GAMBARARE di Mira (VE) 21.06.2015

Gara amatoriale Off-Road 1:8

By PUNTOMODEL


Il vangelo secondo Matteo... Matteo Franco!”


Reportage:


Ancora nel 2014 sono stato contattato da Marcello Baracco, persona che peraltro prima non conoscevo e che aveva scoperto il mio nominativo per vie traverse, il quale mi ha proposto di organizzare una gara di automodelli radiocomandati in occasione della sagra paesana di Gambarare di Mira, una località un po' interna nella fantastica e celebre ''Riviera del Brenta''.

Marcello si è offerto come sponsor per la nostra sezione delle macchinette e, insieme a Nicola Pizzo (esponente della locale amministrazione comunale), nonchè con la collaborazione di Don Luigi, il parroco, ha pensato bene di integrare la gamma di spettacoli ed eventi in programmazione per tutta la durata del periodo della sagra, con questa novità della gara dei buggy 1:8 (è la prima volta che viene deciso questo tipo di avvenimento), anche per dare un po' di attrazione nelle ore diurne della domenica, cercando di coinvolgere bimbi, ragazzi e famiglie e offrendo una forma nuova di spettacolo, diversa da quello che di solito viene programmato nelle ore serali in cui c'è l'esibizione di gruppi musicali e deejays.

Lo scorso anno, purtroppo, a causa delle copiose piogge cadute nei giorni prima della data prefissata che allagarono il terreno erboso riempiendolo di fango, tutto andò a monte, ma restammo comunque d'accordo di riprovarci nel 2015...

Così, addirittura verso la fine del mese di gennaio, sono stato nuovamente contattato per fissare e confermare il giorno 21 giugno come data ufficiale per la gara dei modelli off-road in scala 1:8, con organizzazione logistica e con regia affidata a ''Puntomodel''.

Non nego di aver avuto più di qualche difficoltà nel raccogliere un numero minimo sufficiente di piloti per corredare la lista degli iscritti con ben 18 teste, in quanto, nella medesima giornata erano state pronosticate altre due gare che avrebbero attinto dal medesimo bacino triveneto, una delle quali di importanza piuttosto consistente, a Mortegliano, in provincia di Udine, l'altra di calibro minore (anche questa è una gara di ''sagra''), ma relativamente vicina, con ubicazione nei pressi di Cittadella, nel padovano, ove hanno staccato iscrizione, quasi per fatalità, 18 corridori... stesso identico numero di Gambarare!

Erano già molti giorni che tenevo d'occhio le previsioni meteo di vari siti di settore ed ero sempre stato rincuorato perchè ogni volta veniva previsto il tanto atteso sole.

E così è accaduto, infatti, domenica mattina una luce luminosissima ha illuminato il pratone dietro alla chiesa di Gambarare e Paolo Dianin ha potuto seminare la pista delle macchinette!

Il veterano modellista (stende piste estemporanee fin dagli anni '90) ha realizzato in un appezzamento d'erba di dimensioni non eccessivamente ampie un tracciato molto divertente, con tre rettilinei di contorno da affrontare per un buon 80% a gas pieno e una zona centrale costituita da varie curve a ''U'', più un ''misto-stretto'' da percorrere con slalom chiuso e in rapida sequenza; per concludere, sono stati piazzati un paio di saltini di bassa difficoltà, più che altro a scopo dimostrativo, per vivacizzare l'entusiasmo del folto pubblico che ha assistito attento e curioso dai bordi dell'area di gara per tutto la durata della dimostrazione motoristica.

Il fondo, costituito da erba tagliata all' ''inglese'', ha retto bene per tutta la giornata, senza che si sia mai sollevata la fastidiosa polvere che in questa stagione spesso diviene presente già dopo i primi transiti e le graffiate delle gomme.

I concorrenti, quasi tutti di consolidata esperienza, si sono divertiti tantissimo ed hanno percepito un forte senso di relax in una gara poco blasonata, forse di ''seconda scelta'', ma ugualmente dai risvolti assolutamente competitivi e, peraltro, davvero molto combattuta in ogni sua fase, sia nelle qualificazioni, quanto nelle finali che si sono svolte nelle ore pomeridiane.

I trofei messi in palio dalla pro-loco sono stati molto apprezzati, infatti, le coppe offerte per i tre migliori erano davvero bellissime, così come sono state apprezzate le copiose ''borse-spesa'' destinate ad ogni partecipante, che contenevano tutte cose di marca e di prima scelta...

Insomma, alla fine erano davvero tutti felici e contenti, compresi Marcello, Nicolino ed anche Don Luigi, che ci hanno chiesto di tenerci liberi anche per il 2016!


Ma quanto mi sono divertito!”

