Sacile 06.07.2014 Trofeo “Pro-Circuit”

By ONGARORING

Automodelli buggy 1:8

 

L'incantesimo si infrange e finalmente Davidino vince in casa sua!”

 

Reportage:

Nel calendario stilato ancora ad inizio anno era stata inserita anche questa prova di luglio intitolata ad uno sponsor d'eccezione, ovvero, un'azienda che produce gomme per automodelli di sicura e certa qualità: la spagnola “Pro-Circuit”.

Quindi, riferendoci a questo evento, stiamo parlando indubbiamente di una gara di spessore, per la quale il referente dell'impianto Mauro Ongaro ha investito energie e adeguati indotti promozionali.

La partecipazione dei concorrenti è stata piuttosto massiccia e soddisfacente, peraltro, costituita anche da soggetti foresti, venuti dalle regioni limitrofe sia per essere protagonista di un evento titolato, nonché per testare il terreno in vista del prossimo imminente appuntamento con una prova del campionato italiano Amsci.

La già bella struttura di via Ongaresca a Sacile per l'occasione è stata ''tirata a pennello'', con il fondo ben levigato dal rullo compressore e gli innaffiatori che hanno fatto la loro brava opera di irrigazione.

A gestire la ''macchina del tempo'' è stato il professionale Ernesto Tosi che, come al solito, ha dato impeccabile servizio e garanzia di risultati cronometrici certi.

Il ruolo del ''direttore di gara'' è stato affidato nuovamente a Raffaello Neri che, già da qualche tempo, sta dimostrando di coordinare egregiamente ogni sezione con lo scopo di sviluppare una bella giornata di disputa.

Come regolamento, l'organizzazione si è ispirata quasi integralmente al sistema Amsci, con l'unica variante di aver attinto dalle semifinali i primi docici tempi migliori, sia nella classe F2, che nella F1, che è risultata altrettanto copiosa (19 iscritti).

Con la quota di partecipazione, leggermente maggiorata rispetto alle solite tariffe, ogni corridore, a fine giornata, ha ricevuto un prezioso, nonché prestigioso treno di gomme, ovviamente marchiato “Pro-Circuit”.

 

Con l'occhio dell' Indiano...”

In vista di una giornata sicuramente calda e afosa, mi sono premunito di approvvigionarmi di molta acqua e frutta, per alleviare i disagi della temperatura che, con certezza, nelle ore centrali raggiungerà picchi alti.

Il cielo non è completamente limpido, ma problemi meteo non dovrebbero essercene.

Mi piace molto l'odore della campagna al mattino presto e, mentre scarico le mie cose vicino ai Pezzarini ed ai Bottosso, fianco a fianco con i Bellin, mi delizio con l'olfatto, respirando a pieni polmoni...

Mi transitano davanti, trainando carrettini e portando cassettine, borse e borsoni, volti amici ed anche persone viste solo su Facebook... passano anche Sala e Stocco, poi altre stars del modellismo di alto livello.

Oltre a respirare aria buona, si respira un senso di serenità, di svago... un'atmosfera davvero amichevole!

Prima di cominciare ufficialmente, molti si alternano a provare il percorso dall'alto dell'imponente palco di pilotaggio.

Arriva il momento di battezzare l'inizio e Neri ci convoca per produrre il canonico breafing, attraverso il quale si evidenziano sommariamente le regole da seguire.

Alle dieci in punto la voce familiare di Ernesto decreta l' “inizio delle danze” e vengono poste sulla Pit-lane le prime macchinine F2.

Questa pista, come già detto in diverse circostanze, è molto selettiva, sia per l'andatura veloce da sostenere, sia per la vasta dimensione che implica buona capacità visiva e padronanza nella gestione del telecomando... insomma, qui a Sacile ogni minimo errore, anche una semplice uscita di traiettoria, può costare caro!

Preferiscono concorrere in questa categoria anche soggetti che ufficialmente apparterrebbero alla categoria superiore, come per esempio Paolo Bordignon, Daniel Pezzarini, Simone Dainese e, se vogliamo estendere, potenzialmente sarebbero buoni anche i nomi di Gianmarco Franzolini e Nicolino Bottosso.

