Eraclea (VE) 26.01.2014

3 ore a squadre – Memorial Alex Ferro

Buggy 1:8 Scoppio/Brushless – by “Racingarden”

 

Il rumoroso silenzio di un minuto, nell'intenso ricordo di un bimbo di nome Alex....”

 

Reportage:

 

Organizzare gare ed eventi durante il periodo invernale non è sempre semplice, in quanto è necessario fare spesso i conti con le bizze del tempo; proprio per questo motivo, l'organizzazione del “Racingarden” di Eraclea ha dovuto slittare la data della sua “3 ore a squadre” per ben tre volte, iniziando la campagna promozionale addirittura al termine dell'appena trascorso 2013 e riuscendo finalmente a disputare la prova domenica 26 gennaio di quest'anno.

In più oltre a questo fattore, si è aggiunta anche la complessità organizzativa necessaria per una gara in cui non vi sono iscrizioni individuali, bensì collettive.

Così, domenica mattina si è riusciti a raggruppare dieci gruppi da tre piloti ognuno, per dare inizio alle danze alle dieci in punto.

La pista permanente gestita da Ivan Tonello e Tanito Bottaro è un impianto che piace davvero tantissimo a tutti e, da quando è sorto, sono state mosse pochissime critiche negative da parte di pochi, ma, ciò nonostante, tali critiche sono state interpretate come esatto segnale per provocare ulteriori modifiche e migliorie, che hanno portato all'attuale eccellente risultato.

 

Nei giorni scorsi ho davvero dovuto tribolare, con il cellulare sempre attivo, per sistemare concorrenti che si erano trovati senza squadra, oppure squadre che si erano trovate senza concorrenti... insomma, un vero groviglio da sbrogliare, ma alla fine la risoluzione è stata davvero soddisfacente con la composizione di ben 10 team, ben assortiti, pronti a darsi battaglia oggi, qui a Eraclea.

Ho appuntamento alle 7.45 sotto casa mia con Giovanni e Denis Marcon, per andare via con un'unica automobile.

Giovanni percorre la cinquantina di chilometri in un lampo e, in meno di mezzora, arriviamo.

Fa freddo, l'aria pungente rende i volti tesi, con le rughe in rilievo... ci si saluta da sotto i cappelli di lana e con gli sciarponi ben legati al collo.

Il contorno è sempre il medesimo che ho visto mille volte: un brulichio continuo di gente che va e viene, che porta, trasporta... trascina carrettini, sistema casse colorate, sistema i macchinini... in silenzio, senza che i motori siano accesi, ancora non si può!

I componenti di ogni squadra si accampano vicini tra loro... tutti invidiano i ''padroni di casa'', ovvero Trevisiol, Scantimburgo e Perissinotto (team ufficiale Racingarden), che hanno un gazebo chiuso sui lati e si godono un pseudo-tepore che c'è solo lì da loro...

Marco Turchetto, esperto cronometrista della scuola “Tosi”, consente l'avvio dei motori e molti vanno ad assaggiare il percorso di gara, riportando indietro i modelli piuttoso sporchi, anche se il fango non è eccessivo; ma le fastidiose folate di vento, presto tolgono l'umidità dal terreno ed il fondo diviene ottimale.

Verso le 9.45 ci si riunisce sotto al palco pilotaggio per ascoltare il semplicissimo breafing, dopo il quale Ivan Tonello invita al silenzio per un lungo minuto, per ricordare Alex Ferro, un bimbo scomparso un anno fa in un tragico incidente stradale; il piccolino era figlio di Simone ( pure lui in gara quest'oggi), ed a lui è intitolato il ''memorial'' di questo evento.

L'attimo è commovente, ed anche se la maggior parte di noi non ha mai visto il suo volto, sentiamo forte il “rumore del silenzio” e le nostre gole si annodano... Simone Ferri non riesce a dir nulla, ma i suoi occhi parlano, raccontano il suo stato d'animo, la sua ferita ancora aperta...

