltre 80 persone, mi ha fatto decidere di mettermi in viaggio molto presto.

Infatti, conoscendo l'ubicazione della pista e sapendo anche che lo spazio per box e gazebo non è più di tanto consistente, e non solo, anche la difficoltà dello scarico delle attrezzature con le automobili che si possono parcheggiare ad una ventina di metri, lungo la provinciale che porta a Caorle, mi hanno indotto a scegliere una levataccia davvero mattutina per arrivare tra i primi.

Mentre guido sono impaziente, perchè non vedo l'ora di arrivare... il gruppo di Piero Stefan lavora bene e so già che sarà una bella gara!

Prima delle otto a Valcasoni c'è già movimento di gente che trasporta le proprie cose; io trovo ospitalità sotto alla tenda degli Zago, amici cordiali.

Tutto è già allestito alla perfezione e il palco di pilotaggio, meravigliosamente costruito ad arte da Giuliano Bottosso, si eleva supremo sul tracciato disegnato dal solito Romeo Bellotto, sempre più creativo.

Il percorso è praticamente una replica di quello dello scorso anno (già piaciuto molto!) ed è bellissimo, vario e molto dinamico.

La miscela di componenti che lo costituiscono è ricca: curvone veloce in anticipo di rettilineo, con conclusione in slalom destro/sinistro/destro, salti ben posizionati, tratti sdrucciolevoli, curve in parabolica e soprattutto, divertenti fasi di guida in ''falsopiano''... insomma, tutto ciò che può offrire divertimento massimo.

I previsti 80 non arrivano, ma quasi 60, e non sono pochi, si mettono in fila per l'iscrizione e il ritiro dei numeri di gara.

Altra istituzione è la presenza affidabile di Ernesto Tosi, cronometrista preciso e pignolo, nonché, come ben si sa, preparato speaker.

Macchine da lavoro instancabili Angelo Silvestrin e Silvano Rossetto, a volte neppure menzionati, ma che sono componente indispensabile per il C.M.C., si adoperano per gli ultimi ritocchi e tirano risonanti colpi di martello ai fermi che trattengono il corrugato...

Tra le 9 e le 10 vengono concesse le prove libere e sul palco si cerca uno spazietto per fare qualche minuto di assaggio del percorso, ognuno con il proprio automodello.

Prima di cominciare la gara vera e propria Romeo raggruppa tutti quanti per la foto di rito e coglie anche l'occasione per rispolverare i punti salienti del regolamento e soprattutto per citare il presidente Piero, non potuto intervenire per problemi di salute.

La gara comincia e si comincia con il grande divertimento.

La fase delle qualifiche viene aperta dagli f2, raggruppati in ben 4 batterie da 11 teste!

Anche tra questi piloti ci sono molti che viaggiano forte, infatti, sono addirittura 14 ad intascare dieci giri nei cinque minuti a disposizione con uno smagliante Claudio Gotti che a momenti fa un risultato da F1... per meno di un secondo non scavalca il gradino degli 11 passaggi!

Non è l'unico a dimostrare di saper gestire con grande padronanza il suo tenace buggy, ci sono anche altri nomi noti e, tra questi, tutti e due i fratelli Bottosso, ho scritto due perchè il terzo, Erik, è già noto pilota ufficiale

TLR-Losi e, ovviamente, corre in F1.

Si fanno notare Stefano Silvestrin ed anche Radek Trawinsky, poi buone cose per l'opitergino Alessio Zago, in simpatica continua sfida con Riccardo ''saltafossi'' Rondina, di Rovigo.

Grande saltatore è Marco Modolo, anche lui con 10 giri in fase di qualifica; recenti miglioramenti di guida che davvero sorprendono da parte del piccolo Gianmarco Franzolini.

A mezza via i veterani Fabio Giust, Paolo Dianin (pilota più anziano) ed anche Marino Pilon, un po' arretrato.

Sempre a mezza classifica i Maschio (padre e figlio), De Felice, Bertuzzi, Bandiera e... Indiano.

Poi in fondo una serie di concorrenti alla prime esperienze, arrivati a far gare grazie alla produttiva attività promozionale di alcuni, di cui orgogliosamente ritengo di far parte; questi sono Alberto Gobbo, Alessandro Pascon, Francesco Salvador, Alberto Pizzolato, il giovanissimo udinese dai capelli rossi Fabio Di Lenardo e altri ancora.

Per percorrere il tracciato occorrono mediamente una trentina di secondi e spesso accade di trovare gran traffico.

