Eraclea (VE) 11.05.2014 “Racingarden”

Camp.Reg.le A.M.S.C.I. 2014

 

Prova “unica” Triveneto

 

Andrea Di Cecco e Giacomo Bottosso... dall'alto del podio!”

 

Reportage:

 

In questi ultimi anni, nonostante la nota crisi che sta avvilendo il nostro paese, il modellismo “Off” del triveneto sembra sentire poca sofferenza, anzi, il numero degli adepti è divenuto davvero cospicuo e consistente.

Soprattutto per merito di alcune organizzazioni che si occupano di eventi allestiti durante feste di sagra, nonché per la cura e la dedizione dei gestori delle piste permanenti, il bacino popolato dagli appassionati del “terreno sconnesso” si ingrandisce e si rigenera, provocando praticamente sempre ottimi risultati a riguardo delle partecipazioni agli eventi.

L'affluenza a gare di ogni genere per almeno l'80% delle domeniche fruibili durante l'anno ha decisamente assottigliato le iscrizioni alle gare “titolate”, per intenderci gare proprie delle federazioni ufficiali.

Raffaello Neri ha dovuto riflettere a lungo prima di cimentarsi nell'organizzare almeno una “unica” prova che raggruppasse i modellisti del Nord-Est per eleggere i campioni regionali A.M.S.C.I. 2014, ma alla fine la decisione è stata presa e, previ accordi con gli ospitali gestori dell'impianto permanente di Eraclea, in provincia di Venezia, si è stabilita la data dell' 11 Maggio per svolgere il prestigioso incontro.

La soddisfazione e l'orgoglio di concorrere in una gara del genere hanno fatto sì che si presentassero puntuali sul posto 31 corridori.

La concentrazione di F2 è stata piuttosto sostanziosa, ma in particolar modo ben assortita con nomi di tutto rispetto... a giudizio di qualcuno, certi concorrenti sarebbero stati adeguati più che a una cat.F2, alla maggiormente consona F1.

In termini di numeri: 26 nella junior e 5 nella senior, totale 31 macchinini in gara (numero alquanto esiguo, ma ci si accontenta...).

Ad occuparsi del cronometraggio è stato lo storico Alessio Piatel, mentre la direzione di gara è stata riconosciuta a Raffaello Neri per quasi tutta la giornata, a parte la finale F2 che, includendo tra i partecipanti suo figlio Daniele, avrebbe potuto provocare favoritismi; è stata quindi demandata la supervisione a Graziano Zago, il quale ha potuto tranquillamente dirigere, dal momento che il figlio Alessio non aveva superato la semifinale.

I corridori si sono presentati indossando abbigliamento consono ed esibendo svariate sponsorizzazioni attraverso magliette, giubbotti, felpe e striscioni... (i piloti ''ufficiali'' delle grosse aziende di settore realmente erano pochini).

Inoltre hanno profittato di questo evento gli Ongaro, papà e figlio, per fare sperimentazione su un propulsore marchiato Novarossi non ancora sul mercato;

Indiano invece, ha aggiunto questa gara a quelle del campionato “3-Piste” per incrementare le esperienze di una sorta di test sul collaudato 3.5 Reds “R5R-Racer”, mediante una collaborazione con Brt-Racing di Lorenzo Stabile, promotore dell'iniziativa.

 

La giornata, sotto il profilo meteo, non è propriamente limpida, anzi, il cielo coperto ci sovrasta.

Quando faccio il mio ingresso nell'ampio parcheggio delle automobili, incontro volti mai visti e, cosa ancor più sorprendente, queste persone scaricano dai bauli anziché attrezzature modellistiche degli strumenti musicali... presto comprendo che si tratta di una vera e propria banda!

Mentre mi piazzo con le mie cose sui tavoloni permanenti sotto al palco pilotaggio, ci sono già molti corridori che provano a rotta di collo ed il palco pilotaggio, nonostante sia ampio, è gremito di concentratissimi piloti.

Ai margini della pista, con occhi curiosi, assistono quelli della banda musicale.

Il fondo offre buona aderenza, sia per via dell'umidità dell'aria, sia perchè è stato trattato da poco con il sistema di irrigazione.

Dopo che mi sono sistemato, comincio a montare sulla mia mbx6 il “Reds” che mi ha portato Lorenzo, già pronto all'uso con marmitta e frizione, pertanto, dovendo trafficare, non riesco a fare l'assaggio della pista; il macchinino è pronto, ma il tempo a disposizione per le prove è scaduto e comincia la gradevole e ottima esibizione della banda cittadina, che conclude il suo breve repertorio con il ''sempre di effetto'' inno di Mameli... siamo tutti sorpresi di questa iniziativa, però la cosa ci piace e ci diverte.

