Rustignè (TV)


Miniautodromo “Le risorgive” 17.05.2015


IV° Ed. “Gara del Salame” Off-road 1:8 Scoppio & Brushless


Special Guest ''Davide Ongaro Rc”


Maicol's day... Anche Scarpi viene rapito dagli alieni!”


Reportage:


Il calendario eventi 2015 della pista dei laghetti, meglio conosciuta come miniautodromo ''Le Risorgive'' e rilevata in gestione dagli Zago, ha visto in data 17 Maggio lo svolgersi della IV° edizione della “Gara del Salame” dello storico club ''Team Opitergina Corse'', che negli ultimi tempi ha ridotto in modo concreto la propria tendenza itinerante, stabilizzandosi, per l'appunto, in questa oasi verde.

Per dare ulteriore brio alla manifestazione è stata chiesta la presenza del fuoriclasse Davide Ongaro, campione mondiale Junior 2014, che ha concorso solamente nella categoria elettrica, ovviamente assistito dall'inseparabile meccanico, il padre Mauro.

Questa data di domenica scorsa ha rappresentato il secondo evento in ordine cronologico per Rustignè, dopo la gara di test di questo impianto permanente avvenuta con il trofeo ''Benvenuto Nicholas...” di poche settimane fa, durante la quale, nonostante un diffuso e palese gradimento generale, erano state riscontrate alcune piccole anomalie da correggere, riguardanti in particolar modo l'inadeguato posizionamento di alcuni salti.

Si vuole ricordare che, proprio per il numero cospicuo di dossi e avvallamenti di ogni sorta, a questo tracciato è stato attribuito l'appropriato aggettivo di “Pista-salterina”, pertanto, sarebbe stato un vero sacrilegio non provvedere in modo tempestivo a riparare i palesi errori, quindi, dopo un faticoso intervento con ruspe e macchine apposite, ecco che tutto viene messo a posto per offrire una location a cui si può tranquillamente attribuire un voto molto alto.

Ma se la questione ''salti'' è stata risolta con successo, con l'arrivo della stagione calda si è cominciato a verificare un altro increscioso problema, ovvero l'estrema secchezza della terra che, anche dopo pochi transiti, ha letteralmente ridotto a brandelli le inadeguate coperture più morbide e abbondantemente deteriorato quelle con mescola più resistente; Graziano ed Alessio hanno già messo in preventivo per un futuro molto prossimo di realizzare un adeguato impianto di irrigazione per risolvere questa incresciosa problematica, più importante addirittura del sollevarsi della polvere, motivo che, alla fine, non è stato poi così più di tanto fastidioso.

La presenza di concorrenti non è stata strabiliante, ma indubbiamente ha offerto buona soddisfazione agli organizzatori vedere in coda per consegnare la propria quota di iscrizione ben 28 piloti, che si sono confrontati in entrambi le specialità, scoppio ed elettrico.

L'addetto alla ''macchina del tempo'', il veterano cronometrista Alessio Piatel, all'inizio della giornata ha avuto dei problemi con la strumentazione che era stata di recente utilizzata a Sacile per il il “Warm-up” e, durante questa manifestazione, erano state apportate alcune modifiche di impostazione del decoder, distrattamente non più ripristinate per riportare l'apparecchiatura al funzionamento originario; pertanto, a causa di questo increscioso inghippo, l'inizio ufficiale della prova è avvenuto con pesante ritardo ma, nonostante tutto, vista la lunghezza delle giornate che c'è in questa stagione dell'anno, alla fine tale episodio ha compromesso solo lo svolgimento della ''Superfinalona'' (una prova alquanto sperimentale dove viene inserito un mix dei vari vincitori delle diverse categorie...), prevista per il termine del pomeriggio, e che, ovviamente, è saltata per le ragioni appena evidenziate...

L'atmosfera per tutto il giorno è stata cordiale e gradevole, con battute scherzose, serenità e disimpegno, con la consegna al termine di tutto dei promessi nonché profumatissimi salami veneti, più alcune soppresse ''cicciotte'' elargite con il metodo dell'estrazione e che, nella previsione iniziale, sarebbero dovute essere il premio per i meritevoli della ''Superfinalona'' mai disputata.



''Dal mio punto di vista...”