Best-lap nelle qualifiche degli F2 per Gianmarco Franzolini, seguito dal piccolo della famiglia Bottosso, poi fa molto bene Daniel Pezzarini, che ritrova il brio e l'entusiasmo su una pista certamente di suo gradimento.

Sempre in tema di qualifiche, brillano Emanuele Tomasatti, Bordignon e Silvestrin, buoni spunti offerti anche da Del Zotto e Della Marna.

Il palco di una ''titolata'' F1 vede in qualifica sorprendenti risultati da parte del ''padroncino'' di casa Davide Ongaro, che si affianca al suo amico Alex Zanchettin, pure lui assiduo frequentatore di questa pista.

Si regalano eccellenti prestazioni anche Federico Sala e Alessandro Stocco e, a completare una rosa fatta di grandi piloti, Tiziano Ravelli, Roberto Vidotto, poi Sartorato e Di Cecco... stiamo ancora parlando di qualifiche.

Dopo la pausa pranzo, consumata dalla maggior parte sotto al tendone permanente, si torna a respirare aria di competizione e, nelle prime ore pomeridiane si comincia subito con le quattro semifinali, prima la f2, poi la f1, per dar successivamente luogo alla disputa delle fasi conclusive che, nel caso dei piloti eccellenti sarà di durata di ben 45 minuti.

Nella prima semifinale f2/A il dominio è assoluto e certo, quindi non casuale, in mano a Nicolino Bottosso, il quale macina con passo veloce e precisione un consistente numero di giri del tracciato, lasciandosi alle spalle il buon corridore Emanuele Tomasatti e il veterano, ex f1, Simone Dainese.

In questa prova c'è uno spettacolare confronto tra tre concorrenti, Dainese, Bordignon e Trevisiol, che per tutti i 20 minuti si girano ''vicini vicini'' tra loro; il resto del gruppone è senza dubbio molto più lento e in esso sono compresi anche alcuni piloti costretti anticipatamente al ritiro, tra cui compare anche il mio nome.

La semi/f2/B è governata da un'altra nuova leva dotata di forte predisposizione: si tratta di Gianmarco Franzolini, peraltro, il più giovane iscritto.

Anche ''Giammy'' le suona di santa ragione a tutti quanti, compresi i suoi più ravvicinati inseguitori che, a loro volta come quelli che hanno corso da poco, si begano per quasi tutto il tempo: Pezzarini, Della Marna e Del Zotto, che accumulano tutti 25 giri al termine del terzo di ora a disposizione.

La rimanenza dei concorrenti vede la delusione di Stefano Silvestrin e di Denis Bellin, i quali sicuramente se la potrebbero giocare con i migliori, ma, a causa di svariate spente del propulsore, finiscono a fare da ''fanalini di coda'' e, ovviamente, vengono esclusi dalla rosa dei finalisti.

Passiamo ora agli f1!

Nella Semi/F1/A Alessandro Stocco fornisce lezioni di guida a tutti quanti, compresa la piccola ''star'' Davide Ongaro, a cui sgancia addosso un paio di spiacevoli doppiaggi.

Ravelli e Sartorato, piloti notoriamente molto forti, si accontentano di fare da contorno ai due giovanissimi appena nominati i quali riescono a percorrere il tracciato di Sacile addirittura sotto i 40 secondi!

Eugenio Barbagallo, un altro emergente che potrebbe fare dei risultati rilevanti, abbandona al quattordicesimo minuto e sfumano per lui le possibilità di gareggiare nella prova da 45 minuti.

Nell'ultima semifinale, la F1/B il ''matador'' è Alex “Zanca” Zanchettin, che sorprende tutti per la sua irruenza. L'unico che riesce a stargli dietro e, con non poca fatica, è il lombardo Federico Sala.

Dietro ai due consolidati campioni si bisticciano, ma sempre con correttezza, Vidotto, Neri e il trentino Di Cecco.

Al tredicesimo minuto il colpo di scena... Alex si ferma e purtroppo non può neppure ripartire, lasciando in mano a Sala la conduzione del gioco.