Accidenti! Guardo il cielo e non è che sia propriamente come avevo visto su ''Meteo.it'' dove c'era l'iconcina di ''sole pieno''... ci sono delle belle nuvolone bianche... sono pure tante! Speriamo bene...

Butto dentro alla Fiat il mio kit tipico del ''bravo modellista'' e muovo verso Gambarare.

Arrivo presto, sono passate da poco le 8, e Dianin sta ancora fissando gli ultimi pezzi di tubo corrugato.

Nicolone Cavallaro, seduto dinnanzi ad un tavolinetto che sembra quello di un bimbo delle elementari, sta trafficando per sistemare al meglio la sua Losi 3.0 e, come mi vede, illumina con un sorriso cordiale il suo volto simpatico e pacioccone...

La tendopoli è ancora piuttosto scarna e scorgo, anche loro intenti a trafficare, Leonardo Pivato, Maurizio e Nicolò Zuppa, Cencioni e Brusamento, poi Andrea Olivo... Olivo è una pericolosa ''new-entry'' che ultimamente realizza ottimi e gratificanti risultati.

Non possiamo accendere i motori fino alle 9.30 perchè vicino a noi si sta svolgendo la Santa Messa, pertanto, ci si gusta il rumore pacato della campagna veneta... cominciano ad arrivare anche gli altri!

Dopo molto tempo di assenza dall'off, perchè si dedica sostanzialmente alla Rally-cardans, decide di trascorrere una giornata in mezzo al verde e non sull'asfalto il padovano Lino Bezzon, che sfodera una macchinetta di marca sconosciuta con marchio orientale e che ha piu' di 10 anni, piuttosto robusta, ma pesante, con le casse differenziale tutte in alluminio; siamo contenti di rivederlo!

Anche Davide Zuffogrosso, un ragazzone di poco più di vent'anni della zona del montello, vicino a Treviso, fa il suo ingresso rombante a bordo di una Fiat-500 rossa, con i borsoni del modellismo stipati all'interno sui sedili e senza troppa cura... si mette in fianco a me con le sue attrezzature e siamo entrambi senza nulla sulla testa che ci possa proteggere dal sole.

Dalla provincia di Treviso, loro sono di Cordignano, arrivano festosi e tutti sulla stessa automobile Gentile, Migotto e Carlet, che decidono di aprire il loro box nei pressi della zona bar... così sono anche più comodi per la colazione e poi per qualche rinfrescante birretta.

Il numero degli iscritti giunge quasi al completo con l'arrivo, a bordo della sua station-wagon nera, di Daniele Terrin, che, come al solito si accompagna con la propria fedelissima moglie e meccanica: Miriam...

ho scritto ''numero quasi al completo'', perchè Flavio e Matteo Franco saranno insieme a noi nella tarda mattinata, tardi, ma in orario per svolgere l'ultima delle tre qualifiche in programma, per via di alcuni loro inderogabili impegni di famiglia.

Sono le 9.30 in punto e Don Luigi ha appena sentenziato la frase “La Messa è finita, andate in pace...” e noi non esitiamo neppure un secondo per accendere i potenti 3.5 e farli cantare con la loro voce stridula e acuta.

Già durante le prove cominciamo a divertirci e a testare la posizione ottimale da tenere sul rudimentale, ma perfettamente funzionante palco di pilotaggio, nonché a fare un'opportuna cernita delle gomme da utilizzare; il manto erboso è fantastico e non risulta difficile intivare delle coperture che non facciano ''puntare'' il modello e che al tempo stesso tengano correttamente la traiettoria.

Quando Rosanna, moglie di Dianin, chiama lo “stop-motori”, siamo in tanti assiepati ''gomito a gomito'' a sgasare felici e a gustarci pure la temperatura mite dell'aria e piano piano ritiriamo i modelli ai box per prepararci alla partenza di questa gara.

Gian Paolo fa una sorta di breafing spiegando le regole e sceglie di produrre categoria ''unica'' e di inserire nel programma un ''bump-up'' ridotto, ovvero l'avanzata di un solo concorrente da una finale all'altra.

Durante le qualifiche si nota che tutti i concorrenti acquisiscono immediatamente buona confidenza e grande dimestichezza con questo tracciato e che ognuno dei partecipanti riesce a pilotare con regolarità e soddisfazione il proprio automodello.

A far meglio nelle fasi antimeridiane è Maurizio Zuppa, che sui 5 minuti riesce a copiare il percorso nel tempo più breve per ben 14 volte; fanno la stessa cosa, ma leggermente più lenti anche Pivato e Terrin.

Praticamente quasi tutti gli altri corridori fanno 13 passaggi, pertanto, la situazione risulta apparire piuttosto omogenea.

