Sacile (PN) “Ongaroring” - 26.10.2014

I° “Indiano's Day”

Gara ''No-Profit'' Off-road 1:8 Scoppio/Brushless


Porta un amico all' ''Indiano's Day''... più saremo e più alto sarà il montepremi!”


Reportage:

Da un'idea sorta quasi per caso, ha iniziato a prendere vita questo progetto, ovvero una gara dal formato piuttosto curioso, in cui si sarebbero resi determinanti alcuni fondamentali fattori, come la buona promozione pubblicitaria, la location, gli sponsor e, l'elemento più importante, una cospicua presenza di concorrenti.

Mi spiego meglio... L'originale orientamento è stato quello di trasformare in ''Montepremi'' tutto il ricavato, escluse le spese base (noleggio pista – cronometraggio), pertanto, con un semplicissimo ragionamento logico si è ben compreso che con un numero alto di partecipanti, ogni concorrente alla fine si sarebbe portato a casa qualcosa di carino e gradito.

A fornire una mano nel perfezionare questa idea c'è stato anche l'amico Raffaello Neri, il quale ha dato il suggerimento di consegnare i premi (di varia tipologia e diverso valore) con il sistema della lotteria, quindi con estrazione, con la condizione che ognuno avrebbe potuto ritirare il dono più gradito mediante sua libera scelta... la cosa è piaciuta moltissimo!

Gli sponsor Brt-Racing di Lorenzo Stabile, Black-design di Daniele Neri e, ovviamente, Ongaroring si sono impegnati a fornire servizi e oggetti a prezzo di costo, in cambio di una ''botta'' di uscite pubblicitarie gratuite sui vari indotti mediatici più noti.

Con uno slogan copiato da quelli spesso utilizzati dalle grandi compagnie telefoniche, e non solo, si è cercato di portare il numero dei pre-iscritti ad un volume consistente: “Porta un amico all' ''Indiano's Day''... più saremo e più alto sarà il montepremi!”.

Il tam-tam è partito ancora nel mese di settembre ed il fruttuoso ''passaparola'' ci ha regalato ben 56 presenze effettive!

Ho sfruttato la mia notorietà nell'ambiente modellistico per promuovere il giorno dell' Indiano e la cosa buffa è stata che qualcuno ha pensato che compissi gli anni... domenica scorsa, appena arrivato, ho ricevuto più volte gli auguri!

Un sole tiepido è stato protagonista su Sacile fin dal mattino e, nelle ore calde, ci ha consentito di arrivare a toglierci gli abiti fino addirittura a poterci mettere in maniche corte.

Per il cronometraggio ed il commento in diretta ha dato il suo servizio eccellente il gettonatissimo Ernesto Tosi, mentre la direzione di gara è stata affidata al ''padrone di casa'' Mauro Ongaro, invece, per quel che riguarda gli scatti fotografici, c'è stata la competenza di Francesca Piovesan che, con una fotocamera di alto livello, ha immortalato immagini di buonissima qualità.


Minuto per minuto...”

Questa notte c'è stato il cambio dell'ora e ci hanno detto che si poteva dormire di più, ma sinceramente non riesco a dormire a comando, pertanto, mi sono svegliato alle 6 e qualcosa (ora solare); bene, così almeno posso prepararmi senza fretta per la gara dell'Indiano... Mamma mia come sono agitato!

Faccio tutto quel che devo fare e, con l'autostrada bella libera, arrivo rapidamente in Strada Ongaresca, dove ha sede il celeberrimo impianto permanente; sono trascorse le 8 da pochi minuti.

I primi che saluto sono gli Sloveni... Erik Klanjscek e company; Erik compie gli anni proprio oggi, così profitto per fargli gli auguroni.

Mi accaparro il posto vicino al compressore e vicino ai servizi e metto qualche oggetto per occupare delle postazioni anche per Bellin e Andreetta che sono in imminente arrivo.

Dopo poco comincia il viavai delle persone con pesanti cassette in braccio o che trascinano carrellini zeppi di roba... tutta roba di modellismo ovviamente!