Sto percorrendo con andatura tranquilla il tragitto che mi porterà a Rustignè e mi suona il telefono... dall'altra parte Nicolone Cavallaro, il quale vuole essere sicuro di percorrere la via giusta; lui si trova insieme nell'automobile con Mirko Bolognini e Andrea Olivo, tutti e tre di Rovigo, pertanto, il terzetto non è molto pratico di queste zone... Cavallaro proprio non ne vuol sapere di acquistare un navigatore e si proclama un irriducibile delle informazioni stradali chieste alla ''vecchia maniera''!

Appena arrivo vengo salutato festosamente da Davide Zuffogrosso e da Matteo Lamonato, che sono poco più che ventenni e uno dei due, Matteo, è figlio del veterano Moreno Lamonato , il quale ha appeso al chiodo la sua mitica Crono già da diverso tempo... speriamo che l'amico ritorni presto in questo ambiente di cui una volta era assiduo frequentatore!

Quest'oggi gli iscritti non sono tantissimi, quindi in definitiva non ci sono grandi problemi di spazio, ma viene tuttavia creata una stipata tendopoli che ci è utile per difenderci dal sole che tra un po', intorno a mezzogiorno e nelle ore a seguire, potrebbe darci fastidio.

E' ancora presto e il terreno piuttosto umido ci fa divertire molto nelle prove libere e, in questa fase, tutti constatiamo che pilotando dal di sopra del comodo palco, non c'è alcun punto cieco, come era accaduto la volta scorsa con la gara di benvenuto per la nascita di Nicholas, il pargoletto di Alessio Zago.

Mi chiamano per fare le foto del gruppo, poi Graziano comincia il suo breve discorso di breafing...

pare che tutto sia in ordine per dare inizio alla gara vera e propria, invece Piatel, innervosito e dubbioso, comunica che ci sono dei problemi con le attrezzature del cronometraggio.

Inizialmente si suppone che possano esserci problemi con il cavo-antenna, per cui alcuni “forzuti” cominciano a dissotterrarlo armati di pale e picconi, ma il rilevatore di transiti continua a dare segnali non regolari... si fanno prove e tentativi, si cambiano i fili, si controllano i cablaggi... niente! Si comincia a temere di dover rilevare i passaggi con il foglio e le crocette, come si faceva ai tempi degli ''antichi romani'', quando finalmente a Daniele Neri sorge il dubbio che il problema possa derivare dal decoder: bingo! Daniele effettua un accurato reset, ripristinando le corrette impostazioni di base e, grazie a dio, finalmente si parte!

E' davvero molto tardi per cominciare le qualifiche, ma non siamo in molti e oltretutto la luce cala tardissimo, pertanto, veniamo rassicurati che non ci saranno problemi.

Cominciamo le prove a cronometro e iniziamo pure a riporre nei cestini della spazzatura i primi treni di gomme che perdono chiazze estese di tasselli: il terreno si è già ''bucato'' parecchio e, purtroppo, siamo solamente al mattino!

Nella categoria elettrica abbiamo la ''Guest-Star'' che fa numeri paurosi e, soprattutto sui salti, si sbizzarisce mettendo, prima sul fianco e poi abilmente raddrizzando, la propria Mugen Mbx7-Eco... guardarlo correre fa venire i brividi: Davide... lui ora è divenuto il ''terribile''!

Bravissimo e con una marcia in più rispetto a tutti gli altri ''brushless'', è il nuovo portacolori della squadra ''Tuttomodellismo'' di Bison, ovvero si tratta di Maicol Scarpi, pure lui jesolano, che mette in luce e dà lustro alla sua Hong-Nor, che riesce a pilotare con estrema disinvoltura anche nei tratti più impegnativi della pista dei laghetti, dove lui si trova particolarmente a suo agio.

Discreto è anche il comportamento di Federico Strasiotto che però, a mio giudizio, se la cava meglio con lo scoppio.

E trattando invece della ''scoppio'', in F2 a farsi notare in qualifica è nuovamente Maicol Scarpi, sempre in gara con la X3-Sabre, che risulta unico a transitare sulla linea di cronometraggio per ben 10 volte; oltre a lui, anche Giovanni Grassi, il quale recentemente ha fatto passi da gigante migliorando tantissimo rispetto a qualche tempo fa, in cui si rivelava corridore di livello piuttosto mediocre. Ancora un paio di nomi che hanno avuto buona soddisfazione in qualifica: Strasiotto, Bolognini, e perchè no, aggiungo anche Santino Carlet.