Sotto mezzogiorno, in fretta e furia, arrivano anche i due Franco, ma Matteo, che non ha ancora provato il percorso, nella sua unica e ultima qualifica a disposizione riesce ad accaparrarsi un lodevole 4° tempo.

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Per il pranzo utilizziamo tutti un buono a prezzo convenzionato e ci rechiamo sotto al tendone per consumare un pasto completo di ottima qualità, affiancandoci ad una cinquantina di persone che, non lontano dalla nostra ubicazione, stanno svolgendo una prova dimostrativa di Trial con delle jeep vere.


Nel cielo sono comparsi dei nuvoloni minacciosi che stanno guastando l'intenso blu, ma il sole e la luce continuano ad illuminarci.

L'inizio delle finali viene stabilito per le 14.30 in punto, in quanto l'area a noi destinata dovrà essere liberata massimo per le cinque del pomeriggio.


Finale ''C''

I sei concorrenti si sfidano fin da subito e si fa immediatamente notare Flavio Franco, il quale gira con tempi decisamente più bassi rispetto a tutti i suoi avversari.

Non eccessivamente distante da lui, come qualità della prestazione, troviamo il ''vecchio'' Lino Bezzon che celermente e, pilotando con guida ritmata e corretta, presto si colloca al comando della leader-ship, impugnandolo con fermezza!

A guidare ''sporco'' è invece l'acerbo Zuffogrosso, che non riesce a dominare la cavalleria elevata di un motore a 9 porte da ''On''e che spesso, troppo spesso, incappa in plateali errori che gli comportano svantaggiose perdite di tempo; Davide perde il controllo e comincia ad agitarsi emotivamente: non si contano più anche gli svariati e frequenti salti di corsia... nervosamente cerca di raggiungere Bezzon in tutti i modi e a qualsiasi prezzo, ma il padovano ha esperienza veterana, pertanto, continua a guidare “pulito”, e non mollando per nessuna ragione il governo della cordata.

Franco Flavio, proprio durante un conflitto provocato da un salto di corsia di ''Zuffo'', si ritrova con il macchinino ''claudicante'', pertanto, viene costretto a riparare presso i propri box per almeno 20 minuti, prima di poter tornare a competere con gli altri, seppur senza speranza alcuna di ottenere favorevole risultato.

Problemi anche per Pino Gentile, che spesso si ferma e, oltrle a lui, ancor più spesso si ritrova con il motore spento anche Cencioni.

Meno pratico, ma corretto e diligente nella guida è Zuppa ''Jr'', che si diverte molto nelle sue prime esperienze di gara... Nicolò è un pilotino in erba!

La conclusione di questa concitata finale vede incoronare come vincitore il padovano Bezzon, con la sua “macchinina delle guerre puniche”, il quale riesce a fruire del ''Salto in avanti'' in barba all''indemoniato Zuffogrosso, a cui regala ben 23 secondi di vantaggio nell'ultimo transito sulla linea del traguardo...

  1. Lino Bezzon

  2. Davide Zuffogrosso

  3. Nicolò Zuppa


Finale ''B''

Prendo posizione sul palco di pilotaggio e mi preoccupo molto vedendo che, al mio fianco, ci sono personaggi che potrebbero darmi sicuri fastidi e grattacapi, in particolare temo Bolognini, Dianin e Cavallaro.

Viene dato lo start e, non capisco per quale fortuita ragione, mi ritrovo al comando!

Come ben si sa, non sono veloce sul giro, ma la mia guida è regolare, ritmata e commetto pochi errori, quindi riesco a rimanere in testa per ben 7 minuti... sono agitatissimo perchè ho Mirko che mi arriva sotto continuamente e le dita delle mie mani divengono rigide come le zampe di una gallina.

Non c'è solo Bolognini ad alitarmi sul collo, ma anche tutti gli altri sono nello stesso giro: mi agito ancora di più e divengo incerto e insicuro.

Arriva il momento che devo entrare per rifornire la Mugen, ma subito dopo il pieno che mi fa l'amico Terrin, il motore si ''inciucca'' e si spegne!

Riparto il più velocemente possibile, ma mi ritrovo in un attimo in ultima posizione... mi arrabbio e comincio a guidare con grinta e tanta rabbia addosso!

Bolognini nel frattempo ha avuto un problema grosso che lo ha costretto al ritiro definitivo e ora la ''rogna'' da acciuffare è Cavallaro, che si mette a marciare con un passo piuttosto rapido.

Il tempo corre veloce e pure io mi arrangio per acciuffare tutti, ad uno a uno, quelli che mi stanno davanti, quindi passo Migotto e Brusamento e, al 25°, finisce di correre pure Lino Bezzon che spacca il vetusto modello; io divengo secondo, evviva!

Comincio ad innervosire Nicolone, che inizia a fare frequenti sbagli; ne profitto e accorcio le distanze, con le unghie tutte fuori!