 

Sono le dieci in punto e sulla linea di partenza vengono schierati i dieci modelli, posizionati in un ordine determinato da una regolare estrazione.

Le squadre hanno denominazioni casuali, scelte al volo, spesso buffe e divertenti, come ''La banda maiala'', i brushless capitanati da Paolo Sbrogiò, oppure ''I re magi'' (ma dove l'hanno pensata!)... oppure ancora ''Los Terrones'', con tre concorrenti autenticamente meridionali e con tanto di ''pedigree'';

 

Nella mia squadra (siamo gli “Apache”) il primo pilota del trio a cui è affidata la partenza è Filippo ''Pippo'' Zuccherini, a cui raccomando di mantenere grande calma, conoscendo bene il suo carattere piuttosto impulsivo (conosco Pippo da più di quattordici anni...), ma vedo che non è l'unico a partire con impeto e aggressività, infatti, subito cominciano beghe, contatti e scontri, nonostante la durata complessiva della gara sia davvero cospicua.

La nostra composizione ha una “new-entry” dell'off-road, Denis Marcon, pilota di buon livello sull'asfalto, che fatica davvero molto a interpretare correttamente le impostazioni ottimali per fare i vari salti di cui il percorso e' abbondantemente disseminato. Denis nella sua prima mezzora risulta piuttosto insicuro, talvolta goffo, ma sceglie di muovere con cautela, poi, la bizzarra sorpresa nella sua seconda opportunità, dove intiva passo veloce e cadenzato e traiettorie, regalandosi buone soddisfazioni condivise con il padre Giovanni, che fa da meccanico anche agli altri.

Per gli “Apache”, a parte svariate spente di Marcon e Zuccherini, oltre alla rottura di un servo di quest'ultimo, e oltre ancora alla rottura del motore della mia mbx che comporta una sostituzione dello stesso della durata di ben più di 18 minuti, dicevo... a parte questo, la gara è divertente e piacevole, soprattutto per una buona intesa sinergica e armonia nel terzetto.

I “Los Terrones” hanno come ''goleador'' la figura di Alex Affinito, ed anche i due fratelli Celesti se la cavano benone; ma il serbatoio di Alex funziona in modo anomalo e il rientro ai box per i rifornimenti avviene ogni 3 … 4 minuti; anche i gli altri componenti di questa squadra hanno problemi di svariata natura, come per esempio il malfunzionamento di un pacco batterie e, in più, non essendoci una ulteriore figura che faccia da meccanico, spesso si incasinano non trovando buona armonia collaborativa. Anche se non va tutto ''liscio liscio'' i ''Los Terrones'' riescono ad essere sempre in zona calda, ovvero tra i migliori in campo...

La squadra denominata “I re magi” è capitanata da uno dei veterani del modellismo, Marino Pilon.

Nel team c'è un mix di buonissimo livello: oltre a Pilon, anche Igor Baccin e Ferdy Carrer; ma pure questo terzetto ha le sue rogne, con un pacco batterie malfunzionante montato proprio sulla radio di Pilon, più qualche spenta causata da candele difettose per Carrer. Per loro non più di tanti problemi rispetto ad altri, ma indubbiamente il passo poco sostenuto del ''pilota anziano'', non favorisce l'inserimento nella leadership, pertanto, la collocazione è costantemente in zona ''media-classifica''.

Una squadra interessante sarebbe quella degli “Mcar Racing Team”, dove in origine ci doveva essere come caposaldo Massimo Simionato, che, per impegni improrogabili, proprio un giorno prima dell'evento ha dovuto rinunciare, lasciando il suo posto a Licio Della Marna. La sostituzione è stata comunque redditizia, infatti, il pilota friulano, gemellato con Daniel Pezzarini e Paolo Benedet, dà grande apporto e brio al gruppetto, girando piuttosto forte e con pochi errori, ma il team viene però penalizzato da problemi radio che occorrono proprio all'uomo di punta, ovvero Pezzarini. Benedet, non è particolarmente veloce, ma, cercando di commettere il minor numero di errori, riesce a dare buon contributo personale.