Il terreno è poco polveroso, nonostante l'erba sia scomparsa dopo pochi passaggi di automodelli; non rappresenta un problema intivare la gomma più opportuna.

Gli F1, grazie alla loro consistente padronanza ed esperienza di guida, riescono ad ovviare al problema della concentrazione e, anche in qualifica, regalano grande spettacolo al pubblico curioso che assiste dall'alto dell'argine che delimita il percorso.

Il migliore è Gianluca Zecchini, che da un po' di volte sta guidando in modo armonioso e senza il ''dito pesante''... insomma, gestisce con meno impulsività e dosa il gas con più delicatezza.

Nicola ''Zana'' Zanella, lo segue a ruota e dietro a lui cerca assetti ideali Erik Bottosso, che ancora non ingrana con la forma ottimale, ma, sottolineo, sto ancora parlando di qualifiche.

Massimo Sartorato, pilota Hong-nor della squadra di Bison, fa sperimentazione con nuovi motori da testare e non riesce ad intrufolarsi nella leadership.

Pivato già in questa gara comincia ad integrarsi bene con gli F1, categoria dove si è da poco approcciato, lo stesso si può dire anche per il trevigiano Francesco Corona e per l'udinese Pezzarini. Nicola Baggio, pilota di altissimo spessore, non è ancora riuscito a sfruttare al meglio il suo potenziale. Piloti storici come Valter Bettin di Jesolo e il padovano Daniele Terrin sono leggermente più lenti... ma siamo ancora nella fase mattutina!

Si può dire la stessa cosa per Vidotto e Borsoi, che solitamente riescono a brillare di più sui 30 minuti.

 

Con la pausa pranzo, trovano un po' di tregua anche le ''donne-meccanico'', Lucia per Zanella, Miriam per Terrin ed Elena per Corona, le quali, assieme ai mariti e a tutti gli altri trovano ospitalità sotto al grande tendone della sagra per consumare a buon prezzo le ottime pietanze del menù fisso.

 

Pomeriggio di finali

 

FINALE F2-D

In questo gruppo di concorrenti ci sono praticamente solo piloti alle prime armi, a parte qualcuno che invece ha un po' di storia.

Nel corso dei trenta minuti ci sono delle interessanti dispute tra il trevigiano Salvador, alla sua seconda gara, e, da Jesolo, Cristian Cappelletto.

Oltre a questi due c'è un secondo gruppetto dove avvengono contrasti abbastanza rilevanti: si tratta dei piloti Davide Tonello e Albino Serafin, i quali, non velocissimi ma abbastanza costanti riescono poi, a causa della rottura della Kyosho di Francesco Salvador, a montare sul podio.

Alberto Pizzolato chiude tranquillo a mezza classifica, ben staccato dal resto che, con tanti errori, vaga con poco ordine e ritmo. Ewald Di Lenardo sceglie di non partire per seguire il piccolo Fabio, suo figliolo.

 

  1. Cristian Cappelletto

  2. Davide Tonello

  3. Albino Serafin

 

FINALE F2-C

Potrebbe sembrare incredibile, ma nella finale ''C'' si trovano elementi non da trascurare, di spessore mediamente elevato. L'off-road triveneto è oramai giunto a livelli assolutamente alti, pertanto, anche nelle finali minori come quella di cui sto citando, il brio e la capacità di guida sono componenti che di certo non mancano.

Il più pronosticato, Francesco ''Ciccio'' De Felice, chiede sospensione tecnica, per cui, al momento dello start, deve insediare l'ultimo posto in griglia.

Dopo la partenza c'è subito un piccolo grumo di automodelli, pertanto, ne approfitto per darmi alla macchia e dileguarmi molto avanti in prima posizione.

Per svariati minuti sono solo e cerco di non fare errori. Dopo un po' però mi raggiungono i Maschio e, oltre a loro sento citare da Tosi anche altri nomi: Meneghetti, De Felice ed anche il mio avversario di sempre, Marco Bertuzzi.

Con il primo rifornimento arrivo a pelo ai sette minuti e mezzo, ma successivamente, costretto ad aumentare il ritmo, finisco il carburante e, con la spenta, indietreggio in quarta posizione.

Riprendo a combattere e dopo un po' mi rimetto in mezzo ai due Maschio, in seconda posizione, ma in atterraggio dopo un salto mi esce un bicchierino e termino a meno di 18 minuti la mia brillante prova.

Gli altri continuano a battagliare in modo cruento e sono proprio figlio e padre a darsele di santa ragione, con continue punzecchiate estranee di Meneghetti ed anche di De Felice, ma ques'ultimo sul finire ha noie meccaniche e scala indietro.