I motori sono ancora spenti ed è un piacere ascoltare i rumori della campagna e, della campagna, respirarne a pieni polmoni l'aria buona.

Passa Mauro Ongaro tutto allegro... dice qualcosa che non capisco, ma non importa, lui è noto per parlare troppo veloce e con una ''erre'' un po' francese... gli rispondo con un sorriso cordiale, il linguaggio delle espressioni va oltre le parole!

L'atmosfera è serena e tutti hanno il volto disteso e rilassato... è il magico potere del modellismo di farci sentire distanti dai tantissimi problemi del mondo!

Ernesto chiede il rispetto della tabella di marcia, in quanto oggi, con il cambio dell'ora, la luce solare sarà ridotta, pertanto, alle 09.00 in punto si provvede al raggruppamento sotto al possente palco di pilotaggio e si espone il breafing.

In questa gara sono proprio io a dare il benvenuto, a specificare le regole, a ricordare che esiste anche la condizione ''Bump-up'', ovvero la possibilità di avanzare alle finali successive, a ribadire che tutto il ricavato delle quote di iscrizione viene trasformato in presenti per i corridori... Francesca ed anche altri scattano le foto ai grintosi ''Buggy'' e ai piloti in schiera.

Si comincia con i ''Brushless”, dove tra gli iscritti c'è il giovane Davide Ongaro che si accompagna ad altri ben 8 concorrenti in questa categoria, tra cui un paio di nomi piuttosto temibili come Andrej Abramich e Stefano Segat; la supremazia del sacilese è evidente, quindi il gusto della competitività durante le qualifiche avviene in particolar modo tra i due sopra menzionati ed anche tra Danieli e Contro, dove è presente un'equità di forze... intanto Ongaro va avanti per gli affari suoi.

La F1 è piuttosto popolata, ci sono 14 macchinine in lizza, tra le quali la Losi di Alex “Zanca” Zanchettin, che ovviamente naviga, o forse meglio “vola”, su un livello notoriamente superiore; a fargli da gregari nella fase anti-meridiana sono il veterano Riccardo Zanella, oggi in forma eccellente ed anche Fede De Marco, il quale finalmente, dopo lungo periodo di poco chiari risultati, torna a tirar fuori il suo elevato potenziale.

Nelle qualifiche della restante categoria, la F2, il migliore in campo è Stefano Silvestrin, che già da diverso tempo dimostra di aver capacità da vendere e grossi muscoli; a braccetto con Stefano, camminano Dimitri Trevisiol di Caorle e l'opitergino Alessio Zago, oggi baciato dalla fortuna, che gli consente di mostrare a pieno le sue notevoli energie.

Nella precisa pianificazione di questa giornata redatta dal cronometrista Tosi, vengono inserite prima del pranzo la numero 1 delle tre ''finaline'' dei macchinini elettrici ed anche la finale F2-C, ma di queste prove farò menzione nel paragrafo più avanti.


La struttura “Ongaroring” è ormai da tempo dotata di un attrezzato stand gastronomico permanente, quindi, alle 13 in punto viene data l'opportunità di consumare un pasto caldo, come al solito gustoso e saporito.

Dopo il pranzo pochi minuti di relax, perchè si deve cominciare presto, per finire presto... lo ricordo di nuovo, oggi farà buio prima!


Si gioca sul serio... tutte le finali!”

Ad aprire le danze ''conclusive'' sono come sempre le taciturne macchinine degli ''elettricari'', i quali replicano grosso modo quanto già visto nelle qualifiche, ovvero la fuga di Ongaro su tutti e la bega tra Abramich e Segat, nonché più di qualche ''fianco a fianco'' di altri tre piloti con capacità in linea di massima equivalenti: Contro, Bragagnolo e Bortot.


Cat.”Brushless”

  1. Davide Ongaro

  2. Andrej Abramich

  3. Stefano Segat


Nella ''C'', la cui durata viene ridotta a 20 minuti, Dal Ben fin dalle prime curve stacca ogni inseguitore e alla fine termina con un considerevole vantaggio si Benedet e Andreetta, i quali invece si punzecchiano di continuo, offrendo anche un po' di spettacolo per chi osserva.

