Torre di Mosto (Ve) 13 Aprile 2014

I° prova campionato “3 Piste”

Buggy 1:8 scoppio/brushless - Org. “TDM-PARK”

 

Record di preferenze... il vivace off-road del triveneto!”

 

Reportage:

 

Con l'arrivo del mese di Aprile, con il prolungarsi della luce diurna anche grazie al cambio dell'ora, con la presenza della primavera che ci ha fatto riporre negli armadi gli abiti più pesanti, si è scesi in pista numerosissimi con i nostri macchinini ben manutentati e, per alcuni, praticamente nuovi di zecca.

Già la gara inaugurale della pista di Mortegliano, in zona friulana, poi con un altro appuntamento in un'altra pista ristrutturata e rimessa a nuovo, ovvero a Jesolo, l'affluenza era stata davvero cospicua e massiccia, ma numeri da capogiro come quelli che si hanno avuti a Torre di Mosto, non si sono davvero mai visti fino ad ora per una gara di tipo ''interregionale''.

Vi dico solo che in pre-iscrizione erano stati contati ben 94 piloti, poi, nonostante sia stato dichiarato il ''sold-out'', le telefonate hanno continuato ad arrivare e si sarebbero potuti contare ben 110 potenziali corridori: record assoluto di preferenze. Alla fine, dopo che qualcuno si è perso per la strada (come sempre accade...), Ernesto Tosi ha staccato iscrizione a ben 82 teste!

Non si conoscono bene i motivi di tanto inaspettato successo, ma indubbiamente l'alto indice di gradimento della pista, una buona campagna promozionale, l'accorpamento di questa prova al campionato “3 piste”, che è sicuramente leggero da affrontare e che promette premi strabilianti a fine concorso, l'efficace ''tam-tam'' mediatico, sono questi tutti fattori che hanno contribuito al consolidato successone della gara di domenica 13 aprile.

Luca Fingolo ed i suoi collaboratori per l'occasione hanno cercato di approntare al meglio l'impianto, tenendo cura di tutti i particolari necessari per offrire comfort e agio e, tra le cose indispensabili, un perfetto servizio di ristoro che ha soddisfatto le esigenze di tutti per l'intero corso della giornata.

La pista in zona Ponte Tezze ha una dimensione “Medio-grande”, che consente ottima visibilità in ogni punto. La difficoltà, più che dal disegno, è determinata dal terreno, piuttosto scivoloso ai lati delle corsie e granuloso e sconnesso in svariati punti. I salti, numerosi e ben collocati, sono abbastanza facili e poco insidiosi e regalano senza ombra di dubbio grande spettacolarità, così come un bellissimo ponte trasparente impiantato al centro pista e una splendida curva parabolica in chiusura di tracciato. Le zone di “misto-stretto” sono poche, pertanto, l'andatura media che si tiene è sempre discretamente “allegra”, ma mai esasperata, anche nel tratto di rettilineo antistante il palco pilotaggio dove solo i ''3 porte'' arrivano in fondo un po' affaticati, ma non ''impiccati''.

Unica pecca della pista è la mancanza di un impianto fisso di irrigazione, che però risulta essere negli imminenti progetti dei gestori che si occupano di questa struttura, ma ancora, con le attuali temperature dell'aria, si riesce a non avere elevata presenza della fastidiosa polvere che potrebbe giungere nei mesi caldi che stanno per arrivare.

 

 

Un paio di settimane indietro prima di questo evento, le pre-adesioni erano ancora piuttosto esigue ed ho dovuto più volte rassicurare Luca Fingolo, dicendogli di portare pazienza e anticipandogli che nell'ultimi giorni prima della gara sarebbero arrivate con certezza le conferme. Con grande sorpresa ad inizio settimana il termometro del gradimento ha cominciato a salire vertiginosamente e, prima 40, poi 55, poi ancora 80... alla fine, quando il numero delle conferme è giunto a 94 pre-iscritti si presentata la necessità di dichiarare il ''Sold-out”, ma le telefonate e le richieste hanno continuato a pervenire, fino a contare ben 110 piloti potenzialmente pronti a disputare questa gara!

La mia soddisfazione è stata grandissima, visto che mi sono accollato la responsabilità di dare il mio supporto promozionale e, non lo nego, neppure io mi sarei aspettato un numero così cospicuo: un vero record per una gara che non è di calibro ''nazionale''.

Ho appuntamento con Cristian Lanzi, meglio noto nell'ambiente come ''El Sardo”, che diserta il modellismo da parecchio e questa volta vuole divertirsi di nuovo con la sua Serpent. Partiamo alle 7.15 e arriviamo sul posto alle 8 in punto... accidenti, è già quasi pieno e ci conviene sistemare le nostre cose all'esterno della recinzione, vicino a Sartorato, Giust e Barbagallo.

I macchinini stanno già provando da almeno mezz'ora e il rumore acuto dei motori rompe il silenzio della campagna veneta. Ernesto Tosie il direttore di gara Raffaello Neri mandano di continuo messaggi e istruzioni, per tenere in ordine la massa variopinta di piloti, meccanici e familiari che brulica frenetica per sistemare, ordinare, allestire...