 

Finale F2

Dopo lo start, i più avvantaggiati sulla griglia di partenza prendono immediatamente il largo, lasciandosi alle spalle il solito grumo di automodelli con le ''zampette all'aria'' presente al termine del rettilineo, in prossimità della prima curva.

Bottosso Nicola e Franzolini cominciano il loro duello; non sono solamente in due a combattere per impugnare la leadership, infatti salta fuori un energico Pezzarini che, superata la fase emotiva dei primi istanti, con grinta ed energia comincia a mostrare i muscoli, infastidendo la coppia di adolescenti ''prodigio''.

Piuttosto distanti ci sono ''quelli di mezzo'', un gruppetto di gente che si suda la finale, dando dimostrazione di buona capacità di guida ed esperienza: Bordignon, Tomasatti, Dainese, Della Marna e Trevisiol... gli altri che mancano all'appello sono piuttosto lenti.

Questo è il quadro della finale fino a circa due terzi della gara.

La temperatura dell'aria è alta e fastidiosa, non solo per gli umani, ma anche per i motori... cominciano ad arrivare ai box con grande frequenza i recuperatori con i modelli in mano che hanno i “3.5” spenti.

La classifica comincia a sconvolgersi radicalmente e il colpo di scena più vistosa è la retrocessione di Franzolini che addirittura casca a mezza classifica.

Insieme al piccolo di Cividale del Friuli si associano per ''sfortuna'' anche Pezzarini e Trevisiol, e lo stessa cosa accade anche al padovano Dainese.

Con questa carneficina, quatto quatto dalle retrovie viene avanti il goriziano Lorenzo Stabile che comincia piano piano ad intrufolarsi nelle posizioni di centro.

Anche ai vertici le cose cambiano, dove combattono cruentemente Bordignon, Tomasatti e Del Zotto, naturalmente dietro a Bottosso che si può concedere di non guardarsi più le spalle, in quanto il suo vantaggio è divenuto davvero considerevole.

Franzolini fa grande rimonta ma il tempo corre e si vanificano le speranze di montare sul podio... la sua conclusione è solo al quarto posto, per lui è assolutamente troppo poco!

Gianmarco è ancora piccolino di età e, quando scende la scala del palco, sul suo volto paffutello scendono copiose lacrime di delusione.

Stabile invece scende, al termine dei trenta minuti, con un vistoso ghigno ed è ''contento matto'', perchè la sua posizione è divenuta la settima, proprio dietro al suo compagno di squadra (Brt-Racing) Licio Della Marna.

  1. Nicola Bottosso

  2. Paolo Bordignon

  3. Emanuele Tomasatti

 

Finale F1

Per gli appassionati di modellismo, assistere ad una finale come questa è davvero una cosa strabiliante anche se, purtroppo, nella rosa dei ''magici 12'' non compare il nome di “Zanca”, che ci sarebbe piaciuto veder battagliare insieme ai suoi valorosi avversari.

Ernesto Tosi mi accetta come gradito ospite in cabina regia, consentendomi di guardare dall'alto e ''minuto per minuto'' all'emozionante disputa.

Viene dato il via e il direttore di gara comincia fin da subito a puntare gli occhi su tutto il percorso con attenzione certosina.

Davide muove immediatamente con cattiveria, dando ''gas pieno” quasi ovunque, comprese le curve veloci, e, nelle curve strette, ci concede sconvolgenti numeri di drifting... Ongarino fila come un caccia!

La differenza con Federico Sala e Alessandro Stocco non la si vede ad occhio nudo, perchè pure loro mietono e macinano giri perfetti, correndo in modo vertiginoso!

A contorno di questa leadership d'eccezione, dove i tre protagonisti si danno ''alla macchia'' ci sono bei nomi del triveneto, come quelli Di Cecco, Sartorato, Vidotto, Ravelli... e non solamente questi.

Per “Mamo” e per “Vidoktor” la fortuna se ne va altrove e le speranze di conseguire un buon risultato si perdono quando i loro motori cominciano a fare quell'antipatico suono che si chiama ''ciuf''!

Ravelli è un po' arretrato e qualche piccolo pasticcetto, qualche lieve uscita dalle traiettorie non gli offrono lo splendore a cui lui è abituato... ma la gara è ancora lunga da finire e tutto può accadere!

