Rustignè di Oderzo (TV) 17.03.2013

Gara Off-road 1:8

2° prova Campionato “Team Opitergina Corse”

 

Mamo e Zana... i gemelli siamesi!!!”

 

Reportage:

 

Secondo appuntamento agonistico per questa associazione modellistica, ormai dotata di esperienza notevole e professionalità nella realizzazione di eventi estemporanei, spesso concomitanti con sagre e feste paesane.

A Rustignè, presso i laghetti di pesca sportiva, non c'è stata propriamente una sagra, bensì i gestori della struttura hanno avuto piacere di ospitare “quelli delle macchinette”, in quanto vedono di buon occhio la nostra attività ludica e ricreativa.

A molti concorrenti questa location è piaciuta davvero tanto ancora lo scorso anno, soprattutto perchè il contesto è una vera oasi verde: cosa di meglio del nostro hobby preferito e, a farci da contorno, una natura splendida!?

Luciano Perman, segretario preciso e pignolo, Ernesto Tosi, cronometrista e speaker, Graziano Zago, direttore di gara: questi i nomi dei capisaldi di riferimento.

Zago senior già da tempo è divenuto un ottimo disegnatore di tracciati e, devo dire, anche questa volta ha realizzato una vera ''opera d'arte''!

La pista è davvero piaciuta moltissimo ed è piaciuta a tutti, ma proprio a tutti... un rettangolone non troppo ampio di erba ben rasata, che dopo poco avrebbe rivelato terra consistente e ben impaccata, dove le gomme scelte bene avrebbero regalato tenuta eccellente facendo correre i modelli addirittura in modo armonioso con eleganti e sobrie derapate.

Sono stati di gradimento i salti, posizionati correttamente, il misto-stretto e soprattutto il rettilineo antistante il palco con al termine uno slalom ''sinistra-destra'' che faceva divertire piloti e spettatori.

 

Mi equipaggio di piumino e maglioni perchè so che la giornata che mi aspetta non porterà pioggia, ma di sicuro la temperatura non andrà sopra i 9°.

Arrivo sul posto abbastanza presto, ma gli avventori sono già in tanti ed hanno già insediato le loro cose proprio dietro al palco di pilotaggio.

Scelgo di posizionare le mie cose un po' lontano, ma vicino al parcheggio delle macchine, così almeno non devo fare tanti viaggi con pesi consistenti; nel giro di pochi minuti si crea intorno a me un vero e proprio assembramento con altri piloti amici...

Presto si cominciano a scaldare i motori e a far prove libere a volontà e, stretti stretti si assaggia in tanti il terreno di gara, stipati e vicini vicini sul palco di pilotaggio.

Il numero dei partecipanti è davvero cospicuo: 57 (40 negli F2 e 17 tra gli F1) !!

Cominciamo con gli f2, suddivisi in 4 batterie da 10 teste e si sceglie, per motivi di tempo, di fare solamente due qualifiche.

Francesco Salzano domina su tutti, mostrando uno stile di guida perfetto e aggressivo: in una delle 2 qualifiche si intasca nei 5 minuti a disposizione un risultato degno di quelli più titolati, ben 13 giri!

A fare 12 giri sono parecchi: Martin, Pessot, Gotti, Brizzante e molti altri... addirittura alcuni di questi finiranno poi inseriti nella finale ''B''.

Sempre durante la mattinata il migliore degli F1 è naturalmente Ongarino, che dimostra fin da subito di essere un leoncino che ruggisce, facendo ben sentire la sua voce.

Anche Erik Bottosso fa intendere a tutti gli altri la sua pericolosità e dietro a lui rinnova la evidente buona forma per questo 2013 dello jesolano Miky Bison.

Al termine della mattinata si celebra la prima delle finali per gli F2: la finale “D”, ma ne darò qualche cenno solo dopo aver citato dell'ottimo pranzo consumato a cavallo delle ore 13.

 

Il ristorantino dove ci si reca non ha molti posti a sedere, pertanto, ci si deve suddividere in un paio di turni.