Non è l'unico ad avere rogne, per cui non riescono ad infastidire quelli della leadership neppure Pascon e Bertuzzi, divenuti decisamente pericolosi nell'ultima fase. Degna conclusione per i primi tre:

 

  1. Devid Maschio

  2. Matteo Meneghetti

  3. Massimo Maschio

 

FINALE F2-B

Di tutto rispetto la lista dei nomi presenti in questo gruppo di concorrenti.

Addirittura due titolati F1, inseriti in questa categoria per motivi di praticità, ovvero Fabio Giust e il Giampaolo Dianin.

Veterani scomparsi dalla scena per lungo tempo ritornano ad usare gli stick: sto parlando di Fabrizio Vanin, appartenente al team jesolano.

Ancora nomi di spessore: Max Leali, Stefano Lorenzoni, Andrea Missio ed anche personaggi importati dalla cat. Pista, come Marco Modolo.

Ma quello che si è fatto notare più di tutti è Alessandro Gobbo, personaggio arrivato di recente e di cui si sa poco, ma che guida davvero bene. Anche Paolo Covre fa parte dei nuovi e, oltre a lui, dopo tanto allenamento alle spalle, riesce a miglirorare anche il simpatico Nicolone (per via della imponente stazza) Cavallaro da Rovigo..

Per concludere e citarli tutti un giovanissimo e birbante Gianmarco Franzolini, che, dopo meno di un anno che usa i modelli, sta venendo fuori con la stoffa del campioncino.

L'inizio della finale è tutto in mano a Marco Modolo, velocissimo e soprattutto spettacolare nella gestione dei salti! Nella leadership dei primi 15 minuti ci sono anche Vanin e Cavallaro, quest'ultimo però incappa in noie che spesso lo fermano ai box, togliendogli qualsiasi sogno di gloria.

Anche Modolo termina il suo ruolo di capocordata, in quanto gestisce male il programma rifornimenti e più volte spegne.

La pista è troppo veloce per poter stare in economia, pertanto, conviene rientrare ai sei minuti e molti scelgono di fare in questo modo.

A metà gara cambia tutto e i vertici cominciano a definirsi diversamente: Alessandro Gobbo prende in mano il comando e si contrasta con Fabio Giust con continui duelli.

Bello anche il gruppo di centro dove si fronteggiano Leali, Dianin e Franzolini.

Covre ha problemi e non riesce a mostrare le sue doti di attaccante. Non in forma Lorenzoni e Missio.

 

  1. Alessandro Gobbo

  2. Fabio Giust

  3. Fabrizio Vanin

 

FINALE F2-A

Tra i presenti una bella miscela di personaggi che di certo possono offrire grande spettacolo.

Forse quelli più folkloristici sono proprioAlessio Zago e Riccardo Rondina, già citati sopra, i quali su facebook di continuo si attaccano e si sfidano a vicenda prima di ogni gara, naturalmente per scherzo, provocando allegria e risate per tutti...

Radek, il polacco, bravissimo pilota ma anche recuperatore instancabile: quando è di turno ai bordi corre e salta come una gazzella.

Claudio Gotti, da poco presente nelle nostre date, ma che subito ha mostrato di pilotare alla grande.

Stessa cosa per Stefano Silvestrin... poi gli altri.

Ma il riflettore lo voglio puntare sui due giovanissimi protagonisti di questa finale: Giacomo e Nicola Bottosso!

La loro storia è davvero succinta, perchè è da poco più di un anno che si cimentano in accadimenti agonistici. Prima, infatti, si occupavano del supporto per il fratello Erik, giunto oramai ad esser pilota ufficiale del team TLR, ma poi, il papà Giuliano ha deciso di dare anche ai suoi figli più piccoli un po' di spazio e, sorprendentemente, il dna non tradiva: anche questi sono bravissimi e davvero predisposti!

Parte la finale e per Gotti le cose non vanno niente bene.

Si crea immediatamente un gruppetto di testa da cui lui è escluso e che di certo ha un ritmo più elevato rispetto a tutti gli altri; in questo gruppo, subito vengono citati dallo speaker Tosi i nomi dei ragazzini e con loro anche Trawinsky e Martin... due ossi duri!

Lo spettacolo per chi assiste è notevole, soprattutto per la precisione della guida da parte di tutti, nonché per la mancanza di conflitti e beghe, quindi una situazione armoniosa e con i modelli che vanno davvero veloci, fluttuanti in salti e curvoni.

