"BENVENUTO NICHOLAS!"

Gara Off-road 1:8 scoppio/brushless

Rustignè (TV) 19.04.2015 By

"Miniautodromo Le Risorgive"

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"La gioia di Michele Bison ha gli ''Occhi a mandorla"..."


Reportage:


Alessio Zago e Martina Bandiera erano impazienti di “conoscere” il loro primo bimbo, Nicholas, che ha aperto gli occhi sul mondo il 31 di Marzo alle 09.23...

La gara intitolata al piccolino era già in programma da diverso tempo ed era stato tenuto conto della probabile data della nascita per poter inserire nel calendario gare 2015 della pista di Rustignè, nella zona opitergina, questo lieto evento.

Oltre a festeggiare l'arrivo del “pulcino”, è stata colta l'occasione per inaugurare una struttura permanente ambientata in un'oasi verde a dir poco splendida, con tanti alberi e i favolosi laghetti di pesca sportiva, collocati proprio ai margini della pista per gli automodelli.

La mente del progetto, ovvero Graziano Zago, ha voluto creare una cosa decisamente alternativa e soprattutto originale: un tracciato che mischia il vecchio stile ''Off'', con le nuove tendenze del fuoristrada in chiave U.S.A., ovvero una miscellanea di tratti particolarmente tortuosi e tecnici, con scambi di traiettorie volutamente realizzate in ''fuori-asse'', poi molte whoops e i fantastici salti di varie misure e tipologie, compresi quelli con andamento a ''parabola'' di straordinario effetto scenico, poi ancora, una coreografica scalinata, anche questa atta ad incrementare un già eccellente spettacolo.

Si tratta, a giudizio di tutti, di una pista davvero difficile, ma anche molto divertente, dove la differenza la fa la capacità del pilota e non solo il buon modello o il buon assetto; nonostante tutto, potrà sembrare incredibile, ma è una pista adatta sia all'esperto che al neofita, in quanto i tratti veloci sono pochi e ben posizionati.

La dimensione del ''miniautodromo'' è di serie ''media'', con un un tempo di percorrenza intorno ai 30/35 secondi.

La pit-lane è senza dubbio agibile e comoda, nonché ampio è lo spazio realizzato per posizionare le attrezzature dei meccanici.

Attualmente la struttura non è provvista di impianto di irrigazione (sarà di certo il prossimo investimento... ), pertanto il terreno tende a ''bucarsi'' parecchio dopo gli svariati transiti dei rabbiosi buggy e, a fine giornata, il tutto si trasforma in fuoristrada ''estremo'' dove il grande lavoro e lo stress spettano agli ammortizzatori.

Unica evidente pecca è il posizionamento sbagliato del palco pilotaggio che non consente a quelli che si collocano sul lato sinistro dello stesso di poter eseguire correttamente il più bel salto di questa pista, il panettone centrale, non avendo la possibilità di controllare e vedere l'atterraggio dei propri modelli; Graziano e Alessio sicuramente e a breve sposteranno verso destra di circa un paio di metri (dovrebbero essere più che sufficienti...) la struttura portante e annessa pit-lane.

Un cenno anche per quel che concerne i recuperi che, in linea di massima, si possono eseguire in sicurezza e senza rischi.

I servizi presenti più che sufficienti: compressore, acqua, bagni e ristorazione... poi un sacco di alberi dove trovare l'ombra e, sotto ai quali, poter schiacciare un gradevole pisolino!

Il voto finale per la pista dei laghetti è decisamente eccellente ed è generato da una serie di opinioni e pareri che ho raccolto durante la giornata, girovagando per i box... Bravi gli Zago! Avanti tutta!



“Oggi vado ai laghetti... ma non per pescare!”


Quando alzo le tapparelle della mia camera, posso gradevolmente constatare che il tempo è bello e che la pioggia di ieri non ha fatto altro che portare beneficio al fondo della pista, rendendolo più umido.

Non vedo l'ora di partire, perchè ogni volta che c'è da far una gara sono smanioso, in più, oggi potrò conoscere il ''piccolino'' di Alessio e Martina, che dalle foto risulta essere proprio bello e simpatico.