La F1 di oggi è stata costruita praticamente estrapolando dalla F2 una serie di nomi di spessore, ma fondamentalmente l'unico reale pilota all'altezza di questa categoria è il giovane Daniele Neri, che subisce qualche contrasto e qualche fastidio solo da Sartore e Silvestrin.


Arrivano le 13... lo stomaco chiama il cibo, pertanto, ci si reca presso la trattoria dei laghetti per consumare il meritato pasto in compagnia.

Con i piedi sotto alla tavola ci si confronta e si parla di macchinette, ma anche di altro... qualcuno racconta barzellette, qualcuno si ingozza di birra... insomma, si sta bene!

Al termine del pranzo ci si concede un attimo di relax prima di iniziare alle 14.30 in punto con le fasi pomeridiane, ma non tutti hanno lo spazio per riposare, in quanto, per qualcuno, è necessaria manutenzione al modello.


Finali “Brushless”

Come solitamente accade, viene scelto di disputare 3 finaline da 10 minuti cadauna di cui al termine vengono intersecati i risultati per stabilire le posizioni conclusive; questo regola viene creata per la ridotta autonomia delle batterie, che non riuscirebbero a fornire corrente per 30 minuti.

Durante queste prove grosso modo viene replicato quanto si e' visto durante la mattinata, ovvero abbiamo il solito Ongaro che se ne va per la sua strada regalando strabilianti lezioni di pilotaggio, poi di nuovo un effervescente Maicol Scarpi, che addirittura migliora il sul ritmo e perfeziona correttamente il transito sulle migliori traiettorie e, a sorpresa, troviamo pure Michele Marin, che riesce a intrufolarsi in zona podio, sfruttando gli accadimenti infausti del suo avversario più vicino, Federico Strasiotto.

  1. Davide Ongaro

  2. Maicol Scarpi

  3. Michele Marin


Finale F2-B

Siamo pronti per muovere i modelli dopo una partenza annullata per scorrettezza di alcuni che anticipano, ma il mio motore fa ''ciuff''...

Zuffogrosso, che mi assiste in veste di meccanico, si accorge che si è staccata la cannetta della miscela, pertanto, dopo aver risolto il problema, corro immediatamente e soprattutto ''nervosamente'' ad inseguire il gruppone che è già per strada da un bel pezzetto.

Nelle prime battute c'è subito grande bagarre tra Cavallaro, Dal Ben e un altro della squadra di Bison, si tratta di Luca Ongaro.

Cerco di ripristinare un po' di self-control per rimontare qualche posizione, ma, atterrando malissimo sul saltone che è posizionato sul margine sinistro del tracciato, distruggo gli ingranaggi del servo dello sterzo e sono costretto, come spesso mi succede, a fermare in modo definitivo.

Dopo un minuto circa dal mio ritiro, tocca la stessa sorte anche al gigante Cavallaro che, arrabbiato e quasi furioso, lancia a terra il modello con violenza, che si è guastato per cause meccaniche.

Ne profittano immediatamente quelli della ''mezza classifica'', che iniziano subito a contendersi la terza posizione di podio; tra Scotton, Lamonato e Carniel, quello che regala miglior prestazione è proprio Cristian, il quale, pian piano e senza fare errori, riesce anche a doppiare i suoi più diretti inseguitori... e bravo pure Carniel!

Gli ultimi sprazi dei 30 minuti di finale sono caratterizzati dal ''corpo a corpo'' tra Michele Dal Ben e Luca Ongaro e, quest'ultimo, seppur meno veloce del primo, con ritmo cadenzato e pochi errori, si guadagna il comando assoluto della leadership, addirittura con un abbondante giro di vantaggio... altro ''bravo'' anche per Luca!

  1. Luca Ongaro

  2. Michele Dal Ben

  3. Cristian Carniel


Finale F2-A

Senza un attimo di tregua, Maicol Scarpi ripone un modello e subito ne riprende un altro, in quanto è iscritto nelle due specialità.

Lo jesolano ha appena terminato l'ultima finalina con la brushless e rapido rapido si ripresenta sulla griglia di partenza in posizione favorita con il numero 1 per la sezione ''scoppio''.

Non serve dire che la padronanza acquisita lo fa tranquillamente destreggiare tra curve, dossi, discese e salite e guardarlo correre è davvero un piacere.