Si va avanti e si disputa la ''B'', che ritorna ad essere omologata con un tempo di mezzora; a mostrare la propria supremazia è Paolo Sbrogiò, noto corridore ''silenzioso'', che oggi dimostra le sue notevoli predisposizioni corsaiole con un 3.5 a scoppio. Per buona parte della gara in zona calda si destreggia Matteo “Bruce” Brunetta, che però deve terminare per la rottura della biella intorno ai due terzi della finale. In lotta per il prezioso secondo posto che consentirà di guidare anche nella finale a seguire rimangono quindi Stefano Maman e Luca Fingolo, che chiudono con i medesimi giri, ma con distacco notevole l'uno dall'altro.


Ormai già da qualche anno taluni della F2 sono tanto forti ed esperti da produrre risultati talvolta migliori di quelli prodotti dai ''cugini'' della F1, pertanto, anche in questa finale “A” di oggi il livello di spettacolo è decisamente alto.

Nelle prime battute subito si sovrappone a tutti Stefano Silvestrin e i suoi inseguitori che maggiormente potrebbero preoccuparlo sono Trevisiol, Del Zotto, Zago e Bellin, mentre Manuel Marchetto esce dai giochi quasi subito per problemi meccanici.

Stefano comincia a memorizzare bene ogni punto della pista e, senza rischiare più di tanto, rafforza e potenzia il suo distacco.

Nel frattempo cominciano i primi scambi ed anche i primi problemi per alcuni e la leadership viene corredata intorno alla metà della gara dai nomi di Trevisiol e Zago.

Zago, particolarmente carico ed eccitato, sferra l'attacco a Silvestrin, che in questi ultimi minuti ha rallentato il passo ed ha anche un problema all'alettone che penzola su un lato del modello, arrivandogli sotto con una differenza di un piccolissimo secondo... Silvestrin si accorge e sente che Alessio gli alita sul collo, pertanto, inserisce il turbo, intraprendendo una inesorabile fuga e letteralmente seminando l' agguerrito opitergino.

Tra i concorrenti della zona di mezzo inizia a succedere di tutto: spegnimenti, rotture, erroracci grossolani! Zitto zitto, profitta di questa situazione il goriziano Lorenzo Stabile, che si intrufola nella zona calda fino al punto di accaparrarsi la terza posizione, intendendo difenderla con le unghie... Lorenzo oggi vuol salire sul podio a tutti i costi!

Gli ultimissimi minuti divengono tranquilli, perchè ognuno dei primi tre si tiene la posizione senza correre rischi: le distanze tra loro sono cospicue ed evidenti.


Finale F2-A

  1. Stefano Silvestrin

  2. Alessio Zago

  3. Lorenzo Stabile


Per assistere allo svolgimento della finale degli F1, vengo ospitato in ''cabina regia'' dall'amico Ernesto, il quale mi concede un microfono per consentirmi di effettuare insieme a lui un commento che impostiamo in maniera originale come una sorta di chiacchierata da salotto... un formula che risulta gradevole e soprattutto leggera, rilassante, quasi frivola... perchè no!

Il grande protagonista di questa prova è ovviamente il “Zanca”, ma lui è talmente veloce e talmente bravo da venir quasi omesso dalle varie citazioni di Tosi e mie... del resto Alex è giunto ad un livello che qualsiasi altro pilota triveneto non può assolutamente contrastarlo.

Detto questo, vi racconto un po' cosa succede...

Dopo la partenza (sono proprio io a sollevare la bandiera a scacchi...) si accodano in scia al leader i corridori Zanella e Abramich e, a breve distanza da questi ultimi, un bel gruppo di forti concorrenti come Bottosso (Nicola), Klanjscek, Franzolini, Barbagallo, De Marco e Neri; gli altri sono meno brillanti e qualche concorrente fa errori, ''pasticciando'' molto...