I modellisti solitamente hanno tendenza ''mattiniera'' e, quando arrivo a pochi metri dalla postazione del cronometrista Ernesto Tosi, c'è già parecchio movimento e brulichio.

Chiedo ospitalità a Paolo Benedet che è tutto solo sotto ad un ampio gazebo ed in più lui è persona cordiale e generosa, pertanto, con certezza la compagnia oggi sarà piacevole.

In fianco a noi altre due persone che adoro: Paolo Del Zotto, con la compagna Nicla.

Un po' più in là, già laboriosi e superattivi quelli di Bison, rigorosamente in divisa Hong-Nor, azienda per cui lo jesolano fa eccellente promozione pubblicitaria.

Alla mia destra invece, nei pressi dell'area cronometraggio dove si è insediato ''l'uomo che comanda il tempo'', c'è il grande box di ''Bruce'' Brunetta & Co., amiconi tra loro nel modellismo ed anche nella vita.

E' ancora presto e il sole illumina il paesaggio, il fondo è ancora umido e a tratti fangoso a causa delle piogge di ieri, ma l'entusiasmo di provare questa pista in versione ''new'' è notevole, pertanto, in molti si accalcano e si alternano sul palco di pilotaggio; c'è addirittura chi fa una ricognizione a piedi lungo tutto il percorso, per comprendere meglio le traiettorie sicure e soprattutto visionare bene i salti, che rappresentano la massima difficoltà di questa location.

Viene concesso parecchio tempo per le prove, ma alle 09.30 in punto, dopo il breafing di prassi, si comincia a fare sul serio con le qualifiche.

Tra i ''Brushless'' a sorprendere è indubbiamente Antonio Braccia, ma riescono a stargli dietro senza particolare fatica anche Segat e Scarpi; pure Bison si rende piuttosto pericoloso.

Nella categoria scoppio, in F2, a mettersi in luce ci sono Pezzarini, di nuovo Maicol Scarpi, che è iscritto anche con questo genere di propulsione, e poi Sartore, mentre tra gli F1 i migliori sono Corona, Rampado e Marco Pessot.

Al termine della fascia mattutina siamo in molti a recarci in sala da pranzo del poco distante bar/trattoria per gustare le garantite buone pietanze (qui si è sempre mangiato bene!), ma soprattutto per fare la conoscenza del primogenito di Alessio e Martina; a turno andiamo a guardare da vicino il piccolino che, quasi per dispetto, se la dorme di gusto!


Per riprendere con le corse nel pomeriggio, alle 14.30 viene dato lo start alla 2° finalina degli “elettrici”, infatti la prima della durata convenuta di 10 minuti, la si è disputata prima della pausa pranzo.

Per la terza finale, sempre loro della ''brushless'', devono attendere il compimento della prova degli F2-B e, facendo un bilancio complessivo ne deriva quanto segue nel prossimo paragrafo.


Finali Cat. “BRUSHLESS”

La supremazia di Antonio Braccia e Stefano Segat è palese, ma a creare qualche sporadica azione di disturbo ci sono Scarpi e Bison.

Braccia, seppur velocissimo, ha una guida più regolare e precisa rispetto a Segat, corridore impetuoso e che non teme il rischio e sarà proprio questa sua caratteristica a farlo rimanere alle spalle del suo più diretto avversario.

Dietro ai due, ma con potenzialità leggermente inferiori, si danno battaglia Michele Bison, Maicol Scarpi e, soprattutto nella terza finalina, si mette in luce anche Federico Strasiotto, che intasca, allo scoccare del decimo minuto un consistente bagaglio di ben 18 transiti.

Tra i ''calibri medi'' a far meglio è Andrea Bragagnolo, il quale di tanto in tanto si trova da dover duellare con i rimanenti Marin, Cenedese e Danieli.