Parte malissimo per problemi vari Mirko Bolognini, che nei primissimi minuti dopo lo start, si accaparra lo svantaggioso ruolo di ''fanalino di coda''; tutti gli altri che compongono questa finale iniziano a duellare tra loro per intascarsi le posizioni di testa.

In scia a Scarpi che è veloce come il vento, si mettono in vista Giovanni Grassi, Federico Strasiotto e Santino Carlet, mentre Adelino Primon è ancora poco determinato e non molto regolare.

Al 17° minuto Grassi muove definitivamente verso i box per la rottura del motore, mentre Bolognini macina giri discretamente produttivi, al punto che, piano piano, si insedia ai margini della zona calda... eccezionale rimonta!

E quando Maicol comincia ad indossare le vesti dell' ''Alieno'', prendendo un vantaggio cospicuo e strepitoso su tutti gli altri, l'occhio cade su altri che se le danno ''di santa ragione'': si tratta di Santino Carlet, Andrea Migotto, Federico Strasiotto ed anche Andrea Rigato, il quale, senza far clamore, piano piano ha recuperato molto terreno, sfruttando le disavventure di Strasiotto, che ha spesso qualche fastidio.

Nell'ultimo terzo di finale si ha il ritiro di Primon al 21°, quindi termina pure Bolognini, che al 22° minuto, dopo una gara davvero emozionante, conclude in forma definitiva per colpa della spinetta delle batterie che è difettosa... questa sì che è vera sfortuna!

Soprattutto tra il decimo e il venticinquesimo minuto circa, questa finale regala forti momenti di spettacolo, per poi acquisire caratteristiche più pacate nelle ultime fasi, dove le posizioni dei migliori si stabilizzano senza che avvengano scambi rilevanti.

  1. Maicol Scarpi

  2. Santino Carlet

  3. Andrea Migotto


Finale F1

Ora tocca a dettar legge a Daniele Neri, il quale dimostra sin dalle prime battute di essere potenzialmente più preparato dei suoi avversari.

Infatti, il ventiquattrenne trevigiano comincia da subito a percorrere traiettorie esatte e a mantenere ritmi equilibrati che presto lo portano ad intascarsi una cospicua serie di doppiaggi su tutti, compresi Stefano Sartore e Stefano Silvestrin, unici corridori in pista in grado di recargli qualche lieve grattacapo.

La gara, per il ridotto numero di concorrenti di questa categoria (sono solamente in 6...), è piuttosto ''piatta'', ma c'è comunque del brio nell'osservare le lotte a metà classifica tra Zuffogrosso e Zago, che si bisticciano di continuo per parecchi minuti.

Non sono gli unici a litigare, infatti ci sono alcuni interessanti scambi di posizione tra Sartore e Silvestrin, che gestiscono il secondo e il terzo posto della leadership; questa combattuta bagarre si interrompe al 28° minuto quando si ha il ritiro del primo che ho citato.

Proprio quando si è alle briciole di questa finale, Zuffogrosso è quasi certo di aver guadagnato la quarta posizione, ma, con sua stessa grande soprpresa, si sgrana il differenziale posteriore del macchinino e, nonostante vari sofferti sforzi e tentativi di concludere ai margini del podio, Zago negli ultimi secondi lo supera, soffiandogli, senza pietà alcuna, questa piccola soddisfazione.


  1. Daniele Neri

  2. Stefano Silvestrin

  3. Stefano Sartore


E mentre il neonato Nicholas se la dorme di gusto da dentro il suo splendido passeggino rigorosamente ''4x4'', esulta Davide Ongaro, che viene applaudito con fervore ed entusiasmo ed esulta molto anche Maicol Scarpi, che ha dimostrato di avere qualità da F1... esultano tutti gli altri, compresi i perdenti, per aver vissuto un'esperienza piacevole in una pista che sta entusiasmando tantissimo tutti quelli che la provano.

Con il profumatissimo salame veneto ben in vista, neppure si trattasse di chissà quale trofeo di valore, ce ne andiamo verso le nostre automobili per tornare a casa... un po' stanchi, un po' impolverati, ma lieti... lieti di essere modellisti!

                          Indianochilegge

Si rende noto che per la pubblicazione delle foto del piccolo Nicholas, ho avuto permesso e autorizzazione da parte del papà Alessio Zago e della mamma Martina Bandiera.