Un altro “storico” del modellismo è Gian Paolo Dianin, caposaldo della squadra che prende come denominazione proprio il nome della sua attività commerciale di settore a Montegrotto Terme: i “Puntomodel”.

Fedelissimo amico di Dianin è Francesco Pravato, il quale condivide la propria presenza nel team con Michael Sanavia, unico corridore ad utilizzare un modello a propulsione brushless, mentre gli altri due utilizzano il canonico ''scoppio''; è questa l'unica squadra ibrida presente.

Pravato nella sua prima fase accusa problemi con i freni, Dianin ha poca trazione sul retrotreno, mentre Sanavia ha svariate difficoltà con il cambio delle batterie... insomma, anche questo gruppo deve ricorrere ai box spesso e per lunghi minuti.

Un team che vuole essere particolarmente campanilista è il

Team Chioggia”, nel cui organico è presente anche Simone Ferro, pilota neofita e davvero alle prime armi con il mondo delle gare: questa è la sua prima!

Anche per loro la faccenda non va propriamente a ''rose e fiori'', infatti non mancano ''spente'', piccole rotture, lunghi ricoveri forzati dei modelli in zona box.

Doria e Contiero hanno un passo discretamente buono, del resto loro sono piloti di livello medio/alto, invece risulta piuttosto insicuro e confuso Ferro, che quasi ad ogni giro deve farsi raddrizzare il macchinino dal servizio recupero.

Il “Team 3B”, costituito da Mirco Colla, Antonio Bertuolo e Andrea Brizzante, in griglia di partenza è schierato piuttosto indietro, monta infatti sul fronte della scocca il numero 7, ma la cosa, in una gara dell'ampia durata di tre ore, non rappresenta un problema, infatti, si cacciano repentinamente al comando della gara e lo mantengono gloriosamente fino ad un quarto d'ora dal termine, perchè costretti al rientro a causa della rottura di un ammortizzatore anteriore provocato da un conflitto frontale con un pilota in contromano sul rettilineo principale. Per tutto il tempo loro indiscussi e temibili avversari sono quelli del team ''padrone di casa'', ovvero i “Racingarden''.

Sotto la direzione tecnica di Claudio Guiotto, trovano armonia e intesa perfetta i corridori Dimitri Trevisiol, Roberto Scantimburgo e Marco Perissinotto.

Non solo la grande conoscenza del percorso dove questi tre piloti abitualmente si allenano, ma sicuramente anche il buon livello di preparazione individuale favorisce l'indovinato mix, che spadroneggia per tutto il tempo con pochi errori, ritmo costante e risultati sul giro davvero buoni.

Ma tre ore non sono poche ed anche questa eccellente squadra deve tribolare con svariate difficoltà, come la rottura di un big-bore sulla Mugen di Scantimburgo e lo scollamento di una gomma sulla Losi di Trevisiol...

Non particolarmente brillanti, girano gli “Elektroflash”, piloti impegnati con le 1:8 brushless; il gruppo è costituito da Luca Brunetta, Michele Finato e Andrea Ciotti.

Proprio quest'ultimo, dopo una prima mezzora andata piuttosto bene, comincia a verificare malfunzionamenti e, dopo accurati controlli, scopre che l' Esc inizia a dare segni di cedimento, per poi rompersi definitivamente.

Brunetta e Finato tengono in piedi la presenza in pista della squadra, ma non sono certamente tra i migliori, anche se si divertono tantissimo.

Lo stress per i modelli in gare di durata come questa è consistente e una delle ''elettriche'' comincia a balbettare per il cedimento di una batteria

li-po. Il gruppetto di concorrenti, privo di meccanico, perde la calma e pasticcia con riparazioni sul campo che coinvolgono parti elettriche, ma anche parti meccaniche, in seguito ad un frontale che danneggia pesantemente il modello di Finato. Con tutti questi guai e con la simpatica confusione che provocano i tre giovanissimi, il terzetto riesce ad aggiudicarsi l'onorevole posto di ''fanalino di coda''... insomma, ce la mettono tutta per arrivare ultimi!