Con la premiazione il podio viene corredato da questi piloti:

  1. Antonio Braccia

  2. Stefano Segat

  3. Maicol Scarpi


Finale Cat.F2-B

Rispetto al mattino, il terreno è davvero molto cambiato, perchè nel frattempo il fondo è divenuto molto secco e si sono formate, disseminate ovunque, delle “micro-buche” molto fastidiose; ai margini di queste, si è creata una sdrucciolevole polverina sottile che provoca grande instabilità e incertezza per i modelli.

Sul fronte della mia Mbx-6r è attaccato il numero “1”, ma decido lo stesso di lasciar perdere i conflitti che avvengono nelle fasi iniziali, pertanto, cedo il comando agli altri, scegliendo volutamente di cominciare piuttosto arretrato... penso: “Me li andrò a prendere tutti con la calma!”.

Nelle prime battute Paolo Benedet si impone e riesce a dominare per svariati minuti, ma i continui attacchi di Cristian Carniel lo innervosiscono al punto che il pilota di Cordenons comincia a fare errori di tutti i tipi, compresi i più grossolani e soprattutto i più incomprensibili.

A meno di metà gara, io e l'altro 57enne Marino Pilon ci impossessiamo rispettivamente del secondo e del terzo posto, ma non nego che, nonostante noi si guidi in modo regolare, non veloce, ma con pochi errori, oggi Carniel, che ci sta avanti di parecchio, è proprio imprendibile! Cristian ha passo deciso e affronta correttamente ogni tipo di salto ed anche le insidiose whoops sembrano essergli molto familiari.

Benedet è molto indietro e continua a perder terreno; ormai sconsolato e demotivato, conclude la sua ultima fase insieme ai corridori meno brillanti: Giacomazzi, Gasparotto e Giuseppe Boz.


  1. Cristian Carniel

  2. Indiano

  3. Marino Pilon

Finale Cat.F2-A

Ha da poco concluso la prova con le macchinine a propulsione elettrica e, sempre con automodello rigorosamente di marca Hong-Nor, ecco che Maicol Scarpi si ripresenta con il numero “1” sulla tabella anche nella categoria dove i motori emettono il gradevole rumorino a noi molto familiare.

A seguirlo nella griglia di partenza subito dopo troviamo Stefano Sartore e con il numero “3” l'udinese Daniel Pezzarini che, durante la mattinata, ha dimostrato più volte di cavarsela particolarmente bene sulla pista dei laghetti.

Tra gli otto concorrenti, ce ne sono altri di molto preparati, come Stefano Silvestrin e Paolo Del Zotto, poi a seguire alcuni con un potenziale leggermente più basso, ovvero Dal Ben, Rigato e Tiziano.

Questa finale appare gradevole da seguire, soprattutto per la regolarità dei primi tre che per tutto il tempo si accompagnano vicini vicini e soprattutto senza scambi poco amichevoli.

Nelle ultime fasi Scarpi prende letteralmente il largo, mentre Bison gioisce da dietro alla pit-lane, e lascia che si contendano tra loro gli ''avanzi'' del podio i bravi Pezzarini e Sirtore.

  1. Maicol Scarpri

  2. Daniel Pezzarini

  3. Stefano Sirtore


Finale Cat.F1

Oggi a Rustignè mancano in questa categoria i ''nomi grossi'', molti dei quali sono impegnati in una trasferta vicino ad Asti per la prova di campionato italiano Amsci.

Ciò nonostante, la prova riesce molto bene e il brio e gli accadimenti fanno divertire tantissimo anche il numeroso pubblico che assiste.

Infatti, quando sta per cominciare la finale, ai margini del tracciato, al di là della rete protettiva, c'è un sacco di gente che guarda con curiosità ed interesse e, tra queste persone, moltissimi bambini pronti a scatenare la loro infantile e genuina tifoseria.

Con il sollevarsi della bandiera a scacchi, tenuta saldamente da Graziano Zago, immediatamente si impossessa del comando il giovane padovano Enrico Rampado; si assumono il compito di tallonarlo e dargli parecchi grattacapi il trevigiano Francesco Corona e il fortissimo pordenonese Marco Pessot.