Giacomo Bottosso aumenta il passo e si insedia in primissima posizione... gli altri lo inseguono e attendono che lui commetta errori per rubargli lo scettro del comando, ma Giacomino fila preciso e, soprattutto, senza sbagliare.

Radek e Giordano sono due segugi... neppure loro mollano.

Nicola Bottosso è il gregario del fratello e sta in sordina dietro ai due squali sopra menzionati.

Verso la conclusione, quando mancano pochi minuti di questa emozionante gara arriva il maledetto colpo di scena: Giacomo spegne per mancanza di carburante... anche a lui tocca questo infausto destino!

Grande sarà la delusione per il giovanissimo pilota di Eraclea, che dopo esser sceso deluso dal palco pilotaggio, viene abbracciato teneramente dal maggiore dei Bottosso, Erik... La sua sconfitta procura però vantaggio al piccolo Nicola, che, riesce a montare sul gradino più basso del podio.

Prima di scrivere i nomi dei vincitori, voglio sottolineare che Zago ha concluso davanti a Rondina e i due si sono piazzati rispettivamente in sesta e decima posizione, giusto per dar menzione alle faccende dei due storici ''litiganti amici'', che anche dopo il termine della gara e per lungo tempo hanno continuato a prendersi in giro...

 

  1. Radek Trawinsky

  2. Giordano Martin

  3. Nicola Bottosso

 

 

FINALE F1

Siamo arrivati alle 17.30 del pomeriggio e fino ad ora la giornata di gara è stata splendida e soddisfacente.

A questo punto manca solo la famosa ''ciliegina sul dolce'', ovvero la gara degli F1.

Romeo solleva la bandiera e i concorrenti cominciano subito a far urlare i motori.

Urlano i motori del terzetto di testa, in cui, oltre a Bottosso e Zecchini c'è anche il padovano Nicola Zanella.

Dalla partenza in poi, per circa un quarto d'ora, Zecchini e Bottosso litigano di continuo strappandosi reciprocamente e a turno la prima posizione.

''Zana'' è un pochino più lento, ma tiene saldamente la terza.

Decisamente inferiori tutti gli altri, compresi bei nomi come Sartorato, Pivato, Corona ed anche Vidotto, che come al solito verso la fine salterà fuori per rovinare la festa a più di qualcuno.

Al secondo rifornimento Zanella brucia la candela e perde molto tempo, ma quando rientra in pista e, al termine di un salto, rompe il braccetto inferiore della sua Mbx6 è costretto a concludere in modo definitivo la sua prova... la terza posizione è ora divenuta vacante e molto molto ambita!

Dal ventesimo minuto in poi comincia il bello.

Erik Bottosso si sgancia definitivamente da Zecchini, guadagnando un giro pieno di vantaggio, Vidotto intraprende la sua fatidica rimonta, duellano Pivato, Corona e Sartorato in zona media... Borsoi, Bettin e Terrin sono i fanalini di coda.

La rimonta di Vidotto è inesorabile e gli regala i frutti aspettati: ora il terzo posto è praticamente accaparrato, ma, ed anche qui clamoroso colpo di scena, pure lui rimane senza il prezioso liquido che fa muovere il buggy... il macchinino si spegne e Roberto scarta indietro per concludere solo sesto.

La terza posizione se la becca al volo Leo Pivato.

Il quarto posto lo intasca Sartorato, a soli due secondi di vantaggio su Corona, che gli finisce dietro a causa di un recupero maldestro...

 

  1. Erik Bottosso

  2. Gianluca Zecchini

  3. Leonardo Pivato

 

I motori si fermano e non emettono più l'adorabile canto stridulo.

Si comincia con il transito dei carrellini, per smantellare questo luogo dove per qualche giorno sull'erba resteranno le tracce del nostro passaggio...

Si va sotto al tendone per ritirare i premi.

Zago e Rondina si fanno fotografare insieme e ancora si prendono in giro...

I Bottosso sono contenti, compreso Giacomo, che, anche se non ha vinto, sa di esser diventato un buonissimo pilota.

Romeo Bellotto chiama a turno tutti i 56 concorrenti e la figlia Mara consegna copiosi sacchi di spesa...

Ancora una volta gli applausi, le foto... la solita frase che si sente da sempre: “Ha tagliato!”...

Solo una ultima cosa da dire... giornata semplicemente ''splendida''!

                         LINDIANO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CRONOLOGICI VALCASONI 14.04.13
Per scaricare i cronologici completi di questa gara, gentilmente concessi da Ernesto Tosi, fai click qui...
14.04.2013_1a_CMC_Valcasoni.pdf.zip
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