Al ventesimo minuto ecco verificarsi un grande colpo di scena: Federico Sala rompe qualche parte meccanica del modello e, con la radio sotto al

braccio, dignitosamente percorre in discesa i gradini del palco.

A questo punto, al vertice della cordata, Davide Ongaro comincia ad aumentare il passo e a fotocopiare i giri già effettuati, come se avesse inserito un pilota automatico dotato di sistema computerizzato... il tempo va avanti e Davide è teso, perchè vuole sfatare uno strano incantesimo che fino ad ora non lo ha mai fatto vincere su questa pista, proprio la sua pista!

Il ragazzino inizia a contare i minuti che mancano, trema al pensiero che la malasorte possa anche oggi togliergli la soddisfazione di vincere oggi a Sacile.

Per il fuoriclasse Stocco non c'è nulla da fare, Ongaro ha cominciato a doppiare pure lui!

L'ultima fase della gara diviene strepitosamente accattivante per quello che accade subito fuori del regno dei due appena menzionati.

Comincia una feroce battaglia tra Di Cecco e Ravelli, che nel frattempo ha ritrovato sé stesso e la sua forte energia, poi intraprendono duelli e conflitti diretti altri due concorrenti che solitamente si ritrovano fianco a fianco a combattere: Daniele Neri e Giacomo Bottosso.

Quando mancano pochissimi minuti al termine i riflettori fanno luce solo su Di Cecco e Ravelli... vicinissimi, come fossero un camion con il rimorchio! I due si alternano e si scambiano il terzo posto una marea di volte.

Neri invece comincia a spegnere e Giacomo Bottosso, a cui invece il Picco resta acceso senza tradirlo, si mette tranquillo per chiudere con in tasca un prestigioso 5° posto... Bravo!

Allo scoccare del 45° minuto, a parte l'ovvia conclusione di Ongaro (finalmente di vince a Sacile!!!) e del secondo Stocco, sul terzo gradino del podio ci monta il “Ravex”, dopo che Di Cecco, avendo tentato il ''tutto per tutto'' nelle ultimissime frazioni, commette un clamoroso errore dove è stato addirittura necessario un intervento di recupero.

Che gara, ragazzi! Finale da pelle d'oca... ve l'assicuro!

  1. Davide Ongaro

  2. Alessandro Stocco

  3. Tiziano Ravelli

 

Anche questa volta sono stato qui a raccontarvi le cose del modellismo...

Mi piace descrivere più che il particolare tecnico quello che è il lato umano, le sensazioni, gli aspetti e i caratteri degli individui, delle persone, naturalmente per quel che mi è possibile fare; offrire dei quadretti, delle immagini flash delle persone che girano intorno a questo piccolo mondo che si stacca dai problemi di tutti i giorni, che si stacca da tutto ciò che potrebbe avvilirci o rattristarci.

La gara di Sacile è stata serena e divertente, con una totale atmosfera di cordialità.

La premiazione di questo evento ci ha offerto un preciso dettaglio di quello che è il nostro spirito, dove ognuno di noi era pieno di gioia per aver ricevuto un treno di gomme o anche una semplice fetta di fresca anguria in una giornata di grande arsura.

I premiati, compreso Denis Bellin, iscrittosi anche nella categoria Brushless, che ha vinto al tavolino perchè, per mancanza di partecipanti la categoria non è stata fatta scendere in pista, erano felici e sorridenti... quelli della f1 pure bagnati, dopo essersi buscati i gavettoni da parte dei ragazzini birbanti!

Al termine di tutto mi è stato chiesto di gestire un'intervista con una televisione locale che, prossimamente, proporrà un servizio su questa splendida pista permanente anche con lo scopo di avvicinare al nostro hobby nuovi potenziali consumatori di gare... gare belle come questa di cui vi ho raccontato.

        Dario detto ''Indiano”

 

 

 

SACILE 06 LUGLIO 2014 - Trofeo "Pro-Circuit"
Per vedere, controllare, verificare e scaricare i cronologici di questa gara, gentilmente concessi da E:Tosi, fai Click qui!
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