Cimavilla di Codognè (TV) 4 Agosto 2013

VII° Trofeo “Jet's” - Off-road 1:8 scoppio

by ModelNitroRc

 

Max Leali... controfigure ideali!...”

 

Reportage:

Come è ormai noto, da tempo ho preso l'abitudine di intitolare questi miei sunti delle gare a soggetti che si sono fatti notare per un qualsiasi motivo, quindi non necessariamente un risultato di vittoria assoluta o quant'altro, bensì una sorta di momento di spicco e di luce per le figure più rappresentative, anche se semplicemente di contorno.

In questa mia descrizione di oggi ho voluto puntare il riflettore su uno degli elementi più appassionati nonché simpatici del nostro locale modellismo: Massimiliano Leali.

Lui, un F2, non è pilota di grande levatura e solo sporadicamente riesce a zompare su un qualche gradino del podio, ma la sua autoironia, il suo umorismo semplice e diretto, lo rendono personaggio amato da tutti e che si incontra volentieri... insomma, anche Max è di certo un punto di riferimento per le gare del triveneto, una figura indispensabile che amalgama e unisce nell'ambiente.

Non per capacità personali, ma per interpretare il ruolo di ''controfigura'', ultimamente sale sul podio per ritirare premi e meriti che non gli appartengono, ma posa con interpretazioni bizzarre per le foto di rito, cercando di riprodurre volti magri e volti ben pasciuti come quello di Radek, il pilota polacco, oppure quello del veloce “Ravex” Ravelli;

quest'ultimo, proprio nella circostanza della premiazione del trofeo Jet's, lo ha simulato indossando dei grandi occhialoni da sole e con delle pose plastiche che lo ricordassero... Leali è decisamente un attore e tutti noi, di fronte ai suoi personaggi, ridiamo come dei matti!

 

Dopo questa premessa che rende chiaro il senso del titolo, vengo a parlare dell'evento.

La eco per questa gara ha provocato una discreta e consistente adesione, soprattutto se viene considerato il periodo in cui è stata decisa la data per realizzarlo, ovvero l'inizio del cocente Agosto, ma ciò che ha reso cospicuo il numero degli iscritti è stata senza dubbio la assoluta garanzia di trovare un ambiente idoneo e ben strutturato, essendoci una collaudata organizzazione a fare da regia: “Model Nitro Rc”.

La pista è stata collocata proprio in fianco all'ormai quasi dismesso impianto permanente, di cui negli anni scorsi si è tanto ben parlato, ora allo stato di abbandono e con l'erba alta.

Il corrugato è stato fissato a terra entro ai recinti della nota struttura sportiva in zona industriale, dotata di preziosi servizi igienici ed anche di refrigeranti docce.

I disegni di Romeo Bellotto sono notoriamente ben redatti ed anche in questo caso la sua opera ha riscontrato notevole gradimento da parte di tutti.

Fondo liscio ed erboso, ma con l'erba rasata perfettamente, curvoni ampi e con angolo aperto, tali da consentire l'utilizzo di tre quarti del gas, se non addirittura la ''manetta'' piena;

poi, tratti di misto stretto a ''slalom'', con pannelli sdrucciolevoli per aumentare la difficoltà, qualche salto non impegnativo, e, ovviamente un rettilineo di idonea misura proprio antistante al comodo palco di pilotaggio, corredato, per la circostanza estiva, da tre utilissimi ombrelloni che hanno regalato ai ''manovratori'' un po' di sollievo sotto ai quasi 40° provocati da un sole dispettoso.

 

Incredibile ma vero... già alle 7 del mattino si muore di caldo e, quando mi accingo a montare le cose delle macchinette sulla Ford, sudo e sono costretto a eliminare immediatamente la maglia rossa della squadra di “Tuttomodellismo” che pure io indosso con orgoglio.

Carico tutto e, a petto nudo, parto in direzione Conegliano con l'aria condizionata a tutto volume.

Quando arrivo sul luogo, nonostante sia presto, i posti sotto agli alberi sono tutti occupati, e, quelli sotto, sembrano dei ''tuareg'' accampati nelle oasi che ci sono nel deserto...

I ''Tuareg'' sono Francesco Corona con braga a ''pinocchietto'', la banda ''Zecchini'', superorganizzata per l'arsura della gola con un frigo domestico di grande dimensione; Michele Bison e quelli di Jesolo, con il gazebo perfetto e sotto al quale c'è ordine certosino... il mito Marco Grandesso, che ogni tanto torna a farsi vedere, i due Zago (padre e figlio) con cappellino di paglia in stile vendemmia... Davide Ongaro, il prodigio, con le sue guance paffutelle, che diventa sempre più alto di statura... poi altri ancora.

Mi sposto e posiziono le mie attrezzature non distante dai bagni e dal furgone del ristoro appositamente fatto intervenire, scegliendo volutamente questa ubicazione, soprattutto per poter fare frequenti docce... intelligentemente ho portato con me un costume da bagno!