Il locale è accogliente e la tavola è apparecchiata bene. Lodevoli le pietanze, ovvero un primo piatto di pasta con cottura perfetta ed un sugo dal sapore squisito, un contorno di insalata, un secondo fatto di scaloppe cotte al marsala che erano un burro. Servizio eccellente e cordiale. Quando ci si trova bene, bisogna dirlo!

Non tutti scelgono di fare un pranzo con tutti i crismi, ma si soddisfano ugualmente con degli ottimi panini farciti di salame e formaggio che vengono tagliati al momento in un gazebo permanente di cui la struttura di Rustignè è dotata.

 

FINALE F2-D

Lo start viene dato alle 12.00 in punto. Ad avere il numero 1sulla fiancata del modello è Cristian Cappelletto, ma in questa finale sono caduti anche dei concorrenti che hanno avuto problemi con le qualifiche, ma che hanno un discreto spessore e una certa esperienza.

Infatti, per Cristian le cose si mettono presto non in modo positivo, in quanto subito dopo il via ci sono i primi attacchi. Enrico Rampado si impossessa presto della leadership, di li' a poco; proveniente dalle retrovie sarebbe subentrato presto anche il forte pordenonese Paolo Del Zotto.

Ma Paolo, fin dal mattino ha avuto rogne e rognette ed anche nella finale il suo registro non è cambiato; al termine dei 30 minuti si dovrà accontentare della seconda posizione.

  1. Enrico Rampado

  2. Paolo Del Zotto

  3. Andrea Rigato

 

FINALE F2-C

Anche se si tratta di una finale ''C'', nella rosa degli iscritti non ci sono dei veri e propri ''scarti'', ma ormai il livello di preparazione dei concorrenti si è alzato e di molto, in più, in gare come questa, ci sono provenienze da tutte le province del triveneto, anche le più lontane come Rovigo, Padova, Vicenza e Udine, provocando un più elevato livello di competitività.

In questa finale partecipo pure io e, insieme a me, anche l'altro veterano: Marino Pillon.

La partenza è molto disordinata e, nonostante nei grumi di modelli io stesso sono il primo a mollare il gas, vengo ugualmente colpito sulle fiancate e rovesciato. Mi innervosisco e fatico a trovare il passo giusto per risalire una scomoda, impervia china... Piano piano mi impossesso del primo posto, ma a sette minuti dal termine comincia a scoppiare il servo dello sterzo, pertanto, vengo di nuovo superato da Covre, dal piccolo Gianmarco Franzolini ed anche da Gianni Grassi, che mi strappa la terza posizione per pochi secondi.

 

  1. Paolo Covre

  2. Gianmarco Franzolini

  3. Gianni Grassi

 

FINALE F2-B

Oserei dire la più bella delle finali F2.

Sulla linea dello start la posizione più avanzata è quella dell'adolescente Devid Maschio, che, prima del via, non si sarebbe immaginato di avere a che fare con dei temibili colleghi ''under-18'' i quali gli avrebbero recato non pochi grattacapi e fastidi; mi sto riferendo a Giacomo Bottosso e a Eugenio Barbagallo, rispettivamente partiti con sulla tabella il numero 6 e 10.

Dopo circa un quarto d'ora di gara Eugenio ha macinato svariati sorpassi e si impossessa della prima posizione.

Devid ha ceduto il passo e non solo a lui, ma anche al medio dei fratelli Bottosso.

Per almeno una decina di minuti una grande battaglia tra i due nuovi della leadership e ci sono alternanze di dominio.

Barbagallo fatica davvero e ogni tanto passa in seconda posizione perchè quello di Eraclea non molla la presa: viaggiano appiccicati e vicinissimi.

Eugenio comincia a respirare solo quando il motore del suo avversario accusa i primi segni di cedimento, costringendolo a forzate e lunghe fermate ai box da papà Giuliano.

Trae vantaggio anche Devid che si impossessa nuovamente della seconda posizione e dietro a lui si fa sotto anche Michele Dal Ben.

Il grande ritardo di Giacomo non gli consente di arrivare tra i primi e al termine si deve accontentare di un onorevole 5° posto.

 

  1. Eugenio Barbagallo

  2. Devid Maschio

  3. Michele Dal Ben

 

FINALE F2-A

In questa prova ci sono concorrenti con altissime potenzialità; si tratta di piloti proprio sul limite del passaggio alla categoria superiore, dove troverebbero un contesto più appropriato. Con certezza mi permetto di elencare i nomi di Giordano Martin, Marco Pessot ed anche Francesco Salzano.

E sono proprio questi personaggi che fin dalla partenza attirano l'attenzione degli spettatori, in particolar modo lo jesolano Martin che combatte di continuo e a passo molto sostenuto contro il giovanissimo pordenonese Pessot.

La gara risulta essere corretta e ordinata, senza scorrettezze evidenti, a parte qualche furbo “appoggino” nelle curve per accaparrarsi un po' di sponda da parte di qualcuno... ma sono solo sporadici accadimenti.

Oltre alla continua bega tra quelli appena menzionati, c'è un vero e proprio ''gruppone'' di inseguitori in lotta l'uno contro l'altro e con capacità più o meno equivalenti: Luca Stefani duella con Salzano, mentre davvero vicinissimi concludono praticamente in parallelo Claudio Gotti, che anticipa per una manciata di centesimi su Silvano Rossetto, l'altro avversario.

Nel complesso, una finale piacevolissima da vedere.

 

  1. Giordano Martin

  2. Marco Pessot

  3. Luca Stefani

 

FINALE F1-B

La scelta di quest'anno di arricchire la categoria F1con nuovi nomi, sta indubbiamente regalando maggior condimento alle gare dove si cimentano i più esperti.

Quelli che fino alla scorsa stagione a fine giornata caricavano sulle proprie automobili anche coppe e trofei, dal 2013 stanno lottando duro per riuscire a profittare di posti di media classifica.

In questa prova riescono a farsi valere e a dimostrare di poter recare qualche fastidio ai ''titanici'' della F1-A solo Leonardo Pivato e Fausto Baù, mentre per gli altri c'e' ancora da lavorare parecchio.

All'inizio, dopo pochi minuti, si hanno i primi ritiri eccellenti: Fabio Giust, Francesco Corona ed anche Romeo Bellotto.

Leonardo prende un passo preciso, ritmato, veloce e si insedia fin dalle prime curve al comando, dinnanzi a Valter Bettin che, seppur di buona levatura, non riesce a contrastare i suoi attacchi.

Man mano che scorre il tempo il distacco del leader si arricchisce e alla conclusione saranno ben 2 i giri in più consumati dal fortissimo Pivato.

Segue in solitaria il vicentino Baù con un giro di vantaggio sul polacco Trawinsky, che, a sua volta ha un giro sullo jesolano Bettin.

De Felice, “new-entry” nella F1, fa molta fatica ad inseguire, nonostante lui tenti di usare guida precisa e senza errori, ma ha anche svariate ''spente'' del suo motore, pertanto la sua conclusione è davvero mediocre.

 

  1. Leonardo Pivato

  2. Fausto Baù

  3. Radek Trawinsky

 

FINALE F1-A

La più bella di tutte le prove viste in questa evento!

Solo a guardare, c'è da imparare.

Mi reco in postazione cronometraggio per seguire meglio e per aiutare, come ho fatto altre volte, Ernesto Tosi nel commento; lui è davvero stanco, dopo aver commentato ininterrottamente per tutto il giorno.

Quando Graziano solleva la bandiera al cielo, scattano furiosi i nove concorrenti, vicinissimi, con le ruote che si sfiorano, ma nessuno entra in collisine.

I motori urlano di continuo, anche nel misto-stretto, non viene calato mai il gas.

Il più tremendo è Davide Ongaro, un alieno... tutti si chiedono se provenga da un altro mondo!

Nei primi minuti provano ad inseguire il dodicenne sia Erik Bottosso.che Nicola Zanella, ma la mbx7 del frugoletto pordenonese avanza arrabbiata e macina vantaggio.

Quelli più indietro sembrano addirittura lenti, con un termine di paragone tanto esagerato.

Michele Bison gira bene, ma il suo ritmo è insufficiente per contrastare certi diavoli.

Uno degli Zecchini, Gabriele, si ferma presto, mentre l'altro, Gianluca, si barcamena in mezzo alla mischia, ma è incostante e poco lineare, a volte troppo nervoso.

Roberto Vidotto non riesce a capire bene la pista per due terzi di gara.

Dopo lunga assenza dalle scene corsaiole, ritrova lo smalto di sempre un altro pordenonese d.o.c.: Massimo Sartorato.

Più o meno a metà gara Erik Bottosso ha problemi

e ricorre ai box dal padre Giuliano; perde tempo prezioso e a nulla gli serve forzare l'andatura per tentare la rimonta... siamo tra gli F1, in pochi secondi. tutti fuggono via!

Qualche comparsata a metà classifica anche per Alex Pettinello, costretto però al ritiro al 21° minuto dopo uno scontro con Zecchini, che ha compromesso un braccetto della sua Mp9.

Ma torno a parlare di Sartorato... spuntato dalle retrovie, sorpasso dopo sorpasso, intorno al quindicesimo minuto si insedia dietro a Zanella, che è già doppiato varie volte da Ongarino, ma pur sempre in seconda posizione.

A questo punto tutti cominciano a guardare il padovano e quello di Pordenone, che, come ''gemelli siamesi'' iniziano un duetto corretto e leale, quasi armonioso, quasi una danza in coppia, staccati di pochi metri o addirittura centimetri l'uno dall'altro, e questo per più di dieci minuti: pareva si fossero dati appuntamento a metà gara, pareva facessero apposta, pareva che giocassero!

La gara va avanti e il terribile Ongaro ha già un vantaggio di ben 6 giri su Zanella, che, a pochi minuti dalla conclusione ha una spenta durante il rifornimento e, pertanto, lascia il passo a ''Mamo'', che diviene secondo.

Intanto prende tardiva confidenza col percorso Roberto Vidotto, che si fa pericoloso e comincia ad alitare il proprio fiato sul collo del padovano; proprio sul finire, la terza posizione del podio per Zanella è davvero a rischio.

Nicola ''Zana'', aumenta il passo, temendo l'attacco di Roberto e, con il fiato sospeso, taglia il traguardo con soli 6 secondi di vantaggio.

  1. Davide Ongaro

  2. Massimo Sartorato

  3. Nicola Zanella

 

 

 

 

 

 

 

La classifica generale degli F1, dopo aver mischiato le finali, come è solita fare questa organizzazione, non ha subito variazioni, mentre per la F2 i risultati sono i seguenti:

 

CAT. F2

  1. Giordano Martin

  2. Marco Pessot

  3. Eugenio Barbagallo (!)

 

Prima di calare il sipario sulla descrizione di questa splendida giornata, voglio evidenziare la presenza di un bel numero di emergenti che si stanno avvicinando al modellismo, in particolar modo riferendomi a ragazzini ed adolescenti.

Prima di scattare le foto di rito riguardanti i titolati vincitori, ho voluto raggruppare i ''Pulcini'', come li chiamano nel mondo del calcio, per impressionare i loro volti in un'immagine ricordo; la buona promozione che c'è nel triveneto mediante i vari indotti, mediante organizzazioni come questa degli opitergini, mediante un buon ''passa parola'' fatto di enfasi ed entusiasmo, sono tutti fattori che stanno portando a questo incremento di neofiti: il futuro del modellismo è già il presente!

Luciano Perman impugna il microfono e comincia l'appello della lunga lista di nomi, partendo da Cristian Carniel, che ha corso per pochi minuti, a cui ha dato un salame... un salame anche per tutti gli altri, gradito regalo elargito dal Team, che non manda mai a casa i piloti a mani vuote!

Alla fine della lista dei tanti nomi, salgono sul podio festosi i vincitori... Davidino oramai monta ad occhi chiusi sopra al gradino più alto, oramai ci è abituato da tempo! L'altro piccolino, Eugenio Barbagallo, con il suo terzo posto della F2, non sta nella pelle... è emozionato da morire, non smette di sorridere!

Un quadretto che, noi che si fa gara da tanti anni, siamo abituati a vedere.

Il magico mondo delle macchinette...

............ LINDIANO

 

 

CRONOLOGICI COMPLETI
Per fare il download dei cronologici completi di questa gara, gentilmente concessi da Ernesto Tosi, clicca qui!
17.03.2013_TOC_laghetti.pdf.zip
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