L'altra squadra brushless, “La banda della maiala”, ha invece una miscela esplosiva in merito alla sua composizione: Sbrogiò, Braccia e Stocco sono tutti eccellenti “pollicioni”!

Per loro, la prima parte della gara è favorevole e intascano subito piazzamenti che preoccupano molto i cugini dello scoppio. Antonio Braccia viaggia pericolosamente forte, guida rischiando parecchio soprattutto sui salti e sulle cunette ''woops'', ma per lui i problemi non sono i rovesciamenti, bensì la perdita del pacco batterie, seminato lungo il percorso, e lo svitamento di alcune viti che deteriorano il pignone sul motore... anche Stocco gira forte, ma colui su cui punta la squadra è Paolo Sbrogiò, che, proprio nella sua prima mezzora incappa in un frontale, pure lui in pieno rettilineo, da cui esce con un grave danno all'ammortizzatore.

Anche questo trio, spesso, durante le tre ore, deve ricorrere ai box e, da un conto approssimativo, si ferma ad armeggiare per circa una ventina di minuti, compromettendo in modo irreparabile un risultato da podio, come forse avrebbe meritato.

La conclusione della “3 ore” scocca alle tredici in punto, come da copione, e il risultato di questa difficile e combattuta prova è il seguente:

1) Racingarden – Trevisiol, Scantimburgo, Perisssinotto

2) Team 3 B – Bertuolo, Colla, Brizzante

3) Los Terrones – Celesti, Affinito, Celesti

4) La banda maiala – Sbrogiò, Braccia, Stocco

5) Team Re Magi – Pilon, Carrer, Baccin

6) Puntomodel – Dianin, Pravato, Sanavia

7) Mcar Racing Team – Pezzarini, Della Marna, Benedet

8) Apache – Indiano, Marcon, Zuccherini

9) Team Chioggia – Contiero, Ferro, Doria

10) Elecktroflash – Brunetta, Ciotti, Finato

 

Marco Turchetto impone lo “stop-motori” e, praticamente tutti, ci si reca nell'area riservata al ristoro per degustare una ''invernale'' pasta e fagioli fatta da mani esperte, accompagnata da un buon secondo abbondante e calorico, per terminare con dolce e caffè.

Di nuovo è da sottolineare l'elevato grado di ospitalità dell'organizzazione, come sempre attenta a non far mancare nulla e soprattutto a recare agli avventori grande agio e massime attenzioni.

La premiazione soddisfa i primi tre gruppi con splendenti coppe, mentre per tutti gli iscritti all'evento viene donata una graziosa tanichetta da 5 litri di vino...

Oltre a questo, vengono elargiti due ulteriori premi: una targa ricordo riservata proprio a me, una forma di gratitudine nei miei confronti, perchè ho cercato con impegno di portare luce e visibilità mediatica a questa gara... non nego di provare un forte senso di commozione nel ricevere questa inaspettata sorpresa!

Un'altra preziosa targa viene consegnata a Simone Ferro, che di nuovo viene invaso da grande emozione, per dare un segno di forte ricordo al suo angioletto Alex, che dall'alto del paradiso ci guarda mentre siamo presi da questo gioco delle macchinette, che a lui, con certezza, tanto sarebbe piaciuto fare... Ciao Alex!

                   INDIANO

 

 

 

Per questa immagine del bambino Alex Ferro, ho avuto autorizzazione alla pubblicazione dal padre Simone Ferro
Per questa immagine del bambino Alex Ferro, ho avuto autorizzazione alla pubblicazione dal padre Simone Ferro
Per scaricare i cronologici di questa gara, gentilmente concessi da Ernesto Tosi, fai click qui...
26.01.2014_3ORE_ERACLEA.pdf.zip
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