Torreglia (Pd) 29.03.2015 – Imp.Permanente 

 

Gara Libera by “PUNTOMODEL'' Buggy 1:8


Nicholas Berto... il pulcino scalpitante!”


Reportage:


Una volta, in tempi in cui il modellismo per gli odierni campioni e campioncini era cosa totalmente sconosciuta, la diffusione di gare ed eventi avveniva quasi con i “segnali di fumo” degli indiani; non esisteva facebook ed internet era difficile e costoso da avere, per cui i punti di riferimento per ottenere notizie e informazioni erano i negozi specializzati, ove, puntualmente, pervenivano dei rudimentali fax che servivano a pubblicizzare gare, garette ed eventi di macchinette... sembra di parlare della preistoria, mentre invece è solo trascorsa poco più di una decina di anni!

Erano anni belli perchè, in particolar modo al sabato pomeriggio, ci si trovava, rigorosamente in “borghese”, a fare una partita di chiacchiere fuori dal negozio preferito con la scusa di acquistare il ricambio, la frizione o il “sudato” e costoso treno di gomme... ma, alla fine, l'appuntamento serviva per incontrare quelli che avremmo rivisto il giorno dopo in gara; a volte il tutto si concludeva con una bella pizza tra amici appassionati.

All'interno delle botteghe della mia regione c'erano i vari Dianin, Tranchina, Zerio, Salviato... Bison, Dorio, Cavinato, Faccon e molti altri di cui ora non mi viene in mente il nome... che vendevano, fidelizzavano, invogliavano, consigliavano con esperienza e professionalità, insomma... si “coccolavano” la clientela.

Anche se con l'arrivo di internet e con l'evoluzione della tecnologia alla portata di tutti è semplice e comodo, nonché a volte più conveniente, acquistare cose e modelli che vengono consegnati direttamente a casa con il corriere, non nego di provare un forte senso di gradevole e romantica nostalgia, ripensando a tutte quelle ore passate ad ascoltare gli insegnamenti dei “maestri” dall'altra parte del bancone, che consideravo con grande senso di ammirazione e stima.

Sono proprio i signori che ho citato qualche riga più su ad essere tra i fondatori, nonché primissimi“promoter”, di quello che sarebbe poi divenuto l'attuale evoluto, professionale, e competitivo modellismo, fatto di piste strutturalmente eccellenti, fatto di sistemi di cronometraggio impeccabili e precisi, fatto di ''mega-schermi'', fatto di blasonate sponsorizzazioni... di “piloti-immagine” … e chi più ne ha, più ne metta!

Il progresso non si può e non si deve fermare ma, questa strana e coinvolgente frenesia che sta caratterizzando la nostra nicchia di passione nei tempi attuali, sta pian piano avvilendo e affievolendo quel lato importantissimo intrinseco che è la socializzazione.

Ora, quando si va in gara, si indossano giacche piene zeppe di etichette e sponsorizzazioni... se si vince, bisogna montare sul podio rigorosamente vestiti di tutto punto, con tanto di cappellino e in mano mille cose che devono venire immortalate nella foto di rito per render felici quelli che hanno riposto i noi la loro fiducia... a momenti si fa fatica a riconoscere il pilota, coperto di così tante cose al punto di sembrare un addetto ai traslochi, più che un vincitore!

Mi permetto di sostenere che ci stiamo perdendo quel sano spirito genuino e soprattutto ludico che era tipico quando il modellismo era quasi pionieristico... insomma, ci stiamo lasciando alle spalle quel piacevole senso di “rapporto umano” che esisteva negli anni degli albori.

Ho fatto questa lunga premessa per introdurre meglio il racconto che caratterizza questo avvenimento, rivelatosi con certezza una gara assolutamente ''amatoriale'', svoltasi con spirito genuino e proprio con l'atmosfera tipica del gioco e del disimpegno.


Non ho difficoltà a trovare l'impianto permanente realizzato ancora nel 2014, perchè mi ricordo la strada.