Le teste partecipanti sono ben 82, di cui ben 13 con propulsione elettrica e una corposa f1 con 22 corridori.

La tabella di marcia pianificata con precisione estrema dal cronometrista non consente spazi, pertanto, con ritmo serrato si comincia a macinare la fase delle qualifiche.

In questa circostanza, visto il considerevole numero di presenze, mi limito solamente a citare i migliori assoluti; per gli F1si distinguono “Ravex”, tallonato da Roberto Vidotto e Gianluca Zecchini, poi per gli F2, interessante la prestazione del più piccolo dei fratelli Bottosso, ovvero Nicola, incalzato da un altro giovanissimo che è Eugenio Barbagallo, quindi, a completare la triade degli eccellenti Manuel Boer, più cresciutello di età rispetto agli altri due, ma sicuramente esperto conduttore di buggy; concludo la rassegna con i ''silenziosi'' della Brushless: di nuovo in luce il veneziano Paolo Sbrogiò, tallonato insidiosamente da Stefano Segat, poi, a completare il ricorrente terzetto si fa notare Antonio Braccia.

Nel programma di gara gestito da Tosi non è previsto il tradizionale

stop-motori di circa due ore, ma solo una sorta di piccola pausa per risistemare la pista,

pertanto, si sfruttano questa fase e gli abbondanti intervalli individuali per poter consumare un degno pranzo, preparato dalla stessa organizzazione “Tdm-Park” all'interno della struttura.

Ovviamente il menù è fisso, ma la qualità del cibo è assolutamente buona e più di qualcuno chiede il bis del primo, costituito da una pastafredda “millesapori”.

Nuovamente presente e offerta gratuitamente la fantastica specialità della casa, ovvero la “Torta-menta”... buonissima!

 

Le Finali”

 

Già con le primissime ore pomeridiane ci si accinge allo svolgimento delle finali... molte finali! Con gli F2 scoppio si arriva addirittura a disputare la “E” e tutte, tranne le finali più ambite che sono programmate per durare i canonici 30 minuti, hanno durata inferiore, solo 20, mentre per la categoria ''Eco'', composta da 13 concorrenti, vengono redatti 3 spezzoni da 10 minuti cadauno.

 

FINALI “Brushless”

Scendono in pista per primi, agguerriti ma non chiassosi, proprio i corridori “Brushless”.

Nelle loro finali c'è un predominio costante di Paolo Sbrogiò, Antonio Braccia e Stefano Segat, i quali vengono saltuariamente disturbati da Davide Scattareggia e da Michele Bison, in più anche il pilota Roberto D'Agostino, che nella prima delle tre finali si avvicina alla leadership con un buonissimo quarto posto. Il resto dei piloti è con certezza ad un livello più basso rispetto a questi sopra appena menzionati.

La somma delle tre prove incorona come vincitore assoluto e incontrastato Paolo Sbrogiò che, in questa sua categoria, praticamente sempre riesce a montare sul podio.

  1. Paolo Sbrogiò

  2. Antonio Braccia

  3. Stefano Segat

 

In particolar modo per motivi di spazio, per non rendere troppo pesante e corpulento il reportage che state leggendo, sono costretto a sintetizzare la descrizione degli accadimenti e posso offrire solo pochi cenni succinti privi di particolari salienti, scelta motivata appunto per il gran numero di finali per entrambi le categorie ''scoppio'' in programma per questa popolatissima gara.

Un unico cenno che riporta alle finali ''minori'' della F2, dove indubbiamente si sono fatti notare soprattutto Denis Bellin e Nicola Cavallaro, i quali, entrando a podio per ben due volte consecutive, alla fine disputano entrambi tre prove a testa, di cui Cavallaro ha anche la soddisfazione di chiudere la sua giornata ''corsaiola'' con la blasonata finale “A”.

Il giovanissimo Denis Bellin a momenti non entra nella migliore delle finali, perchè, anche nella “B”, per quasi tutto il tempo è dominatore e in prima posizione, poi, alla fine, per colpa del filtro dell'aria intasatissimo, si vede strappare il comando a causa di una fastidiosa spenta del propulsore;

Denis ultimamente sta migliorando alla grande e la sua formazione progressiva e costante, il suo impegno, presto lo porteranno a combattere insieme ai migliori... ne sono convinto!

 

Finale F2-A

Giuliano e Ketty Bottosso, genitori di Erik, Giacomo e Nicola, ad ogni gara hanno un gran bel da fare per assistere, coordinare e seguire i loro tre giovanissimi campioni. Questi ragazzi sono stranamente tutti predisposti e, con il passar del tempo, riescono a conseguire sempre più soddisfacenti risultati. In questa finale qui a Torre di Mosto il piccolo e simpatico Nicolino fin dalle prime battute spadroneggia dinnanzi a tutti, compresi nomi di spessore come Paolo Bordignon, Olgher Bizzotto (riapparso sulle scene dopo lunga assenza), Boer, Trawinsky e altri...