Le ultime fasi sono davvero concitate e soprattutto entusiasmanti, anche per il folto pubblico che condivide la nostra tensione... ma, allo scoccare della fine della gara, il mio avversario di Rovigo passa per primo ed io gli sono dietro ad una manciata di secondi: 4, per l'esattezza!

Cavallaro supera indiscutibilmente e meritatamente il ''Bump-up''... bravo!

  1. Nicola Cavallaro

  2. Indiano

  3. Massimiliano Brusamento


Finale ''A''

La rivelazione di questa gara è Andrea Olivo, modellista da poco più di un paio di anni e soprattutto modellista non propriamente giovanissimo.

Infatti, spesso accade in questo ambiente di incontrare ''bimbi prodigio'', che giovanissimi e pieni di ''riflessi pronti'', in tempi brevi raggiungono e superano blasonati veterani dotati di bagagli più che cospicui di esperienza.

Andrea ricalca a sua volta questa tendenza, come se fosse un ragazzino.

Ma non solo Olivo sconvolge i piani di alcuni esperti corridori che compongono questa finale, perchè si fa notare fin dalle prime battute anche il diciassettenne vicentino Matteo Franco, assistito dal padre Flavio nella cura e nella manutenzione di una performante Losi 3.0.

La finale viene fatta partire e nelle fasi prime si mettono a “dirigere l'orchestra” quelli con i numeri più bassi sulla fiancatina.

Daniele Terrin, una “vecchia volpe”, termina quasi subito per la rottura della ricevente, che rende pazza la sua Mbx-6: a meno di 3 minuti dal via la sua meccanica Miriam ripone il modello sotto al gazebo.

Tutti gli altri duellano alla grande, per alcuni accadono spiacevoli inconvenienti e lunghe permanenze con l'intervento dei meccanici.

Ad avere problemi sono Zuppa e anche Pivato, mentre Cavallaro si ferma definitivamente al 18°.

Santino Carlet è regolare, ma il suo potenziale è senza dubbio inferiore rispetto a quello di altri suoi avversari, pertanto, la leadership viene tenuta saldamente da Franco e Olivo.

Il pubblico resta incantato nell'osservare le traiettorie del vicentino, che ha il modello che non si scompone minimamente e che gestisce il grintoso propulsore Bianchi 3.0 al meglio, sfruttando la generosa cavalleria nei rettilinei e dosando correttamente nel misto-stretto, tanto da riuscire a fare carburante con la frequenza dei 10 minuti... vantaggio notevole, non c'e' che dire!

Andrea Olivo, vista la supremazia oggettiva del proprio giovane avversario, è costretto a rinunciare all'idea di poter salire sul posto più alto del podio, pertanto, pensa a divertirsi e a gestire la dignitosa seconda posizione, usando una guida energica, ma al tempo stesso precisa.

Pivato si insedia stabilmente in terza posizione e pure lui tende a mettere il sigillo sul terzo vano del glorioso gruppetto di testa.

La conclusione della finale, come previsto, vede transitare velocissimo Matteo... che recita una bella paginetta del suo ''vangelo''.

  1. Matteo Franco

  2. Andrea Olivo

  3. Leonardo Pivato


Sono quasi le cinque del pomeriggio e la tabella di marcia ci impone di sbaraccare la pista in tempi brevi per lasciar spazio alle iniziative serali di questa sagra.

Ci spostiamo tutti sotto al tendone per essere premiati.

Nicolino Pizzo provvede a fare l'appello di tutti i nostri nomi per consegnare delle ricche buste-spesa... lo sponsor, Marcello Baracco, non riesce a venire a salutarci, perchè si trova impegnato non distante con quelli dei fuoristrada in scala reale.

Il nostro spirito genuino e ludico ci fa divertire anche durante la premiazione e ci facciamo gli applausi da soli, perchè il pubblico non è ora più presente e, mentre con una piccola macchina fotografica compatta io faccio vari scatti, alcuni sorridono, altri fanno buffe faccette, altri sono timidi e un po' impacciati, come ad esempio Nicolò Zuppa, unico piccolino in mezzo a tanti adulti, che ancora ama avere il papà Maurizio vicino a sé, perchè solo lui gli sicurezza...

Poi arrivano le coppe per il primi tre valorosi: sono davvero molto belle!

Nelle immagini del podio si notano i volti felici di Leo, Andrea e Matteo...

Matteo Franco, pilota umile, corretto ed educato, che, anche nella foto di rito, si propone con atteggiamento discreto, con tatto e genuina semplicità... quasi in punta di piedi... è il nuovo modellismo in una gara ''vecchio stile''!

                      Tutti per uno!... INDIANOPERTUTTI! 

Le classifiche delle finali...