Davvero solo di un pelino indietro c'è anche Michele Bison che funge praticamente da gregario di Corona, entrato nella squadra jesolana che rappresenta la casa asiatica, fin dall'inizio dell'anno in corso pilotando una “X3-Sabre” di ultima generazione.

Un po' più indietro si bisticciano di continuo e per tutto il tempo Matteo “Bruce” Brunetta e il ''padrone di casa'', Alessio Zago.

L'altro Matteo, Matteo Antoniolli, si ritira quasi subito, solamente dopo 6 minuti dalla partenza.

Ma torniamo a parlare dei primi...

Nelle prime concitate fasi di questa finale, Rampado piano piano aumenta le distanze e il sensibile vantaggio su tutti gli avversari, mentre Pessot e Corona sono in lotta accesa; dopo un po', grosso modo dopo il quindicesimo minuto, Marco Pessot comincia a spegnere a rotta di collo e la sua posizione nella classifica generale precipita vertiginosamente.

La cosa mette tranquillità a Corona, ancora ben spalleggiato dal suo esperto alleato, ma anche Michele Bison ad un certo punto, e siamo a circa due terzi di gara, comincia a spegnere rovinosamente per un problema sorto al carburatore...

Si fanno sotto in zona calda “Bruce” e Alessio ed entrambi cominciano a gonfiare i muscoli, ma anche ad innervosirsi.

Nel frattempo Pessot, che ha il risultato compromesso, decide di divertirsi danno massimo spettacolo e inizia a fare una serie di salti spericolati ed evoluzioni di tutti i tipi, regalando al pubblico un'atmosfera di grande attrazione.

Le ultime fasi sono praticamente scontate, con Rampado che ha ben due giri di vantaggio sull'inseguitore a lui più prossimo, che è Corona , il quale a sua volta, nonostante uno spegnimento per mancanza di carburante, non teme di perdere la sua gloriosa seconda posizione.

Indietro in zona leadership troviamo Matteo Brunetta che, con estenuante fatica, alla fine riesce a salire sul gradino più basso del podio, senza privarsi di far comparire un sarcastico sorrisino sul suo volto tutto dedicato al compagno di giochi Alessio Zago.

  1. Enrico Rampado

  2. Francesco Corona

  3. Matteo Brunetta


“Chiusura in un ambiente bucolico...”

Come anticipato nelle locandine promozionali, viene mantenuta la promessa di offrire la porchetta arrosta, accompagnata dalla fresca e frizzante birra, servita nei pressi del chiosco fisso che si trova in quest'area.

Graziano Zago è soddisfatto, gratificato anche dagli svariati complimenti che gli sono giunti da molte persone. Prima di cominciare con l'appello dei nomi degli iscritti, per poterli premiare, Graziano coinvolge tutti i presenti con un minuto di raccoglimento e silenzio tutto dedicato a Pietro Stefan, modellista stimato, buono e gentile, che ci ha lasciati pochi giorni fa dopo una lunga e penosa malattia.

Subito dopo si torna a festeggiare l'evento, in onore del bellissimo bimbo Nicholas che, comodamente adagiato in braccio alla sua mamma, per qualche istante lancia sorrisetti e fa incomprensibili versetti gioiosi e poi torna classicamente a ronfare nel suo meraviglioso mondo...

Per tutti i piloti c'è una bottiglia di vino di ottima qualità con annessa una piccola immagine del neonato, mentre per i vincitori di ogni categoria delle targhe ricordo variopinte e ben realizzate.

Michele Bison è al settimo cielo e continua a scattare foto ai ''suoi''... contento a tal punto che gli compare sul volto una puntina di ''occhio a mandorla''; “Bruce” continua a solleticare Alessio anche durante la foto di rito, ricordandogli (ma con parole ben diverse e assai più fiorite) che questa volta l'ha senza dubbio strapazzato...

In questa pista ci torneremo di sicuro: “Che bella giornata! Che bella gara!Che salti!... Che bel bimbo è Nicholas!”.

        LINDIANO



PER SCARICARE I CRONOLOGICI DI QUESTA GARA, GENTILMENTE CONCESSI DA ERNESTO TOSI, CLICCA QUI..
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