Non ho dimenticato il posto e, adesso che lo rivedo, mi piace guardare di nuovo il paesaggio, con tanto verde e tanta campagna e i non distanti meravigliosi colli del padovano.

Appena riesco a sistemare la mia automobile vicino alla zona box, vengo subito accolto dal sorriso allegro di molti presenti a me noti; quando si corre con le macchinette, è sempre bello vedere queste persone amiche.

I primi che incontro sono Gianni Grassi, Fausto Baù e Massimo Maschio; il loro ''compagno di viaggio'' Leonardo Pivato non è distante, si trova alloggiato sotto la tenda di altri corridori.

Indaffarato e con la Losi mezza smontata c'è “Nicolone” Cavallaro e, con lui, il suo inseparabile amico Mirko Bolognini.

A una decina di metri il gruppetto di “fedelissimi” di Puntomodel, tra i quali è presente pure qualche neofita alla sua prima esperienza con il cronometro in funzione; lì da loro, presso i box, sembra di essere all'expo di Milano: sono pieni di cose da mangiare!

Con le batterie di qualificazione, subito si notano quelli che potenzialmente potrebbero condurre la gara, ma tra questi, ha continue problematiche ed inghippi il fortissimo Alex Pettinello... leggermente più fortunato, ma pure lui ha continui fastidi al differenziale posteriore, è il gigante Cavallaro.

Importato dal gruppo dei ''bassanesi'' è presente Adelino Primon, che se la cava davvero bene.

Assolutamente in forma e tutt'altro che arrugginito è “Fede” Vergani... neppure a dirlo, sempre fedele alla sua affidabilissima Mugen!

Alla fine dei giochi mattutini il migliore è il noto pilota di Gallio, vicino ad Asiago, Fausto Baù.

Con la pausa pranzo nessuno si sposta dal luogo per cercare ristoranti o trattorie, poichè sono tutti ben attrezzati con cose ''al sacco'', in particolar modo il gruppetto di Fregonese, Pressato, Brotto e Berto (i fedelissimi...), i quali mi invitato a fare un boccone ''a casa loro'', con pane e soppressa, buon vino e torta finale più caffè... addio dieta!


Mentre noi si mangia, Dianin fa una corsa a casa a procurarsi delle casse acustiche funzionanti, perchè, durante la mattinata, c'è stato qualche problema con l'audio.

Finalmente arrivano le sospirate e attese 14.30 in punto e si comincia con le finali.

Si parte (ovvio...) dalla Finale ''C'', quella dove sono accorpati i piloti che nelle qualifiche hanno fatto peggio; tra questi, il temibile Pettinello, che fin dalle prime battute dà bene ad intendere che i suoi muscoli sono possenti e vigorosi.

Molto più incerti rispetto a lui tutti gli altri, ma comunque la competizione non manca.

Tra molti buggy che arrancano maldestramente tra le sinuose curve del tracciato e con il terreno che comincia a rivelarsi piuttosto sconnesso, si mette in luce il piccolo Nicholas Berto, il quale, tenacemente incitato dal padre Stefano, cerca di correre con correttezza e commettendo pochi errori, ma soprattutto adoperandosi per mantenere la calma.

Come ho già accennato sopra, per Alex Pettinello la giornata non è propriamente propizia, pertanto, spesso il suo modello viene riportato indietro con il motore spento dagli addetti ai recuperi.

Nicholas non si perde d'animo ed anzi sfrutta a suo vantaggio la cosa, impadronendosi della leadership; è dura mantenere il

self-control con un avversario tanto pericoloso, che, ad ogni ripresa di gara, macina furiosamente giri di pista e si avvicina in modo concreto, al punto di accorciare le distanze fino ad appena un giro di differenza dallo ''sfuggente pulcino''.

Ma le ''spente'' di Pettinello sono frequenti, così, con grande emozione e teso come la corda di un violino, alla fine dei 30 minuti a tagliare per primo il traguardo è il piccoletto, contento come una pasqua!