Dopo i caldi applausi alla banda viene fatto un rapido breafing del direttore di gara... e si comincia!

Durante le qualifiche, tutti iscritti alla f2, si mettono in luce i giovanissimi Gianmarco Franzolini e Giacomo Bottosso e, oltre a loro, sono rilevanti le belle prestazioni di Andrea Brizzante, Mauro Boscain, Claudio Gotti ed anche Paolo Bordignon.

Nella categoria superiore, quello che fa meglio è il trentino Andrea Di Cecco.

 

Al termine delle qualificazioni l'accogliente servizio ristoro provvede a sfamare con piatti semplici e gustosi gli avventori, i quali si rilassano comodamente seduti a tavola, tra chiacchiere e umorismo...

Vorrei di nuovo evidenziare la graditissima gentilezza e ospitalità dei gestori del Racingarden, che, con una conduzione davvero ''familiare'', non mancano mai di offrire il loro sorriso e la loro estrema cordialità.

 

FASI CONCLUSIVE...

La prima a scendere in pista è la semifinale F2-B.

Immediatamente si crea un gruppetto di ''fortissimi'' che stacca abbondantemente i piloti meno prepararati, tra cui il sottoscritto, che ha continui problemi con il differenziale posteriore che si incanta e fa ''malfunzionare'' il modello; il motore che utilizzo mi offre fin troppe soddisfazioni, ma con un macchinino così pazzo, mi è davvero difficile comprendere le sue particolarità e caratteristiche.

Il capo della cordata è il veneziano Mauro Boscain, che innesca spesso spettacolari combattimenti sia con Daniele Neri, che con Andrea Brizzante.

Belli anche i ''corpo a corpo'' di Gotti contro Barbagallo.

Stranamente in difficoltà il trevigiano Francesco Corona, che entra a pelo nella rosa dei finalisti, dopo una prova in cui i suoi errori sono numerosi.

La seconda semifinale è ovviamente la ''A'', che vede impegnati dei buonissimi elementi, tra cui entrambi i fratelli Bottosso.

Il più piccolo in gara è Gianmarco Franzolini, ed anche lui fa parte di questa finale; altro buon elemento è Paolo Bordignon, poi risulta tra questi corridori c'è anche il portacolori della squadra di Eraclea, ovvero Dimitri Trevisiol.

Potrei aggiungere alla lista dei nomi prestigiosi anche il veterano Fabio Giust, che si confronta con Marco Pessot, ritornato alle gare dopo uno ''stop'' piuttosto esteso nel tempo... Alessio Zago concorre cimentandosi con la sua nuova macchina, poi altri...

Si toglie dai giochi quasi subito Nicola Bottosso per problemi tecnici, ma resta a far valere il marchio di famiglia l'altro fratello, Giacomo, il quale si insedia al comando di una agguerrita leadership, che per tutti i venti minuti combatte cruentemente.

Infatti, al termine della semifinale, oltre a Bottosso, nelle prime posizioni troviamo i nomi di Bordignon, Franzolini e Giust;

Trevisiol, presente a lungo tra i primi, probabilmente, ribadisco ''probabilmente'', a causa di una ipotizzata anomalia del sistema di cronometraggio, finisce arretrato di molto, addirittura nelle posizioni di coda.

 

Finale F1

Sulla linea di partenza solamente i cinque iscritti che appartengono a questa categoria; davvero pochini per creare spettacolo, nonostante tutti i concorrenti siano di altissimo spessore.

Davide Ongaro è come sempre ''con una marcia in più”, ma il nuovo propulsore che sta testando necessita di migliorie e accorgimenti, perchè in più occasioni lo costringe al rientro.

Tutto ciò può anche andar bene per infrangere facili pronostici, ma oltre ai problemi di ''Ongarino'', anche Max Sartorato ferma definitivamente solo al settimo minuto, provocando, pertanto, una ulteriore decimazione dei già pochi corridori.

I trenta minuti di questa finale regalano solamente un po' di attrazione per qualche ''corpo a corpo'' tra Di Cecco e Roby Vidotto, dopo che il duo al comando ha abbondantemente distanziato l'altra coppia rimasta in gara, De Marco e Ongaro.

 

  1. Andrea Di Cecco

  2. Roberto Vidotto

  3. De Marco Federico

 

Finale F2

Ma se la finale appena corsa è stata piuttosto scarna e poco di effetto, a risollevare lo spirito è senza ombra di dubbio la vivace e combattuta finale degli F2.