Divido il mio spazio con Gianmarco Franzolini e il suo papà, offrendo loro ombra e cordialità.

L'eccessiva ondata di caldo infligge spossatezza fin dal mattino ed anche Ernesto Tosi misura le proprie energie, usando pacatamente il microfono.

Alle dieci circa cominciano le qualifiche e, prima di queste, Romeo Bellotto, mediante breafing, espone le regole del gioco e le condizioni: per questa gara viene scelto il criterio ''Amsci''.

Prima del via ufficiale, vengono scattate le foto con i tutti i partecipanti in formazione sotto e sopra al palco e, dietro a loro, sullo sfondo gli striscioni della “Jet's”, sponsorizzatrice della giornata.

Accalcati sotto agli ombrelloni pilotiamo faticosamente, perchè il sudore entra negli occhi e le dita perdono il contatto con gli stick... vanno meglio quelli che usano il volantino.

Nelle qualifiche F2, in tutte e tre le prove a sua disposizione, fa la parte del leone Andrea Zini, storico amico di Ravelli, che dal prossimo anno dovrebbe fare bene a raggiungerlo nella categoria superiore.

Vale lo stesso anche per gli altri tre che sto per menzionare, che hanno a loro volta acquisito livelli molto elevati: Mirko Rosin, Marco Pessot ed anche Radek Trawinsky...

L'ordine in cui ho elencato questi tre nomi è il medesimo dei risultati delle qualifiche, ovviamente dietro a Zini, migliore in campo.

Sempre parlando di qualifiche F2, niente di buono per Barbagallo ed anche un po' di ''sordina'' per Marchetto, Martin, Del Zotto e Franzolini.

Tra una prova e l'altra riesco ad incontrare con piacere indescrivibile Piero Stefan, presidente di questa associazione, convalescente dopo lunga e forzata assenza per motivi di salute, in buonissima forma, ma non ancora pronto per tornare ad usare il radiocomando, specialmente in una giornata tanto afosa... Piero, ti aspettiamo presto per sfidarti con i macchinini!

Tra gli F1, l'unico a copiare il percorso in 12 giri nei cinque minuti è ovviamente “Davidino Rock”, e, sulla sua scia, ben si destreggiano “Ravex”, Corona e “Vidoktor”.

Rimangono un po' oscurati Grandesso ed anche Gianluca Zecchini, che entrambi non hanno una giornata particolarmente foriera di fortuna.

Il criterio di gara impone i quarti e le semifinali e la prima fase, ovvero i quarti, la facciamo prima del pranzo.

A passare di seguito sono i primi quattro classificati:

1° Quarto di finale: Franzolini, Zago, Grassi, Indiano

2° Quarto di finale: Vanin, Pillon, Cenedese, Gentile

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A questo punto sono quasi le tredici e si spengono i motori per consumare il graditissimo silenzio ed anche per mettere qualcosa sotto ai denti.

La lunga pausa fino alle ore 15.30 consente socializzazione e relax, qualcuno azzarda un pisolino, molti fanno spola verso i bagni per dare sollievo alla pelle con acqua fresca... io, con il mio costume, faccio svariate docce!

 

All'ora stabilita, non appena Ernesto consente l'accensione dei 3.5, immediatamente l'atmosfera campagnola viene infranta dai rombanti propulsori e si dà il via alle semifinali.

Nuovamente si fanno notare quelli che al mattino han fatto bene e Andrea Zini segna con la propria ''Zeta'' il miglior risultato, destando non poca preoccupazione a Pessot e a Martin che fanno leggermente peggio.

Dopo le semifinali della F2, viene imposta la finale unica per gli F1, proprio per dare respiro e consentire controlli e modifiche a quelli che hanno appena terminato ed hanno ancora i motori cocenti.

 

Finale F1

 

Già nel momento della partenza c'è un po' di tensione, soprattutto provocata dagli spazi ristretti sul palco di pilotaggio (ci sono 13 piloti) e si ha qualche diverbio tra Nicola Baggio e non so chi... un peccato, perchè il forte pilota di Tezze sul Brenta, che avrebbe potuto creare brio e spettacolo tra le fila dei migliori, si innervosisce e dopo un po' sceglie di concludere definitivamente solo al 5 minuto.

Ma non è Baggio il primo a gettare la spugna, bensì “Stefanone” Moretti, che al termine del primo giro di pista scende la scaletta con la possenza fisica che lo contraddistingue.

Ed ancora un altro ritiro eccellente, ovvero Marco Grandesso, costretto pure lui a stop prematuro per problemi tecnici.

Ma neppure Grandesso, nei pochissimi minuti in cui riesce a correre, è in grado di contrastare l'ormai conclamata e consolidata supremazia del pilotino ormai divenuto campione, sto parlando ovviamente di Davide Ongaro, cresciuto sia di altezza, che di capacità di guida.