Nicholas Berto dopo questa estenuante prova, merita senza dubbio il titolo di questo reportage... bravo!

Nelle Finale”B'' troviamo concorrenti di buon livello e con un intenso passato di corse.

Il favorito è Mirko Bolognini, ma, quasi immediatamente dopo lo start la sua Associated si ferma per un guasto che gli compromette in modo definitivo la sua prestazione.

A ritirarmi non tanto dopo ci sono pure io, che rompo la biella di un vecchio Rossi che ha già fatto la sua storia.

A questo punto impugna la situazione con fermezza Cavallaro che, finalmente con la sua 3.0 Losi in grado di competere, si concede ampio vantaggio su tutti gli altri avversari, che intanto ''begano'' tra loro; in particolar maniera c'è una bella disputa tra Tommaso Begelle e Alvise Brotto e sono proprio i loro continui scambi di posizione che destano maggior interesse per l'occhio del pubblico presente.

Quando Dianin ferma la prova per lo scadere dei canonici 30 minuti, il vincitore indiscusso è “Nicolone”, che scende dal palco pilotaggio con il suo solito sorrisone proporzionato alla stazza imponente.

Oggi è il primo giorno di ora legale per cui la luce nel cielo è ancora molto intensa e noi, con questa prova di apertura 2015 della pista permanente di Torreglia, si va a concludere con l'attesissima Finale”A”.

Fatalità si trovano a gareggiare insieme e tutti nella stessa finale quelli presenti della squadra “Mcar-Racingteam” (oggi il capitano Massimo Simionato è assente), pertanto, si vedono costretti a cercare qualcuno di esterno per i rifornimenti... viene praticamente quasi costretto a questa mansione il noto Denis Baù, che oggi sarebbe presente in borghese solo in qualità di spettatore.

Incredibilmente in forma davvero eccellente è Giovanni Grassi, a cui il tracciato di Torreglia “calza” particolarmente bene, tanto da riuscire a infastidire con i suoi performanti giri di pista, gli avversari più temibili: Fausto Baù e Leonardo Pivato.

Ma “il pilota venuto dal sud” deve presto arrendersi di fronte al malfunzionamento del proprio propulsore, che lo costringe spesso a ripartire dalla pit-lane, dopo varie ed odiose ''spente''.

Battagliano con tenacia nel frattempo tutti gli altri, specialmente in zona di comando, dove si confrontano duramente Fausto e Leo.

Lo spettacolo è notevole anche nelle retrovie: a cercare di far bella figura troviamo Federico Vergani in lotta con Massimo Maschio, poi ancora più indietro, pure Adelino Primon, che cerca in ogni modo di accorciare le distanze con chi lo precede.

Di livello più basso è Maurizio Zuppa, che comunque chiude con il suo ultimo transito davanti a Grassi (nelle gare anche la fortuna fa la sua parte!).

La vittoria assoluta è di Baù, ottenunuta davvero con un vantaggio impercettibile sull'amico Pivato e, a corredare ''in famiglia'' il quadretto dei vincitori, c'è Massimo Maschio, che a sua volte batte per miracolo Vergani, indietro di soli 4 secondi!


A conclusione della serena giornata trascorsa si effettua la premiazione con la solita atmosfera semplice e scherzosa.

Per tutti una generosa busta di spesa e, per i migliori di ogni finale, la foto di rito.

Quelli che montano sul podio della vittoria (qui a Torreglia il podio lo devono ancora costruire...) sono sempre lieti e felici, ma il più contento di tutti è il giovanissimo Nicholas Berto, emozionato a tal punto, che fa grande fatica a regalare un piccolo, blando sorriso; sul terzo gradino del podio della ''C'' c'è un altro ragazzino, Nicolò Zuppa... anche questi è altrettanto emozionato nel ricevere applausi e complimenti e, pure per lui, è di rito un'espressione seria e quasi imbronciata... i piccoli sono così, non si sono ancora abituati a vincere, sono belli per questo!

      Indy Lindiano