Nel momento dello start c'è un po' di confusione ed anche qualche groviglio di automodelli, di cui qualcuno finisce con le ruote all'aria;

dalle mischie iniziali e dalla polvere intensa spunta al comando la Kyosho di Andrea Brizzante che, nervosamente, tenta di staccare inseguitori insidiosi come squali.

La sua guida è precisa e regolare, ma il gruppo che lo insegue, fitto di gente molto forte, gli fa del ''pressing'' ed Andrea comincia ad agitarsi vistosamente e a commettere qualche errore, ad affrontare qualche curva non a pelo di cordolo, a fare qualche salto in modo molto maldestro.

La ''caccia alla volpe'' dura per circa cinque minuti, poi il definitivo sorpasso di Giacomo Bottosso e Daniele Neri, poi, leggermente più indietro un'altra scia di bei nomi: Gotti, Barbagallo, Franzolini, Boscain e Fabio Giust.

A questo punto la leadership cambia completamente aspetto.

Tutti quelli nominati camminano forte, ma dopo circa metà gara prendono letteralmente il largo Bottosso e Neri, che cominciano un'avvincente ed emozionante sfida, viaggiando vicinissimi per tutto il tempo che rimane fino al termine.

Dei tredici piloti in concorso, si guarda solo quello che fanno Giacomo e Daniele, che si scambiano di continuo il comando della cordata.

Oltre a combattere tra loro con eleganza, stile e correttezza, sono entrambi corretti anche nei confronti di altri concorrenti che involontariamente intrigano e fanno da tappo.

Le ultime fasi sono splendide con Bottosso in vantaggio e Neri che sferra azzardati attacchi, rischiando il ''tutto per tutto''... ed è proprio uno ruzzolone proprio sul finire da parte del trevigiano a far concludere in bellezza e con serenità il medio dei fratelli Bottosso: Bravo Giacomo... il campione regionale f2 triveneto del 2014!

 

  1. Giacomo Bottosso

  2. Daniele Neri

  3. Claudio Gotti

 

Quasi un peccato che il campionato regionale della più prestigiosa federazione sia stato ridotto ad una sola prova “unica” per il 2014, perchè, dopo questa bella giornata, alla maggior parte degli iscritti sarebbe sicuramente piaciuto che ci fossero state anche altre date in concorso; magari per il prossimo anno, speriamo che i responsabili cerchino di produrre un calendario più esteso.

L'evento si è concluso con gli abituali festeggiamenti, con le foto, con gli applausi e, ovviamente, con i trofei per i vincitori assoluti.

Sul volto di alcuni un po' di delusione per le presunte imprecisioni del sistema di cronometraggio e per le scelte della direzione di gara, sul volto di altri la grande gioia per aver conseguito un risultato tanto prestigioso ed onorevole... sul volto della maggior parte dei corridori, la soddisfazione di aver trascorso un altra bel giorno di ''grande modellismo''...

Anche in questa gara si sta toccando con mano il grande passaggio del modellismo, il cambio della guardia con i piloti più giovani che ormai da tempo compaiono sempre più frequentemente sopra ai podi di vittoria.

Il modellismo è davvero un ottimo sistema formativo, perchè questa cosa insegna la lealtà, la correttezza, la pazienza, l'impegno e la dedizione, la socializzazione... spazio ai giovani, per questo hobby davvero bello e soprattutto ''sano''!

                 Indiano (Dario)

 

 

Succinte impressioni riassuntive dell'Indiano

Reds “R5R-Racer” 3.5 c.c.

Il mio test dell' “R5R” della Reds è alquanto riduttivo per i motivi sopracitati, ma posso sintetizzare dicendo che si tratta di un motore carico di potenza, forse troppa per chi ha cominciato da poco a cui si consiglia quanto meno di usare carburazione grassa, proprio per diminuire lo scatto impulsivo che solo i più esperti sanno controllare.

Con il rapporto adeguato questo motore consente di percorrere i lunghi tratti rettilinei raggiungendo velocità davvero sostenute.

Il consumo di carburante è molto soddisfacente, anche con utilizzo di carburazioni in cui si apre parecchio la vite del massimo.

A mio giudizio, la notevole ''cattiveria'' ai bassi è l'unica cosa che potrebbe indurre all'acquisto di questo 3.5 solamente da parte di una ''elite'', ma penso anche che, pure il neofita possa comprarlo, perchè, prendendoci un po' di mano, può in qualche modo imparare facilmente a gestirlo.

Insomma... decisamente l' “R5R-Racer” è di sicuro un signor motore!

ERACLEA (VE) Prova Unica Camp.Reg.le A.M.S.C.I.
Per scaricare i cronologici di questa gara, gentilmente concessi da Alessio Piatel, fai click qui!
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