All'insegna della serie “Largo ai giovani!”, con Nicola si mette a braccetto anche il pordenonese Eugenio Barbagallo, anche questo progressivamente maturato nell'off-road con una ascesa consistente fino ad arrivare ai margini della categoria F1, dove probabilmente nel 2015 farà ingresso ufficiale.

In questa prova si distinguono e battagliano anche corridori meno giovani, ma sicuramente molto bravi come Radek Trawinsky, indaffarato a contrastare Dimitri Trevisiol ed anche Max Leali. La fase ultima sarebbe più condita e vivace se non ci fosse il ritiro forzato proprio per quelli poco sopra menzionati: Bordignon, Boer e Bizzotto.

La conclusione dei 30 minuti non è particolarmente emozionante, perchè Bottosso Jr. è avanti di un giro abbandante su Barbagallo, a sua volta distante da Trevisiol e ancora, piuttosto indietro Trawinsky e Leali.

  1. Nicola Bottosso

  2. Eugenio Barbagallo

  3. Dimitri Trevisiol

 

Oggi a Torre di Mosto, anche gli F1 si giocano la miglior finale con il criterio ''Bump-up'' e riescono a guadagnarsi il turno Erik Bottosso, non andato benissimo in qualifica, poi Claudio Gotti e Nicola Baggio.

 

Finale F1-A

In questa finale si danno battaglia alcuni tra i migliori piloti del triveneto e tutti quelli che sono riusciti ad entrare nella rosa dei 12 ammessi a questo palco di pilotaggio sono di conduttori di indubbio spessore.

Quando viene sollevata la bandiera a scacchi la situazione diviene piuttosto confusa e accalcata; sono tutti molto forti e nessuno rinuncia ad aprire il gas. Nei primi minuti, a seguito di mischie alquanto turbolente si ha la prima decimazione eccellente: fermano in forma definitiva i due campioni Massimo Sartorato e a ruota Gianluca Zecchini.

Ma anche senza la presenza di questi due importanti protagonisti, la gara va avanti e lo spettacolo non perde di interesse: si insedia saldamente al comando Tiziano “Ravex” Ravelli, appoggiato in questa gara da

Brt-racing. Tiziano non è a suo agio con l'assetto del proprio automodello e deve penare duramente per difendersi dai continui attacchi di Andrea Di Cecco e dal compagno di team Roberto Vidotto. In coda a questi anche Zanella, Bottosso Erik e Baggio.

Poco prima della metà dei trenta minuti, Ravelli consegna nelle mani dei suoi inseguitori il comando della leadership, quindi, Di Cecco e Vidotto si alternano nel gestire la cordata di testa; il trio (Ravelli continua a far parte della mischia) inizia cruenta battaglia. Nell'ultimo terzo di gara la sfida è praticamente a coppie, perchè comincia a far capolino anche Erik Bottosso: Vidotto lotta contro Di Cecco, Ravelli contro Bottosso... anche più indietro begano Gotti, Baggio e Riccardo Zanella, con qualche apparizione pure di Pivato.

Vidotto usa la sua solita tecnica del “Tessitore”, con cui sferra micidiali attacchi verso il finire delle gare, rimanendo lievemente arretrato prima, per tediare, innervosire, stancare... Roberto è davvero uno stratega!

Ma quando negli ultimissimi istanti tutto pare sia scontato, ecco il colpo di scena: Di Cecco spegne clamorosamente a causa del taglio della cannetta del carburante... per lui niente podio!

Una finale davvero splendida e combattuta, dove hanno giocato ruoli determinanti bravura, strategia, preparazione e, ovviamente, la fortuna.

  1. Roberto Vidotto

  2. Tiziano Ravelli

  3. Erik Bottosso

 

Sono trascorse le 19, nel cielo è protagonista la luce morbida del tramonto con le sue ombre lunghe... i vincitori soddisfatti e provati dalla faticosa ma divertente giornata salgono sul podio per le foto di rito.

Il loro successo è corredato anche dal successo dell'organizzazione

TDM-PARK, dello sfinito Ernesto Tosi, del direttore di gara Raffaello Neri, di tutti quelli che in qualche modo hanno contribuito, anche con l'indispensabile ''passaparola'', a far pervenire a Torre di Mosto un numero così cospicuo di appassionati.

Oltre ai premi, solo per quelli sul podio, vengono offerti agli assoluti di ogni categoria anche degli abbonamenti annuali per accedere alle tre piste che hanno promosso l'omonimo campionato e questi abbonamenti vengono accolti con notevole gradimento.

Con l'ultima gara di Sacile, programmata per il mese di Settembre, anche gli altri piloti che avranno partecipato ad ognuna delle tre prove previste, avranno diritto a ricevere un prezioso regalo modellistico... sono certo che, anche nelle prossime occasioni, la presenza sarà indubbiamente massiccia e consistente.

Ci vedremo ad Eraclea, il 25 di Maggio, per la seconda gara di questo bel campionato ''3 Piste”... non mancate!

                    INDIANO

 

 

 

CRONOLOGICI - Per scaricare i tempi della gara di Torre di Mosto, gentilmente concessi da Ernesto Tosi, fai click qui
13.04.2014_1a_3piste_TDM.pdf.zip
Archivio compresso in formato ZIP 873.6 KB

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