Daniele Neri (Black-Design) comincia una strepitosa rimonta, al punto di insediarsi nella zona di comando, ma, dopo soli 15 minuti rompe irreparabilmente il suo propulsore ed è costretto al ritiro.

Sorte ingrata anche per Marco Zanchi, Francesco Corona e “Giammy” Franzolini, i quali terminano tutti anticipatamente.

Intorno ai due terzi di gara si ha qualche timida apparizione a metà di Ferdy Carrer, mentre lo sloveno Nejc Drole si avvicina pericolosamente ai primi posti.

Zanella e Abramich lottano tra loro e non si accorgono che, silenzioso come un felino, gli sta piombando addosso l'emiliano Stefano Rossi e, insieme a lui si fa notare pure un pericoloso Fede De Marco.

Zanella comincia ad innervosirsi e dalla gloriosa seconda posizione, dopo aver fatto svariati giri compiuti davvero in modo preciso, comincia a smembrare il suo buon risultato finale, addirittura finendo fuori dal podio e rischiando oltretutto di compromettere anche la quarta posizione sotto gli affronti di un aggressivo De Marco.

Gli ultimissimi minuti sono ''mozzafiato''... anche se Zanchettin ha ''solo'' 4 giri di vantaggio (si fa per dire...) su qualsiasi altro e pochi lo osservano! Infatti tutti gli occhi sono puntati su quelli di questo pianeta, dove abbiamo Rossi che è ormai sicuro e preciso nel percorrere ogni zolla della pista di Sacile, quindi al suo avversario Abramich non resta altro che accettare la degna e onorevole terza posizione sul podio della vittoria.


Finale F1

  1. Alex Zanchettin

  2. Stefano Rossi

  3. Andrej Abramich

 

Il giorno dell' INDIANO...”

Insieme a Raffaello Neri, ho posizionato su ben tre tavoloni tutti i 56 premi, cercando di fare in modo che nessuno dei piloti, anche tra gli ultimi estratti, potesse tornarsene a casa scontento.

Restiamo senza amplificazione e siamo costretti ad urlare per richiamare l'attenzione degli avventori, che mangiano castagne, bevono lambrusco, assaggiano patatine fritte e conversano animatamente raccontando ognuno le proprie imprese e le proprie impressioni...

Per i vincitori di ogni categoria ci sono dei trofei con tanto di targhetta ricordo dove c'è scritto ''Indiano's Day''... che bello!

Chiedo ad un gruppetto di donne di fare da ''Miss'' per la premiazione e arrivano festose Madalina, Elena, Nicla e Sonia... per fare le foto di nuovo c'è Francesca con la sua macchina fotografica di alto livello.

Oggi la temperatura è piuttosto bassa: niente gavettoni... meno male!

Ogni vincitore posa per il suo scatto insieme alle quattro signore... c'è allegria, c'è gioia!

Si comincia con l'estrazione dei biglietti per il ritiro dei doni... a pescare nello scatolone è Francesca Miotto, la compagna di “Bruce”... niente le manine dei bimbi innocenti, questa volta si fa con le donne del modellismo!

Applausi, scherzi, battute... la giornata va verso la conclusione...

siamo tutti contenti ed appagati... contenti prima di tutto i piloti, contenti anche gli sponsor, Mauro Ongaro, Raffaello, lo staff del bar... anche io sono davvero felice!

L' “Indiano's Day” è stato un vero successo!

Sono quasi le cinque e arriva Ernesto che ha appena terminato il carico delle sue sofisticate attrezzature, il quale mi dice: “Beh... direi che è andato tutto bene! Questa cosa è certamente da rifare... A questo punto me ne andrei pure a casa, sono piuttosto stanco, ma decisamente soddisfatto... Ciao caro Dario, ci sentiamo presto!”

                   Dario ''Lindiano per un giorno''

Per scaricare i cronologici di questa gara, gentilmente concessi da Ernesto Tosi, fai click qui...
26.10.2014_Indiano_s_day.pdf.zip
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