A nulla servono gli attacchi provocati dagli inseguitori più eccellenti come Ravelli, Vidotto e Sartorato, perchè il rampollo ha oramai incamerato in sè la famosa “marcia in più” che lo fa guizzare avanti con addirittura 4 giri di vantaggio conclusivo su uno splendente ed energico Ravelli.

Ed è proprio Ravelli ad offrire il maggior spettacolo, se trattiamo di “umani” e non di “figure aliene”, che ben contrasta con lo jesolano Roberto Vidotto, anche questi in ottima smagliante forma.

A provocare disturbo in zona calda anche un puntiglioso Mamo Sartorato, che fa anche troppo bene, se si considera che per quasi tutta la prova ha girato con le gomme mezze scollate e alla fine le sue coperture divengono praticamente appoggiate sul cerchione, con le spugne interne dimenticate sull'erba.

In scia, ma notevolmente distanti, fanno cose discrete Corona e Pivato, mentre rimane in ombra tutto il resto dei concorrenti, ai quali, chi più, chi meno, occorrono diverse e svariate disavventure.

 

  1. Davide Ongaro

  2. Tiziano Ravelli

  3. Roberto Vidotto

 

Finale F2

 

Come detto spesse volte in altre circostanze, alcuni degli attuali F2 sono giunti a possedere capacità e conoscenze per poter, anzi meglio per dover, transitare il prossimo 2014 nella categoria superiore.

I nomi di questi signori sono ormai ben noti e il capolista non può essere altro che il giovane Marco Pessot.

Marco, in questa giornata è assistito dalla supervisione tecnica di Mauro Ongaro, che da sotto il palco impartisce utili istruzioni e consigli; lui, che nelle qualifiche si è accaparrato sulla tabella solamente il numero 3, dopo pochissimo riesce ad impugnare il comando della finale e per tutto il tempo nessuno riuscirà a strapparglielo, neppure uno splendido Mirko Rosin, che, con attacchi frequenti, lo punzecchia e lo stuzzica...

Tra gli abbandoni importanti c'è da sottolineare quello di Trawinsky, che lascia l'area delle beghe solamente al dodicesimo minuto.

Zini, che ha offerto stupore nelle qualifiche, in questa finale vive qualche disagio e si accontenta di rimanere ai margini della zona calda, dove invece si intrufola un nuovo pilota che è sicuramente da tenere d'occhio: Enrico Rampado.

Meneghetti, pure lui pilota molto giovane, chiude soddisfatto con un dignitosissimo 5° posto, soddisfatto anche perchè dietro a lui si accodano nomi noti e di rilievo, come Martin, Del Zotto e Marchetto...

 

  1. Marco Pessot

  2. Mirko Rosin

  3. Enrico Rampado

 

La fine della bella giornata è quasi invocata, supplicata... perchè il caldo ci ha davvero spossato, ci ha stancati enormemente...

Ci si reca tutti insieme, e, anche questa volta siamo tanti, ci si reca sotto al tendone della pro-loco ed anche qui il caldo è fastidioso e assillante.

Un po' di sollievo per la gola con le fragranti fette di anguria distribuite sui tavoli, poi Romeo Bellotto che chiede di interrompere le chiacchiere che dilagano tra i gruppetti, per poter cominciare il rito della premiazione.

Bellotto offre il ringraziamento principale allo sponsor, ovvero la storica azienda che opera nel settore modellistico, la Jet's, che anche in questa circostanza si è dimostrata particolarmente generosa, addirittura mettendo in palio, oltre a premi minori, anche due automodelli Hobbytec buggy 1:8 completi e pronti all'uso, uno dei quali estratto per la F2 e vinto da Manuel Marchetto, l'altro, per gli F1, vinto da Gianluca Zecchini, che certamente destinerà al proprio figlioletto.

Durante la premiazione non sono presenti Zini e Ravelli, i quali, per impegni di lavoro, sono costretti a volare verso Jesolo, pertanto, nel momento di scattare le foto da inviare a Rcm, serve una controfigura e qui, quando il volontario Max Leali si prepara nella mimica e si atteggia con le movenze del Ravelli, esplode una grande contagiosa risata, che fa ben capire l'elevato livello di amicizia e simpatia che ci accomuna...

Davide Ongaro non ha più il musetto di bimbo con i dentini un po' a coniglietto, ma quando sale sul gradino del podio ha ancora quello sguardo un po' timido e il suo sorriso cela quasi un senso di soggezione, di umiltà, oltre naturalmente alla gioia che vive un vincitore... un vincitore che presto scenderà a gareggiare in campo mondiale! Bravo Davide, è sempre un piacere enorme gareggiare insieme a te!

Anche gli altri sono felici e sorridenti, quelli sul podio e anche quelli che sul podio non ci montano e forse mai ci monteranno...

tutto ciò è il modellismo!

                       INDIANO DARIO

 

 

Per scaricare i cronologici di questa gara, gentilmente concessi da E.Tosi, fai click qui!
04.08.2013_Trofeo_Jets_Cimavilla.pdf.zip
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