Rustignè (TV) – 22 Settembre 2013

III° Prova U.I.S.P. “Campionato triveneto clubs affiliati 2013”

Buggy 1:8 Scoppio

 

 

Riccardo Simionato... 6 anni, ''pollicino'' forzutino!”

 

Reportage:

 

L'apice del successo di questo campionato di rilevante importanza, autorizzato e omologato da U.I.S.P., lo si è avuto proprio domenica 22 Settembre a Rustignè, frazioncina rurale a pochi chilometri da Oderzo, in un vero paradiso naturale, ove, di contorno alla pista, si poteva gustare la pace e il verde rilassante degli alberi e l'acqua quasi ferma dei laghetti.

Forse la locazione, ma piuttosto la garantita buona regia del “Team Opitergina Corse”, ha fatto confluire in questo luogo ben 50 concorrenti!

Alcuni dei piloti, non avendo partecipato a tutte le scorse date di gara, hanno scelto di concorrere comunque in questa prova, con la ovvia esclusione dalla classifica del campionato in oggetto, ma pur di divertirsi a volontà su un tracciato ben redatto e costruito con criterio adeguato.

Graziano Zago anche questa volta non ha deluso con la progettazione del percorso e, spremendosi tantissimo le meningi e sfruttando la propria vena fantasiosa, ha disegnato in modo decisamente nuovo.

Ha deciso di piazzare ben due rettilinei dove poter dar sfogo alle cavallerie dei micropropulsori, uno sotto al palco di pilotaggio e l'altro sull'opposto fronte, poi una serie di curve e curvette dove le andature dovevano essere piuttosto ridotte per adoperare guida ''tecnica'', qualche saltino più che altro di corredo disseminato qua e là... insomma, posso affermare che a Rustignè si doveva correre in due maniere distinte: o forte, o piano, senza poter utilizzare un'andatura di stile ''medio/veloce''.

Ma se la forma del circuito è risultata gradita praticamente a tutti, ciò che ha creato vera incertezza e confusione è stata la consistenza del terreno: al mattino presto il delicato manto erboso ha consentito l'uso di gomme morbide con disegni senza artiglio, per non ''puntare'', ma dopo poco, l'erba è sparita e le zolle sono saltate fuori, acuminate e durissime, davvero devastanti anche per gomme di mescola robusta.

Tutti quanti si sono visti impegnati nella ricerca della copertura più adatta, proprio in previsione della estenuante prova finale di 30 minuti.

Il cronometraggio a Rustignè è stato affidato a Paolo De Vincentiis, che ha degnamente sostituito l'abituale Ernesto Tosi, impegnato in concomitanza per questa domenica a Pianiga, in provincia di Venezia, con una gara dimostrativa in un contesto di ''Motor Day'' firmata dai fratelli Luise.

 

Mentre guido verso la mia meta, il traffico è ridottissimo. La gente è a letto, a casa, perchè a fine settembre non si va al mare in giornata e neppure in montagna... Il cielo non è bello, ci sono molte nubi, ma non sembra minacciare eventi piovosi.

Arrivo nell'area dei laghetti piuttosto presto, circa intorno alle otto e un quarto, e percorro uno sconnesso sentiero che circonda i bacini per arrivare fino ai bordi della pista e piazzare le mie cose.

Divengo ospite dei Bellin, dove Denis, che ogni tanto sbadiglia, sistema insieme al papà Enrico la sua X-ray.

Il gazebo è ampio e di lì a poco viene accolto anche Francesco ''Ciccio'' De Felice.

Mi reco a prendere un caffè e incrocio vecchi piloti assenti da tempo e curiosamente ricomparsi, come Ermes Andriolo... Ermes non corre, ma assiste la speciale presenza di Marco Grandesso! Sempre allegrissimi quelli della gang degli ''Zecchini'', accampati sotto gli alberi, con le loro cose sistemate in un ''disordine'' esemplare; sono forti, perchè, anche se è mattina presto, loro ridono e si divertono con continue battute e scherzi...

Ordinatissimo invece, quasi in forma maniacale, è il box di Michele Bison, coordinatore e caposaldo della squadra degli Jesolani... Michele traffica e sistema la Hong-nor del nipote adolescente Alessio Bortoluzzi e spesso si consulta con Massimo Sartorato, il fortissimo pordenonese che sta facendo brillare la x3-sabre già da tempo.

E' sempre Michele a montare con precisione sulla mia Mbx6 il motore Vega che, solo per questo campionato, mi presta in ogni data a fini di test: al termine di ogni gara restituisco il T6 per controlli e analisi.

Ricky Simionato, pure lui ha un po' di sonno addosso, è insieme alla sorellina e al papà; lo ''scriccioletto'' di soli 6 anni ha i capelli biondissimi e una sorta di ''cresta di gallo'' alla moda, realizzata con l'uso di gel.

Con una metafora, nel titolo di questo reportage, l'ho simpaticamente definito ''Pollicino'', perchè ha ancora le manine piccole piccole che fanno fatica a sfiorare i comandi, ma nonostante ciò, ci sa fare sul serio con la sua bizzarra 1:8 Mugen da gara.

Riccardino è un po' emozionato, perchè oggi non si corre su un piazzale andando su e giù, oggi si fa sul serio... è una gara per davvero!

Graziano, vulcanico e pieno di curiose iniziative, decide di sistemare delle panchine nell'area meccanici sotto al palco di pilotaggio: idea strepitosa, perchè gli assistenti dei piloti, stando seduti, non creano alcun intralcio al rientro per i rifornimenti... non ci aveva mai pensato nessuno a questa cosa!!!

Sempre Zago si occupa del breafing prima di far partire le qualifiche ed esorta per l'ennesima volta ad avere comportamenti urbani durante il gioco, ma l'invito non trova riscontro, perche', già nei primi assaggi di gara qualcuno comincia a ''sgranare il rosario''...

Iniziano come di prassi gli F2 e si distinguono per il passo decisamente energico Claudio Gotti e il medio dei Bottosso, ovvero Giacomo, che copiano il percorso in 13 giri nei cinque minuti; sono gli unici ad offrire una prestazione degna delle capacità che posseggono i ''cugini'' F1.

Tra questi ultimi, invece, a dare spettacolo nelle ore antimeridiane è Marco Grandesso, che fa vedere a tutti come si guida al limite una Hong-Nor, valorizzandone la qualità di prestazione. Oltre a Marco, in ottima forma anche gli Zecchini, coalizzati e assolutamente ''buoni fratelli'' anche sotto il controllo del cronometro.

 

La pausa pranzo è corredata da simpatici momenti di socializzazione e soprattutto da gradevole pasto, a buon prezzo e di qualità eccellente.

 

In questa mia descrizione di oggi, solo qualche flash sulle finali, non i dettagli completi, per essere maggiormente conciso e sintetico...

Per esempio una citazione su Denis Bellin, che, a causa di un'impurità nel getto del carburatore, ha continui spegnimenti, ma nonostante tutto si aggiudica il primo posto nella ''D''-F2.

Nella ''C'' combatte energicamente Riccardo Simionato, nuova mascotte del modellismo triveneto, ma nulla può fare contro Stefano Lorenzoni, pilota friulano presente nel mondo agonistico da diversi anni, che si aggiudica in solitaria il primo posto con ben 66 giri.

Salendo di livello, si ha la disputa che riguarda quelli della ''B'', dove c'e' il Maschio ''giovane'', Devid che primeggia incontrastato, ed anch'egli copia con un risultato ottimo di 66 passaggi, dopo un'accesa bega con Missio e Leali.

Il livello decisamente sale con la migliore delle finali degli F2, dove Claudio Gotti e Giacomo Bottosso battagliano cruentemente per tutti i 30 minuti, con svariati scambi di posizione. Gotti verso il termine è favorito da uno spegnimento di Giacomo e, con la tranquillità di un giro in più, transita al 30° minuto sul traguardo, gloriosamente vittorioso.

Al traino di questi due appena nominati, una fitta carovana di ottimi corridori, ma decisamente di livello inferiore, se pensiamo che Trawinsky, che termina in terza posizione, becca ben 5 doppiaggi dal velocissimo udinese, il quale, se avesse concorso nella categoria a seguire, sarebbe arrivato 2° con soli 4 secondi di differenza dal vincitore.

Meno spettacolare, soprattutto per l'esiguo numero di iscritti, ma certamente molto attesa è la prova degli F1, dove Grandesso, a causa di qualche problemino al propulsore, non riesce a carpire l'attenzione del pubblico, che invece preferisce seguire con occhio attento uno strepitoso, nonché impetuoso Gianluca Zecchini, noto per la sua tipica guida irruenta ed energica.

Il suo passo dall'impronta pesante lo porta avanti di un giro rispetto a Massimo Sartorato, noto portacolori della squadra di Jesolo, ed, in terza posizione, al fratello Gabriele, che invece di doppiaggi ne riceve ben due!

 

Al termine delle prove tutti quanti constatano che le gomme sono praticamente a brandelli... da buttar via... nessuno si è salva!

Tutti i mezzi sono esausti e pronti per andare in manutenzione.

Chi più e chi meno è soddisfatto.

Si posa per le foto e tutti ricevono menzione e premio.

In questo contesto, si scatta una bella istantanea per un folto gruppo di

under-18, dove il più coccolato è ovviamente lo scriccioletto biondo, il ''Pollicino'' forzutino, che con un sorrisone grande, mentre lo si fotografa, continua a guardare il suo papà...

Il cielo è meno chiaro, le giornate si sono accorciate e il quadretto verde dei laghetti di Rustignè viene piano piano migrato da questi avventori.

Strombazzando chiassosamente dalle loro automobili, i ''saltafossi'' si salutano con la cordialità di ogni volta, lasciando lì, sull'acqua quasi ferma e svolazzanti sopra l'erba, stormi di terribili zanzare assetate di sangue che echeggiano le ultime briciole e i brandelli di questa estate che sta andando a sfumare...

                   LINDIANO

 

 

 

Per verificare e scaricare i cronologici di questa gara, gentilmente concessi da E.Tosi, fai click qui
22.09.2013_3a_UISP_Oderzo